L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
A poco più di un quarto del campionato di serie A, il Napoli continua a condurre in testa e da solo, il massimo torneo di calcio. I successi di una squadra sono sopra tutto il frutto di una saggia campagna acquisti cessioni. Nel caso del Napoli sono stati sostituiti dei calciatori del calibro di Mertens, Koulibaly, Insigne, Ospina, Fabian Ruiz con altri elementi meno noti, ma di indiscusso valore, uno su tutti Kvaratskhelia, georgiano dall’indecifrabile nome. Questa è stata una lungimirante intuizione del dirigente partenopeo Cristiano Giuntoli e del suo staff. Gli azzurri contro il Bologna hanno sofferto, ma alla fine sono riusciti a portare a casa un successo per 3-2, importante e meritato, centrando la decima vittoria consecutiva tra campionato e Champions. Gli emiliani nel match si sono difesi con ordine ed hanno messo in difficoltà la capolista, dimostrando con Thiago Motta nuovo allenatore rosso blu, di avere ritrovato un migliore assetto di squadra. I gol:. al 41′ Cambiaso da sinistra trova smarcato a centro area Zirkzee il quale non ha difficoltà ad insaccare con un tiro rasoterra
Gli azzurri reagiscono e trovano il pareggio al 45′ con Juan Jesus che dopo un rimpallo in area di rigore, trova lo spazio per far partire un rasoterra che finisce in rete. Nella ripresa Spalletti fa entrare Osimhen e Lozano e dopo soli 3′ gli azzurri passano in vantaggio proprio con il messicano a seguito di una mischia in area. il Bologna reagisce a al 6′ trova il pareggio con Barrow che da 20 metri fa partire una conclusione in diagonale sulla quale Meret non sembra perfetto nella parata. A quel punto gli azzurri dimostrano di essere una squadra di carattere e al 24′ ritornano nuovamente in vantaggio, questa volta definitivamente: Kvaratskhelia lancia Osimhen con un passaggio in verticale e questi in progressione scavalca Skorupski con un pallonetto.
In classifica al secondo posto l’Atalanta di Gasperini riesce a battere il Sassuolo per 2-1 e senza gli impegni nelle coppe, dimostra una freschezza atletica, che le altre impegnate in Coppa non possono avere. I gol: servito perfettamente dal 18enne D’Andrea, Kyriakopoulos (41′) sblocca il match per gli emiliani, con un gran tiro al volo di sinistro, poi i bergamaschi hanno la capacità di ritornare in partita e la rete del pareggio la firma Pasalic nel recupero del primo tempo. Lookman (46′) realizza infine il definitivo vantaggio per i bergamaschi, con un gran tiro sotto la traversa. La Dea con un atteggiamento tecnico-tattico diverso, rispetto agli anni precedenti, impressiona per solidità fisica, certezze tecnico-tattiche e mentalità.
Dimostra continuità il Milan che vince a Verona per 2-1, tradizionalmente un campo ostico per i colori rossoneri. La gara si è subito messa bene per i milanesi, al 9′ grazie a un autogol di Veloso. Leao dopo una sua delle sue irresistibili incursioni sulla fascia, quasi dal fondo trovava un tocco di esterno destro che rimbalzava sul petto di Veloso che spiazzava Montipò. Al 19′, il Verona otteneva il pareggio allo stesso modo, con un autogol. Gunter realizzava, agevolato dalla deviazione decisiva di Gabbia. Quasi al termine dell’incontro all’81’ il gol decisivo, Rebic si allargava e serviva un assist perfetto per Tonali che superava il portiere Montipò.
Ritornano a vincere le due grandi per tradizione Juventus ed Inter, dopo un lungo periodo di appannamento, rispettivamente nei confronti del Torino in trasferta per 0-1 e della Salernitana in casa per 2-0.
La Juventus supera 1-0 il Torino nel derby della Mole, in un incontro dove crea più occasioni, ma si imbatte su un portiere in grande forma. Milinkovic-Savic, fratello del centrocampista della Lazio. I bianconeri trovano il gol-vittoria al 74’ con un gran tiro di Vlahovic a seguito di un corner. La Juve non ha dimostrato contro il toro di avere ancora un gioco fluido e brillante ma ha avuto la giusta reazione di carattere ed orgoglio, degna di una squadra del suo valore.
L’Inter reduce da un’ottima performance a Barcellona vince 2-0 a San Siro e trova la seconda vittoria consecutiva in campionato. Lautaro e Barella i due grandi protagonisti del pareggio, contro i catalani in Champions, si ripetono nuovamente contro la Salernitana. L’argentino realizzava con un diagonale vincente al 14′ da fuori area. Barella si sa è un instancabile motorino di centrocampo, non è una punta, ma quando segna, i suoi gol sono da manuale del calcio. La sua rete molto raffinata tecnicamente è al 59′, su un grande passaggio di Calhanoglu, sempre più a suo agio nel ruolo di regista.
Finisce 0-0 la sfida tra Lazio e Udinese due dei migliori attacchi della Serie A, secondi solo a quello del Napoli. E’ stato un match equilibrato, con un giusto pareggio tra due squadre per certi versi simili, sotto l’aspetto tattico e della mentalità,
La Roma batte 1-0 la Sampdoria, un successo che le permette di salire a 22 punti e sorpassare la Lazio. A Marassi l’incontro si decide al 9′: Ferrari toccava il pallone con la mano in area e dal dischetto, Pellegrini batteva il portiere Audero, realizzando il suo primo gol in campionato. Il capitano giallorosso nonostante la giovane età, dimostra in ogni partita di essere uno dei migliori, perchè in possesso di corsa, tecnica e una determinazione non comune. I blucerchiati nonostante il cambio dell’allenatore con il subentrante Stankovich, (ex calciatore dell’Inter del triplete), restano ultimi a quota 3 punti.
Di seguito i risultati della 10.ma giornata
Inter Salernitana 2-0 Lazio Udinese 0-0 Spezia Cremonese 2-2
Napoli Bologna 3-2 Verona Milan 1-2 Torino Juventus 0-1
Atalanta-Sassuolo 2-1 Empoli-Monza 1-0 Sampdoria-Roma 0-1
Lecce-Fiorentina 1-1