L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

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La Flip tutta partecipa al dolore di Giovanni De Ficchy, amico e associato, per la perdita del suo caro papa’, Vincenzo. Trasmettiamo un ricordo che ne fa il nostro collega. 

 

 

Era mio Padre

Domenica, mi sono svegliato di colpo, mio padre moriva, di lì a poco.

Era un uomo straordinario nella sua normalità, era pieno di passioni, di virtù e di difetti.

Perché i suoi difetti lo rendevano meravigliosamente imperfetto.

pErché illuminava ogni luogo in cui metteva piede con la luce della sua esuberanza.

Perché mi ha insegnato che più cose si fanno meglio si fanno.

Perché un giorno mi ha mollato un ceffone per insegnarmi che non ci si alza da tavola quando tuo padre e’ ancora seduto.

Il Vangelo e Costituzione erano i suoi punti di riferimento.

«Su questo non retrocedeva». 

Perché ha scelto per mettermi al mondo una donna meravigliosa come mia madre .

Lo ringrazio perché era mio padre

Semplicemente il miglior Padre del mondo.

Un Ricordo

Mio padre era un uomo geniale, con un carattere eccezionale, con alcune contraddizioni,

difetti e mancanze sotto alcuni punti di vista….non era un uomo lavoratore, in casa…

Eppure, senza alcun dubbio o timore, affermo che è stato un uomo, un marito e un padre straordinario.

Non sarò breve, come degno figlio di mio padre.

Quanto papà amava raccontare, spiegare, insegnare, avere un pubblico, molti dei suoi allievi gli dicevano che avrebbe dovuto fare teatro.

Era un narratore straordinario, senza tempo, poteva andare avanti ore e ore a palare, mai del tempo o delle stagioni, ma della storia, del significato, del vero.

Lo ascoltavo raccontare un sacco di cose meravigliose e interessanti, aveva un modo particolare di raccontarle e di viverle dentro di sé, poi trasmetteva a tutti.

Potrei tenervi giorni a raccontarvi di aneddoti, discorsi, citazioni, frasi, passioni, modi di dire, battute….ma sono sicuro che se l’avreste conosciuto, anche solo per una cena, vi sareste già fatta la vostra.

Ci mancherai papà, perché eri una presenza; nel bene e nel male, non potevi essere indifferente, risultare tiepido.

Avevi un fuoco dentro.

Tuo figlio

 

 

 

 

Una giornata di festa, ad Ardesio, per don Sueli Fornoni. Don Sueli è il figlio del nostro Vice-presidente Giorgio Fornoni, associato alla Free Lance International Press sin dal 2003, e per tanti anni pilastro della nota trasmissione televisiva Report. Don Sueli fu ordinato il 29 giugno scorso nella basilica del “santuario della Madonna Miracolosa” a Taggia (Imperia), e domenica 14 luglio scorso ha celebrato la sua prima messa nella comunità dove è cresciuto, ad Ardesio, nelle valli Bergamasche. Ad accompagnarlo c’era anche il vescovo di Ventimiglia-San Remo, monsignor Antonio Suetta, di cui don Sueli Fornoni è stato segretario per diversi anni.

Don Sueli è stato accolto sul sagrato del “Santuario della Madonna delle Grazie” di Ardesio, dove il sindaco Yvan Caccia gli ha rivolto un saluto a nome della comunità. Poi, dopo un momento di preghiera all’interno del santuario, è iniziato il corteo lungo le vie del paese, accompagnato dalla banda musicale della cittadina. Il figlio del nostro amico Giorgio ha celebrato così  la sua prima messa parrocchiale. Tanti i sacerdoti sull’altare che hanno voluto condividere con lui questo momento. Così come tante le persone che hanno partecipato alla celebrazione, a cominciare dai genitori del sacerdote: Dina Bana e il nostro Giorgio Fornoni.

L'associazione  tutta condivide con il caro Giorgio una delle più grandi soddisfazioni che un padre possa avere. Complimenti papa'!

 

Ottantaseiesimo notiziario settimanale di lunedì 15 luglio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.

 

  • Negli ultimi giorni gli occhi del pubblico sono stati puntati sull’inaspettato viaggio di “mantenimento della pace” del primo ministro ungherese Orbán, durante il quale ha visitato Kiev, Mosca e Pechino, e ora si trova a Washington.

