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L’Inter batte 3-2 l'Atalanta dimostrandosi in grande forma. L’inizio per i nerazzurri è devastante e nessuno immaginava tale condizione a qualche giorno dalla vittoria nella finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Al 39", Lautaro lancia Lukaku. che scarta il portiere Sportiello e deposita il pallone in porta. Dopo pochi minuti e precisamente al 3', Lautaro s’inventa un lancio geniale per Dimarco: il portiere ospite si supera due volte ma non può nulla sul tiro al volo di Barella Un uno-due micidiale che determina il match. Il gol di Pasalic al (36') in mischia sugli sviluppi di un calcio d'angolo tiene viva le ambizioni degli orobici. Nella ripresa al 77' l’Inter realizza il terzo gol: Lukaku spalle alla porta fa un passaggio incredibile per Brozovic che è lesto a passare il pallone a Lautaro che realizza a porta vuota. Big Rom è in grande forma e dimostra di essere bravo anche con la palla tra i piedi. Nel finale autogol di Onana (92') su un bolide di Muriel. Con la coppia di attaccanti nerazzurri LuLa in queste condizioni è una vittoria che dà fiducia e morale, in vista della finale di Champions di Istanbul contro il Manchester City.
La Fiorentina batte in rimonta 2-1 la Roma. Partono forte i giallorossi (nonostante l'ampio turnover) e sbloccano il match all'11': Belotti scatta e lancia in area Solbakken, che di sponda di testa serve El Shaarawy che da pochi passi batte il portiere Cerofolini I giallorossi nel corso del primo tempo vanno più volte vicino a realizzare nuovamente, con la Viola salvata dal suo portiere. Nella ripresa con grande carattere la Fiorentina riesce a ribaltare il risultato nel finale del match nel giro di 3': all'85' Kouamè crossa in mezzo, stacco di Mandragora che serve Jovic che comodamente appoggia in rete. All'88' è l'assist di testa di Kouame a servire Ikoné che segna a porta vuota. Per i toscani è una vittoria importante ma entrambe le squadre già pensano alle loro prestigiose finali europee. La Roma la giocherà mercoledì prossimo contro il Siviglia per conquistare l’Europa League, la Fiorentina invece il 7 giugno a Praga contro il West Ham nella finale di Conference League.
Bologna Napoli finisce 2-2. Al termine di una partita spettacolare e ricca di emozioni, gli emiliani strappano un pareggio in rimonta ai Campioni d’Italia. Al 14' Skorupski sbaglia un appoggio e serve Victor Osimhen, che indisturbato appoggia in rete di destro. Al 54' lo stesso centravanti raddoppio con un bel diagonale su assist di Bereszynski . Il Napoli a questo punto della partita abbassa il ritmo, arretra di qualche metro e gioca di rimessa. Nella seconda parte della ripresa i rossoblù più alti e aggressivi, costringono il Napoli a rimanere quasi esclusivamente nella loro metà campo. Al 63' Sansone entra in area e calcia trovando la respinta corta di Gollini. La respinta in gol di Ferguson, vale l'1-2. All’ 84' a seguito di un corner per il Bologna, De Silvestri stacca indisturbato a centro area e di testa realizza il 2-2. Al termine il pareggio è un risultato che non accontenta nessuna delle due squadre.
il Milan batte 1-0 la Juventus al termine di una partita molto fisica che ha regalato poche emozioni al pubblico presente. Il match dell'Allianz Stadium è deciso da Giroud al 40' che su cross di Calabria, con uno splendido colpo di testa batte Szczesny. L’esperto centravanti francese giunto a quota 12 gol in questo campionato, a dispetto dei suoi 36 anni, conferma il suo istinto realizzativo in area di rigore. La Juventus tenta il tutto per tutto in attacco con il suo forcing confuso e sfiora il pareggio al 92' con Danilo, la cui girata da pochi passi è respinta dal piede di Kalulu. La Juve nel match contro i rossoneri conferma il suo gioco prevedibile, senza accelerazioni e la mancanza di un finalizzatore in attacco. Massimiliano Allegri non vede l’ora che termini questa stagione che ha portato solo delusioni sotto tutti i punti di vista. In ogni caso senza penalizzazione, la Juve sarebbe a quota 69 punti come l'Inter e dunque in Champions League.
La Lazio supera all'Olimpico (3-2) la Cremonese, davanti a oltre 60mila spettatori. La squadra di Sarri inizia bene l’incontro e al 4' è già in vantaggio: Luis Alberto trova Immobile che di prima intenzione fa proseguire Hysaj, lucido nel battere Sarr in uscita. Al 37' Milinkovic-Savic anticipa tutti e realizza sul cross basso dalla destra di Pedro. Nella ripresa la Cremonese reagisce con il cileno Galdames che dal limite scarica un destro potente, leggermente deviato da Casale. Al 58' i grigiorossi ottengono il pareggio di 2-2: cross dalla destra all'apparenza innocuo e Lazzari lo tocca maldestramente nella sua porta. I biancocelesti reagiscono e sul filo di lana si aggiudicano l’incontro. Sul corner calciato da Luis Alberto, il portiere Sarr sbaglia il tempo dell'uscita, così ne approfitta Milinkovic-Savic di testa da due passi nel ribadire in porta la rete del 3-2. Nel recupero il pubblico festeggia Radu che da l'addio al calcio dopo 427 presenze con la maglia della Lazio.
Nelle gare che interessano la retrocessione in Serie B, il Lecce dopo la vittoria contro il Monza raggiunge la matematica salvezza. E’ stata una partita dalle mille emozioni, dove prima i brianzoli falliscono un calcio di rigore all’83, poi il Lecce conquista il suo tiro dal dischetto al 99′ e Lorenzo Colombo realizza, al termine di una partita infinita. Tracollo dello Spezia nell’importantissima gara contro il Torino. I granata vincono con un clamoroso 4-0, ma il Verona nel suo incontro contro l’Empoli non ne approfitta. I veneti riescono ad ottenere soltanto un punto contro i toscani che realizzano il gol del pareggio con Stojanovic, nei minuti di recupero al 96′. Un grande applauso per la matricola toscana già salva che non ha regalato nulla ed ha onorato lo Sport. Ricordiamo diversi finali dei campionati passati dove non c’è stato lo stesso spirito sportivo. Adesso Spezia e Verona appaiate a 31 punti, si giocheranno la salvezza negli ultimi 90 minuti della stagione
Di seguito i risultati della 37/a giornata del campionato di calcio di Serie A
SAMPDORIA-SASSUOLO 2-2 SALERNITANA-UDINESE 3-2 SPEZIA-TORINO 0-4
FIORENTINA-ROMA 2-1 INTER-ATALANTA 3-2 VERONA-EMPOLI 1-1
BOLOGNA-NAPOLI 2-2 MONZA-LECCE 0-1 LAZIO-CREMONESE 3-2
JUVENTUS-MILAN 0-1
Il Napoli continua nei festeggiamenti dello scudetto e batte anche l'Inter 3-1. Per la squadra di Inzaghi molto turnover avendo da giocare mercoledì la finale di Coppa Italia con la Fiorentina. Un avviso necessario per evitare rischi inutili ai suoi uomini. il Napoli detta il gioco con una serie di passaggi che gli consentono di rimanere nella metà campo avversaria ed è importante l'apporto di Lobotka, vera mente della squadra di Spalletti. Gli azzurri sono una gran bella squadra, ma in questo match sono stati facilitati dall'essere rimasti con un uomo in più dalla fine del primo tempo. L'episodio che cambia la partita avviene al 41′ con Gagliaridni che dopo essere stato intervenuto in ritardo su Anguissa, viene espulso, dal momento che l'arbitro lo aveva già ammonito precedentemente. Nella ripresa il Napoli chiude l'Inter nella sua metà campo e Anguissa (67′) servito da Zielinski, dopo essersi girato, realizza con un grande destro. All'82' l'Inter trova il gol del pareggio con un tocco di Lukaku su cross di Dimarco. Ma il Napoli vuole vincere e così Di Lorenzo all'85' con un gran sinistro all'incrocio dei pali e Gaetano al 94′ (al suo primo gol in Serie A in contropiede) siglano il poker.
Lecce-Spezia 0-0. Finisce senza reti e con poche emozioni la partita tra Lecce e Spezia, uno scontro salvezza. Nel match si è notata tanta paura di sbagliare da entrambe le formazioni. Il pareggio va meglio al Lecce che resta a +2 sui liguri ea +3 sulla zona retrocessione occupata dal Verona. Entrambe le squadre nel match sono corte e aggressive ma è lo Spezia ad avere una maggiore iniziativa. Nel primo tempo si segnalano solo un paio di conclusioni fuori misura del bomber spezzino Nzola. Nella ripresa è Agudelo il calciatore più estroso dello Spezia ad accendere il fiammifero. Al 40′ questi dopo un bel dribbling e uno scambio con Nzola, scaglia un tiro che supera di poco la traversa. I liguri tentano a fine incontro il tutto per tutto e il tiro di Ampadu e quello successivo di Ekdal, vengono attutiti dai difensori di casa in scivolata, davanti al loro portiere. Terminati i tre minuti di recupero, il pareggio può essere considerato una boccata di ossigeno per entrambe le formazioni.
Il Milan batte 5-1 la Sampdoria . Una vittoria travolgente quella dei rossoneri che ritrovano tre punti e morale dopo l'eliminazione nel derby di Champions contro l'Inter. La sagra del gol si apre con Leao al 9′ dopo una grande giocata di Diaz che effettua l'assist dopo un entusiasmante sombrero su un avversario. Quagliarella equilibra la sfida al 20′ ed è al suo 182° gol in carriera, ma il pareggio dura solo tre minuti. Olivier Giroud realizza con un bel colpo di testa e poco dopo raddoppia il rigore. Nella ripresa la Samp sparisce dal campo e la squadra di Pioli si dilaga. Lo scatenato Giroud sempre più determinante in area di rigore, firma la sua tripletta personale. Il quinto gol è di Brahim Diaz che conclude una bella azione di Tonali. Con il definitivo 5-1 si conclude la difficile giornata del portiere sampdoriano Ravaglia.
La Lazio sconfigge 1-0 l'Udinese alla Dacia Arena. Nel primo tempo le due squadre messe molto bene in campo dai propri allenatori, non riescono a rompere l'equilibrio. Al 61′ dopo uno scambio in area Zaccagni-Luis Alberto la palla arriva a Immobile che subisce un lieve contatto da Masina. Viene decretato un calcio da rigore e Immobile spiazza il portiere Silvestri per l'1-0. Al 64′ Romagnoli svetta su tutti e colpisce la palla di testa che finisce sul palo. Nella ripresa la squadra di Sarri crea occasioni gol con Immobile e poi con un tiro da fuori area di Vecino. All'85' dopo un cross dalla destra, Nestorovski stacca sulle spalle di Marusic e realizza per il pari bianconero. La rete viene però annullata per fuorigioco. Fino al termine non succede più nulla e la Lazio porta a casa un successo fondamentale per la Champions.
Tra Roma e Salernitana finisce 2-2 con i giallorossi costretti a inseguire per tutta la partita i campani, che nella Capitale sono arrivati già matematicamente salvi. La sostituzione dei titolari nell'undici di Mourinho è notevole in vista della finale europea di Budapest contro il Siviglia. I giallorossi vanno sotto dopo 12′: lancio millimetrico di Coulibaly per Candreva, che si inventa un tocco magico alle spalle di Rui Patricio. Un gol bellissimo che da solo vale il prezzo del biglietto. I giallorossi riagguantano il pareggio nella ripresa con El Shaarawy (47′), ma subito dopo vengono colpite nuovamente da un'invenzione di Dia (54′). All'83' ci pensa Matic in mischia a pareggiare per la sua squadra.
