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La classifica dice Milan 77 e Inter 75 e ormai è uno scontro a due. Napoli (70) e Juve (69) non sono più in grado di impensierire le due squadre di testa. Nella volata scudetto il Milan è sempre più padrona del proprio futuro, perché oltre ad essere in vantaggio di due punti, sono sempre meno le partite al gong finale. Determinante mercoledì scorso nella partita di recupero contro il Bologna, è stata la sbadataggine di Radu il portiere di riserva dell’Inter, che si è ritrovato ad essere titolare per una giornata, a causa della indisponibilità del portiere titolare Handanovich. Il suo errore ha causato la sconfitta dell’Inter per 2 a 1 ed è stato incredibile, perché in realtà il Bologna aveva tirato in porta una volta, in tutta la partita, in occasione del gol. Se si può muovere una critica ad Inzaghi a mio parere, è quella di non aver fatto mai giocare il giovane portiere per tutto il campionato, pertanto quell’errore banale è figlio della tensione e della poca concentrazione causata dalla poca abitudine a giocare.
Arrivati a questo punto a tre giornate dalla fine del campionato, il traguardo per il Milan si avvicina e la squadra rossonera ha pure un’ulteriore garanzia: nelle ultime giornate: potrebbe permettersi di pareggiarne una e sarebbe comunque campione d’Italia, anche se l’Inter le vincesse tutte. Nel loro confronto, se per ipotesi dovessero arrivare a parità di punti, pesa quel gol del 2-1 di Giroud nel derby del 5 febbraio allo stadio Meazza di Milano. Sono i portieri quindi i protagonisti di questa volata scudetto perché nel successo contro la Fiorentina, pesa sia il miracolo di Maignan sul colpo di testa di Cabral sotto l’incrocio dei pali, che il rinvio sbagliato del portiere della squadra viola, che ha consegnato la palla a Leao. Questi in possesso di notevole doti atletiche a trenta metri dalla porta, ha superato sullo scatto Milenkovic, e dopo aver stretto di poco al centro ha realizzato con forza. I rossoneri avevano pazientato di trovare il momento propizio e sono riusciti a vincere l’incontro solo nei minuti finali, grazie al decimo gol di Rafael Leao in campionato, una combinazione di corsa, potenza e classe. Contro la Fiorentina, la squadra di Stefano Pioli ha dimostrato di aver raggiunto una mentalità da grande, nonostante un’età media della rosa bassa (26 anni e 72 giorni). L’Inter è poi scesa in campo a Udine ed ha vinto per 2 a 1, sapendo il risultato del Milan. Ancora una volta Perisic ha dato il suo grande contributo, realizzando per la seconda gara consecutiva. Ormai è diventato un giocatore fondamentale per la sua squadra, padrone assoluto della fascia sinistra e da metà marzo ha realizzato sette gol e diversi assist. Le sue eccellenti prestazioni hanno sbiadito il ricordo di quel giocatore che nei primi tempi veniva sonoramente fischiato a San Siro.
L’Inter evidenzia per l’ennesima volta la sua grande abilità nel gioco aereo, ma spreca, com’è sua abitudine, le occasioni del possibile 3-0 che avrebbero messo al sicuro il risultato. Nella prossima giornata l’Inter scenderà in campo venerdì 6 alle 18.45 a San Siro contro l’Empoli, mentre il Milan dovrà aspettare più di 48 ore per replicare ai nerazzurri: domenica sera al Bentegodi contro il Verona. Quest’ultima squadra è l’incubo di almeno due generazioni di tifosi milanisti, che al Bentegodi hanno visto sfumare altrettanti scudetti, nel 1973 con Rocco e nel 1990 con Sacchi. C’è da evidenziare che la 35^ giornata ha emanato verdetti importanti: Napoli e Juventus sono aritmeticamente in Champions grazie alle vittorie su Sassuolo e Venezia e di conseguenza al pareggio della Roma con il Bologna. In bassa classifica si deve segnalare l’esonero di Walter Mazzarri (di grande esperienza con trascorsi in club importanti quali Napoli e Inter), dalla panchina del Cagliari, a seguito della sconfitta interna con il Verona, la settima nelle ultime otto gare. Come sempre paga l’allenatore ed è la consuetudine del nostro mondo del calcio, per dare una scossa all’ambiente. La Salernitana dopo tre vittorie consecutive pareggia sul campo dell’Atalanta e continua ancora a sognare in una salvezza impossibile. I campani hanno una partita in meno e dovranno effettuare il recupero di giovedi in casa davanti ai propri tifosi. La gara con il Venezia, sarà un vero e proprio spareggio. Con la vittoria, i granata avrebbero per la prima volta nella stagione, il destino nelle loro mani, prima dell’altra partita decisiva con i sardi del Cagliari.
Rino R. Sortino