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Sport (287)

 

Rino R. Sortino

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Ottengono la seconda vittoria consecutiva, che vale la momentanea testa della classifica, Juventus, Genoa, Sampdoria e Sassuolo, pareggiano Inter, Palermo, Cagliari e Roma, perdono invece Lazio, Milan, Chievo, Pescara, Bologna, Atalanta, Empoli e Crotone, queste ultime tre ferme ancora a zero punti.

Nell’anticipo del secondo turno, la Juventus batte la Lazio a domicilio mantenendo così alto il livello di attenzione in vista dell’esordio in Champions League, abbastanza equilibrata la gara decisa ancora una volta dalla giocata di un fuoriclasse. Rete di Khedira.

Prima vittoria stagionale del Napoli che batte il Milan al termine di una partita vibrante e spettacolare. Partenopei in doppio vantaggio al termine della prima frazione ma raggiunti ad inizio della secondo tempo, quando il Milan prima pareggia e poi sfiora la rete del sorpasso. Gli azzurri però, ritrovano la rete del sorpasso e quella della tranquillità anche grazie al troppo nervosismo dei rossoneri che terminano la gara addirittura in nove uomini. Reti di Milik (2), Callejòn (2), Niang e Suso.    

Inter e Palermo, entrambe reduci da una sconfitta e alla ricerca dei primi punti stagionali, si affrontano a viso aperto e alla fine con un pareggio che butta nello sconforto i tifosi neroazzurri e regala un punto insperato ai tifosi siciliani. Inter che, nonostante abbia avuto la possibilità di segnare altre reti, ancora fatica. Reti di Icardi e Rispoli.

La Roma, a Cagliari, prima s’illude e poi deve accontentarsi di un misero punticino. Probabilmente i giallorossi pensavano di avere chiuso la gara quando a metà ripresa si sono trovati in vantaggio di due reti, i sardi però non hanno demorso e addirittura, dopo avere completato la doppia rimonta, hanno rischiato di vincere. Reti di Borriello, Sau, Perotti e Strootman.

Fra i rossoblù calabresi e i rossoblù liguri, hanno la meglio quelli del Genoa che, guidati dall’ex Juric, prima subiscono la rete dello svantaggio e poi rimontano alla grande, andando a conquistare, anche se momentaneamente, la testa della classifica. Crotone fermo a zero punti. Reti di Palladino, Gakpe e Pavoletti(2).

Il Chievo, contro la Fiorentina, andava alla ricerca della seconda vittoria di fila ma la viola doveva rimediare alla sconfitta rimediata all’esordio contro la Juve, hanno avuto la meglio gli uomini di Sousa che, anche se di misura, battono i veneti e conquistano i primi punti. Rete di Sanchez.

La Sampdoria batte l’Atalanta e rimane a punteggio pieno, i doriani soffrono inizialmente ma col passare dei minuti rimediano all’iniziale vantaggio orobico e chiudono in crescendo, conquistando la testa della classifica ma, soprattutto, tre importanti punti. Reti di Quagliarella, Barreto e Kessiè.

Il Sassuolo vince contro il Pescara, bravo a giocare a tratti meglio dei padroni di casa e sfiorare più volte la rete del pareggio. Reti di Defrel, Berardi e Manaj.

Poker del Torino contro il malcapitato Bologna. Dopo la prima fase di studio, dove i granata passano in vantaggio e gli emiliani pareggiano subito, la squadra di Michailovic innesca la “quarta” e subissa di reti gli avversari Reti di Belotti (3), Martinez, Baselli e Taider.  

L’Udinese batte l’Empoli e conquista i primi punti della stagione, discorso opposto per i toscani che tornano a casa a mani vuote e ultimi in classifica, a zero punti. Meritata la vittoria dei friulani contro una squadra che avrebbe meritato qualcosa di più ma che ha sofferto l’inferiorità numerica (espulsione di Laurini). Reti di Felipe e Perica.

Risultati

Lazio-Juventus 0-1; Napoli-Milan 4-2; Inter-Palermo 1-1; Cagliari-Roma 2-2; Crotone-Genoa 1-3; Fiorentina-Chievo 1-0; Sampdoria-Atalanta 2-1; Sassuolo-Pescara 2-1; Torino-Bologna 5-1; Udinese-Empoli 2-0.

