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Sport (277)

 

Rino R. Sortino

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La terza giornata di Serie A si apre con il successo per 1-0 del Torino sul Venezia. Nel giorno del ritorno al Penzo sia del massimo campionato italiano che del grande ex Paolo Vanoli, decide il colpo di testa all'86' di Coco, che salta con gran tempismo da corner. Nel corso del match, protagonisti i portieri: Milinkonvic-Savic che salva due volte su Nicolussi Caviglia, mentre Joronen ferma Adams. I granata salgono a 7 punti, prendendosi la vetta della classifica.   Per il Torino di Vanoli grande partenza con 7 punti in tre giornate.

L'Inter batte l'Atalanta con un secco 4-0. I nerazzurri sbloccano l’incontro dopo appena 3' a seguito di una di splendida azione di Pavard e Mkhitaryan,  Thuram riceve il passaggio e il suo cross verso il centro è deviato in gol d Djimsiti nella sua porta. In campo c'è solo una squadra e l'Atalanta non riesce neanche a uscire dalla sua trequarti. Al 10' il secondo gol : a seguito di un fallo laterale Barella realizza con un fantastico sinistro al volo da fuori area. Ad inizio ripresa al 47' arriva il terzo gol dell'Inter: sugli sviluppi di un fallo laterale battuto lungo da Bastoni approfitta di una clamorosa disattenzione della difesa atalantina Thuram allunga la gamba quanto basta per toccare di punta in rete.  Il quarto gol lo segna sempre Thuram, al 55', che ancora una volta è rapido in area di rigore e con un gran destro punisce la difesa dell'Atalanta, anche in questo caso colpevole. I Campioni d'Italia hanno inteso lanciare il segnale che sono ancora la squadra da battere in questo campionato. Thuram è il calciatore nerazzurro più in forma in quanto è disponibile su tutto il fronte offensivo, è altruista per i compagni, propizia l'autogol che sblocca il match, colpisce un palo e segna una doppietta determinante per l’incontro.


 Il Napoli vince in rimonta 2-1 contro il Parma. Partita incredibile al Maradona, con la squadra di Antonio Conte che ribalta il Parma rimasto in 10 uomini solo nei minuti di recupero. Grande prova dei parmigiani nel corso del primo che vanno in vantaggio per 1-0, grazie al gol su calcio di rigore di Bonny che al 17' che lo stesso calciatore si era procurato per essere stato travolto da Meret. Il Napoli non si deprime e ha delle grandi occasioni per pareggiare. La più importante al 66' con Buongiorno che con una conclusione di controbalzo colpisce la traversa. La gara cambia al 75' per il cartellino rosso al portiere Zion Suzuki, così il Parma resta in 10 uomini e dal momento che aveva finito i cambi, a difendere la porta va il difensore Delprato. Assedio a questo punto del Napoli con tutti gli attaccanti a sua disposizione compreso i recenti acquisti David Neres e Lukaku. Negli 11 minuti di recupero il Napoli ribalta il risultato : al 92' Spinazzola serve Lukaku al centro dell'area il quale si gira sul mancino e conclude in rete per l'1-1. La squadra di Conte al 96' si porta in vantaggio: a seguito di un cross di David Neres, Anguissa con un gra colpo di testa sigla il 2-1.


Lazio e Milan 2-2. Fonseca lascia fuori dagli 11 scesi inizialmente in campo tre titolari per scelta tecnica: Calabria, Theo Hernandez e Leao. Rossoneri in vantaggio all'8' a seguito di un calcio d'angolo dalla sinistra, Pavlovic con un gran colpo di testa realizza. Nel secondo tempo la Lazio pareggia al 62': c’è un assist dalla sinistra di Nuno Tavares e Castellanos, di piatto la mette in rete. Poi al 66' si verifica il sorpasso da parte della Lazio con Nuno Tavarez ancora decisivo: dal suo cross basso, Dia deve solo toccarla per metterla in rete. A questo punto il tecnico Fonseca Cambia, inserisce Theo e Leao, ed al 72’ dopo una bella azione manovrata in area tra Abraham, Theo e Leao, quest’ultimo con un gran tiro trova il gol del pareggio.
Il Bologna pareggia 1-1 con l'Empoli. Al Dall'Ara  Fabbian (2') sblocca sblocca la gara grazie a una deviazione ravvicinata sugli sviluppi di un corner. Dopo due minuti Gyasi (4') pareggia appoggiando di petto in rete un preciso cross di Pezzella. Poi Solbakken e Orsolini si divorano due facili occasioni. Nel secondo tempo i rossoblù aggrediscono in pressing i toscani con più uomini e spingono. L'Empoli invece si abbassa, si difende con grinta giocando solo di rimessa.  Così non si sbilancia, concede poco o nulla e riesce a portare a casa un risultato positivo.

Juventus e Roma pareggiano 0-0. Partita con pochissime emozioni allo Stadium con i padroni di casa apparsi sotto tono rispetto alle prime due apparizioni stagionali. I giallorossi hanno giocato una gara solida senza grossi rischi. Thiago Motta, nel secondo tempo inserisce tutti i nuovi acquisti: prima con Conceicao e Koopmeiners poi Douglas Luiz e Nico Gonzales; solo il portoghese ha cercato di dare un po’ di vivacità. I giallorossi hanno dimostrato solidità e compattezza e nel finale hanno addirittura cercato il colpaccio. Nella girandola di cambi finale spazio ad altri nuovi acquisti: Manu Koné nella Roma e Nico Gonzalez nella Juve. Fuori i due centravanti, Vlahovic e Dovbyk, entrambi poco incisivi.  Giusto il pareggio interno contro la Roma, visti i ritmi bassi e le poche occasioni da gol. Bianconeri non più a punteggio pieno, raggiunti in testa alla classifica da Inter Torino e Udinese.

Udinese-Como 1-0.  Il Como ha giocato, creato ma ha sopratutto sprecato. L’Udinese ha approfittato, contenuto gli attacchi avversari e ha colpito in una delle poche occasioni costruite. il gol della vittoria si verifica al 43esimo del primo tempo con Brenner dopo una conclusione sporca e beffarda. I lariani hanno sprecato numerose occasioni da retee tra queste la più clamorosa è il rigore mandato sul fondo da Cutrone al 95esimo.

Il Verona batte 2-0 il Genoa a Marassi. il Grifone centra una traversa nel primo tempo con Vasquez,Nella ripresa, i padroni di casa vanno vicinissimi al gol: azione clamorosa di Messias, che con un sombrero e una grande cavalcata entra in area, fallendo però il tocco sotto sull'uscita di Montipò. A sorpresa, però, passa l'Hellas: cross di Lazovic, Gollini esce male e Tchatchoua insacca in porta. Dopo la rete subita, Gilardino inserisce tre cambi: Malinovskyi, Ekuban e Thorsby, che però provoca subito il rigore per l'Hellas con un fallo di mano in area. Dal dischetto, Tengstedt realizza e fa 2-0


Questi i risultati e la classifica:
VENEZIA-TORINO 0-1 INTER-ATALANTA 4-0 BOLOGNA-EMPOLI 1-1
LECCE-CAGLIARI 1-0 LAZIO-MILAN 2-2 NAPOLI-PARMA 2-1
FIORENTINA-MONZA 2-2 GENOA-VERONA 0-2 JUVENTUS-ROMA 0-0
UDINESE-COMO 1-0


 

Il Parma vince 2 a 1 al Tardini contro il Milan. I padroni di casa passano subito in vantaggio dopo appena 2’: Valeri scatta sulla sinistra e il cross dell’esterno è perfetto per l’inserimento di Man che  può solo appoggiare in porta: due gol in due partite per lui. Il Parma domina fino al 28esimo poi si sveglia il Milan, con due grandi occasioni per Okafor e Rejinders entrambe prive di efficacia. La squadra di Fonseca entra in campo nel secondo tempo con un atteggiamento decisamente diverso. Dopo soli 2  Reijnders  colpisce la traversa. Al 66’ Leao dopo un bello scambio con Theo, crossa per Pulisic che deve solo spingere il pallone in porta. A quel punto la squadra di Fonseca si sbilancia troppo   e consente  nuovamente al Parma di passare ancora in vantaggio.  Al 77’  dopo una grande azione sulla fascia sinistra  in contropiede, Almqvist serve perfettamente Cancellieri  che batte Maignan  di piatto destro.  E’ da rilevare che entrambi i protagonisti dell’azione Almqvist e Cancellieri erano da poco subentrati dalla panchina. Inizia pertanto malissimo l’esperienza di Fonseca sulla panchina rossonera: 1 punto in due partite.

La Lazio perde 2-1 in casa dell’Udinese.  I friulani sbloccano la sfida al 6′: splendido assist di Thauvin, che mette al centro per il colpo di testa vincente del centravanti Lucca. La più grande occasione per pareggiare per i laziali, ce l’ha Romagnoli con il suo colpo di testa su angolo di Zaccagni, ma ci pnsa Ehizibue a salvare sulla linea di porta. Al 49′ dopo una splendida azione personale, Thauvin realizza di  punta siglando il 2-0 all’Udinese. A metà  dopo che  l’Udinese è rimasta in 10 per l’espulsione di Kamara, la Lazio cerca di reagire e si segnalano almeno tre ottime occasioni, fra cui una traversa scheggiata da Lazzari. In pieno recupero al 95′, Isaksen insacca da pochi metri sfruttando la respinta  del portiere friulano Okoye che para su gran tiro di Castellanos. 

