L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Quando i nostri antenati sbarcarono in Africa, in America, in Oriente e in ogni dove portarono uguaglianza, libertà e giustizia solo formalmente, di fatto le popolazioni occupate furono depredate di ciò che la natura aveva abbondantemente loro regalato, sottomesse alla logica della sopraffazione, del profitto e della diseguaglianza, e forse lo sono ancora. Subiremo gli effetti di queste cause per molti anni a venire. Comunque sia, se ai tempi avesse prevalso l’Oriente noi saremmo stati le vittime e gli orientali, gli africani e gli indiani d’America gli oppressori. I tempi non erano maturi per la realizzazione a pieno di questi tre concetti a livello globale. Oggi la Rete, o meglio internet con i suoi social, da forza sostanziale a questi principi che sono alla base del convivere civile, ma presenta anche il conto.
Lo scopo del terrorismo è precipitare la popolazione nell’angoscia e nella confusione, alimentando la paura e la sfiducia: per questo è essenziale non soccombere mai a simili emozioni. Dobbiamo far emergere la forza dello spirito umano in misura ancor maggiore, per superare le dimensioni della minaccia che abbiamo davanti.
Come dice un vecchio detto, più scura è la notte, più vicina è l’alba. Ma la porta su una nuova era non si aprirà di sua spontanea volontà. Tutto dipende da noi, dalla nostra capacità di affrontare direttamente tutte le implicazioni connesse con questa tragedia, di risollevarci da essa senza sentimenti di sconfitta ma di considerarla anzi un’opportunità senza precedenti per trasformare il corso della storia umana.
È arrivato il momento di affrontare quest’impresa estremamente difficile con grande speranza e dignità.