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Diminuiscono gli attriti tra NATO e Federazione Russa

By Virgilio Violo January 27, 2022 1561

Gli esperti ritengono che la Russia sia riuscita a raggiungere uno spirito di cooperazione tra Stati Uniti e NATO. Il presidente dell'International Institute for Global Analysis Vision & Global Trends, il politologo Tiberio Graziani, ha affermato che "il documento americano può diventare un nuovo elemento sulla base del quale costruire le future negoziazioni".

 


ROMA, 27 gennaio. Mosca è riuscita a convincere gli Stati Uniti e la NATO a stabilire uno spirito di cooperazione e un approccio costruttivo nella discussione di questioni relative alle garanzie di sicurezza, sebbene permanga la pressione militare sulla Federazione Russa. Questa opinione è stata espressa giovedì in un'intervista a un corrispondente dell’agenzia russa TASS dal presidente dell'International Institute for Global Analysis Vision & Global Trends, il politologo Tiberio Graziani. "Mosca, nelle sue prime richieste di garanzie di sicurezza inviate a dicembre, chiedeva chiarezza. E sembra che Usa e Nato abbiano adottato il metodo formulato dalla Federazione Russa: documenti scritti e completa chiarezza", ha detto l'esperto, commentando il fatto che gli Stati Uniti e la NATO hanno inviato risposte scritte alle proposte di della Federazione Russa sulle garanzie di sicurezza. Ad avviso di Graziani, "il documento americano può diventare un nuovo elemento sulla base del quale costruire i negoziati futuri". " Ciò è importante non solo per i contatti russo-americani, ma anche per quelli russo-europei, vista la pressione esercitata da Washington sui governi degli Stati europei". La situazione generale "è sbloccata, almeno a livello di diplomazia". "Anche se c'è una certa ambiguità in termini militari", ha aggiunto. Secondo Graziani, nelle parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che ha stilato la risposta della Nato, inviata contestualmente al documento americano, “c'era un tono di cooperazione, nonostante le continue pressioni militari sulla Russia”. Graziani ha ricordato che Stoltenberg sta finendo il suo mandato a capo dell'alleanza e "può alzare il tono". "È improbabile che il nuovo capo della NATO possa cambiare la strategia dell'alleanza, a meno che non diventi una figura così influente da poter riformare l'organizzazione. Ma questo mi sembra improbabile", ha concluso Graziani.

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Last modified on Thursday, 27 January 2022 20:28
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