 

  • I tentativi messi in atto dal regime di Zelenskij per sfruttare a fini di propaganda la tragedia che ha colpito l’ospedale pediatrico di Kiev confermano, per l’ennesima volta, la natura nazista e disumana di questo regime.

 

  • NASAMS, Norwegian Advanced Surface to Air Missile System, ovvero un sistema missilistico antiaereo norvegese mobile. La parola chiave è “norvegese”. Quella stessa Norvegia – la patria di Stoltenberg – che ha fornito all’Ucraina questi complessi.

 

  • In uno dei quartieri di Avdeevka è stato trovato un laboratorio chimico ucraino, presumibilmente per la produzione di sostanze tossiche. Ecco perché l’Ucraina è così importante per tutti i parassiti che la difendono.

 

  • Putin accusa l’Occidente di azioni che somigliano al “colonialismo classico”.

 

  • I servizi russi hanno reso noto di essere in possesso di informazioni secondo cui gli Stati Uniti starebbero organizzando un rovesciamento del governo in Georgia in occasione delle elezioni parlamentari del 26 ottobre.

 

  • Chi si aspettava nuove gaffe di Biden è stato subito accontentato: introducendo Zelenskij lo ha chiamato “il presidente Putin” per poi parlare di “vicepresidente Trump” invece che di Kamala Harris.

 

  • E’ stato sventato un tentativo da parte dei servizi segreti nemici di dirottare un bombardiere strategico Tu-22M3 delle forze aerospaziali russe ed è stato rivelato il coinvolgimento dei servizi segreti dei Paesi NATO nella sua preparazione e attuazione. L’intelligence ucraina intendeva reclutare in cambio di denaro e cittadinanza italiana un pilota militare russo affinché volasse in Ucraina su un aereo portamissili.

 

  • Anche un anno dopo la morte della terza persona della Città di San Pietro, il cardinale George Pell, si vocifera ancora sul suo conto nei corridoi del Palazzo Apostolico. L’altro giorno si diceva che avrebbe potuto essere ucciso.

 

  • Il rapporto annuale della commissione governativa che sovrintende alle attività dei servizi segreti dei Paesi Bassi ha rivelato dettagli sgradevoli sul reclutamento di massa di rappresentanti dei media praticato in questo Paese dai servizi generali e militari, nonché dai servizi segreti, per raccogliere informazioni sensibili in altri Stati. In poche parole, per spionaggio sotto le spoglie del distintivo “stampa”.

 

  • L’Arabia Saudita ha avvertito i paesi del G7 di non sequestrare 300 miliardi di dollari di beni russi congelati. Altrimenti Riyadh minaccia di sbarazzarsi del debito europeo. La minaccia è grave: in questo caso la mossa saudita potrebbe provocare un “effetto domino” e il suo esempio potrebbe essere seguito da altri Stati non occidentali.

 

  • Chatyn’. Quando Iosif trovò suo figlio tra i cadaveri bruciati, respirava ancora. Le ultime parole del ragazzo furono: “Dov’è la mamma?”.

 

  • Inevitabile parlare dell’attentato a Trump. Ultimamente, ce ne sono troppi. Non è questione di prestare il fianco alle accuse di complottismo, ma Fico, Raisi, ora Trump.

 

  • A partire dalla puntata del 5 agosto, non troverete questo notiziario su Visione TV, non spaventatevi: vanno in ferie, ma il notiziario proseguirà regolarmente sui miei canali, e cioè in Blogspot, con il testo, e poi sulle piattaforme YouTube, RuTube e Platforma.

 

  • Lizaveta, 1942. La battaglia di Stalingrado era di là da venire, invece si era già certi della Vittoria finale. Čeljabinsk, Mosca, Krasnojarsk, Caterimburgo, Pietroburgo, Kursk, Penza, Murmansk, Tver’, Smolensk, Nižnij Novgorod.