 L’Inter  batte il Lecce 2-0 a San Siro. I nerazzurri partono forte e sbloccano subito la gara al (5′): a seguito di un cross di Dimarco, Taremi tocca di testa in area e Darmian  con un gran colpo di testa batte Falcone. La rete  rompe l’equilibrio, allunga le squadre e con più spazi a disposizione, l’Inter aggredisce alto e attacca con tanti uomini. Al 69esimo la gara  si  chiude dal rigore trasformato da Çalhanoğlu. L’arbitro aveva decretato la massima punizione  per un fallo in area di Gaspar su Thuram. A quel punto la squadra di Inzaghi dimostra di avere la partita in mano e cerca di  gestire le energie.  L’Inter ritrova il successo dopo il beffardo pareggio con il Genoa, mentre il Lecce è ancora a quota zero ma  appare in ripresa. 

Napoli-Bologna 30Dopo una prima frazione dell’incontro non eccelsa, al 48’ i partenopei passano in vantaggio:  Kvara  una volta conquistato la palla si  accentra e la mette in mezzo all’area per l’inserimento improvviso di  Di Lorenzo che realizza con tempestività.  Nella ripresa il Bologna alza il baricentro alla ricerca del pareggio, così il Napoli ritrova più spazio  per i suoi inserimenti.  Al   75′ Kvaratskhelia  al termine di un’azione personale effettua un tiro, che  è deviato  dal difensore rossoblù Beukema in rete. Al 94′ In pieno recupero  arriva il terzo gol con Simeone su assist del neo acquisto David Neres.  Contro il Bologna la fase difensiva azzurra  dimostra solidità e concede molto poco ai rossoblù. Il Napoli non è ancora una squadra scintillante, ma contro il Bologna ha dimostrato carattere e voglia di migliorarsi. Giovanni Di Lorenzo e Kvicha Kvaratskhelia sono stati i trascinatori del Napoli contro gli emiliani. Conte voleva un Napoli cazzuto e l’ha avuto. “Ci siamo rialzati dopo il cazzotto” le parole usate dal tecnico. La telenovela dell’estate sembra essere ormai giunta a termine, perchè  Conte e Lukaku, torneranno nuovamente  insieme.  Il Chelsea ha accettato l’ultima proposta degli azzurri e l’attaccante belga verrà ceduto per 30 milioni di euro più il 30% sulla futura rivendita. Manca solo la partenza di Big Rom verso l’Italia per le visite mediche di rito e l’annuncio ufficiale da parte del club.

La Roma perde 2-1 in casa contro l’Empoli. Giallorossi lenti e prevedibili nel primo tempo. Il gol che sblocca le marcature si verifica al 45′ e lo firma Gyasi, da due passi dopo il cross di Pezzella e la sponda di Lorenzo Colombo. Nella ripresa la Roma entra in campo più volitiva e va subito vicina al pari: Pellegrini colpisce il palo, poi Vasquez è bravo sul tentativo di respinta di Mancini. Gol sbagliato e gol subito, perché al 60′ Paredes stende in area Esposito e l’arbitro concede il calcio di rigore. Dal dischetto Colombo trasforma il 2-0. All’80′ Shomurodov  insacca con un gran colpo di testa il 2-1 su cross di Baldanzi, poi lo stesso uzbeko sfiora il pari. Nel finale è forcing per la Roma, che colpisce un palo con Dybala, ma il risultato non cambia più. 

 Il Torino batte 2-1 l’Atalanta all’Olimpico. I bergamaschi vanno in vantaggio al 26esimo con un poderoso colpo di testa di Retegui  su cross di Zappacosta. La reazione granata è efficace e al 31′ sul servizio di Adams, Ilic supera il portiere Carnesecchi con un pregevole pallonetto. Nel secondo tempo al 50′ il Toro si porta definitivamente in vantaggio: Ilic rifinisce per Zapata che si fa parare il tiro da Carnesecchi, ma sulla respinta, Adams mette  definitivamente in rete. E’ stata una partita bella, aperta, appassionante dove l’Atalanta ha costruito e sprecato tantissimo. Nel finale  per i nerazzurri bergamaschi entrano i neo acquisti Zaniolo e Samardzic, ma un palo, una traversa e Milinkovic Savic  impediscono loro di realizzare. L’occasione giusta per la Dea  arriva al 95esimo  in pieno recupero, quando l’arbitro Rapuano è richiamato al monitor per un contatto sospetto di Lazaro in area sul neo-entrato Cassa. L’arbitro decreta il calcio di rigore, ma dal dischetto Pasalic  si fa  parare il tiro da Milinkovic-Savic con un balzo prodigioso.

La Juventus batte 3-0 il Verona ed è solitaria in testa alla classifica a punteggio pieno. A sbloccare il match del Bentegodi ci pensa Vlahovic al 28’, con un gran sinistro che  batte Montipò sull’invito in profondità di Yildiz. Il raddoppio bianconero arriva al 38′: Cambiaso trova in profondità Mbangula e il suo cross è perfetto per la testa di Savona, che realizza con un gran colpo di testa. Nella ripresa la Juve attende compatta e tranquilla, poi riparte con grande decisione in contropiede. Al 53’ Tchatchoua entra in ritardo e butta giù in piena  area Mbangula.  Vlahovic  batte dal dischetto e non sbaglia. Non poteva esserci avvio migliore per il nuovo tecnico Thiago Motta, che oltre che bravo è anche fortunato. Non ha difficoltà a lanciare i giovani e dopo l’esordio nel primo turno con gol di Mbangula (e in questo match assist e rigore procurato), fa il suo esordio contro i veneti con un gol anche il giovane Nicolò Savona. E’ la Juve più giovane di sempre nell’era dei tre punti, con un’età media dell’undici titolare di 23,6 anni, dove presenta sei italiani in campo. Fondamentale ancora una volta l’apporto dei giovani della Next Gen. A fine gara l’analisi del tecnico bianconero “Sul primo gol si vede l’atteggiamento del gruppo: andare in pressing significa prendersi dei rischi, però il vantaggio è grande perché recuperi palla  e puoi trovare l’avversario scoperto”-

Di seguito I risultati della 2a giornata di Serie A 2024/25;

PARMA-MILAN 2-1    UDINESE-LAZIO 2-1      INTER-LECCE 2-0

MONZA-GENOA 0-1  FIORENTINA-VENEZIA 0-0  TORINO-ATALANTA 2-1

NAPOLI-BOLOGNA 3-0   ROMA-EMPOLI 1-2   CAGLIARI-COMO 1-1 VERONA-JUVENTUS 0-3-

 Il mondo del calcio piange la scomparsa di Sven-Goran Eriksson, scomparso a 76 anni. L’ex allenatore tra le altre di Lazio (con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 1999-2000), Sampdoria e Roma, aveva annunciato all’inizio dell’anno di avere un cancro al pancreas: E lo ha accettato con serenità. Onore all’uomo e al tecnico.

 

 

Nella prima giornata di Serie A, l’Inter pareggia 2-2 contro il Genoa pertanto il suo esordio a difesa dello scudetto in questa stagione non inizia bene. I campioni d’Italia dirigono la partita e giocano soprattutto in orizzontale, ma il Genoa chiude gli spazi e si difende con ordine. A Marassi è il Grifone a sbloccare il match al 20′: Sommer respinge  male un colpo di testa di Bani, la palla sbatte sulla traversa e Vogliacco è il più veloce di tutti a spingere in rete. Al 30’ l’Inter pareggia a seguito di un cross di Barella, Thuram salta  a centro area e realizza con un gran colpo  di testa.  All’83’ l’Inter passa in vantaggio dopo uno splendido assist di Frattesi per Thuram, che supera Gollini in uscita con un facile pallonetto.  Inzaghi fa entrare alcuni panchinari di lusso: Darmian, Taremi,  Carlos Augusto e Frattesi, ed è proprio quest’ultimo ad essere determinante. L’ex Sassuolo trova Thuram, che con uno pallonetto batte il portiere Gollini. Il guardalinee annulla, ma il Var conferma il gol. Quanti errori ci sarebbero stati in più sui campi se non ci fosse stato questo dispositivo elettronico? In pieno recupero il pareggio per il Genoa: Bisseck in area respinge con un braccio un cross largo. Il Var richiama l’arbitro che poi accorda il rigore. Messias nel primo tentativo si fa respingere il rigore da Sommer, che poi non sbaglia la ribattuta. Bisseck  ha confermato di essere bravo a sganciarsi in avanti, ma difetta nelle chiusure in difesa. Non sarebbe meglio invertire la sua posizione in campo?

