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L’11a giornata di Serie A si apre con la vittoria del Bologna che sconfigge la Lazio per 1-0. I biancoazzurri partono forte sul piano del palleggio e dell'intensità ed hanno le migliori occasioni sui piedi di Castellanos e Luis Alberto. Le azioni dei biancoazzurri però mancano di precisione negli ultimi 30 metri. Ad inizio ripresa al 47' i rossoblù passano in vantaggio. Saelemaekers trova in orizzontale Zirkzee, il quale con un tocco delicato pesca Ferguson nel cuore dell'area che batte Provedel di destro all'altezza del dischetto. Dopo il gol la partita si accende e si innervosisce, Sarri decide di far entrare Immobile e Zaccagni per dare maggior spinta al suo attacco. La Lazio invece nella ripresa cala di ritmo e non riesce più ad essere determinante nell'area di rigore avversaria. Il Bologna è la vera rivelazione di questo avvio di campionato e l'attuale è il migliore degli ultimi 21 anni. La Lazio prosegue nella sua alternanza di risultati che non le consente di emergere nelle posizioni di vertice.
L’Inter vince 2-1 al Gewiss Stadium contro l’Atalanta al termine di una partita combattuta fino alla fine. Sotto una pioggia battente i nerazzurri ottengono tre punti pesanti sul campo di una squadra imbattuta che non aveva ancora subito gol. A seguito di un contrasto aereo Pavard si fa male al ginocchio ed è costretto ad uscire. Il suo sostituto Darmian è subito protagonista perché Calhanoglu lo lancia in profondità, l’esterno anticipa il portiere Musso che in uscita lo atterra. Calhanoglu al 39’ dal dischetto realizza. La capolista non si ferma e il secondo tempo vede gli ospiti più propositivi. Lautaro dopo essersi visto annullare un gol per fuorigioco, segna al 57’ da posizione defilata con un gran tiro a giro di destro sul secondo palo. La reazione bergamasca è immediata: Lookman ruba palla a un ingenuo Dimarco e serve Scamacca che al 60’ tutto solo accorcia le distanze. Nel finale i bergamaschi sfiorano anche il pareggio, con il portiere dell’Inter Sommer che è decisivo in alcune parate. L’Inter resiste e porta a casa un successo importante (il quinto su cinque gare in trasferta) al cospetto di una Atalanta, che nonostante la sconfitta non ha demeritato .
Il Milan perde clamorosamente a S. Siro 0-1 contro l'Udinese, al suo primo successo stagionale in campionato. A decidere il match un calcio di rigore calciato da Roberto Pereyra, al 63' concesso per un ingenuo pestone di Adli sul piede di Ebosele. Grande merito dell'Udinese è stato quello di annullare la fase offensiva della squadra di Pioli e poi ripartire per sfiorare più volte il vantaggio. La nuova Udinese di Cioffi ha disputato una partita ordinata, attenta e ha meritato la vittoria. Il Milan è apparso senza idee ed energie, incapace di reagire dopo lo svantaggio, ed ha continuato a recitare un copione lento e prevedibile, fatto di cross improbabili dalla trequarti sempre preda dei centrali dell’Udinese. Soltanto nel finale di gara il Milan prova a cercare la rete del pareggio, ma il portiere Silvestri in grande forma, le nega la gioia del gol in almeno tre occasioni. I rossoneri sono reduci da un periodo negativo con un solo punto nelle ultime tre giornate. Pioli appare sfiduciato dalla squadra e la società intende richiamare Ibrahimovich non si sa con quali mansioni. Forse per affiancarlo?
Il Napoli passa 2-0 all'Arechi contro una Salernitana sempre più in crisi. Ancora senza Osimhen, Garcia conferma Raspadori al centro dell'attacco. All'Arechi fin dalle prime battute i campioni d'Italia dimostrano determinazione e creano due occasioni da gol in dieci minuti con Kvaratskhelia e Raspadori. Gli attaccanti di Garcia sono veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo. Al 13' c’è il vantaggio del Napoli. La difesa della Salernitana nel suo possesso palla tarda a ripartire e ciò consente a Lobotka di contrastare l'avversario con efficacia. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra, che realizza con un gran tiro in diagonale. Nella ripresa i padroni di casa provano a reagire, ma è il Napoli all’82' a trovare il raddoppio, dopo aver sfiorato due volte il gol. Elmas si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un destro a giro che trafigge Ochoa. La Salernitana dopo questa sconfitta resta in fondo alla classifica, ma per Filippo Inzaghi, arrivano delle indicazioni positive relative all'atteggiamento mentale della sua squadra. Il Napoli sta assimilando sempre più i nuovi schemi di Garcia e si conferma in ripresa nel proseguire la sua rincorsa in classifica.
La Juventus vince al Franchi contro la Fiorentina per 1-0 e raggiunge il secondo posto in solitaria a due punti dall’Inter capolista. L’inizio della partita vede il lungo applauso dello stadio viola con le due formazioni abbracciate a centrocampo per sostenere la Toscana in questo momento di difficoltà. La Juventus passa in vantaggio al primo e unico tiro in porta del primo tempo. Al 9’ Kostic dribbla alcuni avversari sulla fascia sinistra e crossa rasoterra all'interno dell'area viola. Martinez non riesce ad intervenire, così il tocco di Miretti è determinante per realizzare. La Fiorentina reagisce ed è abile fino all’area di rigore, ma si imbatte contro la coriacea difesa juventina. I toscani avrebbero meritato il pareggio, ma non sempre nel calcio vince chi gioca meglio. E’ stata una Juve poco tonica, ma cinica e con una grande organizzazione difensiva. Anche così si vincono i campionati.
Nelle gare della domenica colpo esterno del Monza che va a vincere a Verona grazie a una doppietta di Colombo e a una rete di Caldirola. Per Baroni c'è aria di esonero dopo due punti conquistati nelle ultime nove gare. Il Cagliari continua nella sua striscia di risultati positivi e batte di misura il Genoa, ancora una volta grazie alla grande esperienza del proprio allenatore Claudio Ranieri che effettua delle giuste sostituzioni e cambia volto alla partita. Il Frosinone dà spettacolo nel secondo tempo e anche se rischia nel finale, batte 2-1 l'Empoli grazie a due bellissimi gol. L’undicesima giornata di Serie A si chiude con il 2-1 del Torino al Sassuolo. Granata subito in vantaggio al 5' con Sanabria, ma al 18' Thorstvedt pareggia su assist di Berardi. A decidere la sfida è Vlasic che segna a metà ripresa e regala i tre punti e la seconda vittoria consecutiva a Juric.
Di seguito i risultati della 11^ giornata di campionato
BOLOGNA-LAZIO 1-0 SALERNITANA-NAPOLI 0-2 ATALANTA-INTER 1-2
MILAN-UDINESE 0-1 VERONA-MONZA 1-3 CAGLIARI-GENOA 2-1
ROMA-LECCE 2-1 FIORENTINA-JUVENTUS 0-1
FROSINONE-EMPOLI 2-1 TORINO-SASSUOLO 2-1
La 10a giornata di Serie A si è aperta venerdì con la vittoria di misura del Genoa sulla Salernitana, con quest’ultima squadra ancora a secco di vittorie nonostante da poco sia subentrato nella sua panchina Filippo Inzaghi.