Nell’ultima gara della 36a giornata di Serie A, la Juve crolla 4-1 contro l’Empoli. La sentenza che arriva dalla Corte Federale d’appello della Figc è una mazzata per la classifica della Juventus, ma anche per il morale dei calciatori, che vengono travolti dai gol al Castellani . I bianconeri per un quarto d’ora sono in partita, poi cedono. Al 17′ Milik interviene su Cambiaghi in netto ritardo, l’arbitro indica il calcio di rigore e Caputo realizza. Passano tre minuti e al 21′ a seguito di calcio d’angolo, Szczesny compie una grande parata, sul pallone che rimbalza, Luperto lo scarica forte sotto la traversa. A inizio ripresa Akpa-Akpro dopo una palla persa male da Alex Sandro arriva quasi sul fondo, crossa e Caputo riesce ad evitare di un nulla l’uscita disperata di Szczesny: 3-0 per l’Empoli. All’85’ Chiesa trova il modo di celebrare al meglio la sua 200° partita in Serie A e realizza con un tiro non irresistibile. Piccoli al 92′ appena entrato, realizza dopo una serie di rimpalli. Al triplice fischio dell’arbitro, la squadra toscana festeggia con esultanza sia la vittoria, che il buon campionato di quest’anno. L’Empoli è una squadra provinciale e come tale è in linea con le sue necessità di lanciare giovani talenti. Negli ultimi tempi ne ha lanciati ben tre di valore: Baldanzi (oggi assente), Cambiaghi e Fazzini che saranno probabilmente linfa vitale per il futuro della nostra nazionale.
Di seguito i risultati e la classifica di Serie A:
SASSUOLO-MONZA 1-2 NAPOLI-INTER 3-1 CREMONESE-BOLOGNA 1-5
UDINESE-LAZIO 0-1 ATALANTA-VERONA 3-1 MILAN-SAMPDORIA 5-1
LECCE-SPEZIA 0-0 TORINO-FIORENTINA 1-1 ROMA-SALERNITANA 2-2
EMPOLI-JUVENTUS 4-1
Rino R. Sortino
Grande impresa del Monza che batte 2-0 il Napoli. Spalletti schiera qualche elemento che ha giocato meno, come Bereszynski e Zerbin, e tutta la manovra ne risente. Il Monza gioca una partita accorta e intelligente, sfruttando al meglio il calo di tensione dei neo campioni d'Italia. I brianzoli si portano a casa un'altra vittoria eccellente dopo quelle contro la Juventus (due volte) e l'Inter. Nella sfida all'U-Power Stadium il primo gol è al 18′ quando dopo una bella azione corale, Pessina cerca di scavalcare Gollini ma serve involontariamente Mota Carvalho e questi segna a porta sguarnita. Spalletti nel secondo tempo sostituisce Zerbin con Kvaratskhelia, per fare in modo che il Napoli sia più intraprendente in zona offensiva, ma sono ancora i brianzoli a realizzare: al 54′. Mota Carvalho tira in porta, Gollini respinge come può e l'ex Petagna di sinistro la piazza nell'angolo sguarnito della porta. Il Napoli non ci sta a perdere, ma Di Gregorio è insuperabile e para tutto. Il Napoli finisce con tutto il suo potenziale d'attacco Osimhen-Kvara-Politano-Raspadori-Simeone in campo, ma è probabilmente una giornata no.
La Lazio pareggia 2-2 con il Lecce. I biancazzurri pressano alto senza palla e giocano a due tocchi in fase offensiva. il Lecce si difende e riparte. Al 21′ l'arbitro assegna un rigore al Lecce: Hysaj stende in area Blin e Maresca assegna il rigore, Strefezza poi spreca tutto e sbaglia dal dischetto. I padroni di casa si galvanizzano e al 34′ passano in vantaggio: grande lancio filtrante di Luis Alberto per Immobile, che sull'uscita di Falcone lo batte. Proprio allo scadere del primo tempo arriva il pareggio: Oudin riceve da Gendrey il controllo della palla e fa partire un sinistro angolato che batte Provedel. Nella ripresa dopo sei minuti, Luis Alberto perde palla e Oudin, servito da Strefezza, in area di prima intenzione di distruggere supera Provedel per la seconda volta. La Lazio pareggia al 94': Pellegrini apre per Pedro, cross in mezzo, palla deviata da Romagnoli che finisce sulla testa di Milinkovic-Savic che ribadisce in rete. Nonostante la delusione per la mancata vittoria, il Lecce ottiene comunque un punto utile nella difficile lotta per la salvezza.
Il Milan perde 2-0 contro lo Spezia. La squadra ligure non è sembrata intimarita del blasone dell'avversario. Brahim Diaz dimostra di essere uno dei più attivi dei rossoneri e crea scompiglio con la sua velocità. Al 74' a seguito di un corner di Esposito, Amian di testa prende il palo, il pallone rimbalza su Ballo-Toure e Wisniewski è il più lesto a riprendere la palla ea battere Maignan. Al raddoppio ci pensa all'85' Salvatore Esposito con una fantastica punizione, che si infila sotto l'incrocio dei pali del portiere rossonero. Una esecuzione che ricordava quelle che tirava un tempo un certo Roberto Baggio. Il Milan non è stato fortunato con i pali di Tonali e Brahim Diaz, ma la gara del Picco ha confermato quanto sia stata negativa la sua ultima campagna acquisti. Origi e De Ketelaere sono stati due acquisti davvero deludenti che non hanno mai offerto prestazioni di un certo livello. A seguito di questa vittoria, ottenuta con grande carattere, lo Spezia ritorna in corsa per la salvezza.
L'Inter batte 4-2 il Sassuolo con un Lukaku (doppietta) finalmente protagonista. Inzaghi sostituisce nel match otto uomini tra i titolari in vista del ritorno della semifinale di Champions League contro il Milan. La squadra merazzurra fornisce un'ottima prova, sotto tutti gli aspetti. Il primo sigillo alla vittoria è di Romelu Lukaku, nel giorno del suo 30esimo compleanno. Lo realizza dopo essersi trovato spalle alla porta, poi una aggira voltatosi, con un sinistro di rara potenza spedisce in rete. I nerazzurri sono anche aiutati dalla buona sorte, perché Tressoldi nel giro di tre minuti prima devia in porta un cross innocuo di Bellanova e poi colpisce involontariamente anche una conclusione di Lautaro. Negli ultimi 30 minuti il Sassuolo riapre la partita con le reti di Henrique e Frattesi e si porta sul 3 a 2. L'Inter all'89' in contropiede chiude la partita: Brozovic serve Lukaku che da posizione defilata, sempre con il sinistro, supera il portiere Consigli.
La Roma al Dall'Ara non va oltre lo 0-0 contro il Bologna. I giallorossi si presentano in campo senza Dybala e con un ampio turnover che lascia a riposo diversi titolari in vista della sfida di Europa League contro il Leverkusen. La Roma preferisce il lancio lungo a centrocampo mentre il Bologna complice il tanto possesso palla e la costruzione sulle corsie laterali, cerca il traversone alla ricerca soprattutto diella testa del bomber Marko Arnautovic. Il Bologna strappa gli applausi del suo pubblico: al 18' con Orsolini di sinistro dalla distanza, trova pronto l'intervento dell'esordiente portiere giallorosso Svilar che devia in angolo. Le occasioni più importanti per i giallorossi capitano tra i piedi di Belotti e Mancini, ma è l'ex Skorupski a negare la gioia del gol. Il secondo tempo parte senza novità in campo, col Bologna che riprende a giocare con un possesso palla deciso ma sterile. Al Dall'Ara al triplice fischio vince l'equilibrio, con un punto che non serve a nessuna delle due squadre.
La Juve batte la Cremonese 2-0 e consolida il suo secondo posto. Sui bianconeri c’è l’attesa per la nuova sentenza della prossima settimana sulla probabile nuova penalizzazione di punti. All’Allianz Stadium nel primo tempo sono i bianconeri a condurre la partita ma gli uomini di Ballardini chiudono tutti varchi. Pogba dopo un tiro cross si blocca e lascia il campo in lacrime per un problema muscolare (per un totale di soli 160 minuti in questa stagione). Nella ripresa Fagioli (55′) sblocca la partita con un gran tiro all’incrocio e conferma la sua brillante stagione con l’esordio in Nazionale. Bremer al (79′) consolida il risultato e realizza di testa sugli sviluppi di un corner. Il brasiliano è alla sua quinta rete in questo campionato.
Risultati dopo la 35a giornata
LAZIO-LECCE 2-2 SALERNITANA-ATALANTA 1-0 SPEZIA-MILAN 2-
INTER-SASSUOLO 4-2 VERONA-TORINO 0-1 FIORENTINA-UDINESE 2-0
MONZA-NAPOLI 2-0 BOLOGNA-ROMA 0-0 JUVENTUS-CREMONESE 2-0
SAMPDORIA-EMPOLI 1-1
Il Napoli supera 1-0 la Fiorentina in un clima generale di grande festa nella prima partita da Campione d’Italia. Si nota grande entusiasmo in città per questo scudetto non preventivato, dopo che nella scorsa estate a seguito della campagna acquisti cessioni c’era un’ondata di assoluto scetticismo per le partenze eccellenti di alcuni big. Tre nomi su tutti Insigne, Koulibaly e Martens, gli ultimi due per scadenza di contratto. Questo scudetto è di straordinaria importanza ed è un grande merito per la dirigenza del Napoli calcio, che ha mantenuto il bilancio in regola senza debiti nei confronti delle banche. Nel primo tempo contro i viola gli azzurri faticano a creare trame di gioco interessanti, meglio la Fiorentina pericolosa un paio di volte con Jovic. Nella ripresa l’andamento della gara cambia completamente con il Napoli più concentrato. Gli azzurri falliscono un rigore al 48′ con Victor Osimhen che se lo fa respingere da Terracciano con una conclusione poco angolata. Al 73′ agli azzurri viene accordato un secondo rigore sacrosanto, a seguito di uno spunto di Kvaratskhelia per fallo ingenuo di Nico Gonzalez. Dal dischetto va ancora Osimhen che stavolta non sbaglia. Il Napoli riesce poi a mantenere la giusta concentrazione per portare a casa la vittoria contro la Fiorentina di Italiano, una delle squadre migliori del 2023, anche se probabilmente distratta dalla prossima semifinale di Conference League .
Il Milan batte la Lazio 2-0 a San Siro in uno scontro diretto per la Champions League. Davanti ad un pubblico delirante in vista del prossimo derby europeo, i rossoneri hanno offerto una prestazione molto convincente. Leao all’8′ in una delle sue classiche azioni, dopo essere entrato in area, si ferma per un problema muscolare e deve lasciare il suo posto a Saelemaekers. Il suo infortunio lo mette a forte rischio per il derby di Champions League. Nonostante l’evento negativo, la squadra di Pioli reagisce con grinta e carattere. Al 18′ il Milan passa in vantaggio con Bennacer, che dopo aver rubato palla a Marcos Antonio e scambiato con Giroud, riesce a concludere a rete. La Lazio non mostra alcuna reazione, così al 29′ il Milan raddoppia. Theo Hernandez dopo una discesa inarrestabile di 60 metri dalla propria area di rigore, lascia partire un tiro imparabile, che entra in porta anche grazie alla deviazione dell’ex Romagnoli. Gli ultimi minuti di gioco privi di emozioni, confermano il difficile momento della Lazio che non riesce ad essere più pericolosa.
L’Inter vince 2-0 contro la Roma in uno scontro diretto per la zona Champions. All’Olimpico è andata in scena una partita ad alta tensione, segnata da una serie di duelli fisici. Gli uomini di Inzaghi, con una prova tosta e concreta sconfiggono i giallorossi con un gol per tempo. Contro i giallorossi l’Inter ha messo in mostra la maggiore qualità della sua rosa e la sua grande esperienza, in vista della semifinale d’andata di Champions League contro il Milan. Un’opportunità di cambi dalla panchina, che invece Mourinho non può avere. Questo ennesimo successo dei nerazzurri, avviene in un momento determinante della stagione, dopo un periodo (come avvenuto nell’anno passato) dove aveva perso l’adeguata forma psico atletica. Corta e aggressiva la Roma inizia meglio l’incontro, allargando la manovra e spingendo con gli esterni. L’Inter invece manovra con pazienza e cerca il momento giusto per verticalizzare. Al 33′ l’Inter passa in vantaggio con Dimarco che insacca di sinistro un cross di Dumfires, dopo una bella verticalizzazione in profondità di Brozovic. Alla ricerca del pari, i giallorossi alzano il baricentro e attaccano con tanti uomini. Al 74′ il secondo gol dei nerazzurri: Ibanez anticipa Lukaku ma consegna il pallone a Lautaro Martinez, che è lesto a servire subito il belga che di sinistro batte Rui Patricio e fa 1-0.