Classifica

Juventus, Genoa, Sampdoria, e Sassuolo 6; Napoli e Roma 4; Torino, Milan, Chievo, Lazio, Bologna, Fiorentina e Udinese 3; Pescara, Palermo, Cagliari e Inter 1; Atalanta, Crotone ed Empoli 0.

Prossimo turno

Atalanta-Torino; Bologna-Cagliari; Chievo-Lazio; Empoli-Crotone; Genoa-Fiorentina; Juventus-Sassuolo; Milan-Udinese; Palermo-Napoli; Pescara-Inter; Roma-Sampdoria.

Con le neo promosse Crotone, Cagliari e Pescara, la serie A riparte con tutte le carte in regola per offrire ancora spettacolo ed emozioni, come la quaterna inflitta dalla Roma all’Udinese, la stentata vittoria della Juventus sulla storica rivale “Viola”. Vincono anche Genoa, Sampdoria, Lazio, Bologna, Chievo e Sassuolo. Fanno rumore la sconfitta dell’Inter e il pareggio del Napoli a Pescara.  

Ottimo esordio della Roma di Spalletti che con un rotondo e netto quattro a zero batte l’Udinese e ricomincia, per l’ennesima stagione, la battaglia a distanza contro i bianconeri di Torino. Reti di Perotti (2), Dzeko e Salah.

La Juventus stenta ma alla fine trova la vittoria contro la Fiorentina, non apparsa (del resto come gli avversari) non ancora al top della forma fisica. Risolve a pochi minuti dal termine il neo acquisto Higuain, dopo il momentaneo pareggio firmato da Khedira e Kalinic.

Parte bene anche il Milan di Vincenzo Montella, bravo a battere il Torino guidato dall’ex Sinisa Michailovic e dare una “spallata” alle tante critiche giunte in casa rossonera. Grande merito dell’impresa va anche al colombiano Bacca, autore delle tre reti, di Belotti e Baselli quelle per i granata.

La Lazio espugna il campo dell’Atalanta al termine di una partita rocambolesca, infatti i biancocelesti vincevano per tre reti a zero, poi la rimonta orobica sembrava il risultato finale ma gli ospiti riescono a trovare la rete delle vittoria a soli sessanta secondi dal termine. Reti di Kessìe (2), Petagna, Immobile, Hoetd, Lombardi e Cataldi.

Vittoria di misura del Bologna contro la neo promossa Crotone, risolta a pochi minuti dal termine da una rete di Destro che rompe l’equilibrio della gara.

Il Chievo batte l’Inter e conquista i primi tre punti della stagione, la doppietta di Birsa mette in evidenza i tanti problemi della squadra guidata adesso da Frank de Boer.

La Sampdoria batte l’Empoli a domicilio e parte con il piede giusto, la squadra di casa risulta ancora “appannata” e ne approfittano i doriani che grazie a uno scatenatissimo Muriel tornano a Genova con tre punti pesanti.

Il Genoa come al solito mette in campo anche il cuore e così, dopo un’ora di gioco non certo entusiasmante, prima subisce la rete del Cagliari grazie all’ex Borriello e poi, innesca e concretizza una rimonta che regala a Juric la sua prima vittoria in serie A. Reti di Borriello, Ntcham, Laxalt e Rigoni.

Il Palermo perde in casa contro il Sassuolo e mette subito a rischio la panchina di Ballardini, ai rosanero non è bastata la bella prova perche oggi gli avversari, con Politano e Berardi (autore del gol vittoria), avevano una marcia in più. Rete di Berardi.  

Ottimo esordio della neo promossa Pescara in casa contro il Napoli, infatti al termine della prima frazione il vantaggio di due reti la diceva lunga. Nella ripresa sale in cattedra il maggio spessore tecnico dei partenopei che trovano il pareggio e sfiorano la vittoria. Reti di Benali, Caprari e Mertens (2).

 

Risultati

Roma-Udinese 4-0; Juventus-Fiorentina 2-1; Milan-Torino 3-2; Atalanta-Lazio 3-4; Bologna-Crotone 1-0; Chievo-Inter 2-0; Empoli-Sampdoria 0-1; Genoa-Cagliari 3-1; Palermo-Sassuolo 0-1; Pescara-Napoli 2-2.