L'Inter sconfigge 1-0 la Roma dopo aver dominato gli avversari nel gioco e nelle occasioni create. I nerazzurri partono forte e si procurano subito tre grandi occasioni nel primo quarto d’ora, tra le quali una traversa di Cahlanoglu. I giallorossi soffrono le assenze di alcuni titolari, faticano a palleggiare, così ricorrono spesso ai lanci lunghi per Lukaku sotto l'occhio attento di Mourinho, seduto in tribuna stampa. Nei secondi quarantacinque minuti al 65'si registra l’unica vera occasione della Roma di tutta la partita: cross dalla sinistra, testa di Cristante e super-parata di Sommer. Il gol vittoria arriva all'80' e lo realizza Thuram dopo un perfetto cross rasoterra di Dimarco. La Roma non riesce a reagire, anzi è l’Inter ad andare vicina al raddoppio con la traversa colpita da Carlos Augusto. Termina l’incontro con la vittoria meritata dei nerazzurri che consente loro di rimanere da soli in testa alla classifica. Nello sport come nella vita non tutti i mali vengono per nuocere, perché Marcus Thuram, l’attaccante che è arrivato quest’anno in nerazzurro al posto di Lukaku, (già al quarto gol in campionato), sta rendendo meglio del predecessore. Tutti possono decidere di cambiare squadra, ma che necessità aveva Lukaku di nascondere la verità ai dirigenti nerazzurri che lo stavano trattando e ai suoi compagni? Il belga a San Siro nel match contro la sua ex squadra, ha trovato un ambiente ostile, tutti pronti a fischiarlo a ogni tocco palla.
La Juventus batte 1-0 il Verona al 97' e torna a sorridere. Sembrava una serata no per i bianconeri, che si erano visti annullare due gol dal Var entrambi a Moise Kean: uno per fuorigioco e uno per un fallo su Marco Faraoni in avvio di azione. Dopo un primo tempo inconcludente, la Juve domina la seconda frazione di gioco, creando tante occasioni da rete con gli ingressi in campo di Cambiaso, Chiesa e Milik . Quando l’incontro sta per volgere al termine, il Verona si distende e in pieno recupero sfiora il vantaggio con un sinistro al volo di Bonazzoli che Szczesny riesce a respingere. Al 97' la Juventus trova il gol all'ultima azione di gioco: cross da destra, con Milik che salta di testa e colpisce il palo, il portiere Montipò riesce a respingere e Cambiaso è lesto a ribadire il pallone in rete. La Juve ha meritato la vittoria arrivata all'ultimo respiro e Kean ha confermato di essere il più in forma degli attaccanti bianconeri. Il centravanti polacco Milik con la sua fisicità si è rivelato determinante negli sviluppi dell’azione finale.
Sassuolo e Bologna pareggiano 1-1 il derby emiliano al Mapei Stadium. In avvio dopo tre soli minuti, il Bologna trova il gol del vantaggio con Zirkzee il quale dopo aver ricevuto palla da un lancio di Aebischer dribbla con facilità il portiere Consigli e appoggia a porta vuota. Al 44' arriva il pareggio del Sassuolo; Viña crossa dalla sinistra e la palla viene raccolta da Toljan che serve un liberissimo Boloca. Questi con una grandissima conclusione dai venti metri non lascia scampo al portiere Skorupski. Nella ripresa il portiere del Bologna salva la sua squadra con due importanti interventi su Berardi e Volpato, ma nel finale anche i rossoblù rischiano di vincerla con due occasioni nitide capitate sui piedi di Orsolini e Zirkzee. E’ stato un pareggio giusto tra due squadre che non hanno saputo superarsi. Joshua Zirkzee attaccante olandese del Bologna un misto tra potenza, eleganza e tecnica è stato il vero protagonista dell’incontro.
Termina in parità 2-2 il big match tra Napoli e Milan ricco di colpi di scena. Le due squadre hanno dominato per un tempo a testa: i rossoneri nei primi quarantacinque minuti e nella ripresa si è assistito alla rimonta partenopea. Al 22' Pulisic crossa in area avversaria e trova Giroud che con preciso colpo di testa batte il portiere Meret. Al 31' Calabria effettua un altro traversone dalla corsia destra e sempre Giroud ancora di testa conclude con successo in porta. Garcia dopo l’intervallo stravolge il suo Napoli e lo rende più offensivo con l’inserimento di Olivera, Østigård e Simeone. Al quinto minuto Politano dopo aver saltato Pellegrino col sombrero e Theo col dribbling, infila Maignan con un potente tiro a giro. Al 63' il meritato pareggio partenopeo. Romero stende Zielinski al limite dell'area e direttamente su punizione Raspadori dai venti metri con un gran tiro, trova l'angolo che sorprende Maignan. Nel finale con il Napoli rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Natan, ci sono occasioni per entrambe le squadre con Calabria e Kvara. Il fischio finale sancisce il pareggio ed è giusto così. Il Milan ha sprecato l’occasione di vincere l’incontro, il Napoli ha dimostrato grande capacità di reazione.
La Lazio supera la Fiorentina per 1-0 all'Olimpico al 95', grazie al calcio di rigore realizzato da Ciro Immobile, la 199ª rete della sua carriera in biancoceleste. Nella prima frazione sono i viola a fare la partita e a rendersi pericolosi con l'attaccante argentino Lucas Beltran, che prima realizza il gol che viene annullato per un controllo di mano, poi colpisce il palo con un colpo di testa. Nella ripresa giocano meglio i biancocelesti che sprecano due ottime occasioni con Felipe Anderson. Quando la partita volge al termine, Milenkovic istintivamente colpisce di mano in area e l'arbitro concede il rigore. Dal dischetto Immobile, che era entrato da poco dalla panchina, spiazza Terracciano e regala la vittoria alla sua Lazio E’ stato un match dove le due squadre si sono esibite in maniera aggressiva e veloce, anche se ci sono stati pochi tiri in porta.
Alla Domus Arena, Cagliari-Frosinone 3-2 ha offerto emozioni forti con un finale a sorpresa. Gli ospiti si erano portati in vantaggio di due gol all’intervallo con la doppietta di Soule, poi in avvio di ripresa addirittura realizzavano il terzo gol con Brescianini. Sembrava finita, con i sardi molto sfortunati con pali, traverse, salvataggi sulla linea, un rigore sbagliato e uno tolto dal Var. Poi il Cagliari nel giro di quattro minuti ha riaperto i discorsi con i gol di Oristanio e Makoumbou tra il 72esimo e il 76esimo. Al termine del tempo regolamentare i ciociari, erano ancora in vantaggio, ma nel recupero c’è stata l’incredibile doppietta di Leonardo Pavoletti, in rete al 94esimo e al 96esimo. Leonardo Pavoletti, 35 anni il 26 novembre, l’autore degli ultimi due gol è l’anima del Cagliari e autore di rimonte pazzesche. Il 12 giugno scorso contro il Bari si giocava la finalissima playoff per la A e ai pugliesi bastava un pari per tornare nella massima serie. Era già pronta la festa nella città di San Nicola, fino a quando è entrato Pavoletti al minuto 89 che ha segnato l’1-0 al 94’ guidando il Cagliari al ritorno in Serie A.
Scamacca trascina l’Atalanta in casa dell'Empoli che vince per 3 a 0 nell'altro posticipo. L'ex West Ham segna due gol, uno per tempo, il primo addirittura di tacco e serve l'assist per il terzo di Koopmeiners, mentre due legni gli negano altri due gol.