La Juventus batte 2-0 l’Atalanta e dimostra di essere cinica quanto basta per concretizzare le occasioni migliori. I bianconeri sono apparsi non al meglio della condizione atletica e di conseguenza messi sotto per lunghi tratti dall’Atalanta. Dopo un primo tempo intenso dal punto di vista dei contrasti ma con poche emozioni, a inizio ripresa la gara si concretizza. Al 56′ Iling-Junior riesce a recuperare palla su un avversario e la serve Rabiot, il cui cross è respinto proprio sui piedi del 19enne che insacca in rete. E’ il primo gol da titolare per l’esterno classe 2003 e nazionale inglese under 20. I padroni di casa reagiscono con furore e c’è pure spazio per qualche coro razzista da parte della curva dell’Atalanta, soprattutto nei riguardi di Dusan Vlahovic. Questi dopo aver sentito tutto, probabilmente si carica della giusta energia nervosa e diventa determinante. Al 97′, dopo un contropiede micidiale di Chiesa, la palla giunge proprio al centravanti serbo che realizza con un gran tiro all’incrocio dei pali. In quel frangente partono i festeggiamenti polemici nei confronti dei “tifosi” bergamaschi e per lui arriva incredibilmente anche l’ammonizione. E questa è una decisione arbitrale che lascia interdetti. Non c’è tempo per riprendere il gioco, così finisce 2-0 per la Juventus. L’Atalanta può rammaricarsi per i due pali colpiti da Scalvini nel primo tempo e Zappacosta nel finale. Nei riguardi della squadra bianconera, pendono ancora sul suo campionato, la possibilità che le sottraggono nuovamente altri punti di penalizzazione a causa dell’inchiesta plusvalenze.
Per quanto riguarda la lotta salvezza, risulta pesante la vittoria dell’Hellas Verona in casa del Lecce per 0-1 grazie al gol di Ngonge. Un risultato, quello maturato dal Verona in Salento, che le permette di staccare di 3 lunghezze uno Spezia che perde malamente anche a Cremona in un match sfortunato. Gli spezzini nonostante il recente cambio dell’allenatore con Leonardo Semplici, si sono dimostrati troppo fragili a livello mentale, di fronte alle difficoltà sorte nelle ultime partite. La Sampdoria è ormai in B anche a causa della difficile situazione finanziaria, mentre per la Cremonese la sua posizione resta molto difficile, nonostante la recente vittoria..
Di seguito i risultati 34/a giornata di Serie A:
Di seguito i risultati 34/a giornata di Serie A:
MILAN-LAZIO 2-0 ROMA-INTER 0-2 CREMONESE-SPEZIA 2-0
ATLANTA-JUVENTUS 0-2 TORINO-MONZA 1-1 NAPOLI-FIORENTINA 1-0
LECCE-VERONA 0-1 EMPOLI-SALERNITANA 2-1 UDINESE-SAMPDORIA 2-0
SASSUOLO-BOLOGNA 1-1
Rino R. Sortino
Il Napoli pareggia 1-1 in casa contro la Salernitana e deve rimandare la festa scudetto. Gli azzurri dominano gli avversari, tengono costantemente il possesso palla, ma al Napoli manca la giocata vincente negli ultimi 20 metri. L'atteggiamento delle due squadre nella ripresa, ricalca quello del primo tempo. Si va al riposo sullo 0-0, con il Napoli che ha avuto l'80% di possesso palla. Gli azzurri trovano il vantaggio al 62' a seguito di un calcio d'angolo dalla bandierina di Raspadori: Olivera salta al centro dell'area di rigore e colpisce di testa in rete. La Salernitana non si rassegna e conferma anche in questa partita il suo felice momento. All'84' Dia si libera sul lato sinistro del fronte d'attacco e con uno splendido tiro a giro, pareggia e gela tutto lo stadio.
Finisce 1-1 il match all'Olimpico tra la Roma e il Milan. Primo tempo ad andamento lento e poche emozioni da parte di entrambe le squadre. Con il passare dei minuti sale l'agonismo ma la gara non è tecnicamente di grande livello. Ad un certo punto della partita Roma e Milan avvertono la stanchezza e le squadre si allungano fino al finale pazzesco per cuori forti che riscatta una gara con pochissime occasioni. Il meglio della gara dell'Olimpico è tutto in 3':: al 94' Celik avvia e rifinisce l'azione per Tammy Abraham che controlla il pallone in area di rigore e batte Maignan con un bel diagonale. Quando la vittoria sembra ormai un fatto acquisito, al 97' il pareggio dei rossoneri: Leao pennella sul secondo palo dove c'è appostato Saelemaekers, Spinazzola non riesce a contrastarlo e il belga non sbaglia l'opportunità con Rui Patricio che si fa passare il pallone sotto le gambe. Il pareggio è comunque un risultato giusto e rispecchia perfettamente quanto fatto vedere dalle due squadre in campo.
L'Atalanta si impone contro il Torino per 2-1. Nella prima parte della gara il Toro conduce maggiormente il gioco e l'Atalanta si difende con grande organizzazione. Gli ospiti non trovando spazi nel centro, provano a trovare sbocchi sulle fasce. Si fanno pericolosi soprattutto con l'ex Zappacosta, che scende con continuità sulla sinistra. È proprio l'esterno bergamasco dopo una discesa sulla fascia al 34' a realizzare la rete del vantaggio con la complicità di Milinkovic-Savic, beffato sul suo palo. Il Toro risponde con un pressing adeguato e al 75' pareggia così: Miranchuk effettua un gran tiro dalla distanza, il portiere Sportiello riesce ad intercettare il pallone. ma non può nulla sulla ribattuta vincente di Sanabria. All'88' quando la partita sembra non aver più nulla da dire, Schuurs commette l'unico errore della sua partita. Scivola in area davanti a Zapata che così recupera palla, entra in area in velocità superando un difensore e batte di potenza Milinkovic-Savic . Per i granata la sconfitta è un risultato probabilmente immeritato ma le sono stati fatali alcuni errori individuali.
L'Inter batte 3-1 la Lazio a San Siro e torna a vincere in casa dopo tre sconfitte di fila. Nella prima mezz'ora dominata dai nerazzurri, questi subiscono la rete degli avversari a causa di un clamoroso pasticcio di Acerbi al limite dell'area. Luis Alberto raccoglie e serve Felipe Anderson, che realizza. L'Inter reagisce e ribalta il risultato nella ripresa con i gol dei subentrati Lautaro (78') e Gosens (83'), entrambi su assist di un ispirato Lukaku. L'esterno tedesco non può neppure festeggiare la rete, perché al momento dell'impatto si fa male alla spalla e necessita dell'intervento dello staff sanitario Ancora Lautaro chiude il match al 90' su un assist involontario dell'ex Vecino. Si è vista un'Inter più determinata rispetto alle scorse giornate di campionato ei nerazzurri hanno meritato di vincere.
Bologna e Juve concludono l'incontro per 1-1 in una sfida ricca di occasioni da gol. Al 7' Orsolini dopo aver strappato un pallone ad Alex Sandro si invola, salta netto Danilo e cade a terra. L'arbitro Sozza che non può visionare le immagini per un problema tecnico, assegna in un primo momento rimessa dal fondo, poi attende comunicazioni. Arriva quindi l'esito dal Var: calcio di rigore per il Bologna. Sul dischetto va lo stesso Orsolini ex juventino, che spiazza Szczesny e sigla il suo nono gol stagionale. La reazione bianconera è veemente e Skorupski solo nel primo tempo è autore di quattro parate decisive tra cui il rigore che riesce ad intercettare a Milik. Questi decidono di calciarlo in una maniera alquanto strana con un saltello prima del tiro che risulterà lento e poco angolato, ma così rende più facile la parata del portiere del Bologna. Lo stesso attaccante della Juventus più tardi al 60', avrà la possibilità di rifarsi firmando il pareggio. A seguito di un'iniziativa di Iling sulla sinistra, la palla arriva a centro area, dove Milik di contro balzo di sinistro riesce a realizzare. Poi nel finale, tanto il Bologna quanto i bianconeri, hanno altre opportunità per raccogliere i tre punti senza però riuscirci.
Per la lotta salvezza finisce in parità la gara tra Cremonese e il Verona ma mentre la squadra lombarda ha un piede e mezzo in Serie B, il Verona aggancia lo Spezia al terzo ultimo posto. Vittoria fondamentale del Lecce sull'Udinese dopo un lungo periodo di crisi, mentre è un brutto colpo la sconfitta dell'Empoli che perde in pieno recupero a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La Sampdoria coinvolta in una interminabile crisi societaria, crolla anche in campo e viene travolta dalla cinque reti della Fiorentina.
Questi i risultati della 32/a giornata del campionato di calcio di Serie A
LECCE-UDINESE 1-0 SPEZIA-MONZA 0-2 ROMA-MILAN 1-1
TORINO- ATALANTA 1-2 INTER- LAZIO 3-1 CREMONESE- VERONA 1-1
NAPOLI-SALERNITANA1-1 SASSUOLO-EMPOLI 2-1 FIORENTINA-SAMPDORIA5-0
BOLOGNA- JUVENTUS 1-1
Rino R. Sortino
Il Napoli batte 1-0 la Juventus e vede sempre più vicina la conquista dello scudetto. Allo Stadium si assiste ad una partita intensa ed equilibrata, con i partenopei che hanno spesso il dominio del gioco. L’intensità messa in campo dalle due squadre causa soltanto qualche cross pericoloso. Nei minuti finali del primo tempo, il Napoli alza il baricentro per schiacciare l’avversario nella propria trequarti, i tentativi però non producono alcun tiro in porta. A inizio ripresa la Juve parte forte, ma è il Napoli che ha la grande occasione con Kvaratskhelia, un calciatore di fantasia e dotato tecnicamente. All’83’ la Juventus riesce a passare in vantaggio con Di Maria al termine di un contropiede perfetto. Fabbri convalida, ma dopo aver visto l’azione al monitor, annulla per un fallo di Milik su Lobotka. Quando il match sembra avviarsi verso un giusto pareggio, gli azzurri realizzano la rete della vittoria. Raspadori subentrato all’86’ ad uno stremato Kvaratskhelia, al 93′ sul cross di Elmas riesce a colpire col sinistro e trafigge il portiere Szczesny. Gli scudetti si vincono anche con la forza della panchina. Una rete liberatoria dopo un difficile periodo per l’ex giocatore del Sassuolo.
Il Torino batte 1-0 la Lazio che non perdeva in campionato da più di due mesi. I biancazzurri partono aggressivi, con la linea difensiva e quella di centrocampo che quasi coincidono sulla stessa linea. L’obiettivo è quello di chiudere in anticipo i lanci lunghi dei granata. E’ una gara dura, con un pressing asfissiante e una discreta dose di interventi fallosi. Al 37′ il portiere del Torino Vanja Milinkovic-Savic è impegnato su punizione dal fratello Sergej, per parare il suo tiro all’incrocio dei pali. Il confronto è vinto dal portiere granata che conosce bene il fratello e le sue punizioni. Alla fine sul suo viso compare un sorriso di soddisfazione. Al 43′ il Toro realizza grazie alla rete di Ilic che effettua un gran tiro da fuori area, sul quale il portiere laziale Provedel commette un errore di valutazione. Nel secondo tempo Sarri fa entrare anche Immobile: a soli sei giorni dall’incidente stradale che lo aveva visto coinvolto assieme alle sue due figlie. Il boato al suo ingresso, testimonia l’amore del suo pubblico. La partecipazione del capitano all’incontro, tuttavia non raddrizza le sorti della Lazio, che non riesce più a pareggiare, nonostante l’impegno profuso.
