L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
L’umanità si può considerare come un condominio circondato da moltissimi altri condomini (le altre specie) verso i quali da millenni si sente legittimata a sfruttare, sottomettere, rapinare, sterminare ogni cosa che ha vita, senza distinzione di forma,di specie, di razza ecc..
Abituati a distruggere di tutto, dal filo d’erba alla sequoia, dal corallo alla balena: mucche, vitelli, cavalli, maiali, pecore, conigli, galline, tacchini, volpi, cervi, stambecchi, orsi, lupi, rane, criceti, insetti, fagiani, lepri, anatre, tigri, elefanti, rinoceronti, cammelli; volatili di ogni specie, pesci di ogni dimensione, crostacei, molluschi, aragoste, gamberi, ecc. insomma non si salva niente e nessuno dalla mano implacabile dell’uomo che considera gli altri esseri viventi alla stregua di cose da utilizzare, schiavizzare, uccidere, torturare, fare a pezzi, macinare, schiacciare, tagliare, friggere, arrostire, bollire, triturare ecc. Pochi animali vicini all’uomo muoiono di morte naturale: per il resto è un’ecatombe.
Ora la natura, che geme ferita e dolorante, si ribella alla distruzione dei boschi, alla profanazione dei mari, dei laghi, dei fiumi, della terra avvelenata, dall’aria infestata. Ma quando si violano le leggi naturali bisogna aspettarsi implacabile l’urto dell’onda di ritorno.
L’atmosfera è satura del terrore degli animali immolati a miliardi; la terra è impregnata del sangue di queste creature che inutilmente ed inascoltate urlano e piangono. Ma di questa inarrestabile orgia di sangue, per la quale nessuno si sente colpevole, la responsabilità non è tanto degli esecutori materiali, i rozzi e insensibili macellatori di
animali, quanto dei mandanti, coloro che delegano altri a commettere ciò che in prima persona non avrebbero il coraggio di fare: la gentile signora, l’esigente signore, il raffinato chef, la madre di famiglia ecc. tutti sono colpevoli, i duri di cuore, i boia del’era moderna. Ma per la morte di milioni di animali simmetricamente altrettanti umani cessano di vivere a causa di tali perversioni alimentari.
Gli animali vengono allevati e macellati in condizioni infernali in un mix di sangue, escrementi, fetore, sporcizia, residui di farmaci, terrore. I luoghi di certe popolazioni che vivono in promiscuità con gli animali che sgozzano e spellano, spesso ancora vivi, in una sporcizia e mancanza di norme igieniche spaventose. Come potrebbe tale abominevole attitudine non produrre cibo maledetto, pestilenziale e nocivo? Infatti, tutto si paga, perché tutto è conseguenza.
Noi tutti, potenzialmente addestrati a prevaricare sul diverso, sul debole; addormentati dalla cultura dominante dei media che spinge all’edonismo, alla violenza, al sesso; noi condizionati e plasmati da una cultura religiosa che considera gli animali cose a disposizione dell’uomo e con gran parte della classe medica che ritiene necessario nutrirsi di cadaveri, ingoiare con indifferenza lo strazio e l’agonia delle carni martoriate dei nostri fratelli animali; con questo tipo di mentalità e di coscienza, come otremmo non essere inclini al crimine e alla violenza verso il suo stesso simile e a non pagarne le conseguenze anche a livello fisico?
Emblematiche le immagini del ragazzo cinese che stacca a morsi la testa di un grosso topo e con gusto ne mastica le ossa. Dai topi venne nel 14° secolo la peste bubbonica che, a causa dello sterminio dei gatti in una crociata voluta dalla Chiesa che vedeva in essi l’incarnazione di Satana, proliferarono i topi che uccise quasi la metà della popolazione di allora.
“La verità vi renderà liberi”. Solo conoscendo la vera causa del problema si avrà la risoluzione. La causa non potrebbe essere l’infezione trasmessa dall’animale infetto all’uomo, nell’abominevole mercato degli animali di Huanan dove il pipistrello è tradizionalmente consumato come zuppa? Ed è probabile che un filo rosso colleghi Sars, Ebola Hiv, Coronavirus dovuto al drammatico calo delle difese immunitarie della specie umana causato dal dissennato e strafottente modo di vivere e di alimentarsi.
E ora, ognuno interroghi se stesso per capire se è la causa o la soluzione del problema.