Di seguito i risultati della 10a giornata di Serie A:
GENOA-SALERNITANA 1-0 SASSUOLO-BOLOGNA 1-1 LECCE-TORINO 0-1
JUVENTUS-VERONA 1-0 CAGLIARI-FROSINONE 4-3 MONZA-UDINESE 1-1
INTER-ROMA 1-0 NAPOLI-MILAN 2-2 EMPOLI-ATALANTA 0-3
LAZIO-FIORENTINA 1-0
Nelle altre gare, la Roma ottiene i tre punti (solo al novantesimo minuto), con El Shaarawy contro un Monza molto determinato, nonostante fosse rimasto in dieci uomini dal 41′ del primo tempo. La Roma ha fatto del suo meglio e ha anche colpito due pali, ma ha giocato senza la giusta convinzione. La prima rete in questa stagione di El Shaarawy (che in settimana aveva ricevuto le accuse di Fabrizio Corona sul calcioscommesse, poi rivelatesi false) ha portato alla Roma tre punti importanti per rimpinguare la sua classifica. Josè Mourinho nei minuti di recupero si è fatto espellere per un battibecco con la panchina dei brianzoli. Le mala lingue dicono che l’abbia fatto apposta per non essere presente in panchina nel prossimo match contro la sua Inter, ma sembra una tesi campata per aria.
Il Bologna batte anche il Frosinone e si porta a ridosso della zona Europa. I rossoblù devono sudare fino alla fine per avere la meglio su un coriaceo Frosinone. La partita ha il suo momento determinante nei tre minuti a metà del primo tempo: al diciannovesimo minuto c’è il gol di Ferguson, di ginocchio, al termine di una insistente azione dei bolognesi, al ventiduesimo si assiste al raddoppio degli emiliani con De Silvestri, che realizza con un incredibile gol di testa da fuori area. Al diciottesimo minuto della ripresa, il VAR rileva un rigore per il Frosinone, trasformato da Soulè. I ciociari insistono nel loro forcing e vanno vicini al pareggio, ma anche i felsinei hanno l’occasione del 3-1 con Orsolini.
Nello scontro diretto tra Salernitana e Cagliari, i sardi si portano in vantaggio per due volte e già pregustavano la vittoria, ma grazie ai gol di Dia, la Salernitana riesce ad evitare la sconfitta. Pippo Inzaghi riesce così ad esordire positivamente sulla panchina dei campani. Nel derby toscano, la Fiorentina perde clamorosamente in casa contro l’Empoli. La squadra azzurra realizza i suoi gol con Caputo nel primo tempo e Gyasi a fine ripresa. La Fiorentina in questo incontro è apparsa la brutta copia della squadra spumeggiante di questa prima parte di stagione.
Ecco i risultati della 9^ giornata del campionato di Serie A
VERONA-NAPOLI 1-3 TORINO-INTER 0-3 SASSUOLO-LAZIO 0-2
ROMA-MONZA 1-0 BOLOGNA-FROSINONE 2-1 SALERNITANA-CAGLIARI 2-2
ATALANTA-GENOA 2-0 MILAN-JUVENTUS 0-1 UDINESE-LECCE 1-1
FIORENTINA-EMPOLI 0-2
Il Napoli supera (3-1) l’Hellas Verona al Bentegodi. Parte meglio il Verona con Meret che respinge i tentativi di Dawidowicz e Magnani su due angoli nel giro di un minuto, poi I partenopei ritrovano gioco e convinzione. Al 27′ del primo tempo il Napoli si porta in vantaggio: Raspadori pennella un cross sul secondo palo per un liberissimo Politano che deposita la palla in rete. Con il passare dei minuti gli azzurri prendono campo, mentre il Verona arretra il baricentro e si chiude. Al 44′ il raddoppio a seguito di un contropiede perfetto. Politano serve Kvara che entra in area e dopo essersi liberato di un difensore punisce il portiere Montipò sul primo palo. Nel secondo tempo al 55′ il Napoli va ancora in gol. Su un capovolgimento di fronte Kvara (ancora su assist di Politano) con la palla al piede, si dirige verso l’area veneta, dribbla Magnani e mette a segno la sua doppietta personale. Passano pochi minuti e l’Hellas accorcia le distanze. con un bolide di Lazovic, che batte Meret. Con questa vittoria Garcia rinsalda la sua panchina, che era stata messa in discussione dopo le due sconfitte consecutive. Per nessun allenatore sarebbe stato facile subentrare dopo una grande stagione come quella passata.
La Lazio si impone a Reggio Emilia contro il Sassuolo per 2-0 al termine di una prova convincente. Si decide tutto nei primi 45 minuti di gioco, con i biancocelesti che schiacciano il Sassuolo nella propria metà campo. La squadra di casa commette una serie di errori difensivi e da uno di questi al 28’ concede la rete ai biancazzurri: Castellanos crea un assist per Felipe Anderson che in corsa batte Consigli. Poco più tardi al 35′ a seguito dell’ennesimo svarione in area del Sassuolo, Tressoldi rinvia malissimo, Castellanos aggancia e serve Felipe Anderson. Questi dalla destra crossa in mezzo e Luis Alberto è lesto a battere Consigli sull’uscita. Nella ripresa il risultato non cambia, nonostante i due pali della Lazio, colpiti uno con Cataldi e uno con Zaccagni. La Lazio con questa vittoria ottenuta in soli sette minuti nel primo tempo, dimostra di aver appreso alla perfezione, le idee tattiche di mister Sarri.
L’Inter vince sul campo del Torino per 3-0. All’Olimpico nel primo tempo sono i granata a creare le azioni più pericolose. Nel secondo tempo Schuurs lascia il campo in lacrime ed in barella, per un problema al ginocchio. L’infortunio è determinante in quanto Schuurs aveva giocato benissimo, proprio su Thuram, pulito, puntuale e concentrato, l’esatto opposto di Sazanov, che lo ha sostituito. Il secondo tempo inizia con il Torino ancora in pressione, a quel punto Inzaghi decide di sostituire Barella, Pavard e Dimarco e fa entrare Dumfries, Frattesi, e Carlos Augusto. I cambi si rivelano all’altezza della situazione e appena in campo, Dumfries al 59′ serve Thuram in mezzo all’area, che batte il portiere Milinkovic. I granata accusano il colpo e al 67′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il raddoppio: Acerbi tocca sul primo palo per Lautaro che realizza di testa- Al 94′ l’Inter è ancora in gol: accelerazione di Mkhitaryan con il conseguente fallo di Ilic in area. Sul dischetto Calhanoglu trova l’angolino basso e realizza il 3-0 definitivo. Per Lautaro Martinez è il suo 11esimo gol in campionato e il 32esimo nel 2023, le statistiche dicono che solo Haaland centravanti del Manchester City ha fatto meglio di lui in Europa nell’anno in corso.