Il Milan batte 2-0 il Lecce dopo la grande soddisfazione per il passaggio in semifinale ai danni del Napoli. I rossoneri prendono subito il controllo della gara mentre il Lecce si rintana nella propria area. Nonostante l’intenzione, la squadra rossonera appare alquanto affaticata nella corsa e nel gioco. Al 40′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il Milan passa in vantaggio: il pallone torna sulla sinistra a Tonali, che lo serve in area nei pressi del secondo palo e Leao di testa firma l’1-0. Nella ripresa il Milan abbassa di qualche metro il baricentro e così attira il Lecce nella propria metà campo e crea le condizioni giuste per lanciare Hernandez e Leao. Al 75′ gli uomini di Pioli trovano il raddoppio ancora con Leao. Questi dopo essere partito dalla prima linea di centrocampo entra in area saltando Baschirotto e deposita il pallone nell’angolo alle spalle di Falcone. Il portoghese conferma ancora una volta le sue grandi capacità tecniche e il suo grande valore. Il Lecce dopo questa sconfitta, si ritrova coinvolto nella lotta per la retrocessione che ora dista soltanto due punti.
L’Inter dopo aver centrato la qualificazione per la semifinale di Champions League, batte 2-0 l’Empoli e torna vincente dopo un lungo periodo (solo un punto nelle ultime cinque giornate). Inzaghi fa turnover e sostituisce nove calciatori rispetto all’ultima partita di Champions, in vista della sfida di Coppa Italia contro la Juve di mercoledì prossimo. Al Castellani nel primo tempo i nerazzurri controllano la partita con ritmi bassi e come al solito sono monotoni nel loro gioco. L’atteggiamento tattico dei milanesi cambia completamente nella ripresa, dove fanno valere la loro differente caratura tecnica. Nell’incontro è determinante l’entusiasmo e la voglia di rivalsa di Lukaku, autore di una doppietta e un assist. Le polemiche per la squalifica di Coppa Italia finita con la grazia della Figc probabilmente hanno finito per galvanizzarlo. Nel primo gol al 48’ il centravanti belga dopo aver scambiato con Brozovic, batte il portiere Perisan con un diagonale di destro. Al 76′ arriva il raddoppio nerazzurro: grande azione personale di Lukaku che si libera della marcatura di Ismajli e poi conclude con un gran tiro. Con l’Empoli sulle gambe, nel finale all’88’ Lukaku manda in porta Lautaro, che chiude la partita con un diagonale preciso.
L’Atalanta con il 3-1 nei confronti della Roma, vince lo scontro diretto che le consente di tornare in piena corsa per un piazzamento in Champions League. Grande prova dell’undici di Gasperini, più concreto ed aggressivo nei confronti di una Roma che forse ha speso troppo nella rimonta col Feyenoord. Al Gewiss Stadium, i nerazzurri di Gasperini sbloccano il match con Pasalic al 39′ con un gran sinistro derivante da un cross di Zapata. Al 74′ a seguito di calcio d’angolo Toloi sigla il raddoppio dopo una mischia in area con conseguente respinta di Rui Patricio. I giallorossi riescono a riaprire l’incontro con un gran tiro da lontano dii Pellegrini all’83’ su colpo di tacco smarcante di Belotti, ma neanche un minuto dopo Rui Patricio si lascia sfuggire un pallone già in suo possesso e regala a Koopmeiners il pallone del 3-1. Nel finale la Roma si rovescia in avanti e ancora con il capitano Pellegrini, sfiora il gol su punizione colpendo il palo. Trentesimo legno stagionale per i giallorossi, davvero sfortunati.
Questi i risultati della 31.a giornata di Serie A
VERONA-BOLOGNA 2-1 SALERNITANA-SASSUOLO 3-0 LAZIO-TORINO 0-1
SAMPDORIA-SPEZIA 1-1 EMPOLI-INTER 0-3 MONZA-FIORENTINA 3-2
UDINESE-CREMONESE 3-0 MILAN-LECCE 2-0 JUVENTUS-NAPOLI 0-1
ATALANTA-ROMA 3-1
Il Napoli pareggia 0-0 in casa contro il Verona. Spalletti utilizza il turnover in considerazione del ritorno dei quarti di Champions League contro il Milan e la squadra ne risente. L’unica nota positiva è il ritorno in campo di Osimhen che mostra una buona condizione e solo la traversa gli nega il gol. Il primo tempo regala poche emozioni, con il Napoli che prova a fare gioco senza rendersi particolarmente pericoloso. Gli azzurri partenopei fanno girare il pallone da un lato all’altro del terreno di gioco, mantenendone il possesso, ma la squadra è priva dell’intensità delle giornate migliori. E’ invece l’Hellas a sfiorare il gol beffa al 91 con l’attaccante belga Ngongè, che si invola tutto solo verso Meret e tenta di superarlo. ma il suo pallonetto finisce sul fondo. E’ un punto che consente al Verona di rimanere ancora in corsa per la salvezza.
La Lazio batte 3-0 lo Spezia e consolida il secondo posto. I biancocelesti, soffrono mezz’ora contro la squadra ligure che ha la grande occasione con Bourabia che di testa colpisce la traversa. In seguito la Lazio viene fuori col palleggio e riprende in mano la partita E’ il bomber Immobile al (36′) a sbloccare la gara su rigore per un fallo in area di Ampadu su Felipe Anderson. La ripresa inizia senza sostituzioni, con una Lazio corta e compatta, che quando parte in verticale è pericolosa. Felipe Anderson al (52′) concretizza il raddoppio a conclusione di un contropiede manovrato e generato da Luis Alberto sulla trequarti. All’89′ Marcos Antonio appena entrato, vola tutto solo senza essere contrastato e realizza il terzo gol grazie ad un buco creatosi nella difesa spezzina dopo l’espulsione per doppia ammonizione del difensore Ampadu. La Lazio è sempre più una grossa realtà e dimostra di avere una valida organizzazione di gioco. La prossima stagione con qualche altro innesto nella formazione, potrebbe puntare ancora più in alto.
La Roma supera 3-0 l’Udinese e consolida la sua posizione in zona Champions League. Mourinho sostituisce qualche titolare in vista della gara di ritorno dei quarti di Europa League contro il Feyenoord. Pellegrini, il capitano giallorosso, festeggia la sua centesima presenza in squadra. Al 37′ la Roma passa in vantaggio a seguito di un calcio di rigore assegnato perché il pallone sbatte contro il braccio largo di Pereyra. Sul dischetto Cristante, centra in pieno il palo, ma sulla ribattuta Bove è lesto a sospingere il pallone in porta. A inizio ripresa l’Udinese tenta di reagire, ma i giallorossi chiudono alla perfezione tutti gli spazi. Al 55′ sono micidiali in contropiede: Belotti passa a Pellegrini che controlla alla perfezione e colpisce all’incrocio dei pali. Dal 2-0 al triplice fischio, la Roma, controlla il risultato, nonostante l’assegnazione di un calcio di rigore all’Udinese per un fallo con la mano di Mancini che Rui Patricio para su Pereyra. Prima del termine, al 90’+1, il pubblico entusiasta, assiste al terzo gol di Abraham di testa su cross perfetto di Spinazzola.
L’Inter perde in casa contro il Monza 0-1 ed è alla quarta sconfitta nelle ultime cinque in campionato. Ormai è un’Inter a due facce: quella in Champions dove mostra cattiveria agonistica e concentrazione, diversamente dalla squadra che partecipa in Serie A, abulica e senza idee di gioco. L’Inter ci prova in qualche modo nel primo tempo affidandosi a Lukaku e Correa, ma con poca convinzione. La squadra di Palladino si aggiudica la vittoria grazie alla sua organizzazione tattica, capace di chiudere tutti gli spazi agli avversari e poi di effettuare ripartenze ordinate e precise. Inzaghi nel secondo tempo opera una serie di sostituzioni, tra le quali Calhanoglu al rientro da un infortunio. E’ invece il Monza di Palladino al 78′ sugli sviluppi di calcio d’angolo a passare in vantaggio e a vincere l’incontro. L’ex calciatore della primavera dell’Inter Caldirola, dopo essere stato lasciato solo nella difesa nerazzurra, colpisce di testa su corner e batte il portiere nerazzurro Onana.
Il Milan pareggia 1-1 col Bologna e non è un buon risultato per le sue ambizioni. I rossoneri partono male e si fanno sorprendere dopo solo 32 secondi: cross basso di Posch dal fondo e Sansone porta in vantaggio il Bologna. I rossoneri reagiscono sistemando le distanze tra i reparti e attaccano con più uomini. Più passivi restano gli uomini di Thiago Motta che abbassano il baricentro e giocano solo di rimessa. Arrivano così le occasioni per Rebic e Kalulu, oltre a una punizione dal limite per Florenzi: Il portiere bolognese Skorupski si salva, ma nulla può al 40′ sulla conclusione dal limite di Pobega che pareggia i conti al 40’con un bel sinistro dal limite, che entra in rete dopo aver sfiorato il palo. Nel secondo tempo il Milan attacca con grande impegno, ma non c’è niente da fare contro la difesa rossoblù e contro il braccio di Lucumì su cui l’arbitro Massa decide di sorvolare.
La Juventus perde 1-0 col Sassuolo ed è una sconfitta pesante. Il primo tempo al Mapei Stadium è un insieme di tatticismo, errori di misura e noia. La Juventus appare compatta e attenta in fase difensiva ma poco incisiva in avanti. Nella ripresa entra Defrel e il Sassuolo prende il sopravvento grazie alle geometrie dei suoi centrocampisti Frattesi e Lopez, due veri trascinatori. Il Sassuolo realizza il gol vittoria al 64′: a seguito di un calcio d’angolo e di una respinta sbagliata di Fagioli, Defrel stoppa il pallone, si gira in area e sorprende Perin nell’angolo. E’ da sottolineare la prestazione nell’incontro di entrambi i portieri Consigli e Perin, autori di alcune grandi parate. Nel finale entra anche Pogba e si assiste all’assedio finale bianconero, ma il Sassuolo in contropiede sfiora il raddoppio con Harroui che poi calcia altissimo da buona posizione. L’unico aspetto positivo nella formazione di Allegri è l’esordio dal primo minuto del giovane 2002 Barbieri, schierato largo a destra nel centrocampo a cinque della Juventus. Quest’ anno i bianconeri hanno lanciato tanti giovani in prima squadra e questo è un aspetto positivo, in controtendenza rispetto alle tante squadre italiane composte nella maggior parte da calciatori stranieri. Le ultime due esclusioni della nazionale azzurra dagli ultimi due mondiali, probabilmente non hanno ancora insegnato niente.
E’ un campionato che ormai aspetta soltanto la matematica per aggiudicare lo scudetto al Napoli, mentre restano di forte interesse, la lotta per le qualificazioni alle coppe europee e la lotta salvezza. Di seguito i risultati della 30a giornata del campionato di Serie A
CREMONESE-EMPOLI 1-0 SPEZIA-LAZIO 0-3 BOLOGNA-MILAN 1-1
NAPOLI-VERONA 0-0 INTER-MONZA 0-1 LECCE-SAMPDORIA 1-1
TORINO-SALERNITANA1-1 SASSUOLO-JUVENTUS 1-0 ROMA-UDINESE 3-0
FIORENTINA-ATALANTA 1-1
Rino R. Sortino
Il Napoli pareggia 0-0 in casa contro il Verona. Spalletti utilizza il turnover in considerazione del ritorno dei quarti di Champions League contro il Milan e la squadra ne risente. L’unica nota positiva è il ritorno in campo di Osimhen che mostra una buona condizione e solo la traversa gli nega il gol. Il primo tempo regala poche emozioni, con il Napoli che prova a fare gioco senza rendersi particolarmente pericoloso. Gli azzurri partenopei fanno girare il pallone da un lato all’altro del terreno di gioco, mantenendone il possesso, ma la squadra è priva dell’intensità delle giornate migliori. E’ invece l’Hellas a sfiorare il gol beffa al 91 con l’attaccante belga Ngongè, che si invola tutto solo verso Meret e tenta di superarlo. ma il suo pallonetto finisce sul fondo. E’ un punto che consente al Verona di rimanere ancora in corsa per la salvezza.
