L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Lo zucchero bianco, o saccarosio, (considerato uno dei cibi killer) viene depurato con latte di calce e per eliminare la calce in eccesso viene trattato con anidride carbonica, poi con l’acido solforoso per eliminare il colore scuro; poi viene filtrato e decolorato con carbone animale e infine trattato con il blu oltremare (proveniente dal catrame e quindi cancerogeno). Rimane una sostanza bianca cristallina senza vitamine, sali minerali, enzimi e oligoelimenti che può causare stress pancreatico, fermentazioni intestinali, gas, alterazione della flora batterica, picchi glicemici, aggressività nei bambini, diabete, obesità, debolezza, problemi visivi, carie, osteoporosi, perdita di capelli, alterazione del sistema endocrino; inoltre può paralizzare i moti peristaltici intestinali, generare acidità gastrica, alterazione del sistema endocrino, sottrarre calcio alle ossa e può essere causa di cancro allo stomaco.
Il saccarosio si “caramella” sulle mucose intestinali rallentando le funzioni digestive e bloccando la funzione degli enzimi. Di conseguenza lo stomaco è obbligato a fabbricare quantità sempre maggiori di acido cloridrico e il pancreas si atrofizza nell’assorbire l’eccesso di acido prodotto ed il fegato s’incrosta perché non può eliminare questa sostanza.
Per essere assimilato il saccarosio preleva dal nostro organismo vitamine e sali minerali al fine di bilanciare il pH del sangue a causa del suo forte potere acidificante causando indebolimento delle ossa, carie, artrosi, osteoporosi, cuscinetti adiposi, cellulite, ritenzione idrica, alterazione della flora batterica, coliti, diarrea, oltre naturalmente il diabete. Inoltre, un eccessivo consumo di zucchero può causare irritabilità, depressione, candidosi, picchi glicemici che compromettono il pancreas costringendolo a produrre insulina rischiando crisi ipoglicemiche.
Lo zucchero, essendo una sostanza altamente acidificante, oltre a creare un ambiente adatto allo sviluppo di batteri, lieviti, muffe, funghi all’interno dell’organismo, è in grado di produrre acetaldeide (una tossina cancerogena) ed alcol. Più zucchero riceve l’organismo più microrganismi nocivi si sviluppano. Inoltre lo zucchero può danneggiare il nostro corredo genetico: una singola dose di zucchero può compromettere le cellule per una decina di giorni.
Lo zucchero è un prodotto senza vita: mancando di sostanze vitali e di minerali sottrae gli uni e gli altri all’organismo, in particolare le vitamine del complesso B necessarie al corretto funzionamento delle cellule cerebrali la cui carenza può essere causa di aggressività e comportamento violento dell’uomo. Quando il cervello non è alimentato di glucosio si genera difficoltà di attenzione e minore resistenza intellettuale e fisica.
Una ricerca clinica condotta su minorenni particolarmente rissosi, reclusi in 14 istituti di pena statunitensi, ha dimostrato che eliminando lo zucchero industriale dalla loro dieta le risse diminuivano del 40%. Analogo esperimento fu condotto in Inghilterra su 50 detenuti, con risultati pressoché analoghi.
Un’altra ricerca condotta in Virginia su 276 giovani delinquenti detenuti, ha dimostrato la riduzione del 50% del comportamento violento a seguito della soppressione dello zucchero industriale: annullando l’efficacia delle vitamine del complesso B si danneggia il corretto funzionamento delle cellule cerebrali rendendo l’individuo più irritabile, più soggetto allo stress e all’aggressività.
Quando si consumano troppi farinacei raffinati o zuccheri industriali viene secreta l’insulina che alla fine causa infiammazioni e, col tempo, obesità, diabete ed alcune forme di tumore. Questo perché l’insulina essendo un ormone della crescita può portare ad una proliferazione incontrollata delle cellule tumorali. Gli obesi ed i sedentari necessitano di molta insulina, per questo sono più degli altri soggetti al cancro del pancreas.
Lo zucchero ruba calcio e cromo per la sua digestione. Dà falsa euforia, eccitazione cui segue depressione, irritabilità, bisogno di altro zucchero. Viene velocemente assimilato nel sangue perché privo degli altri componenti nutrizionali: enzimi, minerali, vitamine, proteine, acqua. Il pancreas deve riequilibrare l’innalzamento repentino di zucchero nel sangue e questo causa stress ormonale e abbassamento delle difese immunitarie.
Lo zucchero di canna integrale biologico, il malto d’orzo o il succo di acero, sono meno dannosi dello zucchero bianco. Ma meglio ancora sarebbe non utilizzare zucchero industriale: lo zucchero di cui ha bisogno il nostro organismo è solo quello della frutta fresca ed essiccata. Il fruttosio è il vero, solo carburante della macchina umana. Quando si sente la necessità di qualcosa di dolce la cosa migliore è consumare datteri, prugne o albicocche secche, fichi secchi, uva passa… Le bevande che necessitano di essere addolcite (caffè, tè ecc.) non dovrebbero essere consumate.
"I nostri risultati dimostrano che ciò che si mangia influenza il modo di pensare", ha detto Fernando Gomez-Pinilla, professore di neurochirurgia presso la David Geffen School of Medicine presso la UCLA e un professore di biologia integrativa e fisiologia nel Collegio UCLA di Lettere e Scienze. "Mangiare un alto contenuto di fruttosio dieta a lungo termine altera la capacità del cervello di apprendere e ricordare le informazioni. Ma l'aggiunta di omega-3 acidi grassi ai vostri pasti può aiutare a minimizzare i danni. L'insulina è importante per l'organismo per il controllo di zucchero nel sangue, ma può svolgere un ruolo diverso nel cervello, dove l'insulina sembra disturbare la memoria e l'apprendimento. Il nostro studio mostra che una dieta ad alto contenuto di fruttosio danneggia il cervello e il corpo”.
Alternative allo zucchero bianco
1) Zucchero di canna integrale, possibilmente biologico;
2) Melassa (deriva dallo zucchero di canna o da barbabietola);
3) Sciroppo d’acero (liquido zuccherino);
4) La Stevia (ha zero calorie);
5) Lo sciroppo di mele;
6) Il succo d’agave;
7) Il succo d’uva;
8) Lo sciroppo di mais;
9) Il malto d’orzo;
10) Lo sciroppo di riso;
11) L’amasake (ottenuto dalla fermentazione del riso)
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