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“NESSUNO NASCE IMPARATO” - un libro da far entrare nel mondo della scuola - CONVERSAZIONE CON L’AUTRICE ALBERTA BIRESSI  

By Roberto Fantini May 30, 2025 233

 

Alberta Biressi, esperta praticante ed insegnante di Yoga al suo esordio letterario, ci racconta una storia drammatica di una vita profondamente ferita che ha saputo rifiorire, scoprendo la dimensione dell’incontro e dell’affratellamento. Ci racconta una storia ambientata nell’area pasolinianamente nota dell’Idroscalo di Ostia, una storia di degrado, ma anche di ritrovata umanità. E ci parla del protagonista del racconto (Cesare), che, superate vicende di grande sofferenza, è approdato ad una concreta forma di saggezza personale, in cui si coniugano il messaggio dell’Attimo fuggente di Peter Weir e quello di Uno psicologo nel lager di Viktor E. Frankl:

 saper riempire di senso, di valore e di bellezza il presente che ci è donato e saper resistere all’odio ed alla violenza, trovando dentro di sé la forza di camminare nell’amore.

Con Alberta, delicata scrittrice di rara sensibilità, autrice di un libro prezioso che meriterebbe di entrare nelle aule delle nostre scuole, è nata la conversazione che segue.

  • La storia che racconti è colma di dolore, ma, nello stesso tempo, portatrice di un luminoso messaggio di fiducia nella inconoscibile e incalcolabile capacità di riscatto presente nell’animo umano. Una storia, insomma, non semplicisticamente “buonista”, ma una storia che parla di cammino interiore e di metamorfosi dell’anima.

Cosa ti ha spinto maggiormente a narrarcela? La stima verso il suo protagonista? La speranza che possa risultare di aiuto e di

   Alberta Biressi

insegnamento a qualcuno? Oppure?

La prima cosa che mi ha colpito di Cesare è stata la voce, chiara, determinata, intonata nel cantare durante la messa all’Idroscalo. E’ così che l’ho notato. Poi mi hanno incuriosito le cose che diceva di sé. Raccontava di essere stato un delinquente, una persona spregevole e, dato che ho sempre avuto una particolare attrazione per le persone dal vissuto difficile, gli ho chiesto se aveva voglia di dirmi qualcosa di più.  Conosciuta poi la sua storia, ho sentito quasi come “ un dovere” scriverne.

 I maltrattamenti sui deboli, come lo sono i bambini, gli anziani e gli animali, mi toccano sempre molto e credo che questo sia il principale motivo per cui ho scritto di lui.

 

  • Il protagonista del tuo racconto, ad un certo punto, afferma di essere riuscito a sentirsi “amico degli esseri umani e della vita”, senza aspettarsi niente in cambio. Quali eventi, in particolar modo, gli hanno consentito di raggiungere un così felice risultato?

 

 Cesare ha più volte ricordato, durante i nostri incontri, l’importanza della presenza di frate Mario, conosciuto in riformatorio. So che ancora oggi, ogni tanto, lo sente. Lui gli ha insegnato a essere prima di tutto amico di se stesso, a prendere in mano la sua vita, a diventare più consapevole e responsabile. Gli ha dato fiducia e gli è stato vicino nei momenti più bui, aiutandolo nel lungo percorso di riconoscimento ed elaborazione del male subito e la via liberatoria del perdono. Oggi Cesare parla con grande rispetto e gratitudine della sua compagna e della famiglia di lei che lo ha accolto con semplicità e senza pregiudizi; la presenza dei nipotini lo rende felice e lo motiva.

 

 

  • All’inizio dell’ultimo capitolo, ci proponi una citazione di Jorge Luis Borges, in cui leggiamo che

Ogni persona che entra nella nostra vita è unica … Due anime non si incontrano mai per caso.”

Insomma, se non è il “caso” a farci incontrare determinate persone … allora, cosa?

 Io so che quando sono attratta, incuriosita da una persona che non conosco, ho bisogno di lasciare che l’incontro accada, quindi mi rendo disponibile, restando aperta a cogliere una qualsiasi forma di dialogo (uno sguardo, un sorriso, un gesto, una parola);

a volte sono io a  stimolarlo, altre volte c’è bisogno dell’intermediazione di qualcosa, per esempio un libro, il cane che ci accompagna, che diventa il pretesto per “rompere il ghiaccio”. Ci sono stati degli incontri, anche solo della durata di un viaggio in treno, in autobus  o nelle sala d’attesa di un qualsiasi posto, che mi porto dentro con gioia e gratitudine  per la loro immediatezza e gratuità. Estranei, mai più rivisti, di cui non conosco neanche il nome, con i quali, anche solo per poco tempo, si crea una certa confidenza e intimità. 

 Idroscalo di Ostia

 Sento che  questi momenti danno maggiore vita alla mia giornata.

Che cosa sia di preciso non so, ma so che non è mai un caso e che tutto questo ha un senso.

 

  • Volendo tentare una sorta di bilancio conclusivo relativamente all’ incontro con il Cesare del tuo racconto, chi, fra voi due, ha potuto imparare di più dall’altro/a?

Non so dare una risposta sicura;

 io non ho mai chiesto a Cesare che significato abbiano avuto per lui i nostri incontri, ma dalla semplicità e disponibilità con cui sono avvenuti, credo che ci sia stata reciproca stima e simpatia e che entrambi abbiamo scoperto qualcosa di noi stessi dal nostro esserci conosciuti.

 

 

 

QUALCHE CENNO AUTOBIOGRAFICO

Mi chiamo Alberta Biressi, sono nata a Bergamo il 20 marzo 1958.

Ho trascorso la mia infanzia e adolescenza in una casa isolata ai confini del bosconelle vicinanze della città; nella nostra casa non c’era la TV, ma neanche il riscaldamento, l’acqua potabile e d’inverno si andava a scuola con la slitta, in compenso si leggeva e così ho trascorso molto del mio tempo tra i libri; è nato così l’ amore per la scrittura che è sempre stato il mio canale privilegiato di comunicazione.

 Taciturna, solitaria, ho trovato il modo di esprimermi scrivendo.

Mi sono trasferita a Roma ventisette anni fa per amore, o almeno così credevo che fosse, ma in questa città mi sento sempre “ una turista per caso”.

Abito a Ostia in una casa di fronte al mare.

Da quarantasette anni insegno yoga, questa è la mia professione. Attualmente mi occupo soprattutto di Formazione; dirigo una mia scuola e collaboro con altre.

 

ALBERTA BIRESSI

NESSUNO NASCE IMPARATO

Homeless Book (www.homelessbook.it)

Febbraio 2025

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Last modified on Saturday, 31 May 2025 15:54
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