La Lazio batte 3-0 lo Spezia e consolida il secondo posto. I biancocelesti, soffrono mezz’ora contro la squadra ligure che ha la grande occasione con Bourabia che di testa colpisce la traversa. In seguito la Lazio viene fuori col palleggio e riprende in mano la partita E’ il bomber Immobile al (36′) a sbloccare la gara su rigore per un fallo in area di Ampadu su Felipe Anderson. La ripresa inizia senza sostituzioni, con una Lazio corta e compatta, che quando parte in verticale è pericolosa. Felipe Anderson al (52′) concretizza il raddoppio a conclusione di un contropiede manovrato e generato da Luis Alberto sulla trequarti. All’89′ Marcos Antonio appena entrato, vola tutto solo senza essere contrastato e realizza il terzo gol grazie ad un buco creatosi nella difesa spezzina dopo l’espulsione per doppia ammonizione del difensore Ampadu. La Lazio è sempre più una grossa realtà e dimostra di avere una valida organizzazione di gioco. La prossima stagione con qualche altro innesto nella formazione, potrebbe puntare ancora più in alto.
La Roma supera 3-0 l’Udinese e consolida la sua posizione in zona Champions League. Mourinho sostituisce qualche titolare in vista della gara di ritorno dei quarti di Europa League contro il Feyenoord. Pellegrini, il capitano giallorosso, festeggia la sua centesima presenza in squadra. Al 37′ la Roma passa in vantaggio a seguito di un calcio di rigore assegnato perché il pallone sbatte contro il braccio largo di Pereyra. Sul dischetto Cristante, centra in pieno il palo, ma sulla ribattuta Bove è lesto a sospingere il pallone in porta. A inizio ripresa l’Udinese tenta di reagire, ma i giallorossi chiudono alla perfezione tutti gli spazi. Al 55′ sono micidiali in contropiede: Belotti passa a Pellegrini che controlla alla perfezione e colpisce all’incrocio dei pali. Dal 2-0 al triplice fischio, la Roma, controlla il risultato, nonostante l’assegnazione di un calcio di rigore all’Udinese per un fallo con la mano di Mancini che Rui Patricio para su Pereyra. Prima del termine, al 90’+1, il pubblico entusiasta, assiste al terzo gol di Abraham di testa su cross perfetto di Spinazzola.
L’Inter perde in casa contro il Monza 0-1 ed è alla quarta sconfitta nelle ultime cinque in campionato. Ormai è un’Inter a due facce: quella in Champions dove mostra cattiveria agonistica e concentrazione, diversamente dalla squadra che partecipa in Serie A, abulica e senza idee di gioco. L’Inter ci prova in qualche modo nel primo tempo affidandosi a Lukaku e Correa, ma con poca convinzione. La squadra di Palladino si aggiudica la vittoria grazie alla sua organizzazione tattica, capace di chiudere tutti gli spazi agli avversari e poi di effettuare ripartenze ordinate e precise. Inzaghi nel secondo tempo opera una serie di sostituzioni, tra le quali Calhanoglu al rientro da un infortunio. E’ invece il Monza di Palladino al 78′ sugli sviluppi di calcio d’angolo a passare in vantaggio e a vincere l’incontro. L’ex calciatore della primavera dell’Inter Caldirola, dopo essere stato lasciato solo nella difesa nerazzurra, colpisce di testa su corner e batte il portiere nerazzurro Onana.
Il Milan pareggia 1-1 col Bologna e non è un buon risultato per le sue ambizioni. I rossoneri partono male e si fanno sorprendere dopo solo 32 secondi: cross basso di Posch dal fondo e Sansone porta in vantaggio il Bologna. I rossoneri reagiscono sistemando le distanze tra i reparti e attaccano con più uomini. Più passivi restano gli uomini di Thiago Motta che abbassano il baricentro e giocano solo di rimessa. Arrivano così le occasioni per Rebic e Kalulu, oltre a una punizione dal limite per Florenzi: Il portiere bolognese Skorupski si salva, ma nulla può al 40′ sulla conclusione dal limite di Pobega che pareggia i conti al 40’con un bel sinistro dal limite, che entra in rete dopo aver sfiorato il palo. Nel secondo tempo il Milan attacca con grande impegno, ma non c’è niente da fare contro la difesa rossoblù e contro il braccio di Lucumì su cui l’arbitro Massa decide di sorvolare.
La Juventus perde 1-0 col Sassuolo ed è una sconfitta pesante. Il primo tempo al Mapei Stadium è un insieme di tatticismo, errori di misura e noia. La Juventus appare compatta e attenta in fase difensiva ma poco incisiva in avanti. Nella ripresa entra Defrel e il Sassuolo prende il sopravvento grazie alle geometrie dei suoi centrocampisti Frattesi e Lopez, due veri trascinatori. Il Sassuolo realizza il gol vittoria al 64′: a seguito di un calcio d’angolo e di una respinta sbagliata di Fagioli, Defrel stoppa il pallone, si gira in area e sorprende Perin nell’angolo. E’ da sottolineare la prestazione nell’incontro di entrambi i portieri Consigli e Perin, autori di alcune grandi parate. Nel finale entra anche Pogba e si assiste all’assedio finale bianconero, ma il Sassuolo in contropiede sfiora il raddoppio con Harroui che poi calcia altissimo da buona posizione. L’unico aspetto positivo nella formazione di Allegri è l’esordio dal primo minuto del giovane 2002 Barbieri, schierato largo a destra nel centrocampo a cinque della Juventus. Quest’ anno i bianconeri hanno lanciato tanti giovani in prima squadra e questo è un aspetto positivo, in controtendenza rispetto alle tante squadre italiane composte nella maggior parte da calciatori stranieri. Le ultime due esclusioni della nazionale azzurra dagli ultimi due mondiali, probabilmente non hanno ancora insegnato niente.
E’ un campionato che ormai aspetta soltanto la matematica per aggiudicare lo scudetto al Napoli, mentre restano di forte interesse, la lotta per le qualificazioni alle coppe europee e la lotta salvezza. Di seguito i risultati della 30a giornata del campionato di Serie A
CREMONESE-EMPOLI 1-0 SPEZIA-LAZIO 0-3 BOLOGNA-MILAN 1-1
NAPOLI-VERONA 0-0 INTER-MONZA 0-1 LECCE-SAMPDORIA 1-1
TORINO-SALERNITANA1-1 SASSUOLO-JUVENTUS 1-0 ROMA-UDINESE 3-0
FIORENTINA-ATALANTA 1-1
Rino R. Sortino
Lecce-Napoli 1-2: Al termine di una partita piena di emozioni, il Napoli torna alla vittoria e riprende la corsa verso lo scudetto. Nonostante il supporto del suo pubblico, il Lecce cade dopo una gara giocata a viso aperto fin dai primi minuti Al (18' pt) il gol del vantaggio dei partenopei sugli sviluppi di un calcio di punizione di Kim, Di Lorenzo di testa riesce a suonare il pallone in rete. Nella ripresa al 52', Baschirotto fa sponda di testa per Ceesay che centra la traversa, sulla ribattuta Di Francesco ha tutto il tempo per stoppare e insaccare all'angolino basso alla sinistra di Meret. Al 64' il risultato si definisce: un malinteso tra Gallo e Falcone su un cross del Napoli porta all'autogol del difensore, regalando così il vantaggio definitivo alla squadra di Spalletti.
Il Milan non va oltre lo 0-0 contro l'Empoli e non riesce a dare continuità alla straordinaria prestazione contro il Napoli. I rossoneri utilizzano il turnover in vista delle prossime sfide importanti e hanno la conferma che alcuni giocatori, non sono proprio all'altezza dei titolari. Nel primo tempo giocato sottotono, i rossoneri si sono resi pericolosi solo in due occasioni con Rebic e Theo Hernandez, Il Milan entra in campo nella ripresa con un altro atteggiamento e chiude nella propria area l'Empoli. Le occasioni fioccano, ma l'imprecisione, le parate di Perisan e il Var fermano i rossoneri. Al 58' l'arbitro assegna il rigore per un presunto tocco di braccio di Ebuhei in contrasto aereo con Rebic ma dopo aver consultato il Vari annulla la sua decisione primaria. San Siro esplode nuovamente a un minuto dal termine, quando Giroud anticipa De Winter su cross di Florenzi e realizza. ma l'attaccante transalpino colpisce con il braccio e la rete viene annullata. Così l'Empoli dopo la vittoria con l'Inter, porta a casa da San Siro, un altro risultato positivo.
Salernitana-Inter 1-1 L'Inter passa subito in vantaggio al 6': Lukaku appoggia di testa per Gosens che s'inserisce dalla sinistra prende il tempo a Bronn e deposita la palla alle spalle di Ochoa. La squadra nerazzurra continua ad attaccare spreca l'impossibile e lo dimostra i dati: sono dieci le parate di Ochoa, con due legni colpiti da Barella e Lukaku a porta vuota. La Salernitana fa fatica a contenere gli attacchi degli uomini di Inzaghi ma poi riprende in mano il gioco e colpisce una traversa con Dia a metà secondo tempo. Il gol nel pareggio i campani l'ottengono al 90° con Candreva che effettua un tiro-cross che con un'imprevedibile traiettoria sorprende il portiere nerazzurro Onana. L'Inter è delusa, sa di aver perso una grande occasione.
LECCE-NAPOLI 1-2
La Lazio batte 2-1 la Juventus e consolida il suo secondo posto in graduatoria. All'Olimpico gli spettatori esistono ad una gara spettacolare sotto tutti gli aspetti. Nel primo tempo al (38) i biancazzurri passano in vantaggio con Milinkovic-Savic che dopo un dubbio contatto in area, si libera dalla marcatura di Alex Sandro e realizza di sinistro. Il gol innesca una reazione d'orgoglio e di nervi tra i bianconeri che quattro minuti dopo al 42' pareggiano. A seguito di un corner, il colpo di testa di Bremer è respinto di piede dal portiere Provedel che nulla può sulla ribattuta in rete di Rabiot. Il primo tempo si conclude con la Lazio che esercita una continua iniziativa contro una Juventus dalla grande solidità difensiva. Al 38' il gol del definitivo vantaggio laziale: cross di Felipe Anderson, Luis Alberto dopo aver visto l'inserimento sul lato opposto di Zaccagni, con un colpo di tacco gli passa la sfera e questi colpi di piatto in rete. Mattia Zaccagni dopo la grande prestazione nel derby è ancora una volta l'uomo copertina della sua squadra. Sono pochi i calciatori in possesso delle sue doti: potente corsa, capacità di crossare, dribbling e tiro in porta, tutte qualità che sono tenute in grande considerazione dal CT Mancini della nazionale azzurra.
La Roma va a vincere 1-0 sul difficile campo di Torino. Si mette subito bene per i giallorossi: il tiro di Zalewski è intercettato da Schuurs con un braccio troppo largo, così Dybala (8' pt) trasforma il rigore con una conclusione centrale. Per l'argentino è l'undicesimo gol in campionato. Rui Patricio il portiere della Roma, conclude il primo tempo senza mai essere impegnato seriamente, segno che la sua difesa funziona bene e il Torino non è particolarmente decisivo in attacco. Nella ripresa Miranchuk di testa e Pellegri non sfruttano le loro occasioni per realizzare, i giallorossi invece stanno in campo con equilibrio e compattezza e chiudono bene gli spazi agli avversari. Al triplice fischio, Mourinho esulta, perché in un colpo solo supera in classifica Inter e Milan e la sua squadra raggiunge il terzo posto in classifica in perfetta posizione per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions.
