L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Il Napoli dopo aver travolto il Torino per 4-0, continua la sua marcia inarrestabile verso il terzo scudetto della sua storia. Il Torino sceso in campo con l'intenzione di giocare con il capolista a viso aperto, al 22' ha la grande occasione di passare in vantaggio ea seguito di una articolata azione, colpisce il palo con Sanabria. A sbloccare il match dell'Olimpico Grande Torino è il solito Osimhen, che al 9′ infila il portiere granata di testa su corner di Zielinski. Al 34' Kvaratskhelia controlla un pallone in area e Linetty in ritardo lo atterra. L'arbitro non ha dubbi nell'indicare il dischetto del rigore e lo stesso attaccante lo realizza. Al 51′ ancora Osimhen, servito da Olivera, che era stato liberato da Kvara con il tacco, realizza con un colpo di testa sul secondo palo. L'ultima rete della giornata porta la firma di Ndombele, al suo primo pallone toccato dopo il suo ingresso in campo. I granata in questo incontro hanno offerto una buona prestazione solo per una decisione di minuti. Gli altri 80, sono stati tutti un dominio degli azzurri del Napoli, che hanno effettuato un pressing alto sui portatori di palla del Toro. La partita si è giocata dopo i sorteggi di Champions League, dove la squadra di Spalletti è destinata ad affrontare il Milan ai quarti di finale.
Prosegue la crisi del Milan, che dopo le recenti sconfitte, perde nettamente anche a Udine per 3-1. In Friuli i rossoneri forniscono una prova sottotono, rivelandosi fragili in difesa. Gli unici alibi per il Milan sono state le assenze di Giroud e Theo Hernandez, che da sole non giustificano una condotta di gara senza mordente. I rossoneri al 10′ subiscono il primo gol a causa di un destro preciso di Pereyra. Nel finale del primo tempo (49′) l'arbitro assegna un rigore grazie al Var per una mano di Bijol. Ibra sbaglia dal dischetto, ma l'arbitro fa ripetere perché Beto è entrato per primo in area e ha partecipato all'azione. Nella ripetizione lo svedese non sbaglia, diventando il più vecchio marcatore di sempre della serie A. Nella ripresa al 51′ Beto anticipa Thiaw e riporta ancora in vantaggio l'Udinese. Pioli il tecnico del Milan prova a sistemare la sua difesa schierandola a quattro, ma nonostante questo accorgimento, la squadra non dimostra alcun miglioramento. Al 70′ l'azione decisiva che suggerisce il risultato: Success si libera di Thiaw e serve Udogie, il suo sinistro finisce sui piedi di Ehizibue che realizza a porta vuota.
L'Atalanta si rilancia e batte 2-1 un buon Empoli rimontando lo svantaggio iniziale. Al Gewiss Stadium nel primo tempo è stata quasi sempre l'Atalanta a fare la partita ea sprecare diverse occasioni per passare in vantaggio. Ma ci riesce l'Empoli al (44′) con Ebuhei che sfrutta un rimpallo in area nerazzurra e manda a sorpresa in vantaggio la squadra toscana negli spogliatoi. Nell'arco del secondo tempo, Gasperini mette un campo forze fresche, Lookman, Hojlund e Boga che risultano determinanti. Alti e aggressivi, i nerazzurri alzano il baricentro e attaccano l'area avversaria a testa bassa con una forte spinta sulle fasce esterne. Gli sforzi dei bergamaschi ottengono l'effetto sperato con il pareggio al (58′) grazie a un colpo di testa di De Roon su assist di Ruggeri. Quasi al termine dell'incontro, all'86′ è Hojlund a concretizzare il dominio dei bergamaschi con un gran gol di destro approfittando del passaggio di Pasalic. Il vantaggio dell'Atalanta è di disporre nel suo organico, di cinque attaccanti di grande valore.
La Lazio vince il derby e si porta da sola al secondo posto. Protagonista dell'incontro è stata la tensione, classico ingrediente del derby capitolino. La prima svolta del match è arrivata al 32′ con l'espulsione di Ibanez per somma di ammonizioni. Questa decisione ha condizionato pesantemente l'andamento dell'incontro, che da quel momento in poi si è giocato completamente nella metà campo giallorossa. Il primo tempo finito a reti bianche, rispecchiava l'equilibrio delle poche occasioni da gol. Al rientro in campo, stupisce la decisione di Mourinho, di lasciare Dybala negli spogliatoi in quanto giudicato non idoneo al clima da battaglia in campo. Con il passare dei minuti, la Lazio alza il baricentro per far valere la propria superiorità numerica, mentre la Roma si ritrova sempre più contratta in difesa. L'azione vincente si registra al 65′ con la verticalizzazione di Luis Alberto per Zaccagni, che è lesto a cogliere il passaggio ea battere Rui Patricio sul secondo palo. Al triplice fischio la tensione repressa tra le due squadre, si sviluppa in un parapiglia intorno al direttore di gara, che porta alle espulsioni di Marusic e Cristante.
La Juventus batte l'Inter 1-0 a San Siro. I nerazzurri riducono del recente passaggio del turno in Champions League, dominano la prima frazione di gioco sul piano del possesso, ma lasciano molti spazi ai bianconeri in fase di ripartenza. Al 23′ la Juventus passa in vantaggio: Rabiot passa a Kostic che con uno splendido sinistro a incrociare, realizza. Il gol viene convalidato da Chiffi dopo una lunghissima revisione del Var per due sospetti tocchi di mano nell'ambito della stessa azione. l'Inter reagisce allo svantaggio, ma il suo gioco lento e senza sbocchi, non crea alcun problema al portiere bianconero Szczesny. La Juve invece si dimostra pericolosa in contropiede, specialmente quando riesce a innescare i suoi velocisti. I ragazzi di Inzaghi tentano l'assalto nella ripresa, ma la retroguardia di Allegri non sbaglia un colpo e difende il vantaggio fino al triplice fischio. Per l'Inter quella contro i bianconeri è la nona sconfitta su 27 giornate in campionato: una sconfitta ogni tre giornate, risultati non all'altezza delle ambizioni della squadra, che rendono incerta la conferma di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter nel prossimo campionato di calcio.
Prosegue il momento d'oro sia del Sassuolo che battendo lo Spezia conquista la quarta vittoria consecutiva, che della Fiorentina sul Lecce. I viola sono in un momento di grande forma psicofisica, perché se si sommano le gare in campionato con quelle di Coppa, ha conseguito sette vittorie consecutive. In ambito salvezza, brutta frenata del Verona, che perde a Genova con la Sampdoria, ma per i blucerchiati nonostante quest'ultima prima vittoria in casa stagionale, la salvezza dalla retrocessione in Serie B, resta molto difficile. Adesso a seguito della sosta per le Nazionali, la Serie A tornerà in campo il 1° aprile.
Di seguito i risultati sulla 27/a giornata di Serie A:
SASSUOLO-SPEZIA 1-0 UDINESE-MILAN 3-1 SAMPDORIA-VERONA 3-1
FIORENTINA-LECCE 1-0 TORINO-NAPOLI 0-4 LAZIO-ROMA 1-0
INTER-JUVENTUS 0-1 ATALANTA-EMPOLI 2-1 MONZA-CREMONESE 1-1
SALERNITANA-BOLOGNA 2-2
,