L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Come ho avuto modo di sottolineare più e più volte, l’Italia è da almeno quarant’anni un Paese che al massimo vertice è radicalmente spaccata in due tra contendenti che grosso modo si equivalgono.
Ebbene, in questi ultimi due mesi c’è una grande novità: sulle ultime suicide mosse della BCE a trazione franco-tedesca, tutti, almeno quelli che in contano e che rappresentano “interessi vestiti”, in Italia si stanno muovendo come un sol uomo, dall’attuale al futuro Governatore di Bankitalia, dalle organizzazioni imprenditoriali ai sindacati di ogni ordine e grado, dal Centrodestra, al Centro, alla Sinistra e alla Sinistra più estrema, ebbene tutti e dico tutti stanno chiedendo alla Banca Centrale Europea e alla sua Presidentessa francese di fermarsi e di non continuare a stringere il cappio al collo di un’economia europea che è oramai in piena fase di frenata, con importanti Paesi come la Germania da due trimestri in una fase di recessione che da tecnica sta diventando, ogni mese che passa, sempre più effettiva.
Eppure vi sono due elementi che dovrebbero far riflettere la tecnocrate per eccellenza Christine: il primo rappresentato dalla sua stessa ammissione, e cioè, che l’inflazione attuale è per due terzi derivante dal lato dei profitti (derivante dalla cosiddetta Greed Economics, cioè economia della avidità) e quindi insensibile in tutto o in parte ai rialzi dei tassi che ribaltano pari pari sui listini come hanno fatto in precedenza con l’aumento in parte effettivo, in parte drogato dalle compagnie oligopolistiche dell’energia e delle materie prime!
Eppure la Lagarde ha un curriculum di tutto rispetto, con attività di primo piano svolte al di qua e al di là dell’Oceano Atlantico; è stata ministro dell’economia e membro del Board del colosso creditizio globale BNP Paribas, ma purtroppo non risponde al principio della responsabilità per le azioni che commette in virtù della, a volte, malintesa indipendenza e autonomia dell’Istituto da lei presieduto!