Nella lotta per la salvezza, importantissima vittoria del Verona che rimonta nei minuti finali lo svantaggio con il Sassuolo e si avvicina allo Spezia fermato dal pari a Firenze. Il gol vittoria dei veronesi arriva al 96′ con Gaich dopo una leggerezza del portiere del Sassuolo. Consigliamo di uscire dall'area per giocare coi piedi ma servire un pallone a Gaich che dalla trequarti con un pallonetto gonfia la rete rimasta incustodita. La Cremonese all'ultimo secondo vince a Genova e condanna quasi definitivamente la Sampdoria alla retrocessione in B.
Di seguito i risultati della 29.a giornata di serie A
SALERNITANA-INTER 1-1 LECCE-NAPOLI 1-2 MILAN-EMPOLI 0-0
UDINESE-MONZA 2-2 FIORENTINA-SPEZIA 1-1 ATALANTA-BOLOGNA 0-2
SAMDDORIA-CREMONESE 2-3 VERONA-SASSUOLO 2-1 TORINO-ROMA 0-1
LAZIO-JUVENTUS 2-1
Il primo confronto della sfida tra Napoli e Milan che si riproporrà entro breve altre due volte, finisce con il trionfo dei rossoneri con il clamoroso risultato di 4 a 0. Dall’inizio alla fine c’è una sola squadra in campo, quella di Pioli. Il Napoli è sembrato stanco, privo di mordente e motivazioni. Diaz il centrocampista rossonero particolarmente ispirato, al 16′ inventa il gol del vantaggio del Milan. Dopo aver superato due avversari sulla fascia destra, serve Leao che scavalca il portiere Meret con un pallonetto. Il raddoppio arriva al 25′ ed è sempre Diaz l’artefice principale. Questi dopo aver dribblato Mario Rui, effettua un gran tiro che è deviato dal difensore napoletano Kim in fondo alla rete. Nella ripresa il Napoli si getta all’offensiva e si apre inevitabilmente al contropiede del Milan che va in gol nuovamente al 14′ con Leao, lanciato da Tonali. In seguito quando Brahim Diaz deve uscire per un problema all’adduttore, al suo posto entra Saelemaekers, che realizza il quarto gol al 21′ con un rasoterra, dopo uno splendido slalom nella difesa azzurra. Il primo incontro tra le due contendenti va pertanto con grande merito al Milan, poi il giorno 11 e il 18 aprile, entrambe si giocheranno le semifinali di Champions League. E dopo questo primo risultato eclatante, non ci sarà una squadra favorita.
Inter-Fiorentina 0-1. Questa volta è la Fiorentina a fare festa a San Siro, alla terza sconfitta consecutiva dei nerazzurri, la decima in campionato. E’ stata una gara giocata ad alti ritmi con due squadre molto lunghe e di conseguenza offensive fin dalle prime battute di gioco. Lukaku l’uomo simbolo dell’ennesima serata negativa degli uomini di Simone Inzaghi è stato capace di divorarsi almeno quattro occasioni dentro l’area piccola. L’episodio che cambia faccia alla partita arriva nel secondo tempo e conferma la vecchia legge del calcio. Un gol sbagliato porta come conseguenza al gol segnato dagli avversari. Lukaku su facile cross dalla destra non utilizza il piede destro per mettere facilmente in porta e manca una facile occasione da rete, così nell’azione successiva, a seguito della parata di istinto di Onana su colpo di testa di Cabral sugli sviluppi di un corner , Bonaventura portava in vantaggio la Fiorentina. Per l’Inter l’ennesima delusione, ma non c’è tempo per rammaricarsi troppo. Martedì si ritorna in campo per la semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Juventus a Torino.
La Juventus batte 1-0 il Verona all’Allianz Stadium ed è alla sua terza vittoria di fila in campionato. Con una formazione rimaneggiata dopo la sosta per le nazionali, i bianconeri nel primo tempo non riescono a trovare gli spazi giusti per passare, nonostante l’ottimo fraseggio a centrocampo. Dopo il rientro in campo, la Juve alza il baricentro e si fa più pericolosa, trovando il vantaggio al 10′ della ripresa: Miretti serve di prima Locatelli che pesca Kean. Questi dopo essersi inserito bene tra Magnani e Ceccherini, con freddezza batte con il destro il portiere veronese Montipò. Con questo successo, la Vecchia Signora si porta a 44 punti in classifica e senza la penalizzazione, sarebbe seconda in solitaria a 59 punti a -11 dal Napoli capolista. Gli Scaligeri invece permangono in piena zona retrocessione al terzultimo posto con 19 punti.
La Lazio batte il Monza 2-0 ed è alla quinta vittoria biancazzurra nelle ultime sei partite. Il successo della Lazio all’insegna della qualità, consolida il suo secondo posto alle spalle del Napoli. I biancazzurri passano in vantaggio a inizio partita: Zaccagni scatta sulla sinistra e crossa, la difesa del Monza si addormenta e Pedro si avventa sulla palla e realizza. La formazione biancoceleste dopo aver sbloccato la gara con Pedro, controlla la reazione del Monza. La ripresa si apre con quattro ammoniti brianzoli, poi i biancocelesti raddoppiano con il capolavoro di Milinkovic-Savic, protagonista di una perfetta punizione che beffa il portiere Di Gregorio. Milinkovic-Savic con questo gol diventa il calciatore straniero più prolifico della storia della Lazio. Il Monza presentatosi contro la Lazio privo di due leader quali Izzo e Pessina, esce sconfitto, ma è pronto a voltar pagina alla luce dell’ottimo campionato disputato fin qui dalla squadra di Palladino .
La Roma batte 3-0 la Sampdoria e piazza un colpo importante nella lotta per disputare la prossima Champions League. In piena emergenza nella sua rosa, Mourinho modifica la sua difesa schierandola a quattro, dimostrando la sua grande versatilità tattica. Dopo un primo tempo dominato dai giallorossi che non riescono a realizzare grazie alle parate dell’esordiente portiere della Sampdoria Ravaglia, i giallorossi consolidano il risultato nella ripresa a seguito dell’espulsione di Murillo (52′) per doppia ammonizione. I padroni di casa realizzano la prima rete con Wijnaldum al (57′) che di testa colpisce su perfetto assist di Matic. In seguito i giallorossi vanno a segno anche con Dybala (88′) su calcio di rigore ed El Shaarawy al (94′) in contropiede. Nei minuti iniziali del secondo tempo, José Mourinho si rende protagonista di un gesto di solidarietà nei confronti di Dejan Stankovic, suo calciatore anni fa nelle file dell’Inter. L’allenatore serbo dopo una protesta decisamente vivace è preso di mira dalla Curva Sud con il coro “Sei uno zingaro”. Dopo essere scattato in piedi Mourinho rivolge lo sguardo verso la Curva ed alza una mano per chiedere di interrompere il coro. Una volta ristabilita la calma, il portoghese si sporge a ringraziare gli spettatori con il pollice alzato. Josè dimostra ancora una volta di essere un uomo dalla forte personalità : “non si è Special one solo per le vittorie”..
Di seguito i risultati della 28.a giornata di campionato:
BOLOGNA-UDINESE 3-0 MONZA-LAZIO 0-2 SPEZIA-SALERNITANA 1-1
CREMONESE-ATALANTA 1-3 INTER-FIORENTINA 0-1 JUVENTUS-VERONA 1-0
ROMA-SAMPDORIA 3-0 NAPOLI-MILAN 0-4 EMPOLI-LECCE 1-0
SASSUOLO-TORINO 1-1
Rino R. Sortino
Il Napoli dopo aver travolto il Torino per 4-0, continua la sua marcia inarrestabile verso il terzo scudetto della sua storia. Il Torino sceso in campo con l'intenzione di giocare con il capolista a viso aperto, al 22' ha la grande occasione di passare in vantaggio ea seguito di una articolata azione, colpisce il palo con Sanabria. A sbloccare il match dell'Olimpico Grande Torino è il solito Osimhen, che al 9′ infila il portiere granata di testa su corner di Zielinski. Al 34' Kvaratskhelia controlla un pallone in area e Linetty in ritardo lo atterra. L'arbitro non ha dubbi nell'indicare il dischetto del rigore e lo stesso attaccante lo realizza. Al 51′ ancora Osimhen, servito da Olivera, che era stato liberato da Kvara con il tacco, realizza con un colpo di testa sul secondo palo. L'ultima rete della giornata porta la firma di Ndombele, al suo primo pallone toccato dopo il suo ingresso in campo. I granata in questo incontro hanno offerto una buona prestazione solo per una decisione di minuti. Gli altri 80, sono stati tutti un dominio degli azzurri del Napoli, che hanno effettuato un pressing alto sui portatori di palla del Toro. La partita si è giocata dopo i sorteggi di Champions League, dove la squadra di Spalletti è destinata ad affrontare il Milan ai quarti di finale.
Prosegue la crisi del Milan, che dopo le recenti sconfitte, perde nettamente anche a Udine per 3-1. In Friuli i rossoneri forniscono una prova sottotono, rivelandosi fragili in difesa. Gli unici alibi per il Milan sono state le assenze di Giroud e Theo Hernandez, che da sole non giustificano una condotta di gara senza mordente. I rossoneri al 10′ subiscono il primo gol a causa di un destro preciso di Pereyra. Nel finale del primo tempo (49′) l'arbitro assegna un rigore grazie al Var per una mano di Bijol. Ibra sbaglia dal dischetto, ma l'arbitro fa ripetere perché Beto è entrato per primo in area e ha partecipato all'azione. Nella ripetizione lo svedese non sbaglia, diventando il più vecchio marcatore di sempre della serie A. Nella ripresa al 51′ Beto anticipa Thiaw e riporta ancora in vantaggio l'Udinese. Pioli il tecnico del Milan prova a sistemare la sua difesa schierandola a quattro, ma nonostante questo accorgimento, la squadra non dimostra alcun miglioramento. Al 70′ l'azione decisiva che suggerisce il risultato: Success si libera di Thiaw e serve Udogie, il suo sinistro finisce sui piedi di Ehizibue che realizza a porta vuota.
L'Atalanta si rilancia e batte 2-1 un buon Empoli rimontando lo svantaggio iniziale. Al Gewiss Stadium nel primo tempo è stata quasi sempre l'Atalanta a fare la partita ea sprecare diverse occasioni per passare in vantaggio. Ma ci riesce l'Empoli al (44′) con Ebuhei che sfrutta un rimpallo in area nerazzurra e manda a sorpresa in vantaggio la squadra toscana negli spogliatoi. Nell'arco del secondo tempo, Gasperini mette un campo forze fresche, Lookman, Hojlund e Boga che risultano determinanti. Alti e aggressivi, i nerazzurri alzano il baricentro e attaccano l'area avversaria a testa bassa con una forte spinta sulle fasce esterne. Gli sforzi dei bergamaschi ottengono l'effetto sperato con il pareggio al (58′) grazie a un colpo di testa di De Roon su assist di Ruggeri. Quasi al termine dell'incontro, all'86′ è Hojlund a concretizzare il dominio dei bergamaschi con un gran gol di destro approfittando del passaggio di Pasalic. Il vantaggio dell'Atalanta è di disporre nel suo organico, di cinque attaccanti di grande valore.
La Lazio vince il derby e si porta da sola al secondo posto. Protagonista dell'incontro è stata la tensione, classico ingrediente del derby capitolino. La prima svolta del match è arrivata al 32′ con l'espulsione di Ibanez per somma di ammonizioni. Questa decisione ha condizionato pesantemente l'andamento dell'incontro, che da quel momento in poi si è giocato completamente nella metà campo giallorossa. Il primo tempo finito a reti bianche, rispecchiava l'equilibrio delle poche occasioni da gol. Al rientro in campo, stupisce la decisione di Mourinho, di lasciare Dybala negli spogliatoi in quanto giudicato non idoneo al clima da battaglia in campo. Con il passare dei minuti, la Lazio alza il baricentro per far valere la propria superiorità numerica, mentre la Roma si ritrova sempre più contratta in difesa. L'azione vincente si registra al 65′ con la verticalizzazione di Luis Alberto per Zaccagni, che è lesto a cogliere il passaggio ea battere Rui Patricio sul secondo palo. Al triplice fischio la tensione repressa tra le due squadre, si sviluppa in un parapiglia intorno al direttore di gara, che porta alle espulsioni di Marusic e Cristante.