A San Siro il Milan pareggia 2-2 col Torino. E’ stata una partita che ha espresso forti emozioni. Al 30′ Zapata apre per Bellanova, che prende il palo di testa e sulla  carambola dopo aver ballato la palla sulla linea, Thiaw  nella concitazione, spedisce il pallone  dentro la sua porta.  Nella ripresa il Milan prova a spingere per trovare la rete del pareggio, ma  è invece il Toro che raddoppia:  Al 68′ c’è uno scambio tra Ilic e Lazaro sulla sinistra, con quest’ultimo che effettua un cross  perfetto per Zapata, il quale di testa schiaccia a rete. Nel finale  si assiste alla  reazione d’orgoglio del Milan. All’ 89′  un tiro di Reijnders  è deviato in porta da Morata a centro area che realizza il primo gol con la nuova maglia. Il pareggio i rossoneri lo ottengono   a tempo scaduto  al 95′: a seguito di un cross di Musah,  Okafor  con  un  gran tiro al  volo realizza. il Torino di Vanoli per poco non è riuscito nell’impresa di vincere, con la semplicità di un calcio lineare. Il Milan nel secondo tempo ha meritato di pareggiare, dopo aver dimostrato una grande capacità di reazione.

Verona – Napoli 3-0- Dopo un primo tempo equilibrato, i partenopei nel finale del primo tempo riescono a collezionare un paio di occasioni. Nella ripresa l’Hellas di Zanetti gioca una gara perfetta e trova il vantaggio al 50′ con Dailon Livramento che dopo aver raccolto l’assist di esterno di Lazovic, anticipa Juan Jesus e batte il portiere  Meret. Il raddoppio lo firma Mosquera al 75′, con un preciso diagonale dopo aver raccolto  il preciso passaggio di Duda. Il 3-0 arriva in pieno recupero: Harroui crossa dalla destra per Lazovic e il suo tiro viene deviato in porta da Mosquera da pochi passi. Per gli azzurri, che hanno perso Kvaratskhelia a fine primo tempo per un problema muscolare, da annotare c’è solo una traversa di Anguissa. Antonio Conte dopo aver  fatto presente ultimamente di  avere dei dubbi sul valore della rosa del Napoli e a fine gara  si è espresso così “Chiedo scusa, prestazione inaccettabile, il problema è grave”. La campagna acquisti del Napoli era stata incentrata sulla cessione di Osimhen, che per il momento non è stata ancora effettuata.i

 

La Lazio, supera il Venezia per  3-1. I Lagunari vanno in vantaggio al 3’ a seguito di una rimessa lunga di Sverko, Rovella non trattiene il pallone e Kofod Andersen può calciare a giro sul secondo palo in rete. All’11’ la Lazio pareggia: Castellanos sradica la sfera a Svoboda e batte Joronen con estrema semplicità. Zaccagni ribalta il risultato su rigore al 44’, per un fallo concesso dal difensore del Venezia  Sverko su Castellanos. All’81’ discesa perfetta sulla destra di Lazzari, che crossa forte e teso al centro, incontrando la deviazione nella propria porta di Altare, causando un’autorete. Nella ripresa la squadra biancoceleste ha accusato un po’ di stanchezza e il Venezia ne ha approfittato per rendersi pericolosa.  La Lazio in Castellanos sembra aver trovato un degno erede del grande bomber del passato Ciro Immobile.   Lo spagnolo ha offerto una prestazione esemplare: oltre a un gol e a un rigore provocato, ha colpito un palo e una traversa. 

La Juventus batte 3-0 il Como e inizia nel migliore dei modi il campionato.  Al 23′,  il debuttante Mbangula , giovane esterno belga schierato a sorpresa tra i titolari, realizza un bel gol al culmine di un’azione personale. Da sinistra si accentra e dal limite dell’area realizza  di destro con un potente e preciso rasoterra.  Una volta in vantaggio  la partita si incanala a senso unico. Il raddoppio dei bianconeri  arriva al 46’:  Yildiz mette in area, velo di Vlahovic, il pallone arriva a Weah, il cui sinistro di prima intenzione colpisce la traversa e oltrepassa la linea di porta. La goal line technology  certifica che la palla è entrata realmente. Al 91′ gran giocata sulla destra  di Cambiaso  che realizza il terzo gol con un bel tiro a giro dal limite dell’area di rigore. Dušan Vlahović ha cercato di partecipare alla festa ma è stato sfortunato: nel giro di pochi minuti ha colpito per due volte il palo e si è visto annullare un bel gol di testa per un fuorigioco millimetrico  di Cambiaso. Non è iniziato nel migliore dei modi Il ritorno del Como in serie A dopo 21 anni di attesa, ma ci sarà tempo per recuperare. Mbangula? Gioca perché se lo merita”, sottolinea Thiago Motta, che all’esordio ha mostrato tutte le sue qualità: corsa, velocità, dribbling e precisione nel tiro. Il neo tecnico italo brasiliano della Juventus riesce spesso a scoprire giovani talenti, cosa che resta molto difficile ad altri allenatori che siedono su panchine blasonate.

L’Atalanta batte 4-0 il Lecce. A decidere il match di “Via del Mare” sono i due nuovi acquisti lanciati dal 1′ da Gasperini, Brescianini e Retegui, entrambi autori di una doppietta. Al 35′ il cross di Zappacosta trova Retegui  libero di staccare di testa e dopo la parata di Falcone, Brescianini è lesto ad anticipare tutti e a scagliare in rete. I cross dagli esterni sono un fattore  determinante per l’Atalanta che al 45′ trova il meritato raddoppio: in questa occasione è Ruggeri ad effettuare il traversone e a svettare è ancora Retegui, che realizza di testa. Al 57′ un netto pestone del neo entrato Coulibaly su Retegui, causa il calcio di rigore e dal dischetto lo stesso centravanti realizza con freddezza. Al  66′ Brescianini  realizza il quarto gol con  un bel destro piazzato all’interno dell’area di rigore. A Via del Mare si è assistita ad una sola squadra in campo l’Atalanta e questo nonostante gli infortuni e gli assenti eccellenti per questioni di mercato.

Di seguito i risultati della 1a giornata:

 GENOA-INTER 2-2   PARMA-FIORENTINA 1-1  EMPOLI-MONZA 0-0

MILAN-TORINO 2-2  BOLOGNA-UDINESE 1-1  VERONA-NAPOLI 3-0

CAGLIARI-ROMA 0-0  LAZIO-VENEZIA 3-1  LECCE-ATALANTA 0-4

JUVENTUS-COMO 3-0

 

 

I  valori educativi dello sport sono fondamentali  perchè offrono un contributo decisivo all’educazione e alla formazione dei giovani. Per questa ragione Educazione e Sport sono ormai  un binomio indissolubile. In un momento dove nella nostra società  si ravvisa una fase particolarmente delicata del mondo giovanile, il movimento aggregativo sportivo è sempre più un’ancora di salvezza per molti adolescenti. Si può  affermare con assoluta  certezza, che  lo sport  rappresenta la terza agenzia educativa dopo la famiglia e la scuola. Tra le tante persone che hanno fatto della loro attività sportiva uno stile di vita, c’è l’ex arbitro Claudio Gavillucci di Latina.  Nel 2018 durante una partita del campionato di Serie A, sospese Sampdoria-Napoli per i cori contro il calciatore di colore del Napoli Koulibaly.  Applicò il regolamento ma incredibilmente si ritrovò estromesso dalla classe arbitrale in Italia. Lo abbiamo incontrato per conoscerlo da vicino, dopo anni come protagonista di quell’episodio che lo fece salire agli apici della cronaca.

Claudio Gravillucci

Claudio Gavillucci, buongiorno, come avvenne  il tuo approccio allo Sport?

Come  succede spesso nel mondo arbitrale,  iniziai  a fare il calciatore e tra le mie caratteristiche più evidenti c’erano quelle del temperamento, rispetto a quelle atletico tattiche. Per questa ragione mio zio che a quei tempi faceva l’allenatore, mi consigliò di fare il corso d’arbitro  perché secondo  lui avrei potuto fare una bella carriera. Dello stesso parere si  dimostrò Carlo Bersanetti allora  Presidente della Sezione Arbitri di Latina e attuale Consigliere Regionale della FGCI che mi incoraggiò a proseguire dopo avermi visionato ad arbitrare alla Macir Cisterna. Posso dire che in campo mi sono sempre impegnato e ho sempre dato il massimo, ma non pensavo un giorno  di poter arrivare ai massimi livelli. Iniziai a crederci quando passai  più tardi alla massima categoria nazionale e al termine delle gare, riscontravo tutte valutazioni positive nei mie confronti,  così iniziai a prendere la cosa più seriamente.  Nell’arbitraggio  cercavo di metterci il massimo della professionalità e se sbagliavo, ero il primo ad essere dispiaciuto ed ero pronto a chiedere scusa alle squadre,  naturalmente negli spogliatoi.  Oggi posso dire che essere riuscito  a calcare i campi di San Siro e di altri grandi stadi italiani, è stata per me una  grande soddisfazione.

Qual’è l’aspetto caratteriale più importante che deve avere un arbitro?

A mio parere un buon arbitro è quello che riesce ad intervenire nelle decisioni arbitrali in modo autorevole e non autoritario per far rispettare le regole del gioco. A utilizzare il fischio e sovente  i cartellini sono capaci tutti, ma l’arbitro che fischia poco, estrae pochi cartellini e termina la gara  senza  alcun tipo di polemica, credo che alla fine sia  l’arbitro migliore.

Ci sono differenze nell’arbitraggio tra le carie categorie?

 Le regole e l’approccio dell’arbitro alla partita sono chiaramente  le stesse, quello che cambia è l’ambiente e la qualità del gioco che nella massima categoria è più tecnico e veloce. Si arbitra in stadi più grandi, con tanti spettatori.  In Serie A c’è una forte pressione mediatica e questa è probabilmente  la cosa più difficile da gestire, perché quando si commette  un errore a San Siro non è la stessa cosa che farlo ad es. sul campo di gioco del Santa Maria.

