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Martha Jane Cannary – Calamity Jane fra mito e leggenda

By Marzia Carocci February 06, 2022 1868

Martha Jane Cannary nome vero della più conosciuta Calamity Jane, nacque nel Missouri il primo maggio del 1852, da genitori agricoltori che decisero di trasferirsi nel 1865 nel Montana presumibilmente per la caccia all’oro. Era la più grande di sei fratelli. Partì così con la famiglia verso il Montana, un viaggio durato 5 mesi dove perse la madre. Successivamente il padre li abbandonò per rifarsi una vita e lei si trasferì nel Wyoming con i fratelli; aveva 13 anni circa.

Martha Jane prende in mano la situazione dedicandosi così a molti mestieri per il sostentamento della famiglia. Si veste spesso da uomo, diventa pistolera, avventuriera, lavandaia, prostituta e cercatrice d’oro; fu conducente di diligenze. Si vestiva da uomo, sputava, bestemmiava, salvava diligenze. A causa dei suoi comportamenti e della sua fama però non concluderà mai i lavori intrapresi perché spesso sarà licenziata. Sicuramente era una donna ambigua e complicata, ma anche una figura leggendaria del West della Frontiera, riuscì ad entrare nella cavalleria e fu una delle poche donne a combattere contro gli indiani. Fu violenta, feroce, tenace come nessuno. Il nome Calamity Jane le fu dato da il capitano di un gruppo al quale faceva parte contro gli indiani; lui stava cadendo da cavallo durante un’imboscata e lei a galoppo del suo, lo fece salire salvandogli la vita. Sembra che la frase fosse:   “Ti battezzo Calamity Jane , l’eroina della pianura".

Jane diceva di avesse sposato lo sceriffo James Butler Hickok conosciuto ai più con il nome di Will Bill da cui lei diceva di avere avuto il figlio Janey affidato in seguito a una famiglia adottiva. Gli storici definiscono il tutto “leggenda” poiché non vi è nulla di documentato e le date erano contrastanti con la nascita di questo. Jane asseriva però insistentemente la veridicità degli eventi. C’è chi sostiene che tra i due vi fosse una passione c’è invece chi afferma un’antipatia da parte di Will Bill verso di lei. Lui morirà il 2 agosto 1876 in quel periodo era sposato con Agnes Lake Thatcher. Morì al tavolo da gioco. Fu dopo la sua morte che Calamity Jane rivendicherà il matrimonio con lui e affermerà insistentemente che Janey,era il figlio nato dal loro rapporto tre anni prima anche se è più verosimile che lo avesse avuto con un rapporto occasionale. Calamity ebbe più matrimoni; sposò William Steers, un uomo despota e violento con il quale ebbe un figlio (Little Calamity) che morì a pochi giorni dalla nascita,incontrerà poi nel 1885 il texano Clinton Burke che sposerà due anni dopo nel 1887, dando in seguito alla luce una bambina che chiameranno Jessie.

Calamity Jane non si disintossicò mai dall’alcol; la bottiglia fu sempre presente nella sua vita. Morì sola, depressa e alcolizzata in un hotel il primo agosto 1903. Aveva 51 anni. Non si saprà mai se a causa dall’alcolismo, da una polmonite o altro. Il suo corpo verrà sepolto vicino al cadavere di Hickok nel cimitero di Mount Moriah all’interno di una fossa comune. Fu una sua espressa richiesta in vita.

Jane fu sicuramente una figura scomoda e imprevedibile, ma non va dimenticata anche la sua generosità verso i bisognosi. Diede prova di altruismo durante l’epidemia di vaiolo che si abbatté sugli abitanti di Deadwood nel 1876. Lavorò giorni e notti come infermiera: donò cibo, imboccò gente, lenì ferite, confortava i malati. Non si risparmiò fisicamente. Mai un grazie o un riconoscimento. Dopo la sua morte fu trovato un diario dove Calamity Jane scrisse fino agli ultimi giorni della propria vita. Il diario era rivolto a Janey, il figlio. Per molti studiosi però quel diario non fu altro che uno scrivere a se stessa.

L’epistolario fu scritto fra il 1877 e il 1902

Al termine di questo, Jane scriverà:

Io credo che questo diario sia quasi finito” riferendosi alla propria vita giunta quasi al termine.

Di seguito la sua ultima lettera impressa nella raccolta (giugno 1902) era chiaramente rivolta a Janey

“Mi sento male e non ho molto da vivere. Porterò con me molti segreti Janey: Cosa sono e cosa avrei potuto essere. Non sono nera come mi hanno dipinta. Voglio che tu lo creda. Gli occhi mi hanno privata del piacere che provavo guardando la tua foto. Non ci vedo più a scrivere. Devo dirti qualcosa. Se mai venissi quaggiù, metti a posto la mia vecchia casa e sii certa di trovare il Generale Allen di Billings. E’ stato un buon amico. C’è una cosa che ti dovrei confessare ma proprio non posso. Me la porterò nella tomba. Perdonami e tieni conto che ero sola”.

Calamity Jane diverrà a breve cieca e non continuerà mai più il suo diario.

Jane fu sicuramente una figura scomoda e imprevedibile, ma va ricordata anche la sua generosità verso i bisognosi. Diede prova di altruismo durante l’epidemia di vaiolo che si abbatté sugli abitanti di Deadwood nel 1876. Lavorò giorni e notti come infermiera: donò cibo, imboccò gente, lenì ferite. Non si risparmiò fisicamente. Mai un grazie o un riconoscimento.

Ndr Non so quanta realtà ci fosse nella figura di Calamity.Jane ma sono certa di quanto potesse essere scomodo esaltare una figura femminile forte, determinata, reazionaria oltre che prevaricatrice verso l’uomo. Una donna dall’atteggiamento volgare che sparava come un uomo, cavalcava come un buttero, si ubriacava nei saloon, si prostituiva, comandava spedizioni e spesso surclassava intere schiere di uomini. Tutto ciò sarebbe stato come ammetterne la forza o addirittura la superiorità della donna in un mondo e in un’epoca estremamente maschilista. Certo è che vi sono storici che ne cancellano addirittura l’esistenza, altri che la reputano solo bugiarda e infingarda, altri ancora che nemmeno si sono presi la briga di approfondirne il passaggio.

Non tutto fu verità nella sua vita, molti fatti furono inventati da lei. Molte date infatti non collimano con ciò che asseriva come l’avere avuto il figlio con Bill Will (i tempi erano improbabili) Quello che è certo fu la sua presenza nella storia del West, donna guerriera, pistolera, combattente e determinata.

A questo punto facciamoci una domanda: “Come sarebbe stata la sua vita se la madre (prostituta) non fosse morta in quel viaggio e il padre non avesse abbandonato i sei figli lasciandola a 13 anni con un’enorme responsabilità?.

Chi era Martha Jane Cannary?

La sua leggenda continua...

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