Classifica

Roma, Juventus, Milan, Lazio, Bologna, Chievo, Sampdoria, Genoa e Sassuolo 3, Pescara e Napoli 1, Udinese, Fiorentina, Torino, Atalanta, Crotone, Inter, Empoli, Cagliari e Palermo 0.

Prossimo turno

Lazio-Juventus; Napoli-Milan; Inter-Palermo; Cagliari-Roma; Crotone-Genoa; Fiorentina-Chievo; Sampdoria-Atalanta; Sassuolo-Pescara; Torino-Bologna; Udinese-Empoli.

Saint-Denis. Si chiama Eder, precisamente Ederzito Antonio Macedo Lopes. È lui che nel secondo tempo supplementare realizza la rete che consegna al Portogallo il primo grande torneo internazionale. Si era messa male per i lusitani che dopo pochi minuti perdevano, causa infortunio, niente di meno che Cristiano Ronaldo, ma col passare dei minuti, quello che per la Francia poteva essere un vantaggio indiscusso, col passare dei minuti diventa una vera forza trainate per i portoghesi che col possesso palla, tanta pazienza e qualche miracolo di Rui Patricio, portano padroni di casa ai supplementari per poi “finirli” a pochi minuti dal termie della seconda frazione, proprio mente tutti pensavan, gi, ai calci di rigore. Raggiante a fine gara l’allenatore transalpino Deschamps: "Non ci sono parole dopo una cosa come questa. La delusione è immensa, e avremo bisogno di tempo per superarla. Abbiamo vinto insieme, abbiamo sofferto insieme e ora abbiamo perso insieme". E' un Didier Deschamps visibilmente provato quello che commenta la sconfitta casalinga della sua Francia con il Portogallo nella finale di Euro 2016. "Sarebbe stato meraviglioso offrire questo trofeo alla gente di Francia, qui in casa - dice ancora Deschamps -, ma purtroppo non è successo. Eravamo stanchi, ma non vuole essere una scusa. A decidere questa partita sono stati dei dettagli: noi abbiamo avuto occasioni, come quella di Gignac, e non le abbiamo concretizzate, loro invece lo hanno fatto. E' una grandissima delusione per noi, ma ora non buttiamo via tutto"

Portogallo: Rui Patricio, Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro, Carvalho; Sanches (Mouthino), Silva (Eder), Joao Mario, Nani, Ronaldo (Quaresma). All.: Santos.

Francia: Lloris, Sagna, Koscielny, Umtiti, Evra, Pogba, Matuidi, Sissoko (Coman), Griezmann, Payet (Gignac), Giroud (Martial). All.: Deschamps.

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).

Rete: Eder.

Bordeaux. L’Italia si ferma ai quarti di finale dopo aver tenuto testa ai campioni del mondo e dopo aver “rischiato”, seriamene, di mandarli a casa. La nazionale esce a testa alta ma ciò non cancella la delusione per essere arrivati a un passo dalla semifinale e aver buttato tutto alle ortiche durante la lotteria dei calci di rigore, dove gli errori di Darmian, Bonucci e Zaza (scandaloso quello calciato da quest’ultimo) sono risultati decisivi.

E’ stata una nazionale che ha fatto sognare gli italiani, forse più del previsto, una squadra che ha assimilato appieno il credo calcistico del proprio allenatore ma che, tecnicamente, è sicuramente inferiore alle quattro semifinaliste che si contenderanno la vittoria finale.

Mentre Antonio Conte saluta, levandosi qualche sassolino dalla scarpa (“mi sono sentito solo e poco supportato dalla federazione”), gli azzurri lasciano il ritiro per andare in vacanza con la consapevolezza di avere dato il massimo e aver sfiorato l’impresa.

Italia - Germania   6 - 7

Italia: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini (Darmian); Florenzi (Insigne), Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio, elle, Eder (Zaza). All. Conte.  

Germania: Neuer, Howedes, Boateng, Hummels, Hector, Kimmich, Kedira (Draxler), Kross, Ozil, Muller, Gomez (Schweinsteiger). All. Low..

Arbitro: Kassai (Ungheria).

