L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Jamine Bond: dalle mie pagine..... Living in a mushroom

By Lady Fiorella Bellagotti June 23, 2019 5700


Vivere nel fungo e' come vivere in un eterno sogno dove la realtà e la fantasia si interpongono, creando stadi di inconsapevolezza e dove la percezione avverte, stimola, illude, reagisce,copia, si rinnova, crea e neutralizza per poi ascendere in una catarsi di illusioni e passioni e si concretizza in miraggi di estasi senza alcun rimpianto per poi trovare finalmente il Nirvana.

Vivere in wonderland, in una favola misteriosa, vivere il torpore soporifico degli alcaloidi contraddistinti e ben specifici per vari scopi, ricerche e culti.

Gli anni 70 avevano aperto le porte a queste sostanze allucinigeniche che crogiolavano nell'alambicco di Timothy Leary e di Albert Hofmann per psicoterapie mirate ad esplorare il proprio io, o si estirpavano e venivano sintetizzate organicamente nelle tende del deserto di Sonora in Messico dagli Jaqui Masters,i grandi shamani, maghi dell'universo parallelo, sofisti del Metzcal e del Peyote,adoratori delle ombre e del vento,della luce, della notte e del silenzio.

In Amazzonia piante psicotropiche e magic mushrooms, ti innalzavano nel dominio della libertà e sugli ziggurat di Teotihuacan, ceremonie trascendenti dedicate a Quetzalcoatl, l'idolo serpente, ti facevano oltrepassare quella soglia laddove l'uomo diventa un Dio, il viaggio iniziava e terminava o nella nostra realtà od oltrassava la soglia.

Il viaggio avveniva in vari modi e comunque era un rituale che affrontato con saggezza, consapevolezzza e forza, per resistere a tentazioni e salvaguardarti dal pericolo, ti apriva il terzo occhio, come un falco in perlustrazione.

Fare il viaggio era anche un modo per dimostrare coraggio ed essere accettato dalla tribù.

Sotto acido, LSD, STP o Mescalina ti ritrovavi in surrealistici panorami dove la fantasia ed il tuo subconscio giocavano un ruolo da protagonisti; attraversare questi stati della materia cerebrale alterata da una corsa caotica dove i tuoi atomi all'impazzata si scindono in un minuetto rock entrando in collisione fra loro per poi dopo svariate ore ricongiungersi al ceppo di origine, richiedeva una intensa energia interiore e volontà per poi uscirne incolumi; lo scopo finale era comunque quello di avvicinarti il piùpossibile al tuo ego ed al tuo Dio,entrare in contatto col medesimo, interagire e viverne il suo splendore assoluto.

Il viaggio era inoltre quello scalzo,a piedi nudi, in autostop, on the road (Jack Kerouac) in bici o caravan, con charter jets o pipers, treni e bus per condurti in luoghi sperduti alla ricerca del tuo Io, la tua identità e la ragione per la quale esisti.

Luoghi vergini il più delle volte,dove credenze e tradizioni sconosciute, barlumi dell' immaginazione presistente, prendevano forme e davano accesso fino ad allora a verità inespugnate, verità da venerare ed osannare, per poi essere rivelate durante il girovagare nel mondo alle comunita Hippyes; questa tipologia di giovani si radunava in case comuni, dette le Comuni, dove si divideva tutto: fra di loro l'acido e le anfetamine erano di grande uso mentre l'alcool non era una necessità primaria. Il loro comunionalismo e le politiche libertarie sono le radici della nostra Cyberivoluzione.

 

Questi paradisi artificiali che ti proiettavano in una concreta iperealtà venivano idealizzati e trasmessi con arte su pannelli dipinti a macchia o con splash di colori distribuiti molto spesso con i piedi o le sue dita ed erano i rifugi preferiti di questi giovani ribelli della mia generazione, ribelli poiché andavano contro il federalismo ambiguo del momento.

Paracelso li strumentalizzava col rilancio di benzodiazepine da consumarsi con whiskey o rum, le downers o black bombers si prendevano dopo il come down o risveglio dall'acido, mai farti mancare un Mandy o mandrax dalla tua sacca possibilmente acquistata in Nepal o Perù sulle Ande (dove vi si trasportavano foglie di coca): pillole che ti davano quel senso di lost in the air or float and fly (perso nell'aria o galleggia e vola).

L'efficacia o no di farmaci triciclici fino a quel momento utilizzati per terapie specifiche era ora studiata per essere messa alla prova in strada a mo’ di consumo di Superdrug: dal farmaco al sostantivo droga il passaggio era breve anzi velocissimo. Sostanze da assuefazione e letali incalzavano e la protesta era un pericolo per il sistema di potere che voleva avanzare senza incontrare ostacoli e questi giovani costituivano il più grande ostacolo, bisognava reprimerli.

L'eroina trascurata dal periodo del free jazz, riprendeva a ruota la sua fama incontrastata: lo smack ti dava tutto e di più anche se ti lasciava recalcitrante tra dolori inverosimili durante i periodi di astinenza e ti corrodeva tutto dai denti al fegato e nel sangue; era una brutta scimmia ricca di tante atrocità eppure grazie ad una mafia coercitiva continuava ad espandersi a macchia d'olio e a mietere milioni di vittime: la guerra dei tossici era iniziata. Jimmy Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison hanno scelto questa morte come ultimo traguardo del loro successo.

Il chasing the dragon era di moda per i più snob che invece di iniettarsela, la fumavano bruciandola su carta stagnola mentre ne aspiravano i fumi con una banconota arrotolata a mo di cannuccia.

Lo stato di Peshauer era una meta ambita per la morfina più pura mentre la cocaina e l'oppio appartenevano ad una classe dominante e dirigente, un dietro le quinte di una falsa facciata.

La temple ball, quel tipo di hashish super organica era molto diverso dalla speed ball, un mix di speed e downers che spesso portava a far scoppiare il cuore.

I Sultani dello swing primeggiavano e dal beatnick con il suo monkey time al rock, al folk, all'hard rock l'urlo di Allen Ginsberg spaziava tra questi giovani disperati in cerca di droga rabbiosa, dove la loro ricerca di identità e libertà ormai contaminata ma pur sempre viva si manifestava in un proselitismo del rock ed esultava all'idolo imitandolo e seguendolo ovunque come un guru maestro di vita in uno start rucking tour senza fine......

Continua...

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Last modified on Sunday, 23 June 2019 13:30
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