Vogliamo ripercorrere il momento di quella gara   contro il Napoli che è stata decisiva  per l’esito della tua carriera ad alto livello?

Quell’episodio  è ormai di dominio pubblico. Al 35 del p.t. i cori di scherno dalla curva dei tifosi della Sampdoria continuavano insistenti nei confronti dei napoletani e di Koulibaly, così io come da regolamento,  sospesi temporaneamente la partita, minacciando di concluderla definitivamente, se queste intemperanze non fossero terminate. Per fortuna dopo cinque minuti di interruzione i cori terminarono e così  si  riprese a giocare e riuscii a portare a  termine la gara. Quel giorno  si ripropose quello che da sempre è il grave e insoluto   problema del calcio italiano: il razzismo. A quei tempi probabilmente non si era  pronti per fronteggiare definitivamente questa piaga, pertanto  sono stato  considerato l’unico capro espiatorio. Eppure mi ero attenuto  solo alle disposizioni Uefa e Fifa, ma la mia scelta fece scalpore, perché il fenomeno non  venne percepito  interamente  nella sua gravità. In ogni caso quel precedente è servito, perché da quel momento l’arbitro in Italia non è più l’unico a prendersi carico della della sospensione della gara.  Oggi tutto  è demandato al responsabile della forza pubblica. 

Purtroppo  quell’episodio ti causò l’interruzione di una carriera importante. Dopo hai ripreso ad arbitrare, ma  non è stato più in Italia vero?

A seguito di un viaggio in Inghilterra, ebbi modo di conoscere in palestra un arbitro di Premier League e dal momento che la passione non conosce confini, questi mi ha invitò a riprendere ad arbitrare. Seguii il suo consiglio, così ebbi modo di conoscere un altro modo di fare calcio proprio nel nord dell’Inghilterra dove nacque questo meraviglioso sport. Ho arbitrato la prima squadra fondata al mondo  nel 1856 lo Sheffield Footboll club e di seguito tante altre squadre fondate successivamente nel 1860 e nel 1870. Posso dire che in quel campionato ci si ritrova immersi in uno spirito senza barriere, dove il rapporto con i tifosi è un rapporto carnale. Al 90’ finisce veramente la partita e non c’è alcun strascico finale.

Attualmente ti stai impegnando in altri settori specifici del mondo del calcio, ce ne puoi parlare?

Ho fondato questa Associazione “Referee Abroad”, insieme a  un altro collega. Ci ritroviamo come arbitri in giro per il mondo a fare esperienze internazionali, cercando di diffondere quelli che sono i veri  valori dello sport quali l’uguaglianza, l’inclusione, la pace e il rispetto per le regole.

Grazie e buona fortuna Claudio Gavillucci

 

Fiorentina- Cagliari  3-2 all’Unipol Domus. Gli occhi sono tutti per Claudio Ranieri, che ha deciso di non allenare più, dopo aver firmato l’ultimo capolavoro, quello della salvezza del Cagliari. La Fiorentina passa in vantaggio al 39': da una palla conquistata a centrocampo,  Castrovilli serve Bonaventura che entra in area e con un bel sinistro a giro, beffa Scuffet. A inizio ripresa il Cagliari si riversa in avanti  e ottiene il pareggio al 64’: da un cross di Prati,  Deiola realizza di testa. Al minuto 84, il Cagliari va nuovamente in vantaggio: Mutandwa, giovanissimo, al primo centro in Serie A, fa un gol eccezionale: parte da sinistra, si accentra e realizza con un gran tiro sul secondo palo. A un minuto dal termine,  la viola pareggia:  da una punizione di Biraghi, Nico González  s’inserisce con tempismo  e beffa Scuffet.  Nei minuti di recupero la beffa clamorosa  per gli isolani: il Var richiama al monitor l’arbitro per un contatto in area Di Pardo-Beltran. L’arbitro assegna  il penalty e Arthur lo realizza con freddezza.

Milan Salernitana 3-3.  Nei primi 45’ c’è soltanto  il  Milan in campo, ma trova il portiere campano Fiorillo che si esalta e para ogni tiro. Purtroppo per lui dopo 22 minuti commette  una papera clamorosa, perde  il pallone e così Leao mette in rete a porta vuota. Giroud  alla sua ultima partita in rossonero al (27') raddoppia con una bella girata in area da un corner di Florenzi. A quel punto il tecnico della Salernitana Colantuono effettua delle sostituzioni  per  dare impulso alla squadra e riesce nell’intento. Simy al  (64'), lasciato solo in mezzo all'area, accorcia le distanze di testa sugli sviluppi di un corner. Al 77’ Calabria sempre di testa beffa Fiorillo su perfetto assist di Pulisic. Nel finale, Sambia accorcia nuovamente le distanze con un bel sinistro dal limite e infine Simy pareggia i conti al  90’,   pronto a recuperare il pallone dopo il tiro di Tchaouna.  E’ stata l’ultima partecipazione in rossonero per i seguenti elementi: Mirante, Caldara, Giroud, Kjaer e il tecnico Stefano Pioli. 

L’Atalanta batte il Torino 3-0 davanti al suo pubblico.  Nella giornata dei festeggiamenti per la netta vittoria per 3-0 contro il Bayer Leverkusen in Europa League, nel primo tempo i ragazzi di mister Gasperini non dimostrano alcun segno di fatica. Con il passare dei minuti i bergamaschi  prendono sempre più campo e al 26’ passano in vantaggio. Giocata di De Ketelaere per Scamacca, che si gira e fa partire un gran tiro che vale l’1-0. Poi al 43’ De Ketelaere dalla destra serve Pasalic, che all'altezza dell'area di rigore tira in porta, il portiere del Torino si fa sfuggire il pallone e sulla ribattuta l'eroe di Dublino Lookman non manca l'appuntamento con il gol. Anche nella ripresa i bergamaschi continuano ad attaccare e un terzo gol di Lookman dopo un’ora di gioco viene annullato. Il 3-0 dell’Atalanta  arriva al 71’ per un calcio di rigore accordato per un fallo di Tameze sempre su Lookman.  Pasalic incaricato del tiro, batte Gemello dagli undici metri. Per l’Atalanta c’è ancora l’ultimo atto del suo campionato e in caso di vittoria nel recupero contro la Fiorentina, chiuderebbe il campionato al terzo posto.

Verona e Inter onorano fino alla fine il campionato e pareggiano 2-2.  I nerazzurri passano in vantaggio al 10' con Arnautovic, bravo ad approfittare di un errore di Cabal e a vincere il corpo a corpo con Coppola. L'Hellas  trova il pareggio al 19' con Noslin, e  questi al 37' ricambia l'assist di Suslov e regala allo slovacco l'assist per il 2-1.  Nel primo minuto di recupero grande lancio di Dimarco per Frattesi che smorza di petto per Arnautovic,  il quale  di prima  pareggia il risultato. Grandissima prova del portiere veronese Perilli autore di almeno 5-6 interventi decisivi, mentre da segnalare nell'Inter l'esordio in Serie A a 31 anni del terzo portiere, scuola nerazzurra  Raffaele Di Gennaro che ha disputato gli ultimi 25 minuti di gioco al posto di Audero. Con il pareggio contro il Verona si è concluso il campionato strepitoso dei nerazzurri, dominato in lungo e in largo con 29 vittorie, 7 pareggi e due sole sconfitte contro il retrocesso Sassuolo. La classifica la dice tutto con 19 punti di vantaggio sulla seconda in classifica,  Milan.

Si è giocata la 38a e ultima giornata di Serie A che ha emesso  una serie di verdetti definitivi. A Cagliari, la Fiorentina  vince e conquista matematicamente l’accesso alla prossima Conference. Commovente il saluto di entrambe le squadre e gli arbitri a Claudio Ranieri che in settimana ha dato l’addio al calcio. Rimarrà per sempre il ricordo di un tecnico appassionato, competente e sempre molto equilibrato. Il Genoa diretto quest’anno molto bene  da Gilardino, ha  battuto anche il Bologna (da tutti considerata la squadra sorpresa di questo campionati), con le reti di Malinovskyi e Vitinha. La Juve torna alla vittoria vincendo per  2-0 contro  il Monza,  con due gol nel primo tempo al 26' con Chiesa e Alex Sandro al 28'. Dopo il pareggio 3-3  tra Milan e Salernitana,  il pubblico ha reso omaggio a Stefano Pioli, Giroud e Kiaer nel giorno della loro ultima partita in rossonero. Pareggio con  fischi a Napoli contro il Lecce. Dopo lo scudetto dell’anno scorso, la squadra partenopea è stata la più grande delusione di questo campionato ed è difficile spiegarlo sotto l'aspetto tecnico. Calzona che è stato il terzo tecnico a succedersi quest’anno sulla panchina partenopea, termina a quota 53 punti e in nona posizione. Nell’ambito del discorso salvezza, l’impresa la compie ancora una volta Davide Nicola (ormai specializzato in questo genere di imprese), con l’Empoli, che batte la Roma al 93’con Niang.  A Frosinone c’è stata l’impresa dell’Udinese,  con la rete determinante dei friulani da parte di Davis. Ottima la disamina a fine partita del Presidente del Frosinone Stirpe che dimostrato equilibrio e serietà. Questi i verdetti del campionato: Inter, campione d'Italia, Milan, Juventus, Bologna e Atalanta in Champions League, Roma e Lazio in Europa League, Fiorentina in Conference. Retrocedono in Serie B, Salernitana, Sassuolo e Frosinone. 

