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Vittorio Barbanotti,cardiopatico, 66 anni, ce l'ha fatta! Da Serravalle Scrivia fino a Strasburgo in bicicletta per i Diritti Umani.

By Maria Luisa Dezi June 11, 2018 9568

 

E' partito in bicicletta da Serravalle, in provincia di Alessandria, il 12 di maggio per incontrare la Delegazione Italiana del Parlamento Europeo, a Strasburgo, e consegnarle un appello per il rispetto dei diritti umani e contro la violenza di genere, contro il femminicidio e contro il bullismo. Lui è Vittorio Barbanotti, ha 66 anni, è cardiopatico ed ha subito un intervento chirurgico per l'installazione di una valvola meccanica aortica. Eppure, nonostante ciò, ha fatto la pedalata da solo senza assistenza ne' meccanica, ne' sanitaria, della quale avrebbe potuto avere forse bisogno.

 

Ha affrontato pioggia, fatica, freddo, salite scoraggianti, vento contro, stanchezza fisica. A volte, per risparmiare, non avendo ricevuto sufficienti contributi, ha mangiato solo di sera.

Un'altra volta, in Francia, un guidatore maleducato, lo ha fatto cadere perché parlava al telefono mentre guidava. Tante volte le tappe si sono allungate anche di 20 o 30 chilometri per indicazioni sbagliate. Una volta lo ha colto una vera tempesta di acqua ed è arrivato alla fine della tappa "più bagnato dell'acqua che scendeva", come ha scritto sui social, ma non ha mai desistito perché nel cuore c'era tanta voglia di creare una vita migliore per i nostri giovani raggiungendo Strasburgo, quel luogo autorevole, molto autorevole che può accendere i riflettori sui diritti umani. Lungo il percorso molti gli hanno manifestato la loro solidarietà e a quelli lui ha fatto firmare l' Alta Bandiera dei Diritti Umani.

 

Questa bandiera è nata dal desiderio dell'alpinista Daniele Nardi di unire alle sue avventure il suo impegno umanitario; idea che è stata raccolta e realizzata con entusiasmo dall’associazione “Arte e Cultura per i Diritti Umani” onlus che, insieme a Daniele, porta avanti nelle scuole la campagna internazionale “GIOVENTU’ PER I DIRITTI UMANI“ ed è parte integrante del progetto “LA SCUOLA SULLE ALTE VETTE CON I DIRITTI UMANI“.

E' stata realizzata con il logo di “Youth for Human Rights International” e con i colori della bandiera italiana.

I primi a firmarla sono stati i 20.000 studenti incontrati nelle scuole del Lazio che si sono impegnati a realizzare prima di tutto nella propria vita gli articoli della Dichiarazione Universale dei diritti umani dell'ONU. Dopo di loro personaggi dello sport, della cultura e della politica si sono impegnati a loro volta firmandola.

Daniele ce l'ha sempre nello zaino quando scala le più alte vette del mondo così come Vittorio ce l'aveva nello zaino durante la sua Pedalata Longa per i Diritti Umani.

 

Lui si definisce uno che parla poco e che cerca di attivarsi sempre di più e, senz'altro, a questa impresa ne seguiranno altre. Durante il suo percorso in Italia ha incontrato anche sindaci e politici che ha cercato di sensibilizzare. A Ginevra si è fermato nella sede dell' Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ed è stato ricevuto dal Primo Consigliere della Rappresentanza Italiana con delega ai Diritti Umani.

 
 Vittorio Barbanotti

Il 6 di giugno , con ben 13 giorni di anticipo, è arrivato finalmente a Strasburgo e lì ha avuto la grande sorpresa di esser ricevuto non dai rappresentanti italiani ma da un organismo superiore che è il Consiglio Europeo. Lì ha potuto finalmente consegnare l'appello per l'introduzione dell'insegnamento dei Diritti Umani nelle scuole e, soprattutto, fare vedere le tante, tantissime firme sulla bandiera.

 

L'orgoglio ed il rispetto verso il messaggio della pedalata sono stati più forti di qualunque fatica sopportata e questo è segno di grande integrità personale. Era commosso Vittorio quando ha concluso la sua impresa e ha fatto commuovere anche chi ha letto della sua impresa. Grazie Vittorio.. E' grazie a persone come te se i diritti umani diventeranno una realtà e se i nostri ragazzi avranno una vita migliore.

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Last modified on Sunday, 10 June 2018 22:05
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