Reti: Ozil e Bonucci (rigore)  

Parigi. E venne il giorno di Italia-Spagna, un “crudele” ottavo di finale che il destino ha voluto mettere di fronte a due squadre che, teoricamente, avrebbero dovuto incontrarsi dai quarti di finale in poi ma invece costrette a giocarsi il tutto per tutto in solo novanta minuti, sotto forma di “mors tua vita mea”. A “morire” però, questa volta sono stati gli spagnoli che di fronte a una nazionale perfetta e spettacolare, nulla hanno potuto fare se non chinare la testa e rendere onore agli avversari. Bravo Conte e bravi tutti i giocatori, che fin dal primo minuto hanno messo alle corde la Spagna sfiorando a più riprese la marcatura. Gli iberici hanno tirato per la prima volta verso la porta di Buffon solo al settantesimo, a dimostrazione di quanto accorta e attenta sia stata la squadra azzurra. Adesso si guarda avanti con maggior ottimismo e la consapevolezza che l’Italia, questa Italia, potrà tranquillamente arrivare fino infondo, a cominciare dalla prossima gara dei quarti di finale contro la Germania, un’altra storica avversaria che avrebbe sicuramente fatto a meno di incontrare gli azzurri, proprio in questo eccezionale momento di forma fisica e psicologica.    

Italia - Spagna   2 - 0

Italia: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi (Darmian), Parolo, De Rossi (Thiago Motta), Giaccherini, De Sciglio; Pellè, Eder (Insigne). All. Conte.  

Spagna: De Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Jordi Alba; Fabregas, Busquets, Iniesta; David Silva, Morata (Lucas Vazquez), Nolito (Aduriz e dal 36' s.t. Pedro). All. Bosque.

Arbitro: Cuneyt (Turchia).

Reti: Chiellini e Pellè.  

Lille. Nonostante la sconfitta contro l’Irlanda, figlia del turnover voluto da Antonio Conte e che ha visto in campo ben dieci giocatori che solitamente partono dalla panchina, la nazionale conquista la prima posizione e affronterà la Spagna, sorprendentemente seconda del suo girone alle spalle della corazzata croata, per guadagnarsi i quarti di finale. Una gara da dimenticare al più preso dove ha prevalso la maggior voglia degli irlandesi, apparsi fin dalle prime battute più in “palla” degli avversari. Nessun problema per Antonio Conte che, come ha dichiarato a fine gara, indica la sconfitta come un incidente di percorso, utile per capire quanto sia difficile raggiungere l’obiettivo finale. Rimane il fatto che fra qualche giorno gli azzurri non avranno nessuna possibilità di sbagliare: o dentro o fuori. La gara contro la Spagna infatti, è una di quelle partite che potrebbero proiettare la nazionale dalle stelle alle stalle, una gara dal risultato incerto e che risveglia un recente passato che ci ha visto sconfitti e umiliati, proprio dagli iberici. E questo Conte lo sa bene.

Italia - Irlanda   0 - 1

Italia: Sirigu, Barzagli, Bonucci, Ogbonna, Bernardeschi (Darmian), Sturaro, Motta, Florenzi, De Sciglio (El Shaarawy), Zaza, Immobile (Insigne). All. Conte.  

Irlanda:Randolph; Coleman, Duffy, Keogh, Ward; Hendrick, McClean, McCarty (Hoolahnd), Murphy (Quinn), Brady, Long (McGeady). All. O’Neill .

Arbitro: Hategan (Romania)

 

Rete: Brady

Classifica girone E

Italia 6, Belgio 6, Irlanda 4, Svezia 1.

Tolosa. L'Italia batte anche la Svezia e si qualifica agli ottavi di finale, gli azzurri, con due vittorie, sono adesso a quota sei punti in testa al girone, decisiva la rete di Eder a due minuti dal termine della partita. La squadra di Conte non è riuscita a ripetere la strepitosa gara contro il Belgio ma non ha comunque mai corso grandi pericoli infatti gli avversari, pur tenendo il pallino del gioco non hanno mai tirato verso la porta ben difesa da Buffon. Sicuramente meglio la seconda frazione di gioco, dove gli azzurri hanno avanzato il baricentro e messo gli avversari in difficoltà, fino al momento in cui Eder, servito a Zaza, trova quella perla che regala gli ottavi ai suoi compagni e tutti gli italiani. Queste le dichiarazioni a fine gara dell’italo-brasiliano: “In questi Europei non ci sono partite facili, lo si e' visto nelle altre gare. La Svezia è una squadra tosta, ma abbiamo fatto meglio, tenevamo a questa vittoria e l'abbiamo meritata. Vediamo ora dove possiamo arrivare - prosegue l'attaccante - l'importante è che, dovunque arriviamo, lo facciamo senza rimpianti. Dobbiamo dare tutto come stiamo facendo, la nostra forza è il gruppo: siamo 23 ragazzi, tutti contenti, anche chi non ha avuto spazio, di festeggiare con noi, è la cosa più bella.