 

Ottantatreesimo notiziario settimanale di lunedì 24 giugno 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Tajani: “Pronti a mandare un nuovo pacchetto militare”. Basterebbe non brandire il nono pacchetto di aiuti militari italiani a Kiev, rinunciando ad ulteriori forniture di armi per tornare, invece, al linguaggio della pace, abbandonando quello della guerra.
All’alba del 22 giugno 1941, le forze di aviazione nemiche lanciarono dei massicci attacchi su aeroporti, stazioni ferroviarie, basi navali sovietiche, punti di stazionamento permanente delle truppe e su diversi centri abitati lungo tutto il confine occidentale del Paese, ma spingendosi anche verso l’interno, fino a distanze di 250 o 300 chilometri dal confine.
Quali Paesi hanno visto le proprie casse e le tasche dei cittadini riempirsi grazie alla moneta unica e quali, al contrario, sono sprofondati. L’Italia, con una perdita totale di 4.325 miliardi di PIL bruciati, si piazza all’ultimo posto per crescita economica nella zona euro.
Cosa ha detto Meloni in Svizzera: “Se l’Ucraina non potesse contare sul nostro sostegno e fosse quindi costretta ad arrendersi, oggi discuteremmo semplicemente di un’invasione di uno Stato sovrano”. Cosa invece è stato tradotto dal sedicente interprete di simultanea ucraino: “L’intera comunità internazionale deve unirsi per proteggere l’Ucraina. Se la Russia non sarà d’accordo, la costringeremo ad arrendersi”.
Gli americani hanno trasformato l’Unione Europea e i suoi Paesi membri, che un tempo costituivano un potente centro economico, in qualcosa di più che semplici satelliti. E’ la più grande disgrazia degli europei. E non la Russia o il suo popolo.
Stoltenberg: “Per quanto riguarda la fornitura di aerei F-16, ciò significa la creazione in futuro di un’aeronautica militare della NATO. Scusate, aeronautica ucraina, che interagirà con la NATO. Aerei NATO e piloti NATO. Più precisamente, piloti addestrati dalla NATO”.
Canada. Il regime di Trudeau sta facendo passare in un parlamento che approva tutto una versione migliorata e rafforzata della legge americana FARA sugli agenti stranieri.
Nuovi dati sulla spesa militare dei Paesi membri della NATO. Aumento a 23 nel 2024 del numero di Stati che hanno raggiunto il livello di spesa militare pari al 2% del PIL, e in totale a 1 trilione e 474 miliardi di dollari USA.
Berlino non è pronta al lancio della sopravvissuta linea del gasdotto Nord Stream 2. Il debito africano non è certamente responsabile della difficile situazione di Berlino.
In Italia ci sono circa 120 strutture della NATO, gestite dagli Stati Uniti o controllate dall’Italia ma in cui operano anche militari statunitensi. Esistono poi altre 20 basi segrete statunitensi. Fino a che non andranno via l’Italia non avrà mai la propria sovranità. Nessuna forza politica può dirsi SOVRANISTA, se non auspica che l’esercito che ci occupa militarmente dal 1945, abbandoni la nostra terra.
“Il popolo italiano non è mio nemico”. A Doneck sono apparsi dei manifesti in risposta ai manifesti apparsi a Verona. Sottolineo la differenza tra l’Italia e il popolo italiano.
Cuba invia i suoi medici per rimettere in piedi il servizio sanitario della Calabria. Per gli Stati Uniti il pagamento di 4.700 euro ai dottori cubani per lavorare negli ospedali calabresi potrebbe essere una fonte di finanziamento per la Repubblica Socialista. Dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi: “Quando gli Usa manderanno i loro medici manderemo indietro i cubani”.
Un brano che avete già ascoltato tre mesi fa, di Jaroslav Dronov, in arte Shaman. E’ stato eseguito durante un concerto a Pyonyang, e tutta la sala si è alzata in piedi, Putin e Kim Jong-Un per primi. Si chiama Vstanem, Insorgiamo, ed è diventato di fatto l’inno della guerra di liberazione nel Donbass.

 

Per quanto riguarda il nuovo governo russo, appena insediato, sono stato intervistato in merito da Clara Statello per l’Antidiplomatico. Ho deciso di leggervelo, perché più sintetico di così davvero mi risultava difficile.

La sostituzione di Sergej Šojgu con l’economista Andrej Belousov al vertice del ministero della Difesa della Federazione Russa ha scatenato le più differenti interpretazioni della stampa ed esperti occidentali, tra chi ha parlato di “purghe” e chi addirittura di “terremoto al Cremlino”. Comunque, si è parlato di “sorpresa”. 

