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La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani
(Kofi Annan)
La donna non è nata per essere oggetto da manipolare, da distruggere, da piegare.
E 'notizia di ogni giorno un abuso, una violenza, un omicidio. Donne che soccombono a ogni tipo di ingiuria, sia nel campo lavorativo, familiare, nella società.
Ciò che ferisce di più è che spesso gli atteggiamenti di onnipotenza nascono all'interno della case dove il compagno, il marito, il padre e il fratello diventano carnefici e padroni.
La difficoltà di queste donne nel chiedere aiuto spesso deriva in quell'autopunizione e senso di colpevolezza inculcata dal convivente, dal genitore, dal fratello. Il senso di proprietà avviluppa psicologicamente la donna che si trova ad essere così incatenata in una situazione che non riesce a gestire credendo di essere lei stessa e scaturire la collera del compagno che nella propria convinzione la ama, protegge e “mantiene”. Negli ultimi anni anche l'età dei mostri si è abbassata, ragazzi che picchiano le proprie fidanzate facendole sentire brutte, incapaci e inadatte; oggetti di proprietà da gestire come sfogo a una rabbia interiore.Non parliamo di quella violenza fatta di ricatti, mettendo in ridicolo e allo sbando quella compagne che in momenti di intimità sono state immortalate in fotografie,
Ragazze indifese, sole, colpite nel profondo e disilluse, portate alla vergogna per qualcosa che doveva essere pulito, fatto con amore, con sentimento. Ragazze che schiacciate nell'intimo trovano l'unica via d'uscita a quel terrore con il suicidio.
La violenza, il senso di supremazia, il gusto di annientare, il desiderio di poter padroneggiare e avere tutto sotto controllo, porta a deliri ingestibili.
Cosa è che ha portato a questo tipo di squilibrio molti uomini? Perché spesso vengono difesi dalle proprie famiglie di origine? Perché i genitori di questi omuncoli non denunciano mai i propri figli? Dovremmo tornare all'origine di tutto, ai loro primi anni di vita, spesso il seme del male e del fare male si insinua rendendosi conto dell'incompiutezza del proprio essere, dall'insicurezza del sé, dalla necessità di essere assecondati.
Quel seme sbagliato germoglia venefico e l'esigenza di supremazia diventa pressante e necessario perché solo così “si viene creduti”, solo così il mondo “ci ascolta”. Solo così quegli orchi si sentono riscattati.
Il male generi male, quel procurare dolore diviene sostentamento di una mente malata e deviata da fermare, denunciare, allontanare. Non vi è alcun tipo di amore supportato da violenze incontrollate.
Indubbiamente queste persone soffrono di schizofrenie o altre patologie psichiatriche. Non sapere gestire le proprie emozioni rabbiose è comunque una forma di debolezza mentale che non va sottovalutata né scusata da nessuno!
A volte alcuni segni indicativi non vengono presi in considerazione: scatti d'ira, tirannie verso animali, inconsulte rivalse su oggetti, momenti di mutismo o eccesso di esibizionismo, nervosismo ed eccitazioni esagerate ecc…
Alcuni uomini che hanno ucciso le proprie compagne non provano alcun senso di pentimento, nessun rimorso restando freddi e inermi anche quando vengono arrestati; spesso sembrano addirittura sollevati.
Le donne dovrebbero proteggersi l'una con l'altra, parlarsi, confidarsi, cercare spazi e associazioni che possono venire loro in aiuto. Non dovrebbero mai pensare di essere le cause del loro male, mai pensare che quell'uomo così infame e violento possa provare amore verso di loro.
Purtroppo in alcune famiglie vige la protezione verso quel tipo di uomo, gli si riconosce la violenza ma non si ha coraggio e la forza di fermarlo. Si ha paura di lasciarlo perché ci sono i figli, la non libertà economica e la convinzione che possa cambiare. Non cambiano i mostri, non cambieranno mai poiché la loro rabbia li sostiene, li fa sentire grandi, potenti, padroni. Più le loro donne si piegano, più loro acquistano gradi di supremazia. Dovessimo fare un sondaggio e chiedere a ogni donna: -hai mai avuto attenzioni insane da parte di uomini? Hai mai subito anche solo verbalmente offese da amici, colleghi, uomini qualunque per la strada? Sei mai stata infastidita da atteggiamenti, parole e sguardi non propriamente rispettosi?
Tutto questo non vuole dire che tutti gli uomini sono in errore, ci sono esemplari di tutto rispetto ma questo non toglie che le vittime continuino ad essere donne che amano, che hanno paura, che si sentono in torto, che vogliono proteggere i propri figli. L'intero genere umano nasce dalla donna, la donna che con dolore mette al mondo figli, figli meravigliosi, figli giusti, figli desiderati e altri no. Spesso sono questi i più rabbiosi, le rivalse emotive, l'odio incanalato da tempo, la parola taciuta, il sorriso negato e molto altro generano mostri con mani enormi e veleno da sputare.
Cerchiamo di capire e comprendere qualsiasi donna abbiamo di fronte, spesso nel buio dei loro occhi vi è qualcosa da intravedere. Non spegniamo noi quella luce!