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La prestigiosa vittoria della Lazio a Napoli per 2 a 1, interrompe per il momento, la fuga scudetto dei partenopei. E’ stata una partita dove si è evidenziato un tatticismo esasperato e dagli schieramenti si avverte la differenza sotto l’aspetto difensivo: il Napoli rimane nella propria area di rigore e aspetta gli avversari, mentre la Lazio spinge i quattro difensori fin sulla linea del centrocampo. Sarri, l’avveduto tecnico biancazzurro, costruisce una specie di gabbia attorno a Lobotka e così soffoca la costruzione del gioco partenopeo. La prima occasione è per i biancocelesti e arriva su un colpo di testa di Vecino, Meret è battuto, ma Di Lorenzo respinge sulla linea. Nel secondo tempo il Napoli colpisce una traversa con Osimhen, ma è Vecino (67′) a decidere l’incontro dopo una respinta non perfetta di Kvaratskhelia, l’ex interista fa partire da lontano un gran tiro rasoterra che si infila in rete. Nel finale poi c’è anche una punizione di Milinkovic Savic che si stampa sull’incrocio dei pali. Nonostante la delusione, il Napoli non può recriminare e considerare questo risultato solo un incidente di percorso.
Una Fiorentina concreta e superiore in ogni zona, protagonista della sua migliore partita in questo campionato, batte 2-1 il Milan. Una vittoria meritatissima quella dei toscani che già nel primo tempo non riescono a passare in vantaggio grazie al bravo portiere rossonero Maignan e al difensore Tomori (grandioso salvataggio sulla linea su Bonaventura). Nella ripresa i gol decisivi; al 49′ Nico Gonzalez dal dischetto spiazza Maignan (rigore assegnato per fallo di Tomori su Ikoné), poi nel finale Jovic, (87′) con una magnifica torsione su cross perfetto di Dodo, raddoppia in tuffo di testa e chiude il match. Al 95′ Theo Hernandez su un’azione corale dei rossoneri accorcia le distanze con un grande tiro. Il Milan con la testa probabilmente al Tottenham, ha giocato bene solo una ventina di minuti subito dopo il gol di Nico Gonzalez. Al minuto 13.o i calciatori si sono fermati e sono partiti applausi e cori per Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso esattamente 5 anni fa.
Inter-Lecce 2-0. Con un gol per tempo i nerazzurri ritornano alla vittoria contro i pugliesi, fornendo una risposta di carattere, dopo una settimana piena di critiche. Al 29′ la prima rete è realizzata al termine di una ripartenza impostata da Gosens e rifinita in area da Barella. Il gioco di gambe del centrocampista è determinante nel consegnare la palla a Mkhitaryan che realizza con un piatto destro all’incrocio dei pali. Al 53′ l’azione che chiude il match: a seguito di una fuga sulla destra di Dumfries, questi riesce a crossare rasoterra a Lautaro, che realizza con il suo destro vincente. Barella dimostra di essere sempre più determinante negli schemi dell’Inter, un centrocampista a tutto campo, di grande dinamicità e qualità. La squadra nerazzurra dopo questa netta vittoria, conferma ancora una volta di avere un rendimento a due facce, positiva in casa e molto meno efficace lontano dal Meazza.
Roma Juventus 1-0. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma alla fine ad avere la meglio sono i giallorossi che nella ripresa realizzano la rete vincente con Gianluca Mancini. Il difensore giallorosso al 53′ si sgancia in avanti e sorprende la retroguardia bianconera, con un destro che è un concentrato di potenza e precisione. I bianconeri sono anche sfortunati, colpiscono tre pali, uno nel primo tempo e due nel secondo, ma non riescono ad essere incisivi nell’andare a rete. Nel finale, incredibile rosso a Kean, entrato in campo da 40 secondi. Mancini commette fallo e lo trattiene vistosamente anche dopo il fischio dell’arbitro, così l’attaccante reagisce rifilando una ginocchiata al compagno di nazionale. Un comportamento assurdo per un calcatore professionista. Con i tre punti la Roma cancella la recente sconfitta contro la Cremonese, aggancia il Milan al quarto posto in attesa della sfida di giovedì con la Real Sociedad. I bianconeri invece si fermano dopo cinque vittorie di fila e frenano la loro rincorsa all’Europa.
Finisce 0-0 lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, Un tempo a testa e un punticino ad entrambe che smuove la classifica e lascia tutto invariato nella corsa salvezza. E’ questa l’estrema sintesi di uno Spezia-Verona con poche emozioni, in cui per lunghi tratti ha prevalso la paura di non perdere. Kallon, Nzola e Amian hanno avuto le occasioni più clamorose per sbloccare il match, ma Dragowski e l’esordiente Perilli si sono fatti trovare pronti Un punto che forse soddisfa maggiormente il Verona, visto che giocava fuori casa e in caso di sconfitta avrebbe reso ancora più difficile la rincorsa alla salvezza, mentre lo Spezia dovrebbe cominciare a preoccuparsi, visto che l’ultima vittoria casalinga risale al 17 settembre di sette mesi fa
Il Sassuolo al Mapei Stadium batte 3-2 la Cremonese in una partita emozionante. Il Sassuolo passa al 26′ grazie ad una punizione potente sotto la traversa di Laurienté. Al 42′ Frattesi realizza in girata da dentro l’area e mette nell’angolo alla sinistra del portiere della Cremonese. Gli ospiti hanno la capacità di riaprire la partita al 62′ grazie ad un clamoroso errore di Erlic, che di testa serve proprio Dessers che realizza con un sinistro vincente- Il pareggio arriva all’83’ grazie ad un altro gol di Dessers, abile a saltare Consigli dopo il lungo lancio del portiere Carnesecchi. Quando sembrava inevitabile il 2-2, al 92′ Laurienté inventa per Bajrami che di destro dentro l’area realizza con un gran tiro. Sempre più critica la situazione in classifica dei grigiorossi, che non danno continuità alla sorprendente vittoria (la prima stagionale in Serie A) sulla Roma e restano fermi a quota 12 insieme alla Sampdoria.
Di seguito tutti i risultati della giornata di campionato:
NAPOLI-LAZIO 0-1 MONZA-EMPOLI 2-1 ATALANTA-UDINESE 0-0
FIORENTINA-MILAN 2-0 SPEZIA-VERONA 0-0 SAMPDORIA-SALERNITANA 0-0
INTER-LECCE 2-0 ROMA-JUVENTUS 1-0 SASSUOLO-CREMONESE 3-.2
TORINO-BOLOGNA 1-0
Rino R. Sortino