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La prima partita del girone di ritorno si gioca all’Olimpico di Roma, dove Lazio e Como pareggiano per 1-1. Parte meglio il Como che crea almeno quattro nitide occasioni da gol tra cui un incrocio dei pali di Kempf. Al 17′, Paz resta a terra a seguito di un intervento duro di Gigot e il tecnico Fabregas è costretto a sostituirlo con Diao. Il Como continua a dettare i tempi di gioco, ma senza lo spagnolo non riesce ad essere lo stesso incisivo. La Lazio invece si dimostra cinica e sblocca il match alla prima occasione al 33′: su verticalizzazione di Guendouzi, Dia, al 34′, controlla il pallone spalle alla porta, si gira e mette la palla nell’angolino. Nella ripresa il Como si ripresenta in campo con lo stesso atteggiamento della prima parte di gara. Al 58′ il laziale Tchaouna dopo aver rimediato due gialli in pochi secondi lascia i suoi in 10 e di conseguenza i biancoazzurri arretrano il baricentro. La Lazio subisce il pareggio al 72′: su cross di Strefezza sulla destra, Cutrone riesce a firmare il pari di testa. Nel finale i padroni di casa creano l’occasione più grande: su tiro di Dele-Bashiru, il pallone arriva a Guendouzi che, a due passi dalla porta, calcia incredibilmente fuori. Finisce così, con il Como che conquista un punto importante nella lotta salvezza.
Il Lecce espugna il campo dell’Empoli con un netto 3-1. Gli ospiti partono fortissimo e sbloccano il risultato al 6’ grazie a Morente, che è bravo a raccogliere il passaggio di Pierotti. Passano appena cinque minuti e su lancio da rimessa laterale, Krstovic, è pronto a raccogliere l’assist e a realizzare con un gran tiro sotto la traversa. Unica nota negativa per i salentini è l’infortunio di Ismajli. Nella ripresa l’Empoli ritorna in partita e dopo soli due minuti, il colpo di testa di Cacace sigla l’1-2. Nel recupero, approfittando di un Empoli piuttosto sbilanciato, Krstovic chiude la partita con un gran sinistro all’incrocio. Per i toscani si aggrava la crisi: è alla sua terza sconfitta consecutiva in casa, resta a 20 punti in classifica, ed è agganciata dal Lecce.
Il Derby della Mole, Torino-Juventus finisce 1-1. La Juventus all’8′ è già in vantaggio: Yildiz si accentra dalla destra, salta due avversari e con il sinistro batte il portiere Milinkovic-Savic sul primo palo. A metà primo tempo la squadra di Thiago Motta trova il gol del raddoppio, ma il Var nega per un fuorigioco millimetrico, la gioia a Nico Gonzalez. Il Torino rimane in partite e al 46’ Vlasic dopo aver ricevuto palla al limite dell’area, controlla col destro e con il sinistro mette in rete. Il secondo tempo è equilibrato, la Juventus ha le migliori occasioni ma il Torino deve ringraziare il proprio portiere, decisivo in un paio di interventi. A seguito di un’azione contestata per un intervento di Savona da ultimo uomo su Karamoh, gli allenatori delle due squadre si scontrano verbalmente e l’arbitro si vede costretto ad espellerli. Il pareggio conferma i limiti di entrambe le squadre, ma fa morale più per il Toro che per la Vecchia Signora.
Il Milan a San Siro contro il Cagliari pareggia 1-1. Nel primo tempo I rossoneri tirano tanto ma con poco costrutto e il brivido più grande della partita è offerto dal Cagliari al 40’con Felici dove Maignan effettua una grande parata. Nel secondo tempo i rossoneri partono concentrati diretti da un Pulisic in grande forma. Prima prende la traversa (47′) e poi al 51′ è ancora determinante nel gol rossonero: c’è un grande lancio di Theo Hernandez, che trova Pulisic: questi calcia al volo e il pallone carambola tra Caprile e il palo. Morata si lancia e realizza il gol vincente. Al 55’ Il Cagliari pareggia: Fofana perde un pallone a centrocampo e regala la ripartenza a Felici che serve Zortea, il cui diagonale tutt’altro che irresistibile, sorprende Maignan. Il Milan nonostante le diverse occasioni avute nell’ultima mezz’ora, non va oltre il pareggio. I rossoneri stanno tentando di assicurarsi le prestazioni dell’attaccante inglese Rashford del Manchester United. Lo vorrebbe in prestito per sei mesi pagando circa la metà dei 7 milioni di euro netti d’ingaggio che gli spettano fino al 30 giugno.
