L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Un intrecciarsi di sentimenti, uno scavare profondo nelle tragedie umane, un sondare nell'intimo la nostra sensibilità, un mettere allo specchio la realtà di una delle tante brutte storie che umiliano l'umanità; questo e molto altro suscita la storia di cui ci rende partecipe Eleanor con il suo taccuino, una foto impietosa di cosa sia capace il genere umano. Con il suo scrivere, a presa diretta diremmo, Marzia Carocci, autrice del romanzo, ci fa rivivere il dramma della povera ragazza ostaggio e preda di eventi che soffocano ogni suo disperato tentativo di avere una vita degna di essere vissuta. Se intenzione dell'autrice è quella di rimarcare che l'amore è l'essenza e il fine della nostra esistenza, e quanto la crudeltà umana lo infanghi ogni giorno, c'è riuscita in pieno. Il dramma di Eleanor, preda fin da bambina di una donna senza scrupoli e di un padre incapace di mostrare la dignità che compete al ruolo, non lascia indifferente chi legge. Tutto è buio, tutto è dolore, tutto è sofferenza, ma la ragazza si aggrappa disperatamente all'amore, ad una vita vissuta con dignità e sentimenti puri, alla bellezza, mentre il mondo gli si volge contro. Il romanzo non lascia indifferenti, tanti sono i colpi di scena e tanta è la voglia di condividere con Eleanor il profondo dolore, non c'è altra possibilità che leggerlo tutto d'un fiato, la storia di Eleanor vi resterà nel cuore.