L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
- Tra gli assolti in un processo a carico di sette persone con l'ipotesi di traffico di materiale 'dual use' in violazione dell'embargo, conclusosi ieri a Como, figura anche il corrispondente per l'Italia Hamid Masoumi Nejad dell'Irib, il network di stato della Repubblica islamica, nonché socio della Free Lance International Press.
Hamid è un giornalista della Stampa estera, molto noto in Iran per i suoi servizi dall'Italia. Su di lui è stato di recente scritto anche un libro per denunciare i lunghi anni passati senza una sentenza, e per il trattamento ricevuto - compreso il carcere in isolamento - per il sospetto di essere una spia. "E' la fine di un incubo” ci ha raccontato il nostro collega, vittima innocente di giochi di potere che passano sulle teste di tutti noi – Noi che conosciamo bene il collega e lo abbiamo sostenuto in tutti questi anni, consapevoli della sua estraneità ai fatti, non abbiamo mai avuto modo di dubitare della sua onestà intellettuale e grande professionalità. Nell'ordinanza c'era scritto che non era giornalista e l'associazione dei giornalisti lo sospese solo sulla base delle notizie dei giornali. Il collega in tutti questi anni ha solo chiesto una sentenza. Ora chiede una notizia, perché : ” quando mi hanno arrestato sono finito in prima pagina e ora che sono stato assolto spero in un trafiletto per la dignità della mia professione".