Bologna-Roma 2-2. La partita del Dall’Ara si decide tutta nella ripresa: al 58′ l’ex di turno Saelemaekers la sblocca con la complicità di Skorupski, ma tre minuti dopo i padroni di casa pareggiano in contropiede col secondo gol in campionato di Dallinga. A fissare il risultato finale sono due calci di rigore, entrambi scaturiti da falli di mano in area: quello di Ferguson al 65′ (provocato da Pellegrini) e quello di Dovbyk al 98′, (per un tocco di braccio di Lucumi), che pareggia per i giallorossi.
Il Napoli batte 2-0 il Verona ed infila la quinta vittoria consecutiva. Al Maradona nel primo tempo gara vivace e tante occasioni: il Napoli al 5′ sblocca subito il match: il gran tiro dal limite di Di Lorenzo colpisce il palo, ma la palla sbatte sulla spalla di Montipò che era proteso in tuffo e finisce in rete. Nella ripresa gli azzurri aumentano il ritmo, spingono e raddoppiano al 61′ con un con un violento tiro dal limite di Anguissa. E’ un successo senza discussioni per il Napoli che ottiene la quinta vittoria consecutiva e si conferma in testa con quattro punti di vantaggio sull’Inter.
L’Inter passa 1-0 a Venezia. Al 16′ i nerazzurri vanno in vantaggio: bel lancio di Asslani, pregevole controllo e tiro di Lautaro Martinez, Stankovic effettua una grande parata e sulla respinta c’è il gol vincente di Matteo Darmian. Nella ripresa i nerazzurri non trovano il raddoppio con Frattesi e Lautaro, mentre Sommer è bravo sul colpo di testa di Doumbia e fortunato al 74’sul palo di Busio. L’Inter ha fatto la partita, senza mai forzare troppo, ma ha avuto il torto di non trovare il raddoppio e di esporsi a un finale di sofferenza. Matteo Darmian è il tipico giocatore che tutte le squadre vorrebbero avere, sa stare in panchina tranquillo, senza polemizzare e quando è chiamato in campo dimostra sempre di essere importante.
Il Monza supera 2-1 la Fiorentina e dopo 10 mesi torna a festeggiare davanti al proprio pubblico, aggrappandosi ora più che mai alle residue speranze di salvezza. Al termine di un primo tempo senza grosse emozioni, il Monza sblocca improvvisamente la partita al 44′ con il primo tiro in porta in assoluto del match. La palla dell’1-0 arriva sul piede di Ciurria, bravissimo a pescare il secondo palo con un colpo chirurgico. Al 63′ Maldini firma il raddoppio su assist di Pedro Pereira, poi Beltran al 74′ trasforma un calcio di rigore. La squadra di Salvatore Bocchetti, al suo primo successo in assoluto da allenatore, festeggia davanti al suo pubblico. Chi, invece, non sorride è il grande ex Raffaele Palladino, che nel suo vecchio stadio, trova la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.
Questi i risultati della 20.a giornata di calcio di Serie A:
LAZIO-COMO 1-1 EMPOLI-LECCE 1-3 UDINESE-ATALANTA 0-0
TORINO-JUVENTUS 1-1 MILAN-CAGLIARI 1-1 GENOA-PARMA 1-0
VENEZIA-INTER 0-1 BOLOGNA-ROMA 2-2 NAPOLI-VERONA 2-0
MONZA-FIORENTINA 2-1