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“Dazi per tutti”: la parola del momento che viene dagli Usa

By Lisa Biasci March 02, 2025 62

 

Va detto che dazio o tassa è la parola chiave di questo periodo. L’ha pronunciata Trump in campagna elettorale e la sta proclamando come esecutiva  ad un mese dal suo insediamento.

 

Giovedì 13 febbraio, ha dato infatti ordine esecutivo di applicare “dazi reciproci” verso paesi che applicano tariffe doganali su prodotti americani. Motivi di equità assicura il presidente americano. 

Il dazio- nello specifico- è una forma protettiva che un paese adotta per difendere i propri prodotti dalla concorrenza dei prodotti esteri. Non aiuta il consumatore ma riduce la libertà del consumatore, che non è certo “felice” del dazio su un prodotto che era abituato a comprare. 

Ma secondo Trump e i suoi ministri, i dazi hanno notevoli vantaggi per loro: daranno impulso alla produzione americana e finanzieranno sgravi fiscali a basso costo per i cittadini, mentre gli stranieri pagheranno il conto. 

Gli americani compreranno meno all’estero e questo dovrebbe aumentare il loro potere di acquisto che dovrebbe contribuire ad annullare l’aumento dei prezzi.

Questo è l’obiettivo di Trump. Ridurre il deficit commerciale Usa, proteggere le aziende a stelle e strisce, motivo per cui arriveranno a breve anche i dazi sulle auto.

Nel mirino dell’amministrazione americana, c’è la Cina, il Messico e l’Europa. E nel quadro europeo, l’Italia rischia conseguenze pesanti. Gli Usa sono il primo mercato di export extra europeo italiano, ci assicura Maurizio Tarquini di Confindustria. 

Nel 2024 le vendite italiane negli Usa sono state pari a 65 milioni di Euro, con un surplus vicino ai 39 miliardi. (fonte dati Confindustria). 

Tra i settori italiani più esposti, bevande (39%), autoveicoli (30,7%), farmaceutica (30,7%). La scure di Trump potrebbe imporre dazi al 25% sulle auto e sugli altri comparti. 

Secondo Confindustria, seguono i settori della pelle, calzature e made in Italy, il settore moda in genere. Non per ultimo, il settore agroalimentare. 

Piccole e medie imprese attive nei settori di “legno, metalli, gioielleria e occhialeria” nelle regioni di Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Piemonte e Lazio sono le regioni più esposte ai dazi. 

Quando verranno applicati i dazi americani? Per paesi vicini agli Usa come Canada e Messico, i dazi scatteranno dal 2 aprile. Sull’Europa non si indica una data ma  si promette che sarà annunciata a breve. 

La preoccupazione -qui da noi- è innegabile per la politica protezionistica americana e le sue conseguenze sulle imprese italiane. 

Serve un salto di qualità dell’Unione Europea nel sostenere imprese e paesi e magari uno sguardo lungo verso nuovi mercati, come l’area dell’America latina. 

Una risposta potrebbe essere quella di rispondere ai dazi americani, con una linea comune tra i Paesi membri, con contro-dazi se saranno necessari. 

Il mondo va verso una visione di “ divisioni in blocchi” geopolitici, in cui Usa e Cina sono i due leader di riferimento e l’Europa, a dire loro, ormai un vecchio continente da escludere dalle trattative importanti. 

Starà a noi, non permetterlo.

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Last modified on Sunday, 02 March 2025 12:31
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