I risultati della 38.a e ultima giornata di campionato di Serie A:

CAGLIARI-FIORENTINA 2-3  GENOA-BOLOGNA 2-0   JUVENTUS-MONZA 2-0

MILAN-SALERNITANA 3-3    ATALANTA-TORINO 3-0  NAPOLI-LECCE 0-0

EMPOLI-ROMA 2-1   FROSINONE-UDINESE 0-1  VERONA-INTER 2-2

LAZIO-SASSUOLO 1-1

 

 

Fiorentina e Napoli pareggiano 2-2. Dopo otto minuti il Napoli è già in vantaggio: calcio d’angolo di Politano, perentorio colpo di testa di Rrahmani e palla in rete. Dopo il vantaggio il Napoli  si abbassa troppo e prende due gol in pochi minuti. Al 40’ pareggia la Viola: da un fallo di mano di Lobotka nasce una punizione dal limite che Biraghi mette all’incrocio dei pali. Passano solo due minuti e i toscani raddoppiano:  Politano sbaglia il passaggio, se ne impossessa  Nzola che realizza con un perfetto rasoterra. Nella ripresa al 57’ c’è un altro capolavoro su punizione di Kvaratskhelia che calcia magnificamente e colpisce il sette. La partita è piacevole, con continui capovolgimenti e al 62’ è ancora il Napoli ad andare vicino al gol, ma il tiro di Politano si stampa sul palo a Terracciano battuto. E’ un risultato di parità che serve a poco a entrambe.

L’Atalanta batte il Lecce 2-0 a Via del Mare e conquista aritmeticamente la qualificazione alla prossima Champions League. Nel primo tempo è la Dea a fare il match, ma i giallorossi resistono  grazie alle strepitose parate di Falcone e rispondono a loro volta, con le azioni di Piccoli e Dorgu. Nella ripresa al (48′) l’Atalanta passa in vantaggio:  Scamacca, inventa un assist di esterno destro e lancia in profondità ( il subentrato) De Ketelaere  che realizza con un delizioso pallonetto.  Al (53′)  Scamacca  approfittando di un’uscita sbagliata di Falcone, raddoppia di testa sugli sviluppi di un corner. A quel punto il match perde d’intensità e nel finale c’è una sola azione degna di nota: il palo colpito da Piccoli su punizione. L’Atalanta a quel punto gestisce il risultato e le energie in vista  della finale di Europa League mercoledì prossimo  a Dublino contro il Bayer Leverkusen.

Il Torino batte 3-1 il Milan. Il Toro approccia bene la gara e al 27′ va in vantaggio: Cross di Rodriguez dalla sinistra, Zapata stacca più in alto di tutti e segna con grande determinazione. Al 38′ i granata raddoppiano ancora di testa con Ilic, su cross dalla destra di Bellanova. Nella ripresa al 47’ l’ex di turno Rodriguez  dopo aver raccolto la sfera dal limite dell’area lascia partire un bolide mancino di collo-esterno che sbatte sul palo e carambola in rete. A quel punto si assiste alle  reazione d’orgoglio del Milan con un paio di occasioni clamorose. Nei minuti di recupero, Bennacer trasforma il rigore concesso per ingenuo fallo di Masina sullo scatenato Pulisic.  A fine campionato contano le motivazioni nel raggiungere gli obiettivi ed il Torino ne ha mostrate di più.

Inter e Lazio pareggiano 1-1 nel giorno della festa scudetto nerazzurra a San Siro. Nella prima frazione il portiere laziale  Provedel, si dimostra in gran forma con tre parate determinanti. I nerazzurri nonostante l’impegno, dimostrano di non avere la solita concentrazione. La Lazio passa in vantaggio al 33′ con una precisa  conclusione dal limite dell’area di Kamada.  I biancoazzurri riescono a contenere gli spunti offensivi dell’Inter grazie alla disposizione alta in campo. Nella ripresa  al 58’ c’è una doppia occasione dei milanesi  per arrivare al pareggio:  Provedel prima devia in angolo una conclusione di Barella, poi dal conseguente calcio d’angolo, c’è un colpo di testa di Lautaro con palla che si stampa sul palo. Al 42’  i nerazzurri raggiungono il  pareggio: a seguito di una  punizione calciata da Sanchez, Dumfries s’innalza e con un gran colpo di testa mette in rete.

 Il Cagliari batte 2-0 il Sassuolo e conquista aritmeticamente la salvezza. Al Mapei Stadium va in scena una gara nervosa, giocata a ritmi bassi e zeppa di errori.  Nel primo tempo le occasioni migliori capitano a Pinamonti e Lapadula, ma la mira è imprecisa   Nella ripresa al (71′), Lapadula tira a rete, Obiang respinge e Prati (entrato da tre minuti), riesce ad andare in gol di sinistro. Una volta sotto, il Sassuolo non riesce più a riprendersi.  Nel recupero, Lapadula al (91′) mette al sicuro il risultato battendo un calcio di rigore accordato per un fallo di Kumbulla in area. Nel finale il Sassuolo rimane in dieci in quanto M.Henrique rimedia un cartellino rosso per proteste. A seguito di questo risultato, il Sassuolo retrocede aritmeticamente, dopo 11 anni ininterrotti  in Serie A.

La Juve  guidata in panchina da Montero pareggia 3-3 con il Bologna al Dall’Ara. E’ stata una partita dai due volti e per lunghi tratti esaltante.  Al 2’ sugli sviluppi di un  corner, Riccardo Calafiori, infila in mischia il vantaggio dei padroni di casa. Il Bologna insiste e al 12’ su di uno spiovente dalla sinistra di Ndoye,  Szczesny è di nuovo battuto dal colpo di testa di Castro. Nella ripresa è sempre il Bologna ad essere più determinato, così Calafiori arrivato davanti a Szczesny lo scavalca con un pallonetto.   Calafiori si conferma un difensore molto  interessante ed è  bravo a firmare il terzo gol con un pallonetto  delizioso davanti a Szczesny. Sotto di tre reti, Montero si gioca prima la carta Yildiz, poi quella Milik e al  71’ fa entrare in campo anche Nicolò Fagioli, dopo la sua squalifica  legata alle scommesse. A quel punto inizia la rimonta bianconera. Al 76’ Chiesa dopo essersi impossessato di una palla persa da  Lucumi, si presenta davanti a Skorupski e lo batte. La Juve spinta dall’orgoglio all’83’ con Milik su punizione, accorcia ulteriormente le distanze.  All’84’ infine Yldiz con un gran tiro dal limite, riporta il risultato incredibilmente in parità. 

A 90’ dal termine del campionato è ancora incerta la lotta per la retrocessione. Il Frosinone conquista la sua prima vittoria esterna della stagione battendo il Monza con un gol di Cheddira. Adesso le sarà sufficiente solo un punto nell’ultima giornata per salvarsi. Finisce in parità la gara del Friuli tra Udinese e Empoli condizionata dal grave errore del primo tempo che ha visto l’annullamento del gol del vantaggio azzurro con Maleh. Al 90′ arriva il gol del vantaggio azzurro con Niang su rigore ma è una partita interminabile, perchè al 98′ l’arbitro viene richiamato al Var per assegnare un rigore all’Udinese che Samardzic realizza al 104. Gli arbitri e il Var a volte non riescono a decifrare le situazioni più complicate in area, ma non sono nemmeno aiutati dalle finte cadute dei calciatori. Di seguito i risultati della 37.a giornata di campionato di Serie A:

FIORENTINA-NAPOLI 2-2   LECCE-ATALANTA 0-2   TORINO-MILAN 3-1

SASSUOLO-CAGLIARI 0-2   MONZA-FROSINONE 0-1  UDINESE-EMPOLI 1-1

INTER-LAZIO 1-1   ROMA-GENOA 1-0   SALERNITANA-VERONA 1-2

BOLOGNA-JUVENTUS 3-3

 

 

L’Inter sconfigge  il Frosinone  per 5-0  allo Stirpe. Simone Inzaghi fa riposare alcuni titolari dalla formazione base, per testare alcuni calciatori che nella stagione hanno giocato poco. Partono meglio i padroni di casa che si giocano la salvezza ma al 18’ l’Inter passa in vantaggio: Dimarco recupera palla e la passa a Thuram, che da sinistra pesca Frattesi  il quale al volo con un colpo di ginocchio insacca l’1-0. Nel secondo tempo  Bisseck centra la traversa  direttamente da calcio d’angolo. Al 60’L’assist di Frattesi  trova l’opportunista Arnautovic che deve solo toccare il pallone per indirizzarlo in porta. Al 77’ Buchanan appena subentrato a  Dimarco  dopo una fuga sulla fascia firma il 3-0 con un destro nell’angolino. E’ al suo primo gol nell’Inter, acquistato a gennaio ha avuto poche opportunità per dimostrare il suo valore. Il quarto gol lo realizza  Lautaro che non segnava dal 28 febbraio scorso, all’80’ su errore di Zortea. All’84’ c’è gloria anche per  Thuram che si invola in contropiede e supera Cerofolini con un pallonetto.  Il 5-0 è un risultato troppo severo  per il Frosinone, che ora rischia grosso nella corsa salvezza.