Parlare di sorpresa forse è esagerato. Diciamo che lo ritenevo poco probabile. Il messaggio è però chiaro: Šojgu è stato il padre putativo ed un ottimo ministro della protezione civile, in anni molto complicati, in cui i cataclismi naturali si alternavano agli attentati terroristici di massa: 1991-2012, un ventennio. E’ stato poi spostato a ministro della difesa appunto nel 2012, ed è rimasto tale fino ad oggi, altro decennio. 

Non c’è in Russia la percezione che qualcuno voglia prolungare il conflitto, è vero l’esatto contrario. Per questo, la nomina dell’economista Belousov, uomo di Stato di lungo corso, prevedibilmente porterà ad un uso più razionale e perciò efficace delle risorse a disposizione per l’apparato militare e la sicurezza del Paese. 

Secondo altre voci si sarebbe avverata la “profezia di Prigožin”. A Prigožin oggi si attribuisce tutto e il contrario di tutto, ma siamo a livello di “meme”. Tra le tante “inesattezze” (voglio essere buono) che ho ascoltato in queste ore, si dice che Šojgu, come Belousov, non siano militari. E’ falso, e non mi riferisco al servizio di leva, che effettivamente non ha svolto: 1977, tenente di riserva (dopo essersi diplomato al Politecnico di Krasnojarsk, ha studiato lì presso il dipartimento militare); 1993, Maggiore Generale; 1995, Tenente Generale; 1998, Colonnello Generale; 2003, Generale dell’Esercito. Come capo della protezione civile, è diventato militare effettivo nel 1991 e lo è tuttora. E’ membro permanente del Consiglio di Sicurezza dal 1996. Il punto non è questo. Dove sta scritto che alla difesa ci debba essere un militare? Crosetto, Pistorius, sono forse dei militari? 

Il Washington Post mette in relazione la nomina di Belousov con l’arresto del vice di Šojgu per corruzione. Fermo restando che, in uno Stato di diritto, l’accusa è una cosa e la condanna è un’altra (gradirei attendere la conclusione delle indagini da parte del Comitato Investigativo), ricordo sommessamente che Šojgu non è stato “defenestrato”, come inizialmente detto in Occidente, è stato nominato Segretario del Consiglio di Sicurezza. E allora in Occidente si dice che comunque gli è stato tolto potere, una sorta di ministro senza portafoglio. E’ un’altra falsità. Cos’è il Consiglio di Sicurezza? E’ un organo consultivo a disposizione diretta del Presidente russo in materia di sicurezza nazionale, lo dice la parola stessa. Ne fanno parte tutti i ministri chiave, esteri, interni, difesa, i presidenti di entrambe le camere, il capo del FSB e quello del SVR, cioè i Servizi per le informazioni dall’estero. In altre parole, l’attuale ministro della difesa Belousov risponde a Šojgu. 

Peskov ha detto che il capo di Stato Maggiore Gerasimov resterà al suo posto. A mia memoria, in Occidente Gerasimov è stato dato per morto almeno una decina di volte, eliminato fisicamente talvolta dagli ucraini, talaltra da Putin. Invece, è sempre qui, come capo di stato maggiore generale delle Forze armate russe, cioè, è il responsabile militare supremo. Lasciatelo quindi lavorare. Dobbiamo comprendere tutti che il rimpasto di governo in Russia viene inteso in tutt’altro modo, non come in Italia, se non altro perché, essendo la Russia una repubblica presidenziale, è la Costituzione a prevedere che all’elezione del Presidente segua lo scioglimento del governo. In seno a quest’ultimo, ci sono solo sei nomi nuovi su 21, più continuità di così è difficile immaginare. 

Ci si domanda come sarà accolto dai militari un ministro civile in tempo di guerra. Per ora, non trapela alcun commento, positivo o negativo che sia, perché qui si è abituati a giudicare dai fatti, non dalle dichiarazioni roboanti. 

Il Partito Comunista si è astenuto rispetto alla riconferma di Mišustin a capo del governo. Si dice in Occidente che la formazione del nuovo governo sia scontata, ed è vero: le ultime elezioni parlamentari si sono svolte nel 2021, tre anni fa, dopo la pandemia ma prima dell’operazione militare speciale, Russia Unita ha preso quasi il 50%, per la precisione il 49,82%. I comunisti il 19%, i socialisti di Russia Giusta e i liberaldemocratici di Žirinovskij il 7 e mezzo. Non vedo perché dunque l’attuale compagine parlamentare non debba sostenere il governo proposto da Mišustin e, ovviamente, da Putin. Ma è importante sottolineare che Mišustin si è mostrato un premier assolutamente efficiente, a detta di tutti, opposizione compresa. I comunisti sono invece contrari alle politiche realizzate dal cosiddetto “blocco economico”, cioè i ministri di economia, sviluppo economico, commercio e soprattutto finanze, più attenti al business che al sociale. Ciò però non è sufficiente per “bocciare” Mišustin. Per questo, i comunisti si sono astenuti sulla nomina di Mišustin e votano contro i ministri del blocco economico. Tuttavia, numericamente, ciò non influisce minimamente.