La Juventus sconfigge 1-0 il Milan a San Siro. I rossoneri iniziano con grande aggressività e al 14esimo a seguito di una grande azione di Leão sulla sinistra, la palla arriva a Giroud, che effettua un gran tiro parato da Szczesny Con il passare dei minuti la partita si fa più equilibrata e al 39’ si verifica l’episodio che cambia la partita: su scatto di Kean, interviene Thiaw e il suo anticipo, errato, fa cadere l’attaccante juventino a terra. Dal momento che è chiara occasione da gol, l’arbitro Mariani espelle Thiaw. La Juventus riesce a sfruttare la superiorità numerica solo al 63′ con un gran tiro dalla lunga distanza di Locatelli che (colpendo involontariamente Krunic), spiazza l’incolpevole portiere Mirante. Nel finale sono ancora i piemontesi a sfiorare in tre occasioni il raddoppio. La Juventus dopo questo successo, lancia la sua candidatura alla vittoria finale di questo campionato. Il Milan nonostante la sconfitta, non esce ridimensionato: la squadra ha tenuto bene il campo e anche in 10 non si è mai fatta schiacciare.
L’Atalanta batte 2-0 il Genoa e si conferma insuperabile in casa dove nessuna squadra è ancora riuscita a segnarle . Nel primo tempo I bergamaschi costruiscono una serie di azioni pericolose, ma le parate del portiere genoano Leali contribuiscono a tenere inviolata la porta rossoblù. Al 68′ Lookman controlla il pallone in scivolata al limite dell’area piccola, poi da terra la mette in rete. L’arbitro Marinelli in un primo momento annulla il gol, poi il Var lo convalida. Una volta in svantaggio, il Genoa cerca di reagire e in pieno recupero c’è la grande occasione con Puscas, ma il portiere Carnesecchi riesce ad opporsi. Sul ribaltamento di fronte in contropiede, Pasalic serve Ederson che con un preciso diagonale di destro trova l’angolino. La vittoria dell’Atalanta è meritata, nonostante il Genoa abbia lottato fino alla fine per fare la sua partita.
«La Barcolana per il sociale è una delle manifestazioni più belle del palinsesto di Barcolana - afferma il presidente della Svbg Mitja Gialuz –. Il mare è libertà e solidarietà, e con questo evento celebriamo la passione per il mare e la vela in grado di abbattere ogni barriera».
Dedicata alla vela solidale e alle iniziative sociali e organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano in partnership con la Società Triestina della Vela, Barcolana per il sociale ha avuto come protagoniste le associazioni di volontariato e le realtà territoriali che operano per l’integrazione sociale delle persone diversamente abili, impegnate in una serie di regate in mare e in premiazioni ed eventi a terra.
Si è svolta nel Golfo la ventesima edizione del Trofeo Fuorivento, "una Match race, una regata in cui due barche monotipo si sfidano in più fasi in un percorso piuttosto semplice e breve, fino alla gara finale», ha spiegato Paolo Pinelli, presidente dell’associazione sportiva Overwind sailing team, organizzatrice di questo trofeo che si occupa di attività di vela per l’integrazione sociale. Gli iscritti erano una sessantina, divisi in squadre da cinque persone, che si sono sfidate nello specchio di mare antistante la Vecchia Diga.
"Il nostro grazie va alla Società velica Barcola Grignano, che ha reso tutto questo possibile, e all’unione sportiva Acli, che ci ha supportato mettendo a disposizione mezzi e volontari per gestire tutta la parte a terra delle attività", ha dichiarato Paolo Pinelli, "la vela è uno sport di squadra, che stimola la collaborazione reciproca. Offre numerosi benefici ai nostri adulti e ragazzi, che così possono stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, e hanno l’opportunità di vivere momenti che esulano dalle consuetudini di situazioni istituzionalizzate".
A seguire è partita la regata a bastone denominata "Le Vele di Calicanto", che ha avuto come protagonisti undici equipaggi misti, composti da quattro o cinque persone, che hanno gareggiato a bordo di imbarcazioni storiche, molto performanti e sicure, dell’associazione Mitico Arpege.
"E’ stata la regata conclusiva della nostra stagione di vela integrata, durante la quale ragazzi abili e disabili vanno per mare insieme", racconta Elena Gianello, presidente di Calicanto, associazione che opera dalla nascita della vela integrata e da oltre 20 anni sul territorio.
Nella sede della Società triestina della Vela, nella cornice della Sacchetta che ospita i diversi circoli velici cittadini, si sono svolte le premiazioni dei vincitori di queste due regate. Il pomeriggio è stato di festa e condivisione e il folto pubblico presente è stato allietato dal concerto della Calicanto Band, che da più di otto anni unisce musicisti abili e disabili di diverse età, diretti dal maestro Fabio Clary, tra musica e canti moderni con qualche scenetta di rappresentazione scherzosa dei testi esibiti che ha inevitabilmente strappato ulteriori applausi verso i bravi musicisti e cantanti e il loro appassionato maestro, da parte del pubblico entusiasta con l'immancabile presenza del presidente di Barcolana, Mitja Gialuz.
"L’inclusione è parte della nostra scelta di vita: lo sport e la musica sono mezzi preziosi per allenare l’autonomia dei ragazzi disabili e insegnare ai ragazzi abili ad aprirsi a questo mondo, consentendo a tutti di crescere insieme", così le parole della presidente Elena Gianello. La giornata si è conclusa con la presentazione degli equipaggi e dell’abbinamento delle Onlus con le Ufo che gareggeranno in notturna sabato 7 ottobre, in una regata che ogni anno si trasforma in un grande spettacolo per le migliaia di persone che si riuniscono lungo i moli durante la vigilia della Barcolana.
ll Milan batte 1-0 il Genoa a Marassi e conquista la vetta solitaria della Serie A. Nel primo tempo sono tre le occasioni da gol per i rossoneri e una sola opportunità per il Genoa. Le scelte di Pioli all'intervallo, modificano l’assetto tattico della sua squadra: sostituisce Chukwueze e Okafor con Pulisic e Leao. Il gol vittoria è realizzato all'87' dal subentrante Pulisic: questi dopo essere stato servito da Musah, stoppa al centro area, si gira e insacca di sinistro, il gol del vantaggio rossonero. Nei minuti di recupero Maignan commette un fallo da rosso diretto e il Milan, non avendo più cambi, schiera in porta il suo centravanti. Giroud. A quel punto la partita diventa avvincente e incredibile. Il genoano Gudmundsson colpisce la traversa su punizione e all'ultimo secondo del quindicesimo minuto di recupero, l'attaccante francese. portiere improvvisato, salva incredibilmente il Milan in due circostanze. Poco prima del triplice fischio, viene espulso anche il portiere genoano Martinez. In questo Milan, Pulisic è sempre più un calciatore fondamentale e sta diventando il vero trascinatore della squadra, con quattro gol in otto presenze in Serie A.
La Juventus si aggiudica il derby della Mole all'Allianz Stadium per 2-0. I bianconeri partono forte e al 6' passano in vantaggio con Kean, ma l'attaccante bianconero si fa trovare in fuorigioco. Con il passare dei minuti, i bianconeri prendono sempre più il possesso palla, senza rendersi troppo pericolosi in area avversaria. In avvio di ripresa al 47' la Juventus passa in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, Kean effettua una semi-rovesciata e Gatti insacca dopo una mischia in area. L’arbitro Massa inizialmente annulla per fuorigioco, ma dopo un lungo check del Var di quattro minuti, la rete del difensore bianconero è convalidata. Il raddoppio juventino arriva al 62' e sempre su corner di Kostic: Milik subentrato nel secondo tempo, salta di testa e realizza comodamente la rete del 2-0. Al 67' la Vecchia Signora sfiora il terzo gol e sempre da calcio d'angolo con il portiere granata ancora una volta indeciso. La vittoria della Vecchia Signora è meritata in quanto ha effettuato una partita compatta, grintosa e cinica. Il Torino che negli ultimi campionati fa sempre molta fatica contro la Juventus, non ha mostrato nel derby lo stesso spirito agonistico che da sempre la contraddistingue.