Il Bologna batte  il Napoli 2-0 al Maradona. Al 9′ i felsinei passano in vantaggio: Zirkzee prova il tiro e la palla deviata è destinata in calcio d’angolo, Odgaard  riesce a tenerla in campo, crossa e  Ndoye  realizza di testa.  Al 12’ il secondo gol degli emiliani: c’è un angolo  battuto da Urbanski, Calafiori spizza il pallone che poi viene raccolto da  Posch che lo deposita in rete. Il Napoli reagisce e al 20’  l’arbitro  Pairetto  gli assegna un calcio di rigore  per un fallo  su Osimhen. Politano si incarica del tiro dagli undici metri, ma  Ravaglia in tuffo riesce a deviare il pallone  in angolo. Nel secondo tempo si assiste ad un Napoli più determinato ma è probabilmente una giornata no. Grazie alla vittoria dell’Atalanta sulla Roma la qualificazione in Champions League del Bologna è matematica e al fischio finale della partita di Bergamo, per le strade della città emiliana, esplode la festa rossoblù. Il Bologna torna alla competizione più importante, la Champions League, sessant’anni dopo la sua partecipazione all’allora Coppa dei Campioni. 

Il Milan affonda 5-1 il Cagliari.  Dopo un primo tempo dai ritmi blandi, con i portieri quasi del tutto inoperosi, al 36′ si sviluppa  un’ azione a sinistra con Pulisic che crossa, Scuffet  intercetta, ma la palla arriva sui piedi di Bennacer che di piatto realizza. Nell’intervallo Pioli effettua  tre sostituzioni e fa entrare tre elementi: Okafor Tomori  e Leao.  Soprattutto quest’ultimo si rivela incontenibile per il Cagliari. Al 59’  Leao con una grande azione  dopo aver percorso 60 metri di campo mette Pulisic in condizione di segnare il secondo gol. Al 63’ a seguito di un cross dalla destra di Zappa, Nandez si inserisce e appoggia in rete. Al 74’  un grande destro dalla lunga distanza di Reijnders  si infila nell’angolino alla destra di Scuffet. Nel finale all’83’ il Milan dilaga: prima con lo scatenato Leao, che salta Scuffet e segna a porta vuota  e poi ancora con Pulisic all’87’ il cui destro è ribattuto da Mina, ma oltre la linea.  In un San Siro privo di incitamento  a seguito della protesta degli ultras rossoneri che anche questa sera  fanno sciopero del tifo, i rossoneri  tornano al successo e blindano il secondo posto. 

 La Lazio batte 2-0 l’Empoli.  La Lazio punta subito sul possesso palla, mentre l’Empoli si mostra compatta soprattutto tra mediana e difesa. I biancoazzurri  al 48’ vanno in vantaggio: su corner di Zaccagni, Patric  in acrobazia fa secco Caprile.  Nella ripresa l’Empoli anche a causa del gran caldo risulta meno pericoloso in zona gol e la Lazio si difende senza troppi affanni. All’89’ su assist di Pedro,  Vecino si  inserisce  e  va a segnare il 2-0. Prova generosa da parte dell’Empoli che ha lottato sino all’ultimo. I  toscani  hanno ottenuto solo un punto nelle ultime tre gare e per questa ragione la strada per la salvezza è  sempre più difficile.

La Juventus  pareggia 1-1 contro la già retrocessa Salernitana. All’Allianz Stadium nel primo tempo dopo una traversa colpita da Vlahovic, gli ospiti passano in vantaggio al 27′ sugli sviluppi di un corner grazie a un colpo di testa di Pierozzi.  Nonostante il palo esterno di Cambiaso  e il tentativo con Bremer, la Juventus dimostra di non essere in partita ed è accompagnata negli spogliatoi all’intervallo da una valanga di fischi.  Nella ripresa la Juventus reagisce con determinazione e dopo una traversa di Miretti, pareggia finalmente al 91’: tacco di Locatelli verso il secondo palo dove è pronto Rabiot ad insaccare in porta. Nel finale poi il salernitano Basic si divora il colpo del ko. E’ un risultato questo non all’altezza del blasone della Juventus, ma avrà occasione di rifarsi mercoledì nell’incontro di finale di Coppa Italia contro l’Atalanta.

L’Atalanta batte 2-1 la Roma.  Partono forte i bergamaschi con un’ora di dominio assoluto.  Al 18’ la Dea passa in vantaggio:  Scamacca in verticale a De Ketelaere, che controlla, rientra sul destro e  batte Svilar con una precisa conclusione di destro.  Al 20’ il raddoppio,  Scamacca triangola con Koopmeiners che arriva sul fondo e crossa all’indietro ancora per De Ketelaere che a porta vuota raddoppia. Poco più tardi lo stesso belga da posizione defilata calcia e colpisce il palo. L’olandese sembra un giocatore rinato a Bergamo dopo la stagione scorsa opaca al Milan. Nel secondo tempo continua il dominio dell’Atalanta che però spreca troppo in zona gol.  Al 64′ calcio di rigore per la Roma: De Roon entra in scivolata su Abraham che prima calcia e poi viene colpito dal centrocampista nerazzurro. Per Guida è rigore che il Var conferma e dal dischetto Pellegrini realizza. L’Atalanta con questa ennesima vittoria,  dimostra di essere in un periodo di grande forma.

 L’Udinese batte 2-0 il Lecce a Via del Mare. I friulani sembrano iniziare a beneficiare della cura Cannavaro e battono  un Lecce che era già aritmeticamente salvo.  Al 36′ la rete è nell’aria per la maggior efficacia dei friulani: su cross di Payero c’è il perfetto colpo di testa di Lorenzo Lucca. I friulano rischiano poco gli attacchi dei salentini anche nel secondo tempo  e raddoppiano nel finale all’84: il subentrante Davis impegna Falcone, ma Samardzic si avventa sulla ribattuta e firma il 2-0 .

Di seguito i risultati della 36.a giornata di campionato di Serie A: 

FROSINONE-INTER 0-5   NAPOLI-BOLOGNA 0-2    MILAN-CAGLIARI 5-1

LAZIO-EMPOLI 2-0    GENOA-SASSUOLO 2-1    VERONA-TORINO 1-2

JUVENTUS-SALERNITANA 1-1   ATALANTA-ROMA 2-1   LECCE-UDINESE 0-2

FIORENTINA-MONZA 2-1

 

 

Monza e Lazio pareggiano 2-2. All’11’ i biancocelesti sbloccano il match: Kamada raccoglie un pallone al limite dell’area e calcia di potenza, Di Gregorio riesce a respingere sulla traversa e  sulla ribattuta Immobile  spinge la palla in rete. E’ un gol che gli mancava da tre mesi. La partita dimostra di essere avvincente con chiare occasioni da gol da entrambe le parti. Al 73′ arriva il pareggio: dalla destra Donati trova Pessina che stacca di testa, Mandas riesce a parare con un ottimo intervento e sulla respinta Djuric realizza. Inizialmente il gol viene annullato per fuorigioco, ma l’intervento del Var convalida la rete.  All’83’  Donati sbaglia il disimpegno verso Di Gregorio, Vecino  ne approfitta e deposita in rete il 2-1. Il Monza  nel finale trova il pareggio definitivo: Pessina disegna un cross perfetto per Djuric, che con un gran colpo di testa  realizza. E’ la forza dei bomber di grossa stazza. Il punto crea difficoltà ai biancocelesti il cui sogno Champions si fa sempre più complicato. 

Al Mapei Stadium finisce 1-0 tra Sassuolo e Inter.  Con gli esterni alti, il Sassuolo aggredisce e attacca con tanti uomini. Grazie a questa disposizione tattica è il Sassuolo a passare in vantaggio al 20′ con Laurienté, bravo a concretizzare l’assist di Doig dopo un’incertezza di Dumfries. L’Inter prova a reagire e dopo aver sfiorato  due volte il pareggio, va in gol con Lautaro Martinez, ma l’arbitro annulla per fuorigioco dopo un lunghissimo check del Var. Nella ripresa  l’Inter è costantemente nella metà campo avversaria ma non riesce a trovare la giocata vincente. Incredibile ma vero:  è la seconda e unica sconfitta della stessa squadra nella stagione vincente dell’Inter. Il risultato odierno può essere classificato  come la classica partita di fine campionato quando diverse sono le motivazioni fra le  squadre.

