L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni. |
Frammenti che orbitano qua e là, individuati, carpiti; li commento e condivido con voi.
Riflessioni
Non tutti gli Italiani lo sanno
La carne bianca contiene poco ferro. Uno dei tanti luoghi comuni secondo cui è il colore della carne a determinare la quantità di ferro e proteine e di conseguenza solo le carni rosse ne hanno in abbondanza. Nella realtà le carni di pollo e tacchino contengono ferro e proteine quanto quelle “rosse”. La differenza è data solo dalla presenza della “mioglobina” che incide dal punto di vista cromatico e non nutrizionale. Il Prof. Giorgio Calabrese, docente universitario ben conosciuto dagli Italiani per le sue continue apparizioni in TV, recentemente ha emesso la sentenza: Non esistono differenze dal punto del contenuto in proteine o in ferro che possono far preferire un tipo di carne ad un’altra. Il ferro c’è in tutte le carni, il colore non centra niente. E allora “POLLO E TACCHINO A VOLONTÀ e mi raccomando “non lavateli” prima di cucinarli; quello che conta è cuocerli bene perché è la cottura che elimina tutti i microorganismi che possono causare problemi alla nostra salute.
Frammento n. 1
Degustare e Acquistare in cantina: l’enoturismo risolve in parte la crisi delle vendite.
Il rapporto diretto con il produttore, capirne il lavoro e la passione che stanno dietro ad ogni bottiglia di vino, sta diventando sempre più importante nelle scelte di acquisto del wine lover. È quanto è emerso da una indagine di “wine2wine”, l’osservatorio di Vinitaly. Sei cantine su dieci si dichiarano soddisfatte di questo canale di vendita. Se poi aggiungiamo che oggi le Aziende Vinicole di tutte le dimensioni offrono anche l’offerta di Agriturismo eccellente il risultato non può che essere più che soddisfacente. La sfida è fidelizzare; mantenere il contatto facendolo diventare un motore di promozione. Internet, con i giusti strumenti, è il “grande alleato”. “Spazio senza confini”, fatto di commenti da stimolare e a cui rispondere. E il cerchio si allarga con i Blog per le ricerche in rete degli enoappassionati. (fonte Vinitaly wine2winw)
Frammento n. 2
Birra tra successi e preoccupazioni.
Nel 2014 la birra ha registrato un +2% rispetto al 2013 in termini di produzione. Questo il successo.
Il contesto fiscale non favorevole la preoccupazione.
Il settore può tornare ad investire solo in presenza di un cambio di rotta tendente a diminuire le accise. La forte spinta data dai micro birrifici artigianali negli anni passati si sta esaurendo sotto i colpi dei sempre più alti livelli di tassazione. Non solo minore occupazione nel settore ma, ciò che più spaventa, è la “normalizzazione” nella qualità. Birre sempre più uguali tra loro, senza anima.
Frammento n. 3
Lo Scalogno di Romagna? Ne aglio ne cipolla.
La Fiera dello Scologno IGP di Romagna si è tenuta nel mese di luglio nel centro di Riolo Terme con tutti i contenuti di una Fiera di settore: la presenza dei produttori, i ristoratori che hanno proposto pietanze a base di Scologno e la Pro Loco a promuovere il “piccolo bulbo”. E a contorno non sono mancati musica, spettacoli e intrattenimenti. Fiera a 360°.
Ne aglio ne cipolla, solo Scalogno. Questo il messaggio della comunicazione. Mai così azzeccato, parola di Chef. Quel bulbo di piccole dimensioni, appartenente (per la cronaca) alla famiglia delle “liliacee”, dal colore violaceo, avvolto da una pellicola esterna con diverso colore che va dal ramato al rossastro, il “solo” protagonista sacrificato nella quattro giorni delle Terre di Faenza, per impreziosire il risotto, i tagliolini, le frittate e nella funzione di aromatizzatore degli arrosti.
Frammento n. 4
Vino a Taste of Italy all’Expo. Il Golosario
Dal momento che dovrò ri-tornarci cercherò qualcosa che mi incuriosirà. L’Eretico del Vino alla ricerca del cambiamento, dell’innovazione del bere bene. Ed allora avanti con il Stupujtime (ovvero di stappare!), il format innovativo inventato dall’Architetto Stefano Boschini. Si tratta di un modello “enoico-itinerante”, un vero e proprio assaggio diffuso, composto da una serie di appuntamenti dedicati alle eccellenze del territorio. Milanoland mi ri-attende per la visita alla “giostra” dei Wine bar. Quale scegliere tra coloro che magari hanno pagato “uno stonfo” per essere presenti e partecipi al “confronto con il problema del nutrimento dell’uomo e della terra, il grande tema portante dell’Expo?”. MILANOLAND mi ri-attende; ri-andrò!
Osservo, scruto, assaggio e…penso. (urano cupisti)