L’incontro tra l’Inter ed il Bologna finisce 2-2. I nerazzurri partono forte, all'11 Çalhanoğlu effettua un calcio d’angolo tecnicamente perfetto e Acerbi è bravo a girarsi e a colpire di testa battendo senza scampo Skorupski. Dopo nemmeno due minuti, Lautaro Martínez fa una magia e segna, con un bolide di destro dai venticinque metri. E’ un eurogol ed è il decimo gol stagionale in otto partite. Sembra una partita in discesa per l'Inter, invece il Bologna reagisce con grande personalità. A seguito di palla inattiva, dopo un calcio d’angolo battuto rasoterra, Lautaro al 19' trattiene Ferguson in area. L’arbitro Guida lascia correre, ma il Var interrompe il gioco e concede il rigore che Orsolini trasforma. La rete rimette in discussione il match e la formazione di Motta ci prova. Al 52'. Ferguson lancia con precisione Zirkzee , che dopo un gran controllo di palla, si sistema il pallone sul destro e batte Sommer di precisione e freddezza. E’ il 2-2 finale. Col senno del poi si può discutere sulle scelte iniziali di Inzaghi. Perché ha fatto scendere in campo gli stessi titolari senza sostituirne alcuni, dopo il recente match di Champions vinto dall’Inter contro il Benfica? A che serve la panchina lunga se poi non la si utilizza?
ll Napoli perde in casa (1-3) al Maradona contro una Fiorentina galvanizzata e in splendida prova. Nel primo tempo la squadra di Italiano va subito in vantaggio al 7' grazie al gol di Josip Brekalo, lesto a ribadire in rete un diagonale finito sul palo di Martinez Quarta. Nell'ultimo dei quattro minuti di recupero, l'arbitro La Penna fischia rigore per il Napoli per l’atterramento del portiere Terracciano su Osimhen. Dal dischetto il bomber nigeriano non sbaglia. Al 63' Bonaventura realizza dopo un’azione centrale del compagno di squadra Duncan. Il Napoli subisce il colpo e non riesce a reagire se non con azioni inefficaci. Nei minuti di recupero, con il Napoli tutto all'attacco alla ricerca del pareggio, si sviluppa il terzo gol. Parisi parte in contropiede e dalla fascia, effettua un cross raccolto dal neoentrato Nico Gonzalez che è lesto a realizzare di destro. I viola hanno meritato la vittoria, in quanto sono stati determinanti in attacco. Il Napoli probabilmente ancora in fase di transizione, pare che non riesca ancora ad assimilare i temi tattici del neo mister Garcia, subentrato in questa stagione a Spalletti.
La Lazio ritrova la vittoria in campionato battendo 3-2 l'Atalanta. Partenza a razzo dei padroni di casa che mettono subito sotto un’Atalanta abulica. I biancoazzurri passano in vantaggio grazie ad una autorete di De Ketelaere, che devia nella sua porta un angolo di Luis Alberto. A seguito di contropiede, la Lazio raddoppia con Castellanos, al primo gol in Italia. Nell’ambito del primo tempo, la Lazio colpisce anche una traversa e costringe Musso a una grande parata. Dopo aver rischiato il tracollo, i bergamaschi si rifanno sotto e al 33' dopo un cross di Ruggeri, Ederson lasciato colpevolmente solo, schiaccia il pallone in rete per il 2-1. Ma l'Atalanta è più viva che mai e trova il gol del pareggio al 63’: angolo battuto corto da Ruggeri per Koopmeiners, il cui cross sul palo lontano trova la deviazione di testa di Kolasinac. All’ 83’ un passaggio innocuo della difesa bergamasca fa arrivare la palla a Castellanos che la restituisce a Vecino che mette in rete con una esplosiva girata al volo. L’undici di Sarri ha avuto sia il merito di fronteggiare gli orobici quando sembravano sul punto di avere la meglio, che la pazienza di approfittare di un raro errore della retroguardia lombarda, per sconfiggerla.
La Roma sconfigge perentoriamente 4-1 il Cagliari. I giallorossi approfittano della disattenzione della retroguardia sarda, per ipotecare il match con due gol tra il 19' e il 20'. Nella prima realizzazione, Spinazzola trova Aouar che tutto solo in area batte Scuffet, nella seconda Karsdorp crossa in area e il solito Lukaku di petto deposita in rete. Nella ripresa Belotti (subentrato a Dybala), realizza il terzo gol al 51', poi Lukaku al 59' va in gol nuovamente con un preciso sinistro su assist di Paredes. Nel finale Cristante colpisce con il braccio un cross in area, così l’arbitro Sozza richiamato dal Var, assegna il rigore che Nandez non sbaglia (87'). Precedentemente l’esordiente Prati si era visto annullare per fuorigioco la sua prima rete in serie A. La partita è stata senza storia, in quanto il Cagliari si è rivelato squadra alquanto fragile. Lukaku è il solito trascinatore e quando sta bene è una forza della natura difficile da contenere. Il largo successo della Roma, è offuscato dall'infortunio a Dybala che nel finale del primo tempo, si è accasciato al suolo dopo un contatto con Prati. A seguito di questo infortunio, l'argentino è costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio sinistro. il Cagliari di Claudio Ranieri, che fino a questo momento ha incontrato tutte squadre di alta classifica, avrà altre opportunità per lasciare l’ ultima posizione in classifica.
Di seguito i risultati della 8^ giornata del campionato di Serie A
EMPOLI-UDINESE 0-0 LECCE-SASSUOLO 1-1 INTER-BOLOGNA 2-2
JUVENTUS-TORINO 2-0 GENOA-MILAN 0-1 MONZA-SALERNITANA 3-0
FROSINONE-VERONA 2-1 LAZIO-ATALANTA 3-2 CAGLIARI-ROMA 1-4
NAPOLI-FIORENTINA 1-3
Il presidente di Barcolana, Mitja Gialuz con Calicanto Band |
Barcolana è partecipazione, emozioni, eventi ed è diventata storia con i suoi 55 anni di presenza nello splendido Golfo triestino. L'inizio della ormai mitica settimana che precede la Regata Barcolana, ha portato in terra e mare di Trieste diversi eventi che meriterebbero ognuno maggiore spazio indubbiamente.
Organizzata da Società Velica di Barcola e Grignano con Fondazione CRTrieste, Murphy&Nye, Dolomia, Fondazione Aquileia e Coop Italia, la Barcolana Young apre ufficialmente le regate di Barcolana a Trieste, e porta in acqua i più giovani, dai piccolissimi che hanno appena terminato il primo corso di vela ai più esperti, quest'anno 212 giovani velisti provenienti dall'Italia, Slovenia, Croazia e dall'Ucraina, in due divisioni, la A con 149 al via in due batterie e la B con i più piccoli iscrittisi in 63. E sono state due giornate di Bora leggera e facile che ha fatto divertire tutti.
Più di 300 i partecipanti della nona edizione di Barcolana Nuota, dedicata al pallanuotista triestino Luca Giustolisi, una delle anime dell’evento, scomparso poche settimane fa. Luca aveva animato e colto il perfetto spirito della “barcolana dei nuotatori”, che ogni anno la Società Velica di Barcola e Grignano organizza assieme alla US Triestina Nuoto: essere parte di una grande famiglia, andare in acqua insieme, agonisti e nuotatori per passione, con la gioia di condividere l’amore per il nuoto e il nostro mare.
