L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Il tempo della pace è adesso! Continua l’impegno del gruppo Educazione alla Pace e alla Nonviolenza del Movimento di Cooperazione Educativa, con un progetto per educare alla pace i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. Presentato il 6 novembre scorso durante il webinar in diretta, il progetto Facciamo la Pace a... è rivolto a docenti ed educatori e ci invita a riflettere insieme e confrontarci sul momento che stiamo vivendo, sul da farsi in quanto educatori pacifisti e nonviolenti con bambine/i e ragazzi/e. A partire da stimoli (arte, letteratura, testimonianze…) si possono promuovere momenti di mobilitazione/ partecipazione collettiva per sensibilizzare, porre problemi, riflettere assieme. Le nostre speranze di un mondo futuro più giusto e più equo, affermano gli organizzatori Lanfranco Genito e Roberto Lovattini, si realizzano nelle seguenti proposte presentate:
Educare alla pace: è il primo passo, consiste nell’imparare a riconoscere cause, conseguenze, dinamiche dei conflitti: disuguaglianze e povertà, oppressioni e sfruttamento, dissesto ambientale, diritti negati, anche all’infanzia, in molti paesi del mondo, corsa agli armamenti, guerre.
Educare in un contesto di pace: costruire una classe cooperativa e una scuola contraddistinta da una identità progettuale di pace e solidarietà fra tutti i soggetti nell’ottica della resilienza e della collaborazione, perché la pace va costruita a partire dalle relazioni interpersonali nella vita quotidiana.
Educare per la pace: sviluppare progetti e percorsi educativi come operatori di pace nella propria realtà e gradualmente su scala più ampia.
Il webinar ha visto la vivace partecipazione di numerosi insegnanti, educatori, formatori, centri educativi, associazioni, Reti, associazioni pacifiste di tutto il territorio nazionale. Tra gli intervenuti Luisa Morgantini, della Rete internazionale di Donne contro la guerra e presidente di Assopace Palestina che ha ribadito come unica l’soluzione sia il cessate il fuoco immediato.