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Roma - Teatro - “Ci prendesse un colpo” -La svolta della vita-

By Riccardo Massaro December 29, 2024 92
 
Ogni anno questo bel gruppetto di simpatici attori ci delizia con una nuova divertente proposta. Debutta in prima assoluta, al Teatro  de Servi, la nuova commedia di Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Simone Giacinti.
Una storia in cui i protagonisti principali sono i sogni, la voglia di riscatto e l’amicizia, quella che nasce tra persone caratterialmente e socialmente diverse ma che condividono una stessa sorte.
Valeria è nei panni della delusa Stella, ragazza che sogna di lanciare una sua linea di moda ma che lavora in un negozio di abbigliamento come commessa. Walter (Maurizio) è invece un architetto sognatore, un bonaccione tenerone, licenziato ed arrestato dopo essere stato incastrato per un reato che non ha commesso. Ora vorrebbe aprire una società edilizia e dimenticare il passato.
 
Gianni (Simone) era una promessa del calcio, ma per un infortunio ha dovuto smettere di giocare, così ora lavora nel bar dello zio anche se vorrebbe diventare un talent scout o aprire un bar suo.
Bogdan (Alessandro) è un rom laureato in economia, costretto a rubare perché nessuno gli concede un’opportunità lavorativa. Sogna di lavorare in proprio come commercialista.
Tutti i protagonisti hanno in comune un passato ma anche un presente travagliato che gli impediscono di realizzare i propri sogni. Insomma, sono tutti insoddisfatti, sottopagati e sfruttati. Nonostante la frustrazione e i pochi soldi in tasca, ambiscono ad un riscatto personale ma non hanno i fondi necessari per raggiungerlo. 
I quattro, pur avendo in comune un destino simile, non si conoscono ma frequentano tutti lo stesso bar, dove finalmente una mattina a colazione si incontreranno grazie a un evento che potrebbe tramutarsi in tragedia e che, loro malgrado, li coinvolgerà tutti. Calmata la situazione, entrano in confidenza e scoprono di avere molto in comune. 
Tutti hanno un sogno da realizzare ma nessuno ha gli strumenti economici per concretizzarlo. Quando uno di loro ha un’idea: siccome a breve verrà esposto un quadro di un famoso artista, che sul mercato nero renderebbe un bel gruzzoletto, decidono di percorrere questa strada per realizzare le loro ambizioni. Certo, sono una banda sgangherata senza esperienza, dei sempliciotti un po’ imbranati ma anche molto motivati. Riusciranno nella loro impresa? Saranno baciati dalla fortuna? Cambieranno idea o rischieranno il tutto per tutto? Tra una risata e l’altra, tra gag e piccoli momenti di tensione e trovate esilaranti, scoprirete il destino del quartetto.
 
Quando si viene a vedere uno spettacolo proposto da questo gruppo artistico, si sa già a cosa si va incontro. Le loro commedie sono tutte tenere e divertenti, e i loro personaggi, oltre che a far ridere, mirano a toccare il cuore dello spettatore. Questo è il segreto delle loro proposte, che riescono sempre ad attirare nuovo pubblico e a riempire le sale. Ci si diverte, si riflette, si viene toccati nel profondo, a volte ci si riconosce nei personaggi e poi ci si alza sempre dalla poltrona con un sorriso, il cuore leggero e una sensazione di allegria che accompagna fino a casa.
Maurizio, Alessandro e Valeria lavorano spesso insieme, sono più che affiatati, e con loro troviamo spesso anche Simone, ormai diventato uno di casa. Insieme, con la loro personalità e sensibilità danno vita sempre a personaggi buffi, simpatici, un po' sfortunati ma anche profondamente umani, veri e soprattutto dolcissimi, come quelli che conosceremo stasera. I loro personaggi prendono vita non solo grazie alla loro grande comicità, ma anche a una evidente sensibilità che vuole valorizzare e riscattare quei caratteri strampalati e sfortunati dall’animo buono. È un loro modo di dare un’opportunità ai protagonisti, che rispecchiano le persone bistrattate dalla vita e dalla società, i deboli  schiacciati da eventi più grandi di loro che trovano però nel gruppo e poi nel loro intimo la voglia di reagire. 
Così Alessandro, Maurizio, Valeria e Simone gli danno un’ anima, li inventano, li creano, gli danno vita, parola, sentimenti, permettendogli di salire sul palco e farsi conoscere, apprezzare per quello che sono, per le debolezze che non nascondono e per  gli sforzi che sostengono  per sopravvivere e affermarsi o per trovare semplicemente un piccolo posto in una società che li ignora, abituata ad accettare stereotipi ben diversi come le persone affermate, sicure di sé, realizzate, oppure i furbetti e i prevaricatori che non mancano mai e calpestano i diritti dei più deboli. 
Alessandro stasera è esteticamente improponibile; è riuscito ad indossare una serie di tute da ginnastica una più brutta dell’altra, le peggiori che si possano trovare nei mercatini dell'usato, restituendoci un personaggio più che realistico. Si è fatto crescere la barba e i baffi e ha studiato movenze e modi di esprimersi tipici di un rumeno italianizzato. Ha inserito poi, nel suo lessico, parole storpiate che suscitano un grande divertimento nel pubblico. 
 
Maurizio porta sempre con sé quella personale comicità che lo caratterizza: introversa, mai eccessiva, oserei dire timida ed educata, che spesso non ha bisogno neanche di battute riuscite per divertire. Gli bastano la sua spontaneità, la semplicità e la tenerezza, quell’ aspetto un po’ sottomesso e riservato mai invadente che colpisce e fa ridere. 
Valeria questa sera mostra una sua comicità particolarmente esuberante ed aggressiva, sprizza energia ed allegria da tutti i pori e si impone attraverso un personaggio divertentemente prepotente e caotico. Strilla, salta, balla, lotta. Così facendo, impone il suo ruolo femminile e tiene testa ai tre maschi in scena pur rimando deliziosa e femminile, esaltando le doti di una donna che vuole reagire ed essere sé stessa.
Simone, con la sua vivace romanità, veste un personaggio inizialmente sottomesso ma che al momento giusto sa diventare brioso ed effervescente. Gioca da protagonista e da spalla a seconda dei momenti, sfoderando uscite ricche di comicità che colpiscono proprio perché inaspettate e nascoste dietro ad un’apparente rassegnazione caratteriale.
I nostri cambiano spesso costume e colorano le varie scene che si susseguono senza fine. Il bar è ben ricostruito dalla scenografia, azzeccata e sfiziosa la scelta delle musiche. Da sottolineare l'attento e riuscito uso delle luci, determinante nella maggior parte delle scene perché da una parte crea gli spazi giusti che esaltano ogni personaggio e situazione, dall’altra crea l'atmosfera ideale e suggestiva per la storia.
Uno spettacolo adatto a trascorrere una piacevole e spensierata serata.
 
 
Teatro de Servi
“Ci prendesse un colpo”
-La svolta della vita-
Di Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Simone Giacinti
Con Valeria Monetti, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Simone Giacinti
Regia di Andrea Palotto
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Last modified on Sunday, 29 December 2024 14:08
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