Barcolana Nuota in acque libere si è realizzata dal Molo IV, lungo un chilometro, fino alla Scala Reale e poi, nuotando lungo il Molo Audace con il supporto del pubblico a terra, ritorno al Molo IV,l’arrivo. Numerosi i big presenti in acqua, in un mix di appassionati e professionisti: un gruppo di nuotatori per passione è arrivato da Catania e all’evento ha partecipato anche una delegazione del Gruppo Sportivo Paralimpico del Ministero della Difesa formata da atleti militari con disabilità conseguenti ad eventi traumatici verificatisi in servizio. A guidarli, l’ex comandante della Capitaneria di porto di Trieste, Contrammiraglio Luca Sancilio. Ancora, due gli olimpionici in acqua: Franco del Campo (Città del Messico, 1968) e Piero Codia (Rio de Janeiro, 2016) il primo ha nuotato a dorso, a fianco della nipote Alice, il secondo ha chiuso in 14.a posizione.
Bora all’alba, luna ancora in cielo, e Barcolana FUN ha avuto inizio: alle 6,30 wing, kitesurf e windsurf sono scesi in acqua per la nuova edizione dell’evento dedicato alle discipline foil e più innovative in Barcolana. “Barcolana FUN è un evento che permette di coinvolgere tutti gli appassionati che in Golfo vivono la vela come una personale sfida contro il vento - ha spiegato il direttore sportivo Dean Bassi - uscire alla luce della luna mette sempre emozione, e le prime tracce inviate sul sistema di controllo dell’evento promettono bene in quanto a performance. La Bora questa settimana tornerà probabilmente giovedì, quindi la sfida è appena iniziata”.
Barcolana Sea Summit coinvolgerà oltre 700 studenti delle scuole superiore del FVG, ma anche i più piccoli dei ricercatori, che nel corso delle passate settimane hanno preparato una installazione per sensibilizzare sul tema della sostenibilità, che verrà esposta da mercoledì al TCC. I temi principali di questa edizione sono la salvaguardia e gestione del Mediterraneo con la lectio di Jeremy Rifkin, il grande lavoro dell’INCE sul governo dell’Alto Adriatico e la gestione delle emergenze, e la gestione degli investimenti da parte di Invitalia, la tecnologia per la sostenibilità, con il ruolo di vigilanza sull'ambiente dei satelliti, gli investimenti sulla produzione di idrogeno, il lavoro dei Carabinieri Forestali.
Barcolana e Pallacanestro Trieste in un'unica crew. Quella tra Pallacanestro Trieste e Barcolana è una partnership che lega due delle realtà sportive più importanti, che hanno deciso di “fare quadrato” nelle grandi sfide della stagione, sul parquet e in mare, sottolineando l'importanza di un legame che unisce due eccellenze sportive locali, dando la possibilità ai colori biancorossi di essere presenti fisicamente nel cuore della regata più grande del mondo.
Ma Barcolana è anche racconti, storie di mare e di uomini. Per le storie di Barcolana, il Magazzino delle Idee ha ospitato un incontro con uno dei giornalisti-protagonisti della vela italiana: Gennaro Coretti, che assieme al collega Carlo Morandini ha presentato in una conferenza pubblica a ingresso gratuito “Le metamorfosi dello Jancris”. Lo Jancris è una barca - che sarà iscritta quest’anno in Barcolana, e a cui sarà dedicato un ulteriore incontro nell’ambito della rassegna “Un Mare di Racconti” - nota in Friuli Venezia Giulia per essere stata protagonista di una traversata fino in Australia, dove ha portato le insegne del Friuli Venezia Giulia. Al timone all’andata lo skipper Francesco Battiston, e al ritorno il capitano Luciano Premoso, entrambi lignanesi. Gennaro Coretti, conosce tutta l’avventura per averla narrata nel libro “L’odissea dello Jancris” (Nutrimenti).
Tutta Calicanto Onlus con gli equipaggi |
“FOLLOW ME” - Gli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico hanno partecipato a una lezione tenuta nell’Auditorium del Museo Revoltella da Paolo Rizzi, il navigatore che trent’anni fa è naufragato con Vento Fresco. Oltre che protagonista di una bellissima conferenza aperta al pubblico e dell’inaugurazione della mostra REWIND nella Galleria comunale d’arte di Piazza Unità, Rizzi ha raccontato quanto accaduto agli studenti. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico di Trieste saranno impegnati fino a domenica, giorno della Regata Barcolana 55, a disposizione per le attività di “Follow me”, ormeggio dei regatanti.
Toccherà altresì, agli studenti in alternanza scuola-lavoro di mettersi alla prova nel Barcolana Sea Summit in svolgimento. Altri circa 700 studenti delle scuole superiori, invece, saranno i destinatari delle mattinate al Barcolana Sea Summit Siram Veolia è tornato in Barcolana con un progetto dedicato alle nuove generazioni e alla sostenibilità ambientale.
Sensibilizzare e formare le nuove generazioni sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030, sul ruolo dell’efficienza energetica e delle rinnovabili per costruire un futuro in cui coesistano crescita economica, sociale e sostenibilità ambientale. È questo l’obiettivo del progetto dedicato ai bambini delle scuole primarie che Siram Veolia propone quest’anno nell’ambito delle iniziative della Barcolana. Si tratta di una vera e propria rivisitazione del classico “Gioco dell’Oca”, che vede 11 scuole primarie di Trieste sfidarsi, tra turni preliminari e finali, coinvolgendo circa 300 studenti.
L’installazione, posizionata in Piazza Verdi, è composta da 36 caselle personalizzate che guideranno i ragazzi in un viaggio coinvolgente attraverso gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 e le soluzioni sostenibili per accelerare la trasformazione ecologica.
Mentre si svolgono i diversi eventi a terra ma anche in mare, arrivano i regatanti con le splendide barche. La prima ospite ad arrivare a Trieste, poco dopo le sette del mattino, è stata Nave Palinuro, che elegantemente si è ormeggiata al Molo IV, pronta a festeggiare i cent’anni della Capitaneria di Porto di Trieste. La goletta è una delle navi scuola della Marina Militare, e armata con il motto “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”, assolve a uno dei propri compiti, ovvero quello di promuovere l’immagine della Marina Militare. Il suo compito principale è quello di formazione degli Allievi Sottufficiali di Mariscuola Taranto. Partita da Venezia, dove si è svolto il cambio di comando ai vertici della nave, Nave Palinuro si affaccia in Golfo all’alba, dove resterà - ospitando numerose attività - fino a domenica, quando uscirà in rada per seguire la regata.
