L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Diverso in tutto. Direi “unico” nel suo genere. Perché ha unito in un unico formato Vino, Musica, Letteratura, Cibo e Botanica. E come cornice la Città di Lucca che sabato 6 e domenica 7 maggio si è aperta alla “pacifica invasione” dei wine lovers e non solo.
110 produttori provenienti dai territori compresi nelle cinque province toscane bagnate dal Mar Tirreno (i vini della costa di Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno e Grosseto) ai quali si sono aggiunti 6 vignaioli della regione vinicola ospite di questa edizione: la Languedoc-Roussillon francese.
“Un risultato che ha confermato la crescita costante di una manifestazione che in soli due giorni ha permesso di scoprire, degustare, acquistare oltre 600 etichette, di partecipare a laboratori con verticali esclusive e masterclass uniche, nonché di conoscere in presa diretta le storie di tanti produttori che hanno scelto la Costa Toscana per dar vita a vini di decisa tipicità territoriale”. Questo il comunicato conclusivo che ha rispecchiato in pieno gli eccellenti risultati.
L’anima di questo evento è sicuramente, fino dalla sua prima edizione, “la degustazione en primeur”. Da qui il nome “Anteprima”.
Anche quest’anno la partecipazione delle aziende a questo particolare momento, riservato agli addetti ai lavori, è stata la consapevolezza di presentare campioni di botte, vini ancora “in costruzione”. Meglio dire “raccontare in prima persona, da parte dei produttori, storie di vendemmie, raccolta e lavorazione prima della commercializzazione”. In altre parole metterci la faccia.
A mio avviso è proprio questa l’unicità distintiva di questa manifestazione.
Tre laboratori condotti da Richard Baudains con tema “Anteprima 10 anni dopo”, quello condotto da Bernardo Conticelli sul Metodo Classico Toscano, le verticali condotte da Ernesto Gentili (Galatrona e Avvoltore), il laboratorio che Vito Intini ha dedicato ai bianchi del 2007. Questi gli appuntamenti risultati imperdibili di questa edizione.
Ma la novità assoluta è stata la masterclass dedicata ad un fuoriclasse: Ora da Re 1932. Un vino ritrovato. Rare bottiglie di questo siciliano particolarmente apprezzato da Luigi Veronelli.
Ma Anteprima dei Vini della Costa Toscana non si è limitata al solo vino. Cultura a 360°.
Anche in questa edizione il programma ha previsto confronti con cibo, letteratura, musica fino alla botanica.
La contaminazione cibo-vino che è stata interpretata con il cibo di strada, puntando sull’autenticità dei prodotti base e riproponendo piatti della tradizione in parte dimenticati.
adozioni viti antiche |
La contaminazione vino-letteratura è stata interpretata dal Direttore del Puccini Museum, Massimo Marsili, che ha riproposto letture di alcuni brani del libro Cipressi e vite di Lorenzo Viani (Pacini Fazzi Editore).
La contaminazione vino-musica è stata interpretata da Lucca Classica con ben quattro appuntamenti musicali proprio nel chiostro del Real Collegio, sede di Anteprima. La soave musica è salita fin al primo piano ed ha accompagnato le degustazioni in quello che è stato un viaggio realistico e insieme immaginifico, fantasioso.
La contaminazione vino-botanica è stata interpretata dall’ufficializzare la dimora nell’Orto Botanico di Lucca, di alcune viti antiche, autoctone, del territorio lucchese.
600 grandi vini nati dal sole e dal mare. Contaminazioni vino, cibo, letteratura, musica e botanica. Cru peculiari frutto di un’infinita varietà di terre, altitudini, vitigni e storie di uomini.
Tutto questo è stata Anteprima Vini della Costa Toscana edizione 2017. Chapeau!