L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Insegna |
Ahimè, un luogo semplice da vivere tutti i giorni. Una ristorazione green dove accompagni piatti rivoluzionari con Vini Naturali .
“Oggi siamo molto più ristorante - racconta Lorenzo Vecchia , lo chef - la formula originaria prevedeva e prevederà l'inclusione di ogni momento della giornata, dando valore alla caffetteria, ai vini nella fascia pomeridiana, accompagnati da piatti dolci e salati. Ci sarà tutto il bello di quello che potremmo offrire del territorio, tutto in maniera facile ed informale. "
La carta dei Vini Naturali è seguita da Gian Marco Bucci . Non ho cambiato idea sui vini naturali e sul diffonderli con questo termine che crea solo confusione ma, nel caso di Ahimè, non saprei come chiamarli.
Lo staff (foto di Francesca Fumagalli) |
L'ambiente .
La prima cosa che va detta è che l'atmosfera che si respira invita alla convivialità. Minimale, essenziale, dove puoi apprezzare una cucina legata alla terra.
Dimenticatevi la trattoria alla bolognese; siete nel futuro, un futuro green.
Il servizio.
“Giovanile”. E con questo ho detto tutto. Attento, dove capisci che nulla è lasciato al caso, che gli studi fatti, le esperienze in altre realtà, hanno forgiato “questi ragazzi” in un'altra dimensione, quella del futuro.
I piatti.
Lo spago |
“Il menu è a prevalenza di materie prime vegetali. Cambia in funzione della produzione dell'Orto di Federico Orsi (vigneron e socio). Questa scelta comporta un menu ristretto perché la cucina di Ahimè trasforma realmente quello che la terra offre ”.
Segnalo due piatti assolutamente da provare:
Spago alla chitarra. Pollo. Limone. Prezzemolo (pasta all'uovo di soli tuorli), che viene tirato e cotto a servizio, mantecato con paté di fegato, cuore di pollo e brodo di cappone. E ultimato con qualche goccia di limone e prezzemolo fresco tritato sul momento.
Finocchio. Uva. Cipolla , con salsa di uva fermentata, finocchio cotto al burro, “ricacci”, ossia le varie foglioline, fiori di finocchio canditi, polvere di Negretto e cipolla candita.
L a cucina |
Ristorante alternativo?
No, non lo etichetterei così. Ristorante con un'impronta creativa volta ad una rivisitazione della tradizione. Non è sufficiente?
A caccia di talenti, scoprirli e parlarne.
Urano Cupisti
NB Tranne dove specificatamente, tutte le foto sono di Giulia Nutricati
Ristorante Ahimè
Via S. Gervasio, 6e,
40121 Bologna BO
Telefono: 051 498 3400