
L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Ogni giorno, troppe vite vengono spezzate a causa di atti di violenza che non dovrebbero mai accadere. È fondamentale continuare a sensibilizzare su questo tema, supportare le vittime e lavorare insieme per creare una società in cui ogni donna possa sentirsi al sicuro e rispettata. La lotta contro la violenza di genere è una responsabilità collettiva e ogni piccolo passo può fare la differenza.
È vero che spesso la violenza può essere un segnale di impotenza e insicurezza, e che chi agisce in questo modo potrebbe non avere gli strumenti per esprimere le proprie emozioni in modo sano. La continuità di tali comportamenti è davvero preoccupante e richiede una riflessione collettiva su come affrontare e prevenire queste situazioni.
Secondo i dati ANSA dall’inizio del 2025 ad adesso si sono verificati 11 femminicidi (solo in Italia) e soprattutto per mano dei partner o ex partner. Sappiamo anche che manca una banca dati istituzionale per poter avere cifre aggiornate.
Spesso le cause sono da attribuire a condizioni di narcisismo patologico che inducono a comportamenti violenti soprattutto nelle relazioni intime. La gelosia e il desiderio di controllo possono confluire in atti di estrema violenza e la sensazione di perdere il dominio dell’“oggetto- donna” rendono rabbioso il delitto che diventa sempre più efferato.
La violenza si manifesta però in molte forme e non si limita solo all'atto fisico di uccidere.
Soprusi, umiliazioni e abusi psicologici possono avere un impatto devastante sulle vittime. È triste sapere che molte situazioni di violenza domestica rimangono silenziose, con famiglie che non denunciano per paura, vergogna o mancanza di supporto. Anche quando ci sono segnalazioni, spesso le voci delle vittime vengono ignorate.
È fondamentale sensibilizzare su questi temi e creare un ambiente in cui le persone si sentano sicure e supportate nel denunciare. La comunicazione e l'ascolto sono passi cruciali per affrontare e combattere la violenza in tutte le sue forme.
Recentemente è stato avallato un disegno di legge che introduce il reato autonomo di femminicidio e prevede l’ergastolo. Lo stesso decreto introduce misure rigorose per i reati di maltrattamenti in famiglia specialmente se in dati reati vi sono minorenni, donne in gravidanza o persone fragili. La speranza è che questo disegno di legge venga realmente approvato e non rimanga solamente un’idea chiusa in un cassetto.
Negli ultimi 10 anni i reati di violenza sessuale solo aumentati del 40%, tantissimi i reati contro minori, anche fra coetanei. Vendette, gelosie, ritorsioni, senso di potere, malvagità e sensazioni di onnipotenza stanno prendendo il sopravvento.
Non dimentichiamo anche il raggiro agli anziani, a chi non sa difendersi, a chi è solo e impotente di fronte a tanta crudeltà. Tutti questi fatti evidenziano la persistenza di un cambiamento dell’essere umano, che diventa disumano, sottolineando la necessità di interventi validi a livello culturale e legislativo per poter in qualche modo arginare un fenomeno che sta dilagando in maniera uniforme e capillare in ogni parte del mondo.
La scuola riveste un'importanza fondamentale non solo a livello educativo, ma anche culturale. Ha il compito di formare i ragazzi, sottolineando l'importanza del dialogo al posto della violenza. Dovrebbe trasmettere i valori essenziali per una società in cui la solidarietà, la comprensione, l’empatia e l’ascolto reciproco possano risvegliare una coscienza critica nei comportamenti di tutti.
Parlare di bullismo, femminicidio e prepotenza è fondamentale e non dovrebbe essere considerato un argomento secondario. Questi temi sono cruciali per la formazione dei giovani e per costruire una società più giusta e rispettosa. Avere più ore di educazione civica potrebbe davvero aiutare a sensibilizzare i ragazzi su queste problematiche e a far comprendere le conseguenze delle loro azioni. Portarli in centri rieducativi potrebbe offrire loro una visione diretta e concreta di come comportamenti sbagliati possano avere effetti devastanti. È importante educare alla non violenza e al rispetto reciproco fin da giovani!
Siamo in un periodo storico dove il sentimento, il rispetto, l’educazione sono ormai quasi del tutto qualità dimenticate, ha preso il sopravvento l’imposizione, il predominio, la rabbia e il desiderio di onnipotenza. Un tempo quando si sentiva parlare di un fatto cruento di cronaca era quasi rarità; adesso ogni giorno il dolore si insinua come veleno malefico fra umano e umano. Ciò che è peggio sta nell’abituarsi alla notizia.
Viviamo in un'epoca in cui sembra che le persone si sentano sempre più distaccate e concentrate sull'immagine che vogliono mostrare agli altri. È triste vedere come sui social-media vengano condivisi atti di bravura o addirittura di violenza, come se fosse un modo per sentirsi forti. In realtà, questo comportamento non fa altro che allontanarci dalla nostra umanità e dai valori che ci uniscono. È importante riflettere su come possiamo utilizzare questi strumenti in modo positivo, per costruire invece di distruggere, ma così non è… purtroppo