Per Eder anche una piccola rivincita verso chi lo avrebbe voluto fuori dai 23: "Il calcio è così, in un anno possono capitare momenti belli e momenti difficili ma anche gioie così, per questo il calcio è così bello. Il lavoro che ho fatto sta dando i suoi frutti, ho lavorato tanto a casa per questo Europeo e mi sono fatto trovare pronto".

Italia - Svezia   1 - 0

Italia: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Florenzi (Motta), Parolo, De Rossi (Sturaro), Giaccherini, Candreva, Pelle (Zaza), Eder. All. Conte.  

Svezia: Iasaksson, Lindelof, Joansson, Granqvist, Olsonn, Larsson, Edkal (Berg), Kallstrom, Forsberg (Durmaz), Guidetti (Lewicki), Ibrahimovic. All. Hamren.

Arbitro: Kassai (Ungheria).

Rete: Eder  

Classifica girone E

Italia 6, Svezia e Irlanda* 1, Belgio* 0.

(*) Irlanda e Belgio un gara in meno

Lione. L’Italia di Antonio Conte esordisce agli europei 2016 con una brillante vittoria contro il Belgio, una delle principali favorite alla vittoria finale.

Lo fa con due lampi di Giaccherini e Pellè, che accendono le speranze di poter vedere la nazionale ro agonista fino alla fine della manifestazione.

Infatti se gli azzurri manterranno questa mentalità sicuramente il cammino sarà meno arduo di quello pensato e la qualificazione una conseguenza.

A fine gara, raggianti Conte e Bonucci, sicuramente il migliore degli azzurri: "E' stata una buona partita, giocata nella giusta maniera, preparata bene. I ragazzi hanno saputo soffrire. Abbiamo giocato contro una squadra molto forte, candidata alla vittoria finale. Quando c'e' compattezza possiamo fare cose importanti. Non abbiamo fatto ancora niente ma speriamo di arrivare dove meritano questi ragazzi - dice ancora Conte -. A me importa che sia una squadra, nient'altro. Ho 23 ragazzi bravi, che stanno bene tra di loro. Mi sono tagliato dopo il gol? Pur di vincere mi sacrifico io fisicamente". Bonucci: "Sapevamo che contro questa squadra dovevamo dare qualcosa in piu'. Abbiamo iniziato alla grande, ma questo e' solo l'inizio. Questa vittoria ci da' la carica per continuare cosi'. Abbiamo umilta', sacrificio e palle quadrate. Il nostro segreto e' l'abnegazione da parte di tutti, avete visto Candreva al novantesimo? - dice ancora il difensore azzurro - E Immobile? e' entrato ed ha corso per tre. Il segreto e' il gruppo. Ma la mia miglior partita all'Europeo deve ancora arrivare".

Belgio - Italia   0 - 2

Italia: Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Candreva, Parolo, De Rossi (De Sciglio), Giaccherini, Darmian (Immobile), Pelle, Eder (Motta). All. Conte.  

Belgio: Courtois, Ciman (Origi), Alderweireld, Vermalen, Vertoghen, Nainggolan (Mertens), Witsel, De Bruyne, Fellaini, Hzard, Lukaku (Carrasco). All. Wilmots.

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra).

Reti: Giaccherini e Pelle.

Classifica girone E

Italia 3, Svezia e Irlanda 1, Belgio 0.