Il Milan batte 2-0 la Lazio con Leao uomo assist in entrambe le reti. Primo tempo di grande intensità con la Lazio che preferisce colpire in contropiede grazie alla velocità e alla tecnica di Zaccagni sulla sinistra. I padroni di casa si rendono pericolosi con azioni manovrate e qualche cross. Ma è il Milan ad andare più vicina al gol nel finale prima con Giroud e poi con Reijnder. Nella ripresa la Lazio arretra davanti agli assalti dei rossoneri, che riescono a trovare il vantaggio al 59’. Grande pallone riconquistato a centrocampo da Reijnders che apre a sinistra su Leao, pronto a crossare al centro per la girata vincente con il sinistro di Pulisic. Il Milan spinge ancora, e trova il raddoppio all’88: Leao semina Marusic, si porta sul fondo e mette un pallone indietro per il liberissimo Okafor che deposita la palla in rete. L’ex Salisburgo riesce così a ripetersi dopo l’ottima prestazione di Cagliari. Nonostante la sconfitta si è vista una Lazio ordinata e coriacea ma troppo fragile in difesa. Il Milan al contrario è una squadra cinica dalle grandi potenzialità, che probabilmente lotterà fino alla fine per la vittoria del campionato.
Il Napoli vince 4-0 in casa dell’ostico Lecce. Dopo i ritmi blandi in avvio di gara, il Napoli passa in vantaggio al 16′ con un colpo di testa vincente di Ostigard su una punizione pennellata da Zielinski. Osimhen (rimasto in panchina per tutto il primo tempo per rifiatare in vista dell’ impegnativo match di Champions contro il Real Madrid), subentrato nell’intervallo a Simeone, impiega non più di cinque minuti per confermarsi irresistibile uomo gol. Al 51′ il neo-entrato realizza di testa lo splendido cross di Kvaratskhelia. Il terzo gol arriva all’89’, con un potente destro da fuori di Gaetano che finisce sotto la traversa. In pieno recupero lo stesso Gaetano è steso in area da Ramadani e per l’arbitro Pairetto non ci sono dubbi, è rigore firmato da Politano. Contro il Lecce è stata un’altra prestazione convincente degli azzurri. Dopo un difficile avvio di campionato, molti critici avevano messo in dubbio la permanenza in panchina del mister francese Garcia. Si deve considerare che non sarebbe stato facile per qualsiasi allenatore raccogliere la difficile eredità di Luciano Spalletti, protagonista indiscusso dell’ultimo scudetto. Con questa vittoria, gli azzurri partenopei, ritrovano quella fiducia nelle proprie capacità, occorrenti per affrontare nella miglior forma psico atletica martedì “ il grande” Real Madrid.
L’Inter batte 4-0 la Salernitana. All’Arechi. Nel primo tempo i nerazzurri partono meglio e creano un paio di ghiotte occasioni da gol da parte di Sanchez. Più ordinata nel palleggio, la Salernitana lentamente guadagna metri e non dimostra alcun timore reverenziale. Nella ripresa al 57′ Inzaghi inserisce Lautaro per Sanchez e questa è la mossa che decide la partita. Al 62’ l’Inter passa in vantaggio: Thuram avanza sulla fascia sinistra e lancia in area un assist delizioso per il bomber argentino che realizza con un tocco delizioso. I due attaccanti dell’Inter dimostrano di essere una coppia affiatata e di ritrovarsi alla perfezione. Al 66′ il gol del possibile pareggio di Legowski viene annullato per fuorigioco. Lo scampato percolo è come una sveglia per l’Inter che negli ultimi venti minuti chiude la pratica, grazie ad altri tre gol di Lautaro. Il primo al 77′ lo firma con precisione su assist di Barella, il secondo è lo stesso argentino a realizzarlo all’85’ su rigore decretato per atterramento di Thuram. Lautaro conclude la sua straordinaria giornata all’89’, deviando in rete un cross di Carlos Augusto. Il passivo di quattro reti (tutte realizzate dal bomber argentino), può apparire eccessivo per quello che si è visto in campo. Il capitano dell’Inter Lautaro lascia una firma importante nella storia calcistica italiana, poiché è il primo giocatore a realizzare quattro reti da subentrante, dalla panchina. La Salernitana invece deve ripartire dalla grande mole di gioco espressa nei primi sessanta minuti della gara, per costruire la sua missione salvezza.
L’Udinese con il 2-2 raggiunto nel finale contro il Genoa, evita di uscire con una sconfitta, dal suo impianto” BluEnergy Stadium”. I rossoblù passano al 14′: Frendrup serve Gudmundsson che con il suo sinistro conclude con un bolide sotto la traversa. I bianconeri pareggiano al 23′: Lucca è bravo ad approfittare del rimpallo involontario di Haps, si gira e scarica un destro violentissimo in rete. Il Grifone segna nuovamente con Gudmundsson, ma la rete è annullata per fuorigioco. La doppietta è solo rinviata e lo stesso calciatore la realizza al 41′: Retegui lancia l’islandese, che batte Silvestri anche grazie alla deviazione di Bijo. Il secondo tempo della squadra di Sottil, è tutta indirizzata al gol del pareggio. La rete del 2-2 arriva in extremis al 91′ con il neoentrato calciatore genoano Matturro. Qesti intercetta e devia nella propria porta, l’angolo battuto da Samardzic e la partita termina con un pareggio che serve poco ad entrambe . Gudmunson l’attaccante islandese del Genoa, tutto dribbling e velocità, dopo aver contribuito alla sconfitta della Roma, si rivela determinante anche a Udine.
La Roma batte 2-0 il Frosinone dell’ex allenatore Di Francesco. I giallorossi partono bene ma la prima vera occasione è del Frosinone con Cuni che dopo aver dribblato anche il portiere giallorosso, conclude fuori di poco. Uno dei più noti proverbi calcistici recita: “gol fallito, gol subito”; ed è esattamente quello che è successo all’Olimpico. La Roma al 22′ passa in vantaggio grazie a Paulo Dybala che fornisce l’assist a Lukaku. Questi dribbla un avversario e scarica un sinistro potente alle spalle di Turati. Uomo determinante di questa Roma è Dybala che tra un dribbling e un assist, fornisce sempre occasioni da rete per i compagni. Lo stesso argentino all’83’ batte il calcio di punizione determinante: la palla finisce sul secondo palo e Pellegrini è lesto a colpire di destro al volo e realizza. José Mourinho alla vigilia del match era stato chiaro: quella contro il Frosinone era una partita dalle mille insidie, ma al tempo stesso da vincere a qualsiasi costo. Il Frosinone si è reso protagonista di un’ottima prestazione, condizionata da una scarsa precisione negli ultimi metri di campo.
Brutta sconfitta dell’Empoli a Bologna con Orsolini, in giornata di grazia che realizza una tripletta. Riccardo Orsolini un calciatore che riesce a saltare l’avversario con una facilità disarmante, è ormai il leader carismatico del Bologna. L’attaccante bolognese si candida per essere uno dei titolari dell’attacco azzurro di Spalletti. In parità senza reti il big match tra Atalanta e Juve. La Juventus non gioca bene e ha fatto solo una gara solida contro la coriacea squadra bergamasca: nel finale è salvata da Szczesny e dalla traversa. Un punto contro l’Atalanta è comunque un buon risultato. Nei posticipi del lunedì, grande impresa del Monza che espugna Reggio Emilia contro il Sassuolo, con una rete dell’attaccante Colombo. La Fiorentina batte il Cagliari per 3-0 dopo una prestazione convincente e sale ai piani alti della classifica. E’ stato tutto facile per la squadra viola che ha costruito la vittoria nel primo tempo con la rete in apertura del solito Nico Gonzalez e poco dopo con l’autogol di Dossena su tiro di Kayode. Il terzo gol arriva all’ultimo minuto di recupero con Nzola, al suo primo gol in maglia viola. Per la formazione sarda è un’altra sconfitta in un campionato dove non riesce ad ottenere risultati confortanti. Per il momento è ultima con 2 punti.
