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Lo stile e la risata di Kamala Harris

By Lisa Biasci July 26, 2024 476
Kamala Harris Kamala Harris

E’ la notizia che più ha spiazzato le importantissime elezioni americane del prossimo novembre e il contesto internazionale. 

Kamala Harris, la vice presidente Usa è scesa in campo per battere Trump, il candidato repubblicano, tanto dato per vincitore soprattutto dopo il fatidico attentato del 13 luglio scorso.

E’ stato necessario il passo indietro del Presidente Biden, che alla fine per la “difesa della democrazia americana”, lo ha fatto. 

Mai come adesso la partita si è riaperta, per la gioia degli osservatori di tutto il mondo, soprattutto europei. 

La candidatura di una donna, di 59 anni, ex magistrato, procuratore di San Francisco, senatore ed attuale vice presidente ha sparigliato i pronostici. 

“Una donna tosta e preparata”, l’ha definita il presidente Biden. 

La stiamo osservando tutti con curiosità perché -va detto- ai media europei era poco arrivata sia come donna che come politico. 

Adesso che è sotto la lente di ingrandimento, la vediamo sorridere, convincerci nel suo ruolo fresco di candidata presidente. 

Naturalmente non sono sfuggite le parole dell’avversario: è pazza, la chiama la “Kamala che ride”. Ed Harris ride davvero; su Tik Tok, i video in cui lei sghignazza gioiosamente durante le discussioni di gruppo e le interviste, che hanno fatto il giro del mondo, con la maggior parte dei commentatori che le hanno trovate accattivanti.

La “sua risata è sana, onesta e umana” sostengono da oltre oceano molte sue affezionate supporters. 

Del resto, se una risata viene letta come una minaccia da chi ti si oppone, allora possiamo ben dire che la critica all’espressione delle emozioni è da tempo l’arma preferita da chi vuole sminuire il ruolo delle donne nel potere politico. 

Non è una posizione femminista, è una valutazione obiettiva. 

E poi, cosa possiamo dire dell’avversario repubblicano? Trump non ride. Sorride compiaciuto, scopre i denti, a volte incrocia le braccia o scuote la testa per esprimere umorismo. In un comizio, in Florida del 2019, quando ha chiesto alla folla adunata cosa fare con i migranti che attraversavano il confine, uno spettatore ha urlato:” Sparategli!”. Questo con Trump può succedere. 

La nuova candidata democratica viene anche definita dalla pop star Charli XCX “Brat” prendendo spunto dal suo ultimo album Brat, appunto. La parola Brat traducibile in “monella” rappresenta il volere che le cose vadano nel verso giusto, anche se ci si comporta male ma in modo giocoso.

Così il popolo dei social americani ha deciso che sì, la vicepresidente Usa è brat e i loro cuori sono suoi. Il flirt della Harris con i social si riempie anche di emoji a forma di cocco, il coconut tree che viene da un discorso che la Harris fece mesi fa, quando citando un discorso della madre di origini indiane che diceva:” Non capisco cosa non vada in voi giovani, pensate di essere caduti da una palma di cocco? Esistete nel contesto di tutto quello che vi circonda e che è venuto prima di voi”. 

Quest’ ondata giocosa e leggera che coinvolge la Harris, dopo mesi di affanni e di angosce, la stiamo vivendo tutti come una boccata d’aria fresca nel contesto internazionale in attesa che il popolo americano faccia la sua scelta. 

Sappiamo bene che la battaglia sarà difficilissima, ma di fatto l’avversaria di Trump metterà in campo tutto il suo potere di convincimento, la sua autorevolezza, ma anche uno stile coerente con il tempo che stiamo vivendo. Tempi di  guerra, di scontro geopolitico tra potenze diverse, di congiunture economiche e prospettive di un mondo in attesa.

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