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Tre romanzi ad ostacolo

By Francesco Piro March 21, 2021 2712
Tre, sono i romanzi più difficili che ho incontrato, nel corso della mia vita di lettore e  che non sono riuscito a leggere fino in fondo (se non dopo vari tentativi), “per un recalcitrare dell'anima mia ”..
“Auto da Fè”, di Elias Canetti, “Storia di amore e di tenebre”, di Amos Oz, e “La vita breve” di  Juan Carlos Onetti.
Auto da Fè, un libro di mia madre, stampato anni fa ancora in una veste grafica e  tipografica ormai abbandonata, è “un testo a facile naufragio” ..
Trovo che il lettore dopo qualche centinaia di pagine si ritrovi parzialmente  demotivato a continuarlo, per via di una prosa troppo descrittiva, minuziosa, poco  avvincente in alcune parti e, allo stesso tempo, che pecca di un tipo di concettualismo  (non facilmente esplicabile) che è proprio più dei saggisti che dei romanzieri tout-court.
Canetti, a mio avviso, è stato molto più un saggista che un romanziere, nonostante  abbia ricevuto un nobel per la letteratura, nel 1981: ma si sa, il nobel è un po 'un premio politico ed ideologico, dato spesso a chi incarna meglio i valori dominanti della propria epoca. 
Certamente mi sbaglierò, ma si pensi al nobel / paradosso, per la Pace, dato ad un   recente presidente Usa che, a ben vedere è stato l'ennesimo guerrafondaio, arrivato alla Casa Bianca ..
Il testo di Oz, ha invece una prosa più moderna e scorrevole di quella di Canetti, ma  oscilla tra capitoli coinvolgenti che riguardano la sua vita, la sua famiglia e le   connessioni di essa con le vicende storiche del popolo ebraico, e altri, un po 'troppo  auto-biografici, in cui sistema un po' troppo al centro della storia l'ego di questo bambino, il protagonista (lui), determinando alla fine un calo mortale, nel  lettore, dell'interesse, e della necessità di giungere in fondo al libro.
La vita breve, di Onetti, è un testo quasi introvabile e, credo, ormai assente dagli  scaffali impolverati delle ultime “librerie analogiche”, destinate a non riaprire (si sappia).
Onetti, per chi non lo sapesse, viene considerato, da un certo numero di grandi  scrittori dell'america-latina il più grande, contemporaneo.
Sicuramente è stato uno dei più grandi, ossessionato dalle parole fino alla morte,  avvenuta nella sua stanza di casa, in cui s'era rintanato a scrivere, tra pile di libri e cataste di fogli scritti, da cui non usciva da settimane.
La vita breve è un romanzo straordinario, del quale è assolutamente indispensabile  leggere la premessa, pena l'incapacità del lettore di procedere nella storia, di capirla nella sua struttura e sviluppo.
Almeno: questo è quello che è accaduto a me, quelle quattro o cinque volte che l'ho approcciato  e che, dopo un centinaio di pagine me lo ha fatto abbandonare, sdegnato ..
 
 Elias Canetti
Sono sicuro però che ci siano dei lettori molto più scaltri del sottoscritto, che non  necessitano di questa guida iniziale (la premessa di cui parlavo) per affrontare e venire a capo della vita breve.
La vita breve è un po '(forse) - seguo qui le tracce della premessa - questo svettare  reiterato verso uno o più mondi irreali / onirici cui, chi più chi meno, verte, si sposta di tanto in tanto, per poter allontanarsi giusto un pochino da una realtà un tantino  affligente.
A tratti.
(Ora spesso, però)
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Last modified on Sunday, 21 March 2021 23:02
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