L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Pianeta Urano - Frammenti cosmici n. 83

By Urano Cupisti December 13, 2018 6311

 Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.

La Riflessione!

La Toscana: una Regione dove investire

Assistiamo da alcuni anni ad un continuo investimento di denaro al fine di acquisire vigneti toscani. Chianti Classico, Chianti non classico, Maremma in lungo e largo, Montepulciano, Montalcino, Bolgheri: non si salva nessun territorio. L’industriale del nord che vende la propria industria e si da (si fa per dire) alla vanga, il grande Manager che ricevuta la liquidazione, si dedica anima e corpo al biologico e/o alla biodinamica (più filosofica), le Grandi Aziende vitivinicole che si espandono lungo l’italico stivale (preferendo la Toscana).Poi i più pericolosi: I Fondi d’Investimento, quelli dei quali non conosci niente, difficile capire chi veramente comanda e, se salvano “capra e cavoli”, ben accetti anche con gli “occhi a mandorla”. La globalizzazione del Vino che avanza.

 

 

Frammento n. 1

Tommasi nel Chianti Classico

È di questi giorni la notizia che l’Azienda Agricola Tommasi, quella dell’Amarone, ha acquisito la Fattoria La Massa di Panzano, Greve in Chianti. La più “francese” delle fattorie chiantigiane passa, con i suoi 45 ettari di vigneti, ai veronesi della Valpolicella. La Massa porta in eredità 140.000 bottiglie annue e un fatturato di € 1.300.000,00. L’espansione Tommasi. La Massa si aggiunge a Poggio al Tufo in Maremma e al Podere Casisano a Montalcino. “Verrà mantenuto inalterato il rispetto per le tradizioni, per il territorio e l’identità di marca”. Dicono tutti così, all’inizio!.

 

 

       

 

Frammento n. 2

VinNatur lascia Villa Favorita

La sedicesima edizione della manifestazione cult dei vini naturali e vegani cambia sede e nome. Da Villa Favorita, Monticello di Fara-Sarego (Vi) (identificativo nel tempo come nome dell’evento) a Gambellara, presso lo Show-Room Margraf (Vi). Il nuovo VinNatur si chiamerà: “VinNatur Tasting” programmato dal 6 all’8 aprile 2019 in concomitanza con il Vinitaly. Novità nelle novità: si potranno acquistare i vini dagli oltre 180 espositori. Quindi non semplice Manifestazione vinicola ma Mostra Mercato. Il nuovo slogan? “Prendersi il tempo per stare assieme, sia nel rapporto tra il contadino e l’uva, acquistare direttamente le bottiglie per proseguire la conoscenza a casa”.

 

 

Frammento n. 3

 
 Ritorno al Marsala

Marsala Magic Tour

Che sia l’inizio della sua “riscoperta”?. Evento organizzato dalla Wine and Food Academy di Parma. Ha collaborato anche un nostro caro amico e collega Rocco Lettieri. Il Marsala, emozione allo stato puro.

“Adesso spetta ai produttori riprendere questo Tour per far veramente rivivere una nuova storia a questo vino leggendario”.

 

 

Frammento n. 4

Una Birra Rosè: Biga ai cinque cereali

Debutto per la nuova Birra Biologica (Biga) lanciata dalla Cantina abruzzese Orsogna. Uva rossa montepulciano insieme a cinque cereali: matrimonio con la tipicità di un vitigno autoctono. Come definirla? Intrigante a cominciare dal suo colore rosé.

 

Frammento n. 5

Il sale italiano: fuorimoda.

Mancanza di una comunicazione ad esaltare i “nostri” Sali. Ridotto solo ad un prodotto primario necessario da tenere calmierato, senza anima. Intanto arrivano sulle nostre tavole i Sali himalayani, di gran moda, esaltati per la loro particolare composizione di…sale! Il color rosa? L’ossido di ferro a tracce. Salgemma da miniera. Eppure anche noi italiani vantiamo sale salgemma da miniera come quello di Volterra. Ma l’Himalaya fa chic! E gli Chef ci mettono del loro. Poi volete mettere acquistare un sale rosa orientale a € 50,00 al Kg contro il nostro migliore marino a € 3,00 al Kg?.

 

 

Frammento n. 6

Valhalla a Milano

Aperto a Milano il primo ristorante Vichingo: La brace degli Dei.

Selvaggina cotta alla brace insieme ad una approfondita ricerca sull’alimentazione delle antiche popolazioni nordiche. Il paradiso dei cacciatori guerrieri che richiamano la mitologia di Odino. L’idea è di due giovani milanesi appassionati dei nove mondi mitologici norren. L’atmosfera è quella dei palazzi dell’Ásgarõr, il Valhalla appunto, con pelli, elmi e scudi. Idromele, tartare di cervo, gli sfilacci di cavallo marinati, tagliata di capriolo, il burger di cervo, tutto alla griglia. E per i moderni vichinghi vegetariani? Carpaccio di rapa rossa con seitan affumicato o polpette di ceci in salsa di carciofi (vichinga?). A due passi dai Navigli milanesi il mondo vichingo. Se poi il menù non è nelle vostre scelte rimane comunque il bere una buona birra servita da una “vichinga” con tanto di treccine bionde. Chapeau!

 

 

Osservo, scruto, assaggio e…penso.

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Last modified on Thursday, 13 December 2018 15:28
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