Milano. Cristiano Ronaldo mette la firma nella undicesima coppa dei campioni vinta dal Real Madrid nel drammatico derby madrilista andato di scena, davanti a una platea mediatica di oltre 180 milioni di spettatori, a San Siro. Il calcio di rigore della vita giunto al termine dei novanta minuti regolamentari terminati sul’uno pari e dopo i tempi supplementari, che hanno introdotto a lotteria dei calci di rigore, dego epilogo di questa edizione. Fa festa il Real Madrid, quindi,e lo fa a danno dell’Atletico, che alla beffa del gol subito al 93' due anni fa dovrà aggiungere ai propri incubi la lotteria dei tiri dal dischetto. Non importa che a tradirlo sia stato uno dei migliori, Juanfran. Il dato di fatto è che la maledizione del 1974 e del 2014 si è ripetuta per la terza volta. E adesso la paura dei tifosi dei “colchoneros” è che non si sa per quanto altro tempo dovranno attendere per poter sperare di avere di nuovo l'occasione di conquistare per la prima volta la coppa dalle grandi orecchie.

Real Madrid-Atletico Madrid 6-4 d.c.r.

(1-0 al 45', 1-1 al 90', 1-1 al 105', 1-1 al 120')

Marcatori: Ramos (R) al 15' p.t., Ferreira Carrasco (A) al 34' s.t.

Rea Marid: Keylor Navas, Carvajal (dal 7’ s.t. Danilo), Ramos, Pepe, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos (dal 27’ s.t. Isco); Bale, Benzema (dal 31’ s.t. Lucas Vazquez), Cristiano Ronaldo. (Casilla, Nacho, James Rodriguez, Jesé). All. Zidane

Atletico Madrid: Oblak; Juanfran, Savic, Godin, Filipe Luis (dal 4’ s.t.s. Lucas Hernandez); Saul, Gabi, Fernandez (dal 1’ s.t. Carrasco), Koke (dall’11’ s.t.s. Partey); Torres, Griezmann. (Moyà, Gimenez, Tiago, Correa, Hernandez). All. Simeone

Arbitro: Clattenburg (Inghilterra)

Note: spettatori 71.000. Ammoniti Carvajal (R), Torres (A), Casemiro (R), Ramos (R), Danilo (R), Pepe (R) per gioco scorretto, Navas (R) per c.n.r., Gabi (A) per proteste. Al 3' s.t. Griezmann sbaglia un calcio di rigore. Recuperi: 1’ p.t.; 3’ s.t.; 0’ p.t.s; 2’ s.t.s.

Sequenza calci di rigore: Lucas Vazquez (R) gol, Griezmann (A) gol, Marcelo (R), Gabi (A), Bale (R) gol, Saul (A) gol, Sergio Ramos (R) gol, Juanfran (A) palo, Ronaldo (R) gol

La Juventus conquista anche la Coppa Italia, lo fa a spese del Milan che, vincendola, avrebbe avuto la possibilità di partecipare alla prossima Uefa League, invece niente, nemmeno quella… I bianconeri hanno giocato ben al di sotto delle proprie possibilità ma i rossoneri, che pur avevano iniziato meglio e nel prima frazione hanno sbagliato “qualche” gol di troppo, in panchina non avevano giocatori in grado di entrare e cambiare la partita. Infatti il parziale equilibrio in campo è stato rotto da uno dei tanti pezzi da novanta che la Juventus annoverava in panca, come tal Alvaro Morata, che ha realizzato il gol vittoria a cinque minuti dalla fine del secondo temo supplementare, ma soprattutto poco dopo essere subentrato a Hernanes. Si conferma quindi “corazzata” la squadra di Allegri mentre quella di Brocchi, patisce l’ennesimo schiaffo che mette subbuglio in casa rossonera, nona casa Galliani prima della partita aveva dichiarato: “Se vinciamo questa partita potremo dire d aver salvato un campionato che altrimenti sarebbe “altamente fallimentare”. In virtù di questo risultato la classifica finale rimane inalterata quindi sarà il Sassuolo a disputare il preliminari di Uefa League mentre Inter e Fiorentina vi parteciperanno diritto.  

Milan: Donnarumma, Calabria, Zapata, Romagnoli, De Sciglio, Kucka (Mauri), Montolivo (Niang), Poli (Balotelli), Honda, Bacca, Bonaventura. Allenatore: Brocchi.

Juventus: Neto, Rugani, Barzagli, Chellini, Lichtsteiner (Alex Sandro), Lemina, Hernanes (Morata), Pogba, Evra (Cuadrado), Dybala, Mandzukic. Allenatore: Allegri.  

Rete: Morata al 110°        

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