
L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
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Lev Tolstoj |
“Io, in qualità di uomo, non posso, né direttamente né indirettamente, né dirigendo, né aiutando, né incitando, partecipare alla guerra; non posso, non voglio e non lo farò.”
Lev Tolstoj
All’inizio dello scorso secolo, Tolstoj, grande maestro di cultura della Pace e della Nonviolenza, di fronte ai conflitti del suo tempo e al dilagare frenetico di deliri nazionalistici e di aggressività imperialistica, si trovò a riscontrare, con grande amarezza, che i saggi insegnamenti filosofico-religiosi e gli appassionati messaggi etico-politici delle menti migliori del passato sembravano non aver lasciato alcunissima traccia sulla coscienza collettiva dell’umanità.
A molti di noi, credo, sarà certamente capitato, con sconfinata facilità, di condividere tale amara e sconfortante considerazione.
Per cui, al fine di tentare di porre un argine all’avanzata della paralizzante sensazione di sfiducia nelle capacità evolutive del genere umano, penso possa risultare utile e rivitalizzante rituffarsi, almeno per qualche minuto, nel pensiero di alcuni intelletti che hanno cercato di metterci in guardia in merito alla follia della guerra e di offrirci anche preziosi suggerimenti in vista della costruzione di una pace vera e duratura.
Ed ecco, quindi, come dono per un fausto e proficuo Ferragosto di riflessione, una piccola antologia di parole di Luce, per non dimenticare che, se è pur vero che la strada da percorrere per espellere la guerra dal nostro comune destino è lunga e piena di incognite, molto dipenderà da quanti saremo a voler proseguire a percorrerla e molto ancora dipenderà dalla determinazione e dalla forza dei nostri passi.
Uno rammenta tutto questo e, guardandosi attorno, non rimane più inorridito dagli orrori della guerra, ma da qualcosa che li supera tutti: la consapevolezza dell’impotenza della ragione umana.” LEV TOLSTOJ
BLAISE PASCAL
La guerra stessa produce altra guerra e la prolunga all’infinito. Una nazione vittoriosa, inebriata dal successo, cerca di riportare nuove vittorie; una nazione ferita, irritata dalla sconfitta, si affretta a recuperare l’onore e le perdite subìte.
Le nazioni, incattivite dalle reciproche offese, si augurano l’un l’altra umiliazione e distruzione. Gioiscono quando malattie, fame, urgenze, sconfitte affliggono un Paese ostile.
L’uccisione di migliaia di persone, al posto della compassione, provoca in loro una gioia estatica: le luminarie riempiono le città e tutto il Paese festeggia.
In questo modo, il cuore dell’uomo s’indurisce, e le sue passioni peggiori vengono alimentate. L’uomo rinuncia alla solidarietà e all’umanità.”
WILLIAM ELLERY CHANNING
Dunque riunirsi in branchi di quattrocentomila uomini, camminare senza riposo, giorno e notte, non pensare a niente, non studiare niente, non imparare niente, non leggere niente, non essere utile a nessuno, marcire nel sudiciume, dormire nella sporcizia, vivere come bestie in un perenne istupidimento, saccheggiare città, incendiare villaggi, distruggere popoli, poi imbattersi in un alto mucchio di carne umana, saltargli addosso, versare fiumi di sangue, ricoprire i campi di carne lacerata e mucchi di cadaveri, venire mutilati e devastati senza utilità per nessuno, e infine spirare in un angolo del campo avversario, mentre i genitori, la moglie e i figli muoiono di fame: ecco ciò che chiamano non cadere nel più abominevole materialismo!”
GUY DE MAUPASSANT
Gli abitanti di questo strano pianeta vengono tutti istruiti a credere che esistano nazioni, confini e vessilli, e tutti hanno una coscienza così labile dell’umanità, per cui questo sentimento scompare completamente di fronte alla nozione di patria …”
CAMILLE FLAMMARION
ANTON CECOV
Questa grande verità va ribadita continuamente: che queste parole si imprimano nelle nostre menti, che si diffondano ad altri, fino a diventare un mantra ripetuto in tutto il mondo, che il loro suono si faccia assordante e infine sommerga il rumore dei fucili, dei razzi e degli aerei.”
HOWARD ZINN
ALDO CAPITINI
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MARIA MONTESSORI |
Questo principio deve condurre a realizzare la scienza della pace e l’educazione degli uomini per la pace.”
MARIA MONTESSORI