La Juventus batte l'Inter 1-0 a San Siro. I nerazzurri riducono del recente passaggio del turno in Champions League, dominano la prima frazione di gioco sul piano del possesso, ma lasciano molti spazi ai bianconeri in fase di ripartenza. Al 23′ la Juventus passa in vantaggio: Rabiot passa a Kostic che con uno splendido sinistro a incrociare, realizza. Il gol viene convalidato da Chiffi dopo una lunghissima revisione del Var per due sospetti tocchi di mano nell'ambito della stessa azione. l'Inter reagisce allo svantaggio, ma il suo gioco lento e senza sbocchi, non crea alcun problema al portiere bianconero Szczesny. La Juve invece si dimostra pericolosa in contropiede, specialmente quando riesce a innescare i suoi velocisti. I ragazzi di Inzaghi tentano l'assalto nella ripresa, ma la retroguardia di Allegri non sbaglia un colpo e difende il vantaggio fino al triplice fischio. Per l'Inter quella contro i bianconeri è la nona sconfitta su 27 giornate in campionato: una sconfitta ogni tre giornate, risultati non all'altezza delle ambizioni della squadra, che rendono incerta la conferma di Simone Inzaghi sulla panchina dell'Inter nel prossimo campionato di calcio.
Prosegue il momento d'oro sia del Sassuolo che battendo lo Spezia conquista la quarta vittoria consecutiva, che della Fiorentina sul Lecce. I viola sono in un momento di grande forma psicofisica, perché se si sommano le gare in campionato con quelle di Coppa, ha conseguito sette vittorie consecutive. In ambito salvezza, brutta frenata del Verona, che perde a Genova con la Sampdoria, ma per i blucerchiati nonostante quest'ultima prima vittoria in casa stagionale, la salvezza dalla retrocessione in Serie B, resta molto difficile. Adesso a seguito della sosta per le Nazionali, la Serie A tornerà in campo il 1° aprile.
Di seguito i risultati sulla 27/a giornata di Serie A:
SASSUOLO-SPEZIA 1-0 UDINESE-MILAN 3-1 SAMPDORIA-VERONA 3-1
FIORENTINA-LECCE 1-0 TORINO-NAPOLI 0-4 LAZIO-ROMA 1-0
INTER-JUVENTUS 0-1 ATALANTA-EMPOLI 2-1 MONZA-CREMONESE 1-1
SALERNITANA-BOLOGNA 2-2
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Il Napoli batte 2-0 l’Atalanta e con sole 12 giornate da giocare, continua a mantenere dalla sua posizione di leader, un vantaggio notevole sulle inseguitrici. I partenopei guidati in regia da un brillante Lobotka, già dalla prima frazione di gioco esercitano un netto predominio ma non riescono a incidere. E’ decisivo il portiere dell’Atalanta Musso, con tre decisive parate su Politano (due volte) e Kvaratskhelia. Nel secondo tempo gli azzurri con una determinazione maggiore, riescono ad esprimere tutto il loro potenziale tecnico-tattico e atletico. Il Napoli sblocca il risultato grazie ad un incontenibile Kvaratskhelia con un’azione destinata a rimanere nella storia del campionato. Al 60′ l’azione inizia con Anguissa che ruba il pallone in mezzo al campo e serve Osimhen che passa il pallone a Kvaratskhelia che dopo una serie di ubriacanti dribbling, conclude con un imparabile tiro centrale. Al 77′ Rrahmani realizza il secondo gol su uno spiovente dalla bandierina, salta e colpisce di testa spedendo il pallone in fondo alla rete. Troppo forte questo Napoli per un’Atalanta messa bene in campo, ma troppo inconcludente in area di avversaria.
Lo Spezia supera l’Inter per 2-1. I nerazzurri crollano ancora in trasferta e sono all’ottava sconfitta stagionale. Una vera sciagura soprattutto contro le squadre cosiddette provinciali. I nerazzurri nel primo tempo sprecano almeno tre occasioni da gol con il portiere spezzino Dragowski, veramente determinante. L’occasione più grossa l’Inter l’ottiene al decimo minuto, quando il Var richiama Marinelli per un tackle in area di Caldara su D’Ambrosio. Dopo la concessione del calcio di rigore, Lautaro, si fa respingere il tiro da Dragowski. Nella ripresa i padroni di casa coprono meglio il campo e riescono a passare in vantaggio al (55′): Dragowski lancia lungo Nzola, che dopo aver controllato il pallone ed evitato il contrasto di due avversari, serve a Maldini un pallone che il giovane (figlio dell’ex campione del Milan, Paolo) realizza con un destro preciso. Inzaghi a quel punto tenta il tutto per tutto ed impiega tutte e tre le punte (più il giovanissimo Carboni). I nerazzurri pareggiano al minuto 84 quando l’ennesimo cross da sinistra causa un rigore su Dumfries, toccato da Ferrer all’83. Così Lukaku trasforma dal dischetto al minuto (83′). ma non è ancora finita, perché proprio l’olandese Dumfries all’86’ atterra Kovalenko e Nzola firma il 2-1 sempre dagli 11 metri. Lo Spezia con la vittoria odierna, ottiene una grande iniezione di fiducia, in ambito salvezza.
Bologna-Lazio finisce 0-0. Al Dall’Ara si è assistito ad una partita dove emozioni e spettacolo non sono mancate, ma non c’è stata quella incisività necessaria negli ultimi metri. Il primo tempo è stato giocato piacevolmente e l’unica brutta notizia per i biancocelesti è stato il giallo per il diffidato Vecino, che dovrà saltare il derby con la Roma per squalifica. il Bologna ha avuto la più importante occasione con Ferguson, che al 28′ da pochi passi, colpisce il palo, i biancazzurri invece non riescono a realizzare con Luis Alberto e Felipe Anderson. La Lazio, affaticata fisicamente e mentalmente dall’impegno europeo, ha confermato le difficoltà nel non sapere gestire il doppio impegno. La sensazione è che alla fine, entrambe le squadre si sono accontentate del pareggio.
La Juve vince ancora una volta per 4-2 all’ Allianz Stadium contro la Sampdoria mettendo in mostra un Rabiot in grande forma. I bianconeri iniziano bene l’incontro con una prova fatta di determinazione e concretezza. Bremer (11′) e Rabiot (26′) aprono le marcature, ma nel giro di due minuti i blucerchiati si dimostrano incontenibili sulle fasce esterne e pareggiano con Augello (31′) e Djuricic (32′). Pareggio che dura poco. Nella ripresa con gli ingressi in campo di Cuadrado e Locatelli, la Juve riceve fresca energia e ci pensa ancora Rabiot (64′) a riportare in vantaggio la Juve con un gran tiro sotto la traversa. Nel finale dopo aver sbagliato con Vlahovic un calcio di un rigore, la Juve realizza il gol sicurezza: Vlahovic impegna il portiere Turk di testa e sulla respinta, Soulé (94′) realizza il quarto gol. Protagonista negativo della serata è Vlahovic che conferma il suo momento no fallendo diverse occasioni e sbagliando anche un calcio di rigore.
Roma-Sassuolo 3-4. Contro i neroverdi di Dionisi la Roma si ritrova in svantaggio di due reti già al 18′ con la doppietta di Laurienté. Zalewski al 26′ con un gran tiro di destro, realizza di controbalzo un lancio in area di Spinazzola. Poco prima dell’intervallo, Kumbulla è espulso per una reazione su intervento di Berardi, lasciando la Roma in dieci, oltre a causare il rigore trasformato dallo stesso Berardi. L’inferiorità numerica nel momento di essere in svantaggio per l’1-3 è stato l’handicap che ha compromesso la partita dei giallorossi. L’ingresso in campo di Dybala all’inizio del secondo tempo e autore di un gran gol. al 50′ non è sufficiente a raddrizzare una partita ormai compromessa. Al 75esimo Laurienté dopo essere scattato sulla trequarti, serve Pinamonti che salta Rui Patricio e va in rete, così chiude definitivamente le speranze di recupero dei giallorossi. Troppo tardivo, al 94′ il 3-4 di Wijnaldum in pieno recupero.
Nel posticipo che chiude la 26.ma giornata di Serie A la squadra di Pioli non va oltre l’1-1 con la Salernitana e resta dietro a Inter e Lazio in classifica. Sia a livello fisico, sia a livello tattico è stata una prova sottotono dei rossoneri che hanno faticato molto contro gli uomini di Paulo Soula. Al Meazza nel primo tempo Maignan salva il risultato su Dia, poi Giroud al (46′) sblocca il match nel recupero, con un tocco di testa e d’astuzia su calcio d’angolo. Nella ripresa il Milan alza il baricentro e spinge con maggiore decisione,. ma la Salernitana capace di giocare a viso aperto, riacciuffa il pari al 16′ della ripresa. I campani in contropiede si distendono da destra a sinistra con Coulibaly per Bradaric, la palla poi arriva a Dia che tutto solo realizza.
Di seguito i risultati della 26.a giornata
SPEZIA-INTER 2-1 EMPOLI-UDINESE 0-1 NAPOLI-ATALANTA 2-0
BOLOGNA-LAZIO 0-0 LECCE-TORINO 0-2 CREMONESE-FIORENTINA 0-2
VERONA-MONZA 1-1 ROMA-SASSUOLO 3-4 JUVENTUS-SAMPDORIA 4-2
MILAN-SALERNITANA 1-1
Rino R. Sortino
La prestigiosa vittoria della Lazio a Napoli per 2 a 1, interrompe per il momento, la fuga scudetto dei partenopei. E’ stata una partita dove si è evidenziato un tatticismo esasperato e dagli schieramenti si avverte la differenza sotto l’aspetto difensivo: il Napoli rimane nella propria area di rigore e aspetta gli avversari, mentre la Lazio spinge i quattro difensori fin sulla linea del centrocampo. Sarri, l’avveduto tecnico biancazzurro, costruisce una specie di gabbia attorno a Lobotka e così soffoca la costruzione del gioco partenopeo. La prima occasione è per i biancocelesti e arriva su un colpo di testa di Vecino, Meret è battuto, ma Di Lorenzo respinge sulla linea. Nel secondo tempo il Napoli colpisce una traversa con Osimhen, ma è Vecino (67′) a decidere l’incontro dopo una respinta non perfetta di Kvaratskhelia, l’ex interista fa partire da lontano un gran tiro rasoterra che si infila in rete. Nel finale poi c’è anche una punizione di Milinkovic Savic che si stampa sull’incrocio dei pali. Nonostante la delusione, il Napoli non può recriminare e considerare questo risultato solo un incidente di percorso.
Una Fiorentina concreta e superiore in ogni zona, protagonista della sua migliore partita in questo campionato, batte 2-1 il Milan. Una vittoria meritatissima quella dei toscani che già nel primo tempo non riescono a passare in vantaggio grazie al bravo portiere rossonero Maignan e al difensore Tomori (grandioso salvataggio sulla linea su Bonaventura). Nella ripresa i gol decisivi; al 49′ Nico Gonzalez dal dischetto spiazza Maignan (rigore assegnato per fallo di Tomori su Ikoné), poi nel finale Jovic, (87′) con una magnifica torsione su cross perfetto di Dodo, raddoppia in tuffo di testa e chiude il match. Al 95′ Theo Hernandez su un’azione corale dei rossoneri accorcia le distanze con un grande tiro. Il Milan con la testa probabilmente al Tottenham, ha giocato bene solo una ventina di minuti subito dopo il gol di Nico Gonzalez. Al minuto 13.o i calciatori si sono fermati e sono partiti applausi e cori per Davide Astori, il capitano della Fiorentina scomparso esattamente 5 anni fa.