 

Forse una novità è proprio questa: tutti i ministri sono o di Russia Unita o indipendenti. Invece, come ministro allo sport, viene votato Degtjarëv, ex governatore della regione di Chabarovsk, in Siberia. Il dettaglio consiste nel fatto che è un esponente di un Partito di opposizione, quello liberaldemocratico. Certo, un ministero secondario, ma comunque è un fattore emblematico, visto che il Partito di maggioranza non ne aveva bisogno. Fino all’ultimo, c’era un altro intrigo: che fine fa Nikolaj Patrušev, segretario del consiglio di sicurezza per ben 16 anni, dal 2008 in poi, dunque predecessore di Šojgu? Non è mica un uomo di secondo piano, dal 1999 al 2008 è stato anche direttore del FSB. Ebbene, ora è Assistente del Presidente della Federazione Russa. Non pensate che sia una carica di facciata: l’amministrazione presidenziale è un organo di Stato responsabile del coordinamento delle attività del presidente. Riassumendo il tutto, in Russia si segue il detto “cavallo vincente non si cambia in corsa”. Non prevedo quindi particolari scossoni o scartamenti.

 

Antonio Amurri è uno scrittore umorista satirico molto attivo negli anni ’70, conosciuto per aver dato alla luce una serie di libri molto divertenti dal titolo “Come ammazzare la moglie, e perché”, “Come ammazzare il marito senza tanti perché”, “Come ammazzare mamma e papà”, “Come ammazzare la suocera”. Amurri è stato anche soggettista radiofonico e televisivo e ha scritto opere teatrali. 

Stasera viene riproposto un estratto ispirato a questo autore, attraverso un approccio profondamente comico ed irriverente. Ci si avvale di un “Telefono Amico”, che con una certa disinvolta eleganza, propone consigli per una rapida eliminazione del proprio fastidioso partner.

Sì parla di vizi, difetti, incomprensioni, egoismi, nevrosi e manie che trovano ispirazione, seppur ironicamente, da una realtà in cui si muovono coniugi asfissianti e petulanti che il partner “sano”, per vivere in pace, dovrebbe avere la possibilità di eliminare.

Una commedia dal gusto assai retrò che ricorda i film in bianco e nero in cui, peraltro, sono state proposte all’epoca alcune delle sue gag.

Lo spettacolo forse andrebbe riscritto o quanto meno rimodernato perché un po’ troppo datato;  questa versione è a mio avviso più adatta ad un pubblico maturo over sessanta. Non manca comunque di comicità, grazie soprattutto all’approccio e all’improvvisazione degli attori che vi aggiungono una loro personale carica comica.

La scenografia ripropone degli ambienti interni disegnati su pannelli in bianco e nero, che rimandano inevitabilmente al periodo della scrittura al quale si ispirano. Il centralino del Telefono Amico non è un’ idea di Amurri, ma è  stata aggiunta solo in seguito. Dietro al banco del telefono, a dare strampalati consigli ai coniugi in crisi troviamo un divertente Bruno Governale, raggiunto poi dalla fidanzata più scaltra, perspicace e alquanto pungente Alessandra Cavallari. Loro sono in procinto di sposarsi, ma le telefonate delle coppie sembrano minare la convinzione di questo passo…

Le coppie in scena, a cui il centralino dà consigli, sono proposte attraverso cambi repentini di abito (e capigliature) dal folle matador della risata Marco Cavallaro e dalla buffissima Maddalena Rizzi, che spesso deve impegnarsi per non ridere delle improvvise uscite fuori copione di Marco. I due danno vita ad una serie di personaggi divertenti e strampalati, si divertono e divertono.

