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Biografia non autorizzata di Mario Draghi (prima parte)

By Marco Sarli August 03, 2024 1199
Mario Draghi Mario Draghi

 

Nonostante i numerosi e sempre prestigiosi incarichi pubblici e privati ricoperti da Mario Draghi a partire dai primissimi Anni Novanta, le informazioni sul personaggio sono alquanto scarne e reperibili sulla Treccani o su Wikipedia.

Nasce il 3 settembre del 1947 e studia al Liceo Massimiliano Massimo di Roma, istituto paritario gesuita che si ispira ai principi pedagogici di Ignazio di Loyola, fondatore dell’ordine dei gesuiti e a cui Draghi, secondo le fonti da me citate, sarebbe devoto.

Prosegue gli studi alla facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma e fa parte del ristretto gruppo degli studenti vicini al Professor Federico Caffè il docente di Politica Economica che è stato il primo relatore della mia tesi che invece ho poi discusso con il Professor Augusto Graziani ordinario della stessa cattedra alla Federico II di Napoli.

Aggiungo questo dettaglio personale perché Caffè, scomparso in modo che resta a tutt’oggi misterioso, fu mio punto di riferimento fornendomi preziosi consigli per alcuni numeri della rivista trimestrale “Segnalazioni dalla letteratura economica” da me curata per l’ufficio studi della Banca Nazionale del Lavoro e ho così avuto modo di avere una conoscenza di prima mano della disponibilità che lo caratterizzava nei confronti dei suoi studenti e di quanti chiedevano un suo consiglio o un suo parere.

Il suo curriculum post laurea si completa con un’esperienza presso il Massachusetts Institute of Technology. Vi è poi l’esperienza di insegnamento presso un’università nel Nord d’Italia, un’attività che lo impegnerà per tutti gli Anni Ottanta.

Ma è nel 1991 che da studioso si trasforma in Civil Servant diventando Direttore Generale presso il Ministero dell’economia con l’incarico di seguire la partita cruciale delle privatizzazioni, cruciale perché si tratta di mettere sul mercato, tra l’altro, le tre Bin, banche di interesse nazionale che, peraltro, erano anche proprietarie della maggioranza di Mediobanca anche se poi si scoprirà l’esistenza di un patto segreto con Lazard che limitava in modo sostanziale l’esercizio dei diritti derivanti dal possesso del 56 per cento in capo alle summenzionate BIN.

Sempre negli Anni Novanta intervengono provvedimenti legislativi volti alla trasformazione in società per azioni degli istituti di diritto pubblico e delle casse di risparmio, mentre solo successivamente ci si occuperà delle banche popolari.

Le previsioni della legge Amato-Carli e la nascita delle Fondazioni bancarie favoriscono rilevantissimi processi di aggregazione che favoriscono la nascita, benedette dal Tesoro, dalla Banca d’Italia e dai vari Governi che si sono succeduti negli anni novanta determinando la nascita di Intesa-San Paolo e di UniCredit, che con una semplificazione molto sommaria potrebbero essere individuate la prima come aggregazione della finanza cattolica e la seconda di quella laica, se non fosse che la prima racchiude le spoglie della storica Banca Commerciale Italiana e il secondo quelle della Banca di Roma erede diretta del Banco di Roma.

(segue)

 

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