L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
È tempo di vacanze natalizie, un periodo in cui i genitori e i loro figlioli si ritrovano a vivere molto più tempo insieme, un periodo in cui essere e fare i genitori diventa sicuramente più impegnativo.
Saper essere genitori, consapevoli della responsabilità che questo ruolo ha, nello straordinario compito di accompagnare il proprio figlio nel suo percorso di crescita, è molto difficile ed intenso, sotto tutti gli aspetti: biologico, psicologico, intellettivo, educazionale e sociale.
Se è vero che non si nasce genitori ma per diventare genitori è necessario scegliere consapevolmente di diventarlo. Pertanto bisogna comprendere sin da subito che non esiste un “libretto di istruzioni”, anche perché ogni bambino è unico, ciò nonostante esistono alcuni consigli molto utili che se sapientemente applicati, aiutano tanto i genitori nel loro ruolo.
Ad esempio, gli errori più frequenti da evitare nell’educazione dei bambini.
Gli psicologi, ma anche la stragrande maggioranza dei pediatri, sostengono che “regole e divieti” imposti ai bambini sin dalla loro tenera età, non rischiano affatto di provocare traumi, anzi li aiutano a crescere meglio sul piano psicologico, intellettivo e caratteriale.
Soprattutto attenti a “dire sempre sì” e soddisfare ogni desiderio dei bambini, ciò può provocare loro seri problemi da adulti. Saper “dire di no” in modo sapiente ed efficace sul piano educativo, è difficile ed impegnativo ma indispensabile.
Regole e divieti seppure mal sopportati dai bambini, paradossalmente sono loro stessi inconsciamente a richiederli.
I bambini e gli adolescenti di oggi sono apparentemente sani, soprattutto sul piano fisico: ricoperti di attenzioni, di stimoli e confort di ogni tipo, ma nascondono, forse proprio a causa di tanto benessere, una “profonda fragilità”. Tale fragilità minaccia la loro capacità di sviluppare un’identità adulta e consapevole di sé. Infatti, la cronaca ogni giorno ci consegna episodi di violenza urbana, ad opera di piccole “gang” giovanili, frutto del loro profondo malessere e della loro instabilità emotiva.
Per mitigare, questa “profonda fragilità” nei bambini e negli adolescenti, è importante fornire, in particolare ai genitori, strumenti utili ad evitare gli errori più frequenti, alcuni molto gravi. In merito, alcuni consigli pratici, sono di grande aiuto per gestire in modo più equilibrato ed efficace il rapporto con bambini e ragazzi: poche e semplici regole comportamentali che i genitori e le altre figure formative, dovrebbero seguire nell’educazione dei propri figli.
Ecco alcune regole da seguire per evitare gli errori più comuni, nei confronti dei bambini e degli adolescenti:
- prestare ascolto alla voce dei propri figli, ai loro bisogni più profondi;
- evitare, già dai primi mesi di vita, di dare tutto ciò che il bambino vuole, trascurando bisogni e desideri veri, spesso inascoltati: potrebbe crescere convinto che tutto il mondo abbia l'obbligo di soddisfare i suoi desideri;
- evitare di ridere, quando i bambini imparano parolacce e volgarità: questo atteggiamento li convince che sono divertenti e spiritosi e li invoglia a ripeterlo;
- non mettere, in ordine tutto ciò che lasciano fuori posto e, più in generale, non fare sempre quello che dovrebbero fare loro, ciò crea in loro il convincimento a scaricare sempre sugli altri le loro responsabilità;
- non dare alcunché senza regole, ad asempio il denaro che desiderano, senza chiedere di rendere conto di come lo hanno speso, meglio a saperselo guadagnare, ad esempio anche attraverso dei “lavoretti” domestici. Ciò li responsabilizza e li educa a dare al danaro il giusto valore;
- non soddisfare, ogni loro desiderio riguardante il mangiare, il bere e le comodità: negare qualcosa, soprattutto il superfluo ed il potenzialmente dannoso, forma il carattere e non causa particolari complessi;
- evitare, di prendere le loro parti, ad ogni costo ed in ogni circostanza, ad esempio: con i vicini di casa, con i loro amici e soprattutto contro gli insegnanti: potrebbero convincersi di essere sempre delle vittime, persone talmente buone ed intelligenti, da essere incomprese ed ingiustamente maltrattate;
- fare insieme ai nostri figli, una rigorosa autocritica quando combinano guai: il lassismo educativo, da parte di tutta la società e dei genitori in particolare, ne rappresenta una causa importante;
- impegnarsi nell’attività educativa, un lavoro che richiede dedizione, pazienza e tempo: ricordarsi che se è vero che genitori non si nasce ma è altrettanto vero che ciascuno raccoglie ciò che ha seminato;
- non ritenere consolatoria la constatazione: "tanto così fan tutti". In ogni azione ed in ogni comportamento, esiste sempre una parte importante di responsabilità personale, di cui genitori e figli devono farsi carico;
- prestare attenzione alla propria voce, quando si parla con i propri figli o quando si discute in loro presenza, soprattutto in famiglia, attenti al tono e al contenuto, ad esempio: pronunciando insulti in modo aggressivo e prevaricatore. Non devono pensare che il disgregarsi della famiglia sia un fenomeno inevitabile. Ciò porta al convincimento dell’assenza del concetto di “società” con le sue regole e suoi valori.