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E’ cambiata la televisione o siamo cambiati noi? Programmi spazzatura e spettatori inermi.

By Marzia Carocci September 24, 2020 3452

Siamo forse arrivati al livello più basso con alcuni programmi televisivi.

Ciò che disarma, è che sono i più seguiti. La televisione spazzatura dove il gossip ha più valore del bambino siriano ucciso nei peggiori dei modi, della donna violata, delle guerre delle quali non si parla perché non ci sono i guadagni e i riscontri, delle leggi da attuare mai considerate, degli ultimi, degli invisibili.

La tv spazzatura, dove la cultura è inesistente e l’esibizionismo del sé diventa dottrina da mettere in prima pagina.

Siamo ormai arrivati a un punto dove l’audience è il braccio di ferro fra i Palinsesti.

Non importa se gli argomenti sono vuoti o privi di senso, l’importante è esibire. Si esibisce la morte facendone show senza riguardo alcuno trasmettendo la sofferenza, il dolore, la violenza mentre la gente diventa spettatore del male e di argomenti spesso distorti da poca professionalità di alcuni presentatori.

Conduzioni dove la parola è espressa sempre più con linguaggio banale e dal contenuto povero convergendo in discussioni di bassa attrattiva. E cosa dire di quei programmi importati e scopiazzati dall’estero, dove si usa il corpo solo come provocazione per indurre interesse ai voyeur dello schermo? il pettegolezzo come verità da ascoltare. Sempre meno argomenti sul sociale, dossier informativi, documentari-verità. Sempre più fumo negli occhi.

Cosa è cambiato, la televisione o lo spettatore? Perché questo tipo di programmazioni sono seguite da audience altissimi? Perché in tempi così difficili, così complicati a livello internazionale, nazionale, di economia, di politica, di storia, di malattie, di società ai margini ci sono tante persone che hanno interesse a tanta pochezza televisiva? Perché gli acquisti di alcuni settimanali scandalistici di bassa cultura giornalistica sono al top delle vendite? Siamo arrivati ad essere questo o ci vogliono lobotomizzati e distratti? Disoccupazione, malasanità, povertà, difficoltà economiche, intrallazzi di potere, favoritismi, scandali e ingiustizie sono all’ordine del giorno. Lo sappiamo tutti, ce ne accorgiamo e ci arrabbiamo, ma il programmino strutturato a dovere ci ipnotizza, rimandando così quelle riflessioni che ci logorano e che ci fanno capire quanto siamo deboli e fragili in balia degli eventi.

Dovremmo tornare a seguire con attenzione quelle notizie che parlano di disagio, degli ultimi messi ai margini, del degrado, del barbone che dorme al giardinetto vicino a casa nostra. Dovremmo soffermarci e ricordarsi che quella scatola con lo schermo che abbiamo in casa, è solo uno strumento spesso di evasione ma che la vita è ben altro dei chiacchiericci sulla soubrette, sul calciatore o sui tradimenti e che la morte non è solo lo spettacolo da esibire ma dolore e perdita. Sempre!

La televisione spazzatura che attraverso lo scandalo, la morte come spettacolo, il seno e le labbra rifatte, la parolaccia, e il pettegolezzo, non ci toglierà il malessere, il disagio, la solitudine, la depressione ma sarà solo un palliativo che arricchirà chi, con poca intelligenza ma destrezza psicologica, avrà fatto di noi lo spettatore di un niente mentre il tutto è là fuori in attesa che qualcuno lo cambi.

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Last modified on Thursday, 24 September 2020 14:26
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