Roma e Juventus pareggiano 1-1 all’Olimpico. Dopo un buon inizio dei bianconeri con un’occasione per Chiesa e una con Vlahovic, la Roma inizia ad attaccare e   passa in vantaggio al 15′. Baldanzi scatta sulla destra e crossa al centro per Dybala che serve Cristante: il  suo tiro, trova la deviazione di Gatti e sulla sua respinta, Lukaku è pronto a realizzare. La Juve reagisce e al 31′ trova il pareggio: Chiesa a seguito di una grande azione  crossa dalla destra e  Bremer con un  gran colpo di testa mette in rete. Nella ripresa De Rossi lascia negli spogliatoi Dybala  che a seguito dei tanti impegni anche europei, probabilmente deve essere gestito in questo modo. Si assiste ad una ripresa condita di azioni ed occasioni importanti da una parte all’altra con i portieri in grande evidenza, sopratutto Svilar in grande forma. La sfida dell’Olimpico è stata bella ed equilibrata dall’inizio alla fine con il risultato finale che rispecchia ampiamente quanto visto in campo. Parità anche nei legni colpiti dalle due squadre con Kristensen e Chiesa ad un passo dal gol

Milan-Genoa termina  3-3. il Milan parte malissimo e subisce l’iniziativa degli ospiti. Al 5′ Tomori commette un ingenuo fallo  su Vogliacco in piena area.  Dal dischetto si presenta Retegui che non sbaglia e fa 1-0. Il Milan  reagisce e va vicino al pari con Pulisic che colpisce il palo, prima di trovare il pareggio con Florenzi al 45′ bravo ad inserirsi e a colpire di testa su cross di  Chukwueze.  Ad inizio ripresa la squadra di Gilardino passa di nuovo in vantaggio: sul cross di  Vogliacco svetta Ekuban, che in vantaggio su Gabbia, realizza con un gran colpo di testa. Al 72′ la squadra di Pioli ritrova il pareggio con Gabbia che stacca alla perfezione sul cross di Florenzi da calcio d’angolo e fa 2-2. I rossoneri continuano a spingere e al 75′ passano nuovamente in vantaggio: Pulisic pennella una palla sul secondo palo sulla quale Giroud arriva al volo con il sinistro battendo Martinez. Al 42′ arriva il definitivo pareggio. Thorsby scappa a Reijnders sulla destra e mette in mezzo un rasoterra velenoso. Tomori nel tentativo di spazzare, rinvia addosso al neo entrato Thiaw che batte involontariamente Sportiello.  Al termine di questa rocambolesca partita, sono tanti i fischi da parte dei tifosi rossoneri, che per la sesta gara di fila tra campionato ed Europa League, non vedono vincere la propria squadra.

 Pareggio 1-1 tra  Udinese e Napoli. Gli ospiti fanno la partita e gestiscono il palleggio, bassa e compatta, l’Udinese si difende invece con tanti uomini e riparte. Nella prima frazione si registrano delle occasioni da entrambe le squadre, ma non particolarmente pericolose. Nella ripresa al 51’ il Napoli passa in vantaggio: Politano col destro pennella un traversone sul quale Osimhen con un preciso colpo di testa realizza. Più tardi lo stesso centravanti nigeriano dopo essere stato servito sul filo del fuorigioco, batte nuovamente Okoye,  ma il Var gli  toglie la doppietta per un fuorigioco millimetrico. Nei minuti di recupero al 92′ l’Udinese riesce a pareggiare: da un cross di Samardzic arriva la sponda di Kristensen  per Success, il quale  si gira  e incrocia sul palo opposto battendo Meret .


Pareggio  a reti inviolate tra Torino e Bologna. Primo tempo difficile per la squadra di Thiago Motta, che rischia con la traversa colpita da Sanabria. Nella ripresa gli emiliani si salvano grazie alle parate di  Skorupski.  Grazie a questo pareggio, il Bologna  si avvicina alle qualificazioni  della prossima Champions. Tutto ancora è aperto nella lotta salvezza a tre giornate dal termine. Pareggio tra Cagliari e Lecce con la squadra di Gotti che pareggia nei minuti finali dopo che il Cagliari era passato in vantaggio con Mina, considerato che i sardi erano rimasti in dieci uomini a fine primo tempo per l’espulsione di Gaetano. Senza reti anche l’altro spareggio salvezza del Castellani tra Empoli e Frosinone dove è prevalsa la paura di perdere da parte di entrambe le squadre. Importantissimo successo del Verona sulla Fiorentina, con la squadra di Baroni che è a un passo dalla salvezza. Nel posticipo del lunedì, vittoria in rimonta dell’Atalanta: va in vantaggio la Salernitana poi nella ripresa Scamacca e Koopmeiners portano al successo i nerazzurri bergamaschi.

Questi i risultati dopo la 35.a giornata di campionato di Serie A :

TORINO-BOLOGNA 0-0   MONZA-LAZIO 2-2  SASSUOLO-INTER 1-0

CAGLIARI-LECCE 1-1  EMPOLI-FROSINONE 0-0 

MILAN-GENOA 3-3  ROMA-JUVENTUS 1-1  SALERNITANA-ATALANTA 1-2

VERONA-FIORENTINA 2-1 UDINESE-NAPOLI 1-1

 


L’Inter nel primo match a San Siro da campioni d’Italia, batte il Torino 2 a 0. Dopo un primo tempo senza particolari emozioni, a cambiare una partita molto equilibrata è Tameze, che stende da dietro Mkhitaryan ad inizio ripresa con un fallo da ultimo uomo. L’arbitro (ieri in campo c’era una terna arbitrale tutta al femminile) prima lo ammonisce, ma poi, richiamato al monitor, estrae il cartellino rosso. In dieci l’undici di Juric viene punito due volte in tre minuti da Hakan Calhanoglu: Il turco al 56′, grazie ad un passaggio da Mkhitaryan si ritrova in un’ottima posizione per effettuare un tiro al volo di sinistro che non lascia speranze a Milinkovic-Savic. Più tardi al 59′ lo stesso Calhanoglu raddoppia implacabile su rigore concesso per fallo in area di Lovato su Thuram. A questo punto Inzaghi concede alcuni minuti a dei giocatori panchina, ma la partita non ha più nulla da dire. I tifosi dell’Inter non aspettano altro che la partita finisca, per celebrare i protagonisti dello scudetto in un clima di grande festa.

Il Frosinone.in uno scontro diretto per la salvezza batte la Salernitana per 3-0.Primo tempo tutto a favore del Frosinone che sblocca la partita su calcio rigore al 10′: Sambia trattiene Valeri e dal dischetto si presenta Soulé che trasforma. Senza più l’assillo di dover sbloccare il risultato, i gialloblu controllano bene la partita, non corrono rischi in difesa e si propongono in avanti. Il raddoppio è solo questione di tempo. Al 25’ a seguito di un contropiede, Valeri serve Brescianini per l’inserimento del 2-0. La Salernitana ormai senza più nulla da perdere si spinge in attacco e le annullano due reti. Nella ripresa nonostante la maggiore spregiudicatezza dei granata, è il Frosinone a fare il terzo gol. All’85’ Brescianini apre per Zortea, che la piazza all’angolino per il 3-0 ciociaro. In questo match che ha sancito una vittoria così netta, si è assistito ad un Frosinone cinico e con grandi motivazioni che ha effettuato uno scatto importante nella zona-salvezza. La Salernitana che in questa stagione calcistica, ha vinto solo due gare e ne ha perse 23 è ormai matematicamente retrocessa in Serie B.

La Lazio batte 1-0 il Verona all’Olimpico. Dopo un primo tempo concluso in equilibrio, con la squadra di Tudor che crea una serie di occasioni, il match prosegue nel secondo tempo senza che sia stato effettuato nessun cambio. Al 48′ sugli sviluppi di un corner grande botta da fuori area di Felipe Anderson e palla sulla traversa. Ad un certo punto il tecnico croato pesca il giusto jolly dalla panchina, quel Zaccagni che entra ed è subito decisivo al (72′). L’esterno è bravo a sfruttare l’assist perfetto di Luis Alberto e a mettere in rete. Il Verona si getta all’attacco e all’82’ Mandas effettua una grande parata sul tentativo di girata da parta di Coppola. Al minuto 85′ la Lazio sfiora il secondo gol con Pedro che da posizione defilata, direttamente da calcio di punizione colpisce il palo. Grazie a questo successo, i biancocelesti restano in corsa per l’Europa, anche se non sarà facile viste le tante squadre che ambiscono ad un posto in Champions ed Europa League.

Pareggio 0-0 a Torino tra Juventus e Milan. A seguito di un problema nel riscaldamento per il portiere rossonero Mike Maignan, Pioli decide di schierare dal primo minuto Sportiello che si rivela determinante in alcune parate decisive. Il primo tempo si chiude con una fase di studio dove la Juventus ha la migliore occasione con Vlahovic al 7′ con una bel tiro su punizione parato da Sportiello con qualche difficoltà Al ritorno dagli spogliatoi, la Juventus riesce finalmente a rendersi pericolosa per due volte nel giro di pochi secondi. Gli ultimi 10 minuti del match vedono qualche azione offensiva del Milan. All’85° il portiere rossonero commette l’unico errore della partita in quanto devia male un colpo di testa morbido di McKennie e regala un’occasione d’oro ai bianconeri. Dopo un’azione convulsa in area, il tiro di Rabiot sembra diretto in porta, ma per fortuna dei rossoneri, Thiaw devia sulla linea in angolo. Il forcing finale della Juventus non porta nulla di buono e il match si chiude con un pareggio che serve davvero poco ai fini della classifica dei bianconeri.

