
L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
E’ davvero un G20 dell’informazione. ll 12 settembre in Campidoglio a Roma si riuniscono i vertici dell’informazione mondiale. Lo fanno in occasione del World Meeting on Human Fraternity giunto alla terza edizione e che si svolge nell’ambito del Giubileo 2025. Il programma è stato presentato giorni fa in Vaticano per proporre al mondo un orizzonte di fraternità come “ chiave di volta per un possibile nuovo ordine politico, economico e sociale dell’esistenza umana ”. L’informazione, la libera stampa, evidentemente sono parte essenziale di questo orizzonte. La Chiesa con questo incontro è vicina ai tormenti di milioni di persone private della conoscenza e dell’approfondimento. I mezzi di comunicazione di massa servono a unire non a dividere, come sanno fare bene certi dittatori o leader finti democratici. Verità, dignità, libertà, sono le tre parole che saranno messe davanti a big dell’informazione globale. Il vertice si svolgerà nella Protomoteca del Campidoglio e sarà coordinato da padre Enzo Fortunato, Direttore della Comunicazione della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano. Un tavolo specifico è quello su Comunicazione e Informazione, dove si esprimeranno tanto i giornalisti quanto i proprietari delle testate. “Il senso dell'incontro è mettere insieme più voci e soprattutto dire che un'informazione bella, buona e vera è possibile” ha spiegato Padre Fortunato. Tra gli spunti di riflessione i dati del World Press Freedom Index 2025 , secondo cui 4,25 miliardi di persone vivono in paesi classificati come “zone rosse” per la libertà di stampa. Una teoria di violenze fisiche e mentali verso chi pratica il giornalismo. Le guerre in corso con centinaia di reporter uccisi o impediti di svolgere il proprio lavoro, aggravano il contesto.
Aver messo al centro del G 20 tre parole cardine- verità, dignità, libertà - vuol dire cambiare approccio, metodi di lavoro e di diffusione delle notizie ? La parola cambiamento non è contemplata ma è essenziale per capire se si discuterà senza mettere nuove basi. Vogliamo essere ottimisti. La verità è negata in tanta parte del mondo, ma tutti ci accorgiamo di come la propaganda e una certa subcultura cerchino di manipolarla. I giornalisti sono i guardiani della democrazia ? E come si fa quando questa è calpestata e i cronisti sono visti come nemici da far tacere ? Tutte le agenzie sociali sono utili in questa fase a rompere pregiudizi mostruosi, schieramenti culturali, antipatie verso i giornalisti del Paese che guida ? La dignità e la libertà sono valori civili essenziali, l’espressione di relazioni autentiche con lettori, telespettatori. I Paesi che limitano la libertà di stampa e di manifestazione del pensiero sono su un crinale pericoloso che minaccia la convivenza tra le persone e può incitare ad azioni violente. Si, fa bene la Chiesa a promuovere una riflessione attenta e adeguata al brutto momento che viviamo. Mettere sull’avviso i giornalisti e i loro editori anche dal non cedere alle lusinghe dei poteri, spesso abituati ad usare la stampa a proprio piacere. I cittadini da un’altra parte.