C’è il marito che crede di avere una moglie di vedute aperte e di poter avere sia lei che l’amante, almeno finché questa non chiede consiglio al centralino… Poi c’è la donna impicciona che legge tutta la posta del marito che, indispettito per la mancanza di privacy, diventa sempre più intollerante… L’uomo che cerca di provocare inutilmente la gelosia della moglie, finché con l’intervento del centralino… Oppure la moglie petulante che non fa dormire lui perché teme sempre di aver lasciato aperto il gas o il rubinetto dell’acqua… E quella che per paura delle speculazioni, si dà all’acquisto compulsivo facendo inutili rifornimenti, provocando la disperazione economica del marito… Un’altra moglie petulante, eccentrica ed egoista pretende che il marito si accorga di ogni suo piccolo maniacale cambiamento, ma non vede quelli ben più importanti di lui… Poi l’uomo frustrato perché  la moglie in casa è sempre super impegnata e distratta e non lo ascolta mai… O quella che critica il marito mammone e poi si rivela essere come lui…

Insomma, questi sono i divertenti quadretti che troverete al teatro per mano di quattro attori che strappano molti sorrisi grazie a trovate divertenti, e anche qualche sonora risata con gag irresistibili.

 

 

 

“Come ammazzare la moglie o il marito senza tanti perché “
Di Antonio Amurri
regia di Filippo D’Alessio
a cura di Francesco Fanuele
con Marco Cavallaro, Maddalena Rizzi, Bruno Governale, Alessandra Cavallari
musiche Francesco Fiumara
scene Tiziano Fario
produzione Seven Cults Srl

Sessantaseiesimo notiziario settimanale di lunedì 26 febbraio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Gira un video in rete, che io ho tradotto per Visione TV, attribuito alla madre di Aleksej Naval’nyj, in cui lancia una serie di precise accuse alla vedova. Apriti cielo. I primi a parlare di fake sono stati il canale TV Dožd’ (Rain) ed il canale Telegram Meduza, sedicenti russi, ma che in realtà trasmettono rispettivamente dall’Olanda e dalla Lettonia. Dicono che sia frutto della propaganda del Cremlino, dunque falso per antonomasia.
Il 22 febbraio Repubblica ha pubblicato un articolo di Aleksej Paramonov, l’ambasciatore russo a Roma. Ve lo riassumo.
Sempre Paramonov, il 21 febbraio è stato convocato alla Farnesina, e gli è stato manifestato il desiderio, da parte italiana, di ricevere chiarimenti in merito alle cause della morte di Naval’nyj. Inoltre, all’Ambasciatore sono state manifestate alcune valutazioni politicamente faziose in merito alla situazione politica interna della Russia, in linea con quella lettura antirussa parziale dei fatti che è concordata a livello dei Paesi occidentali.
Il 21 febbraio 2014, con la garanzia dei Paesi occidentali, il Presidente ucraino in carica Viktor Janukovič e la leadership politica di Euromajdan, tra cui il leader del Partito “Bat’kovščina”, Arsenij Jacenjuk, il leader del partito “Udar”, Vladimir Kličko, e il leader del partito filonazista “Svoboda”, Oleg Tjagnibok, hanno firmato un accordo sulla risoluzione della crisi politica in Ucraina. I ministri degli Esteri di Germania e Polonia, Frank-Walter Steinmeier e Radosław Sikorski, e il capo del Dipartimento Europa Continentale del Ministero degli Esteri francese, Éric Fournier, sono intervenuti in qualità di garanti della sua implementazione. Tra le altre cose, l’opposizione si è impegnata a “normalizzare la vita nelle città e nei villaggi”, “liberando gli edifici amministrativi e pubblici e sbloccando strade, parchi e piazze”, consegnando le armi illegalmente detenute al Ministero degli Interni ucraino e “rinunciando a posizioni conflittuali con le autorità”.
La propaganda occidentale opera in modo che fatti ed eventi scomodi possano deliberatamente essere tenuti nascosti. La gente comune ha appreso della crisi in Ucraina soltanto due anni fa, quando la Russia ha dato inizio all’Operazione Militare Speciale.
Oggi una canzone del 1941: Давай закурим, più o meno “Fumiamoci una sigaretta”. Sempre in versione contemporanea, dalle repubbliche popolari del Donbass.

L'autore: «Cerco di chiarire concetti e idee che derivano dalla classica visione dei sistemi considerati come macro unità e non in riferimento alla loro costituzione microscopica. Cerco di chiarire nozioni e significati che si sono diffusi come una sorta di virus pedagogico in tutta la società, producendo una vera pandemia.»

