L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Impressioni dal paese di Amleto: Farsi belli in Danimarca

By Valentina Roselli April 06, 2017 8223

Il concetto di bellezza ed eleganza  dei nordici come è risaputo è diverso da quello dei latini. Una metropoli come Copenhagen non ha negozi di abbigliamento che vendono abiti di alta moda. Nelle vie centrali si trovano grandi magazzini dal realismo impressionante e rivenditori  di abiti in stile Postal Market.I negozi scarpe poi, ricordano quei banchi del mercato dove andiamo solo a fine mese   prima  dell’arrivo dello  stipendio. Sono ripetitiva ma lo voglio ripetere: agli scandinavi non interessa la bellezza ,lo stile la forma, quella che imperversa nelle nostra società  e che ha paralizzato tutto il resto. Ai nordici, complice anche una religione austera,  preme la praticità e lo ha sperimentato la sottoscritta il giorno che è andata dal Frisør, parrucchiere in danese.
Di Frisør e ne ce ne sono molti in periferia ma non si  riconoscono tanto sono  anonime le vetrine. Assomigliano  ai nostri vecchi barbieri o possono benissimo essere scambiati per negozi di telefonia. Di estetiste invece se ne vedono pochissime e mimetizzate. Per la vergogna forse?

Io sono capitata in una di   queste celle benedettine perché la sua porta posteriore si affacciava sulla corte interna   del mio palazzo e andando a gettare la spazzatura ho visto quel piccolo pertugio. Mossa dalla curiosità  sono entrata e l’hair stylist,  un ometto panciuto sui sessanta, nonostante la mia  furtiva entrata da ratto non si è formalizzato e anzi mi ha fatto subito accomodare davanti allo specchio. Ho pensato “che fortuna proprio quello di cui avevo bisogno” e ho cercato di spiegare il taglio che volevo ma a lui era  oltre,  mi aveva già bagnato i capelli con uno spruzzino cilling bang e dopo mi ha sforbiciato  la chioma in ben cinque minuti non un minuto di più. Una volta finita l’opera stava per rispedirmi fuori bagnata come un pulcino, solo  il  mio sguardo sgomento e allibito lo ha fatto desistere perché ha preso il phon e con poca attenzione alla piega ha tolto almeno l’umidità. Dopo questa gesto di carità ha chiesto 150 corone ossia euro 22. Perché il  danese quando vuole la piega o il lavaggio lo chiede prima, e sono 50 corone in più e spesso mi hanno detto che non la chiede perché va di fretta e ha di meglio da fare.

Comunque chi vuole esagerare si faccia  mangiare i piedi  da Fish Kiss, in  Skindergade 35 dove dei piccoli pesci turchi ancora bambini, (quando crescono diventano almeno 50 cm)  stanno in delle piccole vasche e mangiando le pelliccine ai piedi delle signore fanno  loro un bel massaggio per la cifra 100 corone ogni 15 minuti. Non vi limano le unghie e non vi passano lo smalto però  con cinque euro in più , nel mentre potete bere  un bicchiere di champagne. La commessa , Karina di nome e di fatto mi ha confessato che è frequentato solo da turisti. “Se non altro non trovate bande di animalisti pronti a saltarvi al collo come accadrebbe in italia” le volevo rispondere “dove per un pronto soccorso si deve aspettare 16 ore e va bene a tutti ma il pesce turco, dopo aver superato i 6 cm  deve avere un avvenire sicuro.”

 

 

Rate this item
(0 votes)
Last modified on Tuesday, 11 October 2022 08:04
© 2022 FlipNews All Rights Reserved