L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
“Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha affermato ieri in tv .. “li abbiamo visti tutti i cinesi mangiare i topi vivi o altre robe del genere ...”.
Ma cosa succede alla nostra classe politica? Come può un esponente di primo piano - di un partito politico che è stato al governo dell’Italia e che aspira a tornarci - ricorrere a espressioni di tal genere? La Cina è un paese-continente e insieme un paese-civiltà: 1,4 miliardi di individui eredi di un percorso millenario di civilizzazione, la cui profondità è di tutta evidenza ignorata da chi si serve di un vocabolario così brutale e mistificatorio nell’affrontare temi complessi. La Cina è certamente una nazione ancora in via di sviluppo sotto certi aspetti, e piena di contraddizioni di natura politico-istituzionali, sociali ed economiche, una nazione tuttavia che merita un lessico attento e rispettoso, specie quando a ricorrervi è un rappresentante politico incaricato di difendere gli interessi del nostro Paese, in un momento per di più di estrema difficoltà per tutti. Il vocabolario offensivo di Zaia (chissà?) è forse il sintomo - certo, non il primo - di un declino culturale della nostra nazione, emblema di una classe politica approssimata, mediatizzata e in possesso di scarsa cultura pubblica. Talvolta per farsi ascoltare occorrerebbe tacere.”.
Alberto Bradanini, presidente del Centro Studi sulla Cina contemporanea ed ex-Ambasciatore d’Italia a Pechino (2013-2015).