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Nola - Incontro tra fede e scienza. Massimo Recalcati alla Diocesi di Nola

By Nunzio Ingiusto March 27, 2025 86

 

L’attualità è piena di belle sorprese. I cronisti che ancora vanno a caccia di notizie sentono la responsabilità di diffonderle. Di recente abbiamo scritto che il web è diventato per gli italiani la fonte di informazione privilegiata e dentro questa macchina complessa e affascinante ci va tutto e il contrario di tutto. Per non venire schiacciati bisogna saper selezionare le notizie, intercettare le curiosità dei lettori e impossessarsene nel migliore dei modi. Il mondo è pieno di guerre e di brutalità compiute in nome di un Dio adorato in modi contrastanti e contorti. Sono notizie che trattiamo ad ogni ora del giorno. La religione aiuta, ma a volte ostacola anche il progresso. Scoprire come le due modalità si mostrano è coinvolgente per chi ama il racconto vero e immediato. Questa sera nella diocesi di Nola, cittadina di origini preistorica pochi chilometri da Napoli, lo psicoanalista Massimo Recalcati e monsignor Francesco Iannone, vicario della diocesi di Nola dialogheranno sul Concilio di Nicea del 325 d.C.. E’ un appuntamento dei “ Dialoghi in Cattedrale a 1700 anni dal Concilio di Nicea”, organizzati nell’anno del Giubileo di Papa Francesco. Cosa intriga il cronista a scriverne e a seguire il confronto? Il dialogo, una conversazione profonda intorno a eventi, date e circostanze che hanno avvicinato o allontanato gli uomini dalla Chiesa. E’ un evento italiano per l’autorevolezza dello psicanalista e per il bisogno che ha la Chiesa di  non chiudersi in posizioni dogmatiche. Il pensiero cristiano è segnato da  fenomeni di  accelerazione e di chiusura e dentro la storia della cristianità ci sono locuzioni, parole, che sono diventate patrimonio di milioni di uomini. Ogni giorno scriviamo o comunichiamo parole in forza delle quali si combattono guerre assurde. A Nicea nacque il termine consustanziale, per esprimere la fede in Gesù Cristo. La Chiesa nei secoli  ha reso il termine concreto e intrinseco alla religiosità. Certo, i cristiani che vanno in chiesa e seguono la liturgia non si dichiarano ogni giorno consustanziali a Cristo. Sarebbe anche banalizzare il termine. D’altronde non bisogna indebolire termini generati per sedimentare il magistero di Cristo.

Il confronto di stasera si annuncia suggestivo per tutta la Chiesa cattolica. Recalcati e monsignor Iannone, partiranno dal tema “Fissando lo sguardo su Gesù”. In quel Concilio fu concepita una parola- pietra miliare per la Chiesa. Per la prima volta per esprimere la fede nella divinità di Gesù, i padri usarono un termine che non apparteneva alla Bibbia, ma alla filosofia. Se ne discusse, il Concilio fu un incontro riuscito, un condensato di fede e cultura, valori giunti fino a noi. La cronaca usa le parole per raccontare avvenimenti che lacerano le coscienze ma dentro le quali ci sono anche segnali di pace.  Le parole vivono nel tempo e noi “siamo convinti che dall’ascolto reciproco di voci apparentemente così diverse può nascere una nuova passione, un desiderio rinnovato di impegno a favore dell’umano autentico, cui il Vangelo non è estraneo” ha detto monsignor Iannone. Il dialogo è il sistema migliore per capirsi.

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