L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Le concause primarie aggravanti delle innumerevoli patologie cronico-degenerative che affliggono la popolazione italiana sono rappresentate da pesticidi, ogm e allevamenti intensivi, antibiotico resistenze, ecc. che hanno alterato l'equilibrio del microbiota umano e dei terreni, con effetti mutageni teratogeni e cancerogeni, distruttori endocrini ecc. dovuti alle centinaia di residui chimici che ogni giorno si ingeriscono in una dieta non biologica.
E, conseguentemente, alla "distrazione dei fondi europei agroambientali destinati da 25 anni al biologico", regalati, invece, a chi compra pesticidi attraverso una falsificazione della Produzione Agricola Integrata, che non ha mai rispettato quanto indicato dalla normativa europea di riferimento (Decisione Ce del 30/12/1996 All. 1 Norme OILB sulla difesa integrata delle coltivazioni, ai fini della corretta erogazione dei fondi del Reg. Ce 2078/92 e successivi, ndr).
Sarà solo un caso che fino al 2001 la superficie agricola in biologico in Italia era aumentata progressivamente fino a circa 1,2 milioni di ettari e dal 2002 al 2004 è crollata fino al minimo di 800.000 ettari per poi rimanere al disotto del milione di ettari fino al 2011? (Vedasi opuscolo "eccellenze biologiche dell'Umbria" allegato)
Solo successivamente, grazie alla campagna informativa sul biologico made in Italy per difendersi dalle importazioni artefatte (vedi servizi di Report), le superfici biologiche in Italia sono aumentate fino a circa 1,9 milioni di ettari attuali. Con un rallentamento evidente nel 2019 delle nuove certificazioni biologiche e una percentuale sulla superficie agricola nazionale di solo il 17-18% circa. A causa delle politiche regionali di Sviluppo Rurale agroambientale che di fatto hanno ostacolato il biologico, favorendo produzioni integrate presunte, queste ultime oltretutto obbligatorie dal 2014 e, pertanto, non sovvenzionabili dai pagamenti agroambientali europei, riservati ad attività volontarie con beneficio per la salute e l'ambiente.
E in ogni caso, al fine di garantire la sicurezza del Biologico made in Italy, è necessario verificare che questi terreni siano effettivamente coltivati a dovere e controllati nelle "effettive produzioni", per non rischiare che risultino coltivati in Italia prodotti che in realtà derivano da importazioni estere…
E' necessario pertanto verificare eventuali false fatturazioni da parte di produttori biologici italiani.
Gli effetti dei pesticidi sulla salute si evidenziano nel lungo periodo e sostanze come il Glifosate (dagli anni '80 sul mercato UE) e moltissimi pesticidi sono stati revocati solo di recente, come Chlorpyrifos, Neonicotinoidi, Ometoato ecc. ecc. Il Glifosate, seppur vietato per l'obbligo di produzione integrata su tutto il territorio europeo e nazionale, laddove non è previsto alcun uso di disseccanti chimici, continua ad essere venduto e irrorato inquinando acque e terreni…
Dobbiamo fermarci prima possibile, altrimenti non avremo scampo.
E' necessario bandire tutti i prodotti chimici in agricoltura per la loro pericolosità per la salute ambientale e la fertilità umana ed animale spesso ormai compromessa.
I Pesticidi sono ormai inutili perché le tecniche agroecologiche sono diveute più efficienti e sostenute da fondi europei ad hoc, che coprono tutti i maggiori costi e mancati ricavi per cali produttivi dovuti alla migliore qualità, più un 30% per le azioni collettive territoriali. I fondi europei sono sufficienti per tutti glia agricoltori italiani. Bastano 10-12 miliardi annui per la riconversione totale di tutta l'agricoltura al biologico… ne abbiamo a disposizione in abbondanza dall'Ue...
La vera pandemia che affligge l'Italia e il resto del mondo è rappresentata dal cancro e dalle patologie cronico degenerative, le cui concause sono prevalentemente ambientali ed alimentari.