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Il profumo della tradizione

By Giuseppina De Cicco December 23, 2020 2699
 

Gli struffoli: pasta dolce fritta e condita col miele e frutta candita,
tipico dolce della tradizione 
natalizia meridionale.

Nelle case nelle giornate di festa, i ricordi dei profumi dell’infanzia, ci conducono lontano riportandoci alla gioia della nostra gioventú. Chi non torna bambino pensando ai profumi delle spensierate giornate di vacanze natalizie?


Una manager dell’informatica innamorata dell’innovazione scopre il piacere delle fragranze della tradizione. Sin da bambina è attratta dalla scienza, la matematica la fa palpitare, ma nella sua mente si installano profondi i sentori delle feste a cui non fa caso finché non le vengono tolti e solo allora le tornano alla mente i sapori dei piatti della sua infanzia e così decide di cimentarsi. Come sempre la tecnologia la sostiene e recupera le antiche ricette e insieme alle tracce lasciate dalle sagge nonne: su magnifici manoscritti, ecco riprodotti i dolci dell’infanzia e di tutta una vita. Struggente e’ il ricordo di sua madre che, prima da bambina poi sposa e madre, la circonda di amore anche con dolci e manicaretti. Ora i rituali si ripetono. Ma la nostra manager non è l’unica: il ritorno alla tradizione, in questa epoca di grandi cambiamenti, sembra essere un’ancora di salvezza che porta nuova linfa vitale. E’ come affondare le radici per sentirsi più reali. Assistiamo al ritorno all’agricoltura, molti giovani sono ritornati alla terra attraverso l’innovazione e la cura e il rispetto dell’ambiente. Così, riprendere vecchie ricette, ci riporta ai nostri momenti più belli quando tutto sembrava possibile e avevamo tutta la vita davanti.


Ripetere quei rituali che prima non apprezzavamo fino in fondo, i valori antichi dell’accudimento, ci danno il senso del tempo che si ripete rassicurante tra le generazione.
Nelle famiglie sta accadendo qualcosa di nuovo: non esistono più i ruoli definiti ma la vera conciliazione, senza differenza di genere, si realizza. Insieme madri, padri e figli lavorano per riprodurre quei piatti antichi e così, a quattro mani, fare gli struffoli della tradizione partenopea, diventa un momento aggregante in questo passaggio generazionale. Da monopolio delle signore di altri tempi, la cucina anticipa le mutazioni della società. Senza più stereotipi e barriere culturali. Come sempre i cambiamenti all’interno della famiglia sono specchio delle rivoluzioni sociali.

Che soddisfazione riprodurre un capolavoro della tradizione campana, l’insalata di rinforzo, partendo dalla ricerca delle materie prime fino alla realizzazione finale, all’assaggio a cui ci prepariamo ansiosi. Ecco che, incredibilmente, tornano antichi sapori e gli odori che ci portano a quando eravamo bambini. Pura magia.
Ora non resta, per completare l’incanto, che cercare l’abbinamento perfetto tra cibo e vino coinvolgendo tutti, esperti e meno esperti, nella soluzione di questo annoso dilemma.


Dolce col dolce e salato per contrasto: questo è quello ci hanno insegnato nei corsi da Sommelier ma, alla fine, vince il gusto personale, il ricordo e la memoria.
Diventa difficile convincere i più, che i panettoni sono più buoni quando si abbinano con un moscato oppure un panforte con un passito di Pantelleria. In tutti i nostri ricordi delle feste, con il panettone si brinda con lo spumante secco e la tradizione vince.


Per i salati, si potrebbe seguire il principio dell’abbinamento per colore cioè semplicemente bianco-pesce, rosso-carne, anche questo scandalizza i nostalgici del vino da tavola, sicuramente è troppo complicato fare la scheda del cibo e quella del vino per cercare l’abbinamento perfetto e allora lasciamo agli esperti l’ardua sentenza e facciamoci consigliare dai nostri sommelier, orgoglio italiano nel mondo, che esportando la loro enorme competenza , valorizzano al meglio, i nostri meravigliosi vini.
Anche se viviamo una vita frenetica, sempre connessi, Natale è tutto questo: tradizione abbinata all’innovazione ed alla sperimentazione, ovunque ma soprattutto in cucina ci guidano la curiosità di creare qualcosa di nuovo ma anche la memoria di una conoscenza antica che ci fa da Stella Polare indicandoci la direzione.

L'insalata di rinforzo. Tipica pietanza natalizia napoletana che serve a rinforzare il pasto in caso sia troppo leggero. A base di cavolo bianco ricca di sottaceti capperi alici olive e in alcuni casi addirittura baccalà, ricchissima e molto sapida.


Ricordare significa creare un ponte tra passato e futuro. Andare avanti avendo la consapevolezza di ciò che siamo stati.


Le tradizioni, come quella del Natale, contribuiscono a rafforzare la consapevolezza di un popolo. Triste chi non ha un passato, ricordi ed esperienze alle quali riferirsi. Ed il Natale , più di ogni altra ricorrenza, civile o religiosa, incarna lo spirito di fratellanza che lega insieme tutta l’Umanità, qualunque sia il credo religioso professato. E’ una festa UNIVERSALE, con tradizioni, usi e costumi differenti ma il cui insegnamento alla tolleranza ed all’amore verso gli altri , è rivolto a tutti gli Uomini.
Questo è ciò che rende la festa del Natale semplicemente, magicamente meravigliosa

 

 

Giuseppina De Cicco
Manager dell’Informatica

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Last modified on Wednesday, 23 December 2020 22:17
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