Inter-Lecce 2-0. Con un gol per tempo i nerazzurri ritornano alla vittoria contro i pugliesi, fornendo una risposta di carattere, dopo una settimana piena di critiche. Al 29′ la prima rete è realizzata al termine di una ripartenza impostata da Gosens e rifinita in area da Barella. Il gioco di gambe del centrocampista è determinante nel consegnare la palla a Mkhitaryan che realizza con un piatto destro all’incrocio dei pali. Al 53′ l’azione che chiude il match: a seguito di una fuga sulla destra di Dumfries, questi riesce a crossare rasoterra a Lautaro, che realizza con il suo destro vincente. Barella dimostra di essere sempre più determinante negli schemi dell’Inter, un centrocampista a tutto campo, di grande dinamicità e qualità. La squadra nerazzurra dopo questa netta vittoria, conferma ancora una volta di avere un rendimento a due facce, positiva in casa e molto meno efficace lontano dal Meazza.
Roma Juventus 1-0. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma alla fine ad avere la meglio sono i giallorossi che nella ripresa realizzano la rete vincente con Gianluca Mancini. Il difensore giallorosso al 53′ si sgancia in avanti e sorprende la retroguardia bianconera, con un destro che è un concentrato di potenza e precisione. I bianconeri sono anche sfortunati, colpiscono tre pali, uno nel primo tempo e due nel secondo, ma non riescono ad essere incisivi nell’andare a rete. Nel finale, incredibile rosso a Kean, entrato in campo da 40 secondi. Mancini commette fallo e lo trattiene vistosamente anche dopo il fischio dell’arbitro, così l’attaccante reagisce rifilando una ginocchiata al compagno di nazionale. Un comportamento assurdo per un calcatore professionista. Con i tre punti la Roma cancella la recente sconfitta contro la Cremonese, aggancia il Milan al quarto posto in attesa della sfida di giovedì con la Real Sociedad. I bianconeri invece si fermano dopo cinque vittorie di fila e frenano la loro rincorsa all’Europa.
Finisce 0-0 lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona, Un tempo a testa e un punticino ad entrambe che smuove la classifica e lascia tutto invariato nella corsa salvezza. E’ questa l’estrema sintesi di uno Spezia-Verona con poche emozioni, in cui per lunghi tratti ha prevalso la paura di non perdere. Kallon, Nzola e Amian hanno avuto le occasioni più clamorose per sbloccare il match, ma Dragowski e l’esordiente Perilli si sono fatti trovare pronti Un punto che forse soddisfa maggiormente il Verona, visto che giocava fuori casa e in caso di sconfitta avrebbe reso ancora più difficile la rincorsa alla salvezza, mentre lo Spezia dovrebbe cominciare a preoccuparsi, visto che l’ultima vittoria casalinga risale al 17 settembre di sette mesi fa
Il Sassuolo al Mapei Stadium batte 3-2 la Cremonese in una partita emozionante. Il Sassuolo passa al 26′ grazie ad una punizione potente sotto la traversa di Laurienté. Al 42′ Frattesi realizza in girata da dentro l’area e mette nell’angolo alla sinistra del portiere della Cremonese. Gli ospiti hanno la capacità di riaprire la partita al 62′ grazie ad un clamoroso errore di Erlic, che di testa serve proprio Dessers che realizza con un sinistro vincente- Il pareggio arriva all’83’ grazie ad un altro gol di Dessers, abile a saltare Consigli dopo il lungo lancio del portiere Carnesecchi. Quando sembrava inevitabile il 2-2, al 92′ Laurienté inventa per Bajrami che di destro dentro l’area realizza con un gran tiro. Sempre più critica la situazione in classifica dei grigiorossi, che non danno continuità alla sorprendente vittoria (la prima stagionale in Serie A) sulla Roma e restano fermi a quota 12 insieme alla Sampdoria.
Di seguito tutti i risultati della giornata di campionato:
NAPOLI-LAZIO 0-1 MONZA-EMPOLI 2-1 ATALANTA-UDINESE 0-0
FIORENTINA-MILAN 2-0 SPEZIA-VERONA 0-0 SAMPDORIA-SALERNITANA 0-0
INTER-LECCE 2-0 ROMA-JUVENTUS 1-0 SASSUOLO-CREMONESE 3-.2
TORINO-BOLOGNA 1-0
Rino R. Sortino
Con il 2-0 sul campo dell’Empoli, il Napoli continua la sua fuga, allungando ulteriormente il vantaggio sulla seconda per effetto della sconfitta dell’Inter a Bologna. Adesso sono 18 i punti di vantaggio del Napoli, numeri davvero impressionanti, che sembra partecipi a un campionato a parte rispetto alle altre. In terra toscana si trattava di una trasferta insidiosa dopo le fatiche fisiche e mentali di Champions, invece gli azzurri hanno conquistato l’ottava vittoria di fila. Così sono 21 le vittorie per i partenopei, su 24 partite di campionato. Nel primo tempo al 17′, il Napoli passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner il cross di Kvaratskhelia trova dall’altra parte Zielinski. Il suo controcross viene deviato in gol da Ismajli. Il raddoppio arriva sulle ali dell’entusiasmo: al 28′, ancora su angolo, Kvaratskhelia si accentra e calcia verso il portiere Vicario, la cui respinta è sospinta in rete da Osimhen. Sono otto le gare consecutive di campionato, dove va a segno Victor Osimhen; il capocannoniere è al suo 21/o gol stagionale. Al 34° è la traversa a negare il tris al Napoli sul colpo di testa da pochi metri di Kim. Nella ripresa a seguito dell’espulsione di Mario Rui, il Napoli rimane in dieci uomini ma ugualmente riesce a portare a casa il risultato, rischiando di fare pure il terzo gol.
L’Inter perde anche quest’anno a Bologna per 1-0 e mette a rischio il secondo posto. Un ko molto duro, perché conferma le difficoltà dei nerazzurri ad incontrare le squadre medio-piccole. In questo 2023 in aggiunta alla sconfitta col Bologna, sono ben 10 i punti persi dall’Inter contro squadre non di primo piano. Discorso diverso invece per il Bologna, che continua a giocare bene, guadagnare punti e risalire la classifica nel tentativo di inserirsi l’anno prossimo in una coppa Europea. Fin dall’inizio la partita dell’Inter è stata tutta in salita. Nel primo tempo Orsato annulla un gol di Barrow per una posizione irregolare di Dominguez, poi un destro a giro di Soriano centra la traversa. Il gol che determina il risultato è al 31′: Brozovic sbaglia il disimpegno in uscita dalla propria linea di difesa, così Schouten lancia Orsolini a tu per con Onana. Il sette rossoblù con un gran tiro di sinistro, realizza per la settima volta nelle ultime tredici partite.
Il Milan batte 2-0 l’Atalanta e si lascia definitivamente alle spalle il periodo di crisi Un successo meritatissimo quello dei rossoneri, che si aggiudicano la sfida per un posto in Champions League, contro un’Atalanta quasi mai pericolosa e in balia per lunghi tratti dell’avversario. Contro i bergamaschi il Milan recupera il portiere Maignan dopo 5 mesi e il carismatico Ibrahimovic, ma soprattutto ritrova la squadra che nella passata stagione ha vinto lo scudetto. Anche in questo match si rivela prezioso il gioco di Giroud, vero punto di riferimento in attacco e abile a far salire la squadra. E proprio da un suo assist di testa che nasce il vantaggio milanista, perché poi il sinistro al volo di Theo Hernandez è favoloso, colpisce il palo e rimbalza sulla schiena dello sfortunato portiere Musso (25′). All’86 dopo aver ricevuto il passaggio da Leao, Messias con un delizioso tocco, scavalca Musso in uscita. Il punteggio finale di 2-0.è un risultato che sta addirittura stretto ai rossoneri, che hanno creato e allo stesso tempo sprecato tantissimo.
All’Olimpico La Lazio vince per 1-0 contro la Sampdoria e si avvicina ad Inter e Milan. i biancocelesti nell’ incontro sono apparsi imprecisi con tanti passaggi sbagliati e spreconi nelle occasioni da rete. La vera opportunità per segnare la Lazio la costruisce al 41′. Audero respinge con difficoltà il tiro di Felipe Anderson, palla a Pedro che da due passi coglie la base del palo, poi la palla attraversa tutto lo specchio della porta per arrivare a Immobile che calcia altissimo. In campo si è vista una Lazio imprecisa, incapace di concretizzare le occasioni da rete. Quando sembrava vicino il pari su una Sampdoria che tutto sommato lo avrebbe meritato, Luis Alberto con un gran destro da fuori area a 10′ dalla fine, regala il gol alla sua squadra. E’ stato un colpo di magia, che da solo vale il prezzo del biglietto. Ennesima sconfitta nel finale per la Sampdoria, che vede sempre più vicino il baratro della Serie B. La prossima giornata è in programma una importante partita a Marassi con la Salernitana e sarà una sfida salvezza.
La Cremonese batte 2-1 la Roma e conquista la prima vittoria in campionato. La salvezza per i lombardi è lontana 8 punti ma questa vittoria è una iniezione di fiducia dal momento che lascia l’ultimo posto in classifica. Per gran parte della partita si è vista una Roma abulica, che ha pagato a caro prezzo la serata no di Dybala, che quando non è ispirato, tutta la squadra ne risente. La Cremonese è passata per prima in vantaggio al (17′) con un’azione veloce di Benassi, che trova al limite dell’area Valeri bravo ad appoggiare di petto all’indietro per Tsadjout. Questi lascia partire un sinistro imparabile per Rui Patricio. La ripresa si apre con l’espulsione di Mourinho, che protesta vivacemente con il quarto uomo e viene cacciato dall’arbitro Piccinini. Al 71 il pareggio giallorosso: Mancini lancia dalle retrovie Spinazzola, pescato in area tutto solo, che è bravo a controllare e a mettere in rete. Nel finale la Roma si scopre nel tentativo di passare nuovamente in vantaggio e lascia il contropiede alla Cremonese. All’82’ Okereke viene steso da un’uscita imprecisa di Rui Patricio e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Ciofani (che aveva propiziato l’azione), che realizza. Alla fine è festa grande allo Zini per la prima vittoria in Serie A della Cremonese che mancava da 30 partite e da quasi 27 anni.
In un derby della Mole ricco di gol e colpi di scena, la Juventus ha la meglio per 4-2 sul Torino. E’ stata la più bella stracittadina degli ultimi tempi. Il Torino ha fatto bene per un tempo, poi i bianconeri nella ripresa hanno giocato meglio e meritato di vincere. Nello Stadium bianconero che ha riabbracciato Pogba per la prima volta in questa stagione, la Juventus è andata sotto due volte, ha rischiato di subire una terza rete, ma alla fine ha vinto, anche grazie alla forza dei sostituti di valore in panchina, che poi sono subentrati in campo. I granata si sono ritrovati due volte in vantaggio nel primo tempo, con Karamoh al 2′ e con Sanabria al 43′ ma sono stati rimontati prima da Cuadrado con un diagonale vincente al 16′ e con Danilo al 46′ dagli sviluppi di un corner. I calci piazzati sono stati letali per il Torino di Juric, puniti ancora da calcio d’angolo al 71′ dall’ex Bremer e poi all’81’ da Rabiot che ha sfruttati un calcio di punizione di Kostic. La Juve senza la penalizzazione, sarebbe la seconda forza del campionato, dietro lo straordinario Napoli.
Questi i risultati della Serie A:
EMPOLI-NAPOLI 0-2 LECCE-SASSUOLO 0-1 BOLOGNA-INTER 1-0
SALERNITANA-MONZA 3-0 UDINESE-SPEZIA 2-2 MILAN-ATALANTA 2-0
VERONA-FIORENTINA 0-3 LAZIO-SAMPDORIA 1-0 CREMONESE-ROMA 2-1
JUVENTUS-TORINO 4-2