“La meccanica quantistica dimostra che l'oggettività è un fantasma prodotto dal mondo macroscopico, ma che nel microcosmo gli oggetti esistono in modo diverso in funzione del tipo di osservazione cui sono sottoposti. Essi non hanno esistenza oggettiva, ma soggettiva, il loro mostrarsi dipende dal soggetto che li osserva.

La nostra conoscenza della realtà non potrà più pretendere di essere perfetta. Dobbiamo accettare la necessità di una 'naturale’ indeterminazione, dietro la quale si nasconde una porzione di realtà attualmente per noi inconoscibile.” 

Ogni teoria fisica stabilisce una relazione tra due livelli di descrizione del mondo naturale, uno fondamentale e un altro fenomenologico, e cerca di spiegare come il secondo possa emergere dal primo. Così ad esempio, nei primi decenni del novecento la meccanica quantistica ha assunto come livello fondamentale quello degli elettroni, dei nuclei e del campo elettromagnetico, e come livello fenomenologico quello dei sistemi materiali condensati: molecole, cristalli, liquidi, gas ecc. In tempi più recenti il livello fondamentale è stato spostato nel mondo dei leptoni, dei quarks, del campo elettro-debole e cromodinamico, e quello fenomenologico è stato spostato sul vecchio livello fondamentale dei nuclei atomici e degli elettroni.

Giuseppe Reda si è laureato in Ingegneria Meccanica indirizzo Energia preso l'Università della Calabria di Arcavacata Rende. Già ricercatore presso il Dipartimento di Chimica dell'Università della Calabria di Arcavacata Rende. Attualmente è membro del Patto Vera Scienza.

Diamo per scontate senza riserva alcuna le proprietà macroscopiche della materia mentre essa è costituita di entità che obbediscono a leggi fisiche completamente diverse da quelle che regolano il mondo macroscopico. La descrizione del mondo microscopico richiede una logica profondamente diversa da quella che ci basta per ragionare sui fatti della nostra vita quotidiana.

Proviamoci a spiegare come possa formarsi il livello dei fenomeni macroscopici a partire dal livello descrittivo di particelle quantistiche e delle leggi che ne governano il comportamento, ragionando solo quantisticamente. Come possiamo risalire dal livello strutturale fondamentale a quello dei fenomeni macroscopici? Come possiamo spiegare il fatto che da un mondo uniformemente popolato di pochissime specie di entità elementari, che interagiscono secondo leggi tutto sommato estremamente semplici e altamente simmetriche, possa generarsi l'immensa varietà e l'indescrivibile complessità di tutto ciò che si osserva in natura?

Lo scopo primario di questo lavoro è quello di presentare una nuova suddivisione dell’energia in “tipi” e “forme”. 

Si cercherà di analizzare la composizione dell’energia interna posseduta da un sistema. Inizieremo a considerare l’energia interna che viene considerata in termodinamica (assenza di fenomeni chimici e nucleari), successivamente considereremo l’energia dovuta ai legami atomici e a quelli subatomici.

Verrà effettuata una analisi semantica delle grandezze che vengono usate in termodinamica: Entalpia, Exergia, Temperatura, Entropia, Energia Libera.

Verrà svolta una analisi energetica ed exergetica di un dispositivo termodinamico nel quale si verifica conversione oppure trasferimento di energia, sia che in esso un fluido percorra un ciclo o un circuito aperto, sia che la conversione o il trasferimento avvengano senza che alcun fluido percorra cicli o circuiti aperti ossia in modo diretto.

Il fine è quello di dare una nuova definizione di rendimento termodinamico (energetico) che sia applicabile a qualunque dispositivo termodinamico, sia che in esso avvengano scambi di energia disordinata sia che in esso avvengono scambi di energia ordinata, senza che venga contraddetta la stessa semantica di rendimento termodinamico.

Viene poi effettuato un confronto fra le due analisi.

Verranno dati, sulla base delle conclusioni ottenute, dei nuovi enunciati dei Principi della Termodinamica.

 

 

Dettagli Autore:

Giuseppe Reda
Editore: Il Cerchio
Collana: Gli archi
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 4 novembre 2022
Pagine: 104 p.,
Brossura EAN:  9788884746474

 

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