Finisce 2 a 2 la sfida tra Napoli e Roma al Maradona. Nel primo tempo si assiste ad una partita vivace con una serie di occasioni da entrambe le formazioni. Svilar è in stato di grazia e lo dimostra con due grosse parate. Al 59′ Azmoun va giù in area dopo un contatto con Juan Jesus e l’arbitro indica il calcio di rigore: Dybala dal il dischetto spiazza Meret e porta in vantaggio i giallorossi. Gli azzurri reagiscono subito e dopo appena cinque minuti raggiungono il pareggio con un tiro dalla distanza di Olivera, che si insacca in rete anche grazie a una deviazione di Kristensen. All’80’ c’è un contatto sospetto in area su Kvaratskhelia e l’arbitro dopo aver rivisto l’azione al Var, concede il rigore ai padroni di casa, che Victor Osimhen trasforma. Al 90′ la squadra di De Rossi trova il gol del pareggio sugli sviluppi di un corner ed Abraham: sul filo del fuorigioco, con un gran colpo di testa realizza. Il suo è un ritorno al gol dopo un anno di inattività per infortunio. Il risultato di parità serve poco a entrambe le squadre: gli azzurri dicono addio alle residue speranza di qualificazione alla Champions League, mentre la Roma conserva ancora delle speranze.

L’Atalanta vince 2 a 0 a Bergamo contro l’Empoli. Partita dominata dalla Dea al Gewiss Stadium che concede solo qualche occasione alla squadra di Nicola. L’Atalanta passa in vantaggio grazie ad un calcio di rigore al 41:Pezzella stende El Bilal Touré in area e causa un penalty , che viene trasformato da Pasalic. I Toscani reagiscono e creano qualche pericolo con Niang e Cambiaghi. Nella ripresa, è sempre la Dea a fare la partita e a rendersi pericolosa. I bergamaschi al 51’ raddoppiano con Lookman. che dopo aver saltato Bereszynski, si invola verso l’area di rigore avversaria e batte Caprile con un gran sinistro. Gasperini, grazie a questa vittoria, si porta a soli due punti dal quinto posto che vale l’accesso alla prossima Champions League.

Questi i risultati dopo la 34.a giornata di campionato di Serie A.::

FROSINONE-SALERNITANA 3-0 LECCE-MONZA 1-1

LAZIO-VERONA 1-0 INTER-TORINO 2-0 BOLOGNA-UDINESE 1-1

ATALANTA-EMPOLI 2-0 NAPOLI-ROMA 2-2 FIORENTINA-SASSUOLO 5-1

GENOA-CAGLIARI 3-0 JUVENTUS-MILAN 0-0

 



 

 

 

 

 

 

 

 

L‘Inter batte 2-1 il Milan e conquista aritmeticamente il campionato con cinque giornate di anticipo. Sulle maglie nerazzurre l'anno prossimo sarà apposta una seconda stella  che testimonia il ventesimo scudetto nella storia della società.  Serviva la vittoria nel derby e vittoria è stata. Inter subito in vantaggio al18'. La svolta della partita è il calcio d’angolo di Dimarco che Pavard allunga di testa per un liberissimo Acerbi che mette in rete con un colpo di testa. A inizio ripresa al 48' l’Inter raddoppia : lancio dalla difesa che finisce sui piedi di Thuram. Il francese si accentra, riconquista  palla  dopo un rimpallo fortunato e realizza con un forte rasoterra sul primo palo. Nel finale Pioli aumenta il peso offensivo del Milan con  una serie di cambi e a dieci minuti dal novantesimo Tomori  con il suo gol riapre la partita. A quel punto i rossoneri  si spingono in attacco e schiacciano l’Inter che però non corre particolari rischi. Il finale è molto nervoso:  una rissa a centrocampo fra Dumfries e Theo Hernández, causa l’espulsione simultanea di  entrambi. Prima del fischio finale c’è  un cartellino rosso anche per Calabria per una gomitata in faccia a Frattesi. Di seguito arriva il fischio conclusivo dell’arbitro che da il via alla festa interista. È la sesta stracittadina consecutiva che in nerazzurri riescono a vincere.  L’Inter  conquista uno scudetto strameritato, guidata in panchina da un mister dalle idee chiare, Simone Inzaghi.

 Cagliari Juve 2-2. Il  primo tempo è dominato dai sardi, con grande intensità e pressing a tutto campo. Queste prerogative consentono loro di andare in vantaggio per 2-0 grazie a due rigori: il primo realizzato da Gaetano (30') è concesso per un fallo di mano di Bremer, il secondo di Mina al 36' è assegnato per l'atterramento di Luvumbo da parte di Szczesny. Nel secondo tempo la pressione della Juve è più intensa  e ad un certo punto la difesa sarda commette un errore determinante. Nandez stende Chiesa al limite dell’area, e Vlahovic dimezza lo svantaggio con una punizione dalla parabola beffarda. I bianconeri persistono nelle  loro azioni offensive e si rendono pericolosi più volte.  All'87 Il pareggio arriva in maniera fortunosa: da uno spiovente dalla sinistra  Dossena interviene per anticipare Milik e beffa Scuffet. Calciatore in vetrina del match è Luvumbo, funanbolico esterno del Cagliari. Continua il suo momento di grande forma e lo evidenzia ogni volta che si sgancia in avanti con i suoi invitanti traversoni in area.

Al Ferraris la Lazio vince 1-0 contro il Genoa. Nel primo tempo i biancoazzurri gestiscono il pallone ma è il Genoa a creare le occasioni più importanti senza riuscire a finalizzarle. Poco prima del fischio di chiusura della prima frazione di gioco, Ekuban spreca una grande occasione. Nella ripresa l’atteggiamento tattico delle due squadre cambia. La Lazio si fa più determinata in attacco  mentre i padroni di casa faticano a controllare il gioco. Martinez il portiere genoano si rende protagonista di un  paio di grandi salvataggi, poi  al 67’ la Lazio realizza il gol che vale la vittoria. Felipe Anderson fa passare la palla tra le gambe di Spence, poi  Kamada  si impossessa del pallone  e crossa in mezzo  dove Luis Alberto, dopo il velo di Vecino, realizza con un gran tiro potente. Grazie a questa vittoria la Lazio riduce sensibilmente il distacco dal quinto posto in classifica, che quest’anno significa qualificazione alla prossima edizione della Champions League.

Il Napoli perde 0-1 al Castellani contro l'Empoli.  Inizio arrembante dei toscani, in vantaggio già al 4'. Fazzini lavora un pallone sulla destra, trova Gyasi quasi sulla linea di fondo, che mette in mezzo per Cerri. Grande stacco di testa dell'attaccante e gol. Alberto Cerri che non segnava in Serie da Cagliari-Parma del 17 aprile 2021. esce poco dopo per infortunio. Il Napoli trova difficoltà a sviluppare il suo solito gioco a causa del pressing e dell'organizzazione degli avversari  Nel prosieguo del primo tempo, i partenopei riescono soltanto con Kvara a tirare in porta.  Al 35'  Cambiaghi  dopo un veloce contropiede, si ritrova  davanti a Meret, ma colpisce solo il palo esterno. Nella ripresa il Napoli è molto più determinato, assedia l'Empoli nella sua area, ma il risultato non cambia. La squadra di Davide Nicola sale a 31 punti e vede la salvezza più vicina. Per i partenopei  è invece la decima sconfitta stagionale ed  è l'ennesimo boccone amaro di una annata da archiviare al più presto.

All'U-Power Stadium l’Atalanta batte 2-1 il Monza. Nel primo tempo sono i nerazzurri a fare la partita. Al 44' la squadra orobica va in vantaggio sugli sviluppi di un corner: De Ketelaere anticipa Gagliardini e insacca di testa. Nella ripresa la Dea continua a macinare gioco e al 72’  raddoppia con Touré che, dopo un bel triangolo con Lookman, all’altezza del dischetto, con un gran tiro, batte Di Gregorio. All'88' il Monza riapre il match  grazie a Maldini che dopo aver ricevuto palla sulla trequarti salta secco De Roon e dal limite fa partire un bel destro  sul secondo palo che batte Carnesecchi. Nel recupero all'89' lo stesso figlio d’arte di Paolo ex capitano milanista, ripete la giocata ma questa volta il suo tiro a giro, si stampa clamorosamente sul palo. Con questi tre punti Gasperini sogna la Champions League, grazie anche al quinto posto che la Serie A avrà a disposizione nella prossima stagione.

Roma-Bologna 1-3. La gara si sblocca con  la bella rovesciata di El Azzouzi al 14’, appena prima dell’intervallo il raddoppio di Zirkzee. Nella ripresa Azmoun accende le speranze di rimonta, ma poco dopo il Bologna va nuovamente a rete con il contropiede solitario di Saelemaekers, che supera Svilar in uscita con un preciso pallonetto. Con la vittoria sulla Roma, i rossoblu blindano la qualificazione alla prossima Champions. La Roma contro gli emiliani  è apparsa stanca a causa del doppio confronto di Europa league con il Milan. Ai giallorossi è mancata la freddezza nel non riuscire a realizzare le diverse occasioni in area di rigore.

Di seguito  i risultati della 33.a giornata di campionato di Serie A: 

GENOA-LAZIO 0-1   CAGLIARI-JUVENTUS 2-2   EMPOLI-NAPOLI 1-0

VERONA-UDINESE 1-0     SASSUOLO-LECCE 0-3  TORINO-FROSINONE 0-0

SALERNITANA-FIORENTINA 0-2 MONZA-ATALANTA 1-2 

ROMA-BOLOGNA 1-3 MILAN-INTER 1-2

 

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