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La Cité du Vin - Bordeaux capitale mondiale del Vino

Giugno 2013, Vinexpo di Bordeaux. Il mio primo approccio con l’allora progetto “La Cité des Civilitation du Vin” come “Città di Civiltà”. Un plastico in esposizione all’ingresso mi incuriosì, mi conquistò ancor prima di affascinarmi. Quella costruzione a “decanter” sulla riva gauche della Garonne, là all’entrata des Bassins, il porto vecchio di Bordeaux.

Scrissi allora, al ritorno dalla Esposizione bordolese:” Ne museo ne parco a tema ma un luogo da vivere in una continua scoperta culturale, scientifica e intrattenimento educativo. Il Vino come elemento magico, mitologico, sacro. Simbolo di ospitalità e, allo stesso tempo, di condivisione: l’incontro di civiltà”.

PontonA corredo del plastico i tempi di realizzazione. Inizio lavori 2011 (progetto, acquisizione dei terreni, inizio costruzione), consegna fine marzo 2016. Il ritardo sui tempi previsti sarà di 60 giorni. Infatti il 1 giugno 2016 ci sarà l’inaugurazione alla presenza delle più alte cariche dello Stato francese, Presidente della Repubblica compreso.

Scrissi allora:” Le note dei due architetti, Anoux Legendre e Nicolas Desmazières, descrivono l’opera partendo da due elementi precisi: un ceppo di vite e il movimento del vino all’interno di un calice da degustazione. L’incontro di questi due elementi in un abbraccio dalle curve arrondies (arrotondate). Una rievocazione non del vino ma della sua anima”.

Gloria, gloria a Dionisio! Una Menade nuda (baccante del Dio greco) ci ricorderà “la frenesia estatica e invasata”. Mito, leggenda, tradizione. La Città delle civilizzazioni del Vino. Un percorso nel tempo fino alla realtà dei nostri giorni.

162 ettari ricavati all’ingresso dei “Bassins à flots”, tutto inserito in un più vasto progetto urbanistico definito “Eco-Quartier résidentiel”.

55 metri d’altezza con all’estremità superiore un “ristorante” belvedere a 360° dove ammirare, in senso orario, la Garonne, la Città di Bordeaux e tante tante vigne dell’Haut-Medoc.

Una costruzione di vetro e alluminio che rifletterà il cielo, le acque della Garonne e la Città di Bordeaux. Tutt’intorno alberi a ricordare la cultura della vinificazione, dei tonneaux, delle barriques. Ed infine una grande vigna “selvaggia” per ricordare le origini.Tour du monde des vignobles CREDITS Casson Mann Agency Cité des civilisations du vin

Universalità la parola d’ordine. Concerti, incontri, dibattiti in un Auditorium di 750 mq per 250 posti a sedere, sei sale di degustazione e ambienti ludici per adulti e bambini.

Non solo cultura e vini francesi ma porte aperte a tutte le regioni vinicole del Mondo.

Ma soprattutto quell’accesso multimodale previsto lungo la Garonne che permetterà, vista la posizione strategica, una interazione con le zone vinicole dell’area Bordeaux.

Sautèrnes, Graves, Medoc, Saint-Émilion, Pomerol, Entre-deux-Mers saranno raggiungibili con navette fluviali che risaliranno la Garonne, la Gironde e la Dordogne per una interazione con le più conosciute aree vitivinicole.

Il costo dell’intera opera si aggira intorno a 83 milioni di Euro principalmente forniti dalla Municipalità di Bordeaux (38%), dall’Unione Europea (15%), Comunità urbana di Bordeaux (10%), Consiglio dei Vini di Bordeaux (7%) ed il resto dai più grandi Châteaux della zona.

Sono previsti 450.000 visitatori all’anno per incrementare il turismo enologico che già conta numeri da capogiro. Basti pensare che nell’ormai lontano anno 2000 si contarono visitatori pari a 2.000.000 (duemilioni) saliti nel 2015 a 6.000.000 (seimilioni) con benefici per tutta la Regione Aquitania.

“ Con la Città del Vino vogliamo attirare ancor più visitatori. Siamo consapevoli che, per raggiungere questo successo, necessitano interventi e grandi progetti in appoggio per lo sviluppo del turismo del Vino” Parole di Alain Juppé, Sindaco di Bordeaux.

Non un Museo; sarà una città di attività culturali.

Il piano terra sarà l’occasione per fare un giro del mondo tra i vigneti esistenti utilizzando schermi giganti. Un grande tavolo touch-screen presenterà una cinquantina di vignerons che lavorano in dieci regioni del mondo.

Al primo piano mostre temporanee di opere d’arte e una galleria delle civilizzazioni del vino con documenti a partire dall’Antico Egitto, attraverso l’Antica Grecia arrivando alla fine del XVIII secolo.

Uno spazio sarà dedicato all’abuso dell’alcool. I dati invitano alla prudenza e “bere consapevole” è la parola d’ordine.

Appuntamento al 1 Giugno 2016 per l’inaugurazione della Cité du Vin e la consacrazione della città di Bordeaux come Capitale Culturale Mondiale del Vino.

 

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Last modified on Monday, 07 March 2016 17:30
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