Questi i risultati della 7^ giornata del campionato di Serie A::
LECCE-NAPOLI 0-4 MILAN-LAZIO 2-0 SALERNITANA-INTER 0-4
BOLOGNA-EMPOLI 3-0 UDINESE-GENOA 2-2 ATALANTA-JUVENTUS 0-0
ROMA-FROSINONE 2-0 SASSUOLO-MONZA 0-1 TORINO-VERONA 0-0
FIORENTINA-CAGLIARI 3-0
L’Inter batte l’Empoli con il minimo scarto: 1-0. La vittoria dei nerazzurri è meritata, ma il risultato è rimasto in bilico fino alla fine nonostante la squadra abbia tirato in porta 23 volte. Nel primo tempo c’è stato il salvataggio sulla linea di Ismajli su colpo di testa di Darmian e il gol annullato a Thuram per fuorigioco. Dagli sviluppi di un corner, Dimarco realizza il gol partita al 51′ con un gran sinistro che termina all’incrocio dei pali. L’Empoli effettua il suo primo tiro in porta al 66′ con Ranocchia direttamente su calcio di punizione e Sommer sventa la minaccia. Nel secondo tempo l’Empoli alza il baricentro e tenta il tutto per tutto per pareggiare. Nel convulso finale, è determinante l’infortunio di Arnautovic, (un infortunio muscolare probabilmente di seria entità) che lascia l’Inter in dieci, e il solo Sanchez in avanti. Dopo questo risultato, per i nerazzurri i dati sono: cinque partite, cinque vittorie, 14 gol fatti, 1 subito che valgono il primo posto in classifica. Dimarco è uno degli uomini fondamentali di questa squadra, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e grandissimo tifoso. E’ un esempio per tutte le squadre che devono credere nei loro giovani.
Il Milan ritrova la vittoria per 1-0 allo stadio Meazza contro l’Hellas Verona a seguito di una prestazione convincente. Nella prima mezz’ora i rossoneri sfruttano bene gli spazi lasciati dai gialloblù. All’8′ palla persa in uscita da Folorunsho, così Pulisic serve subito Giroud il quale lancia in verticale Leao. Il portoghese in uno dei suoi classici assoli, si invola verso la porta avversaria e batte Montipò con un diagonale rasoterra. Sembra una partita in discesa per i rossoneri, che invece rallentano il ritmo e lasciano spazio al ritorno del Verona. Al 20′ grandissima parata di Sportiello, che para d’istinto e devia un colpo di testa di Folorunsho. Nella ripresa l’Hellas comanda il possesso del gioco, senza però essere realmente pericoloso.
La Juventus al Mapei Stadium. perde la sua prima partita in questo campionato per 4-2 contro il Sassuolo. Al 12′, Laurienté conclude da posizione centrale, ma Szczesny perde incredibilmente il pallone sulla trattenuta e favorisce il vantaggio dei neroverdi. La Juventus pareggia dopo soli 9 minuti: cross dalla sinistra di Kostic e Viña, nel tentativo di anticipare McKennie, batte Cragno. Al 41′ il Sassuolo torna in vantaggio con il sinistro dal limite di Berardi, che centra l’angolino con un gran diagonale dal limite. Nella ripresa al 78′ Chiesa conclude a rete un appoggio di Fagioli e pareggia. Il 2-2 dura quattro minuti, perché poi Szczesny, ancora non perfetto, respinge malamente e centrale il tiro di Laurienté. Pinamonti appostato segna di testa. Nel lungo recupero, c’è spazio anche per la traversa di Defrel, ma soprattutto per l’incredibile autogol al 95′ di Gatti, che con Szczesny ampiamente fuori dalla porta, infila con un maldestro retropassaggio nella rete sguarnita. Una prestazione da incubo quella dei bianconeri, dove oltre agli errori individuali (dovuti probabilmente a deconcentrazione), si sono manifestate le seguenti lacune: fragilità difensiva, una mediocrità evidente del centrocampo e l’inconsistenza dell’attacco (due soli tiri nello specchio). Berardi calciatore simbolo e bandiera del Sassuolo, con i suoi 12 anni di militanza è un esempio per tutti coloro che pensano che il calcio sia ancora poesia e non soltanto business. Domenico ha giocato una partita perfetta sotto tutti i punti di vista contro la squadra, la Juventus, che lo avrebbe voluto nelle sue file.
La Lazio pareggia 1-1 contro il Monza. La squadra di Palladino gioca un grandissimo primo tempo e nella ripresa resiste al ritorno della Lazio senza mai rinunciare ad attaccare. I brianzoli con più concretezza in area di rigore, avrebbero potuto conquistare l’intera posta in palio. I biancocelesti passano per primi in vantaggio al 13′: Zaccagni si invola verso l’area, Ciurria lo stende e l’arbitro Abisso concede il rigore. Sul dischetto si presenta Immobile che festeggia, nella sua 300ª presenza in biancoceleste. Il pareggio degli ospiti arriva al 36′: l’azione parte come sempre dal piede di Ciurria che salta Hysaj e mette in area dove Gagliardini è lesto con un gran sinistro a realizzare. Ciurria l’attaccante duttile del Monza è stato l’autentica spina nel fianco della difesa biancazzurra. La Lazio esce dall’Olimpico tra i fischi e le sue uniche note positive sono le prestazioni dei soliti Provedel e Zaccagni.
La Roma pareggia 1-1 all’Olimpico Grande Torino. Primo tempo con entrambe le squadre piuttosto contratte e una Roma quasi rinunciataria, che chiude i primi 45 minuti senza effettuare un solo tiro in porta. Il toro più propositivo, si rende pericoloso con due colpi di testa di Zapata. Nel secondo tempo, la Roma prova ad essere più incisiva e al 68esimo riesce a passare in vantaggio. Dybala passa a Kristensen che ha la prontezza di allungarla verso Lukaku e questi si libera di Buongiorno e scarica velocemente a rete. Tra campionato ed Europa League è il terzo gol di fila per l’attaccante ex Inter che conferma di essere un attaccante potente e difficile da marcare. Il Torino a quel punto si getta in avanti e trova il pari all’85esimo grazie ad una punizione di Ilic corretta in tuffo da Zapata, attaccante vicinissimo alla Roma in estate. Romelu Lukaku e Duvan Zapata uomini mercato della recente campagna acquisti, erano gli attaccanti più attesi di questa sfida e sono stati loro a deciderla. Il pareggio tutto sommato è giusto, tra due squadre che non hanno saputo superarsi.
Atalanta Cagliari 2-0. Durante il primo tempo l’Atalanta è padrona del campo e colpisce anche una traversa con Lookman e un palo con Zappacosta. I due attaccanti Lookman-De Katelaere dimostrano di essere in grande forma e di avere una grande intesa fra loro. Al 33′ del pt Lookman realizza proprio su assist delizioso di De Ketelaere. Nel secondo tempo i bergamaschi riescono a controllare la partita, con il Cagliari quasi mai pericoloso se non alla fine con Oristanio. l’Atalanta ha risorse tecniche decisamente superiori e lo dimostra con Mario Pasalic che appena entrato in campo dalla panchina, realizza al 31′ il raddoppio, dopo uno scambio delizioso con Muriel. L’Atalanta ha confermato, che quando entra in campo con la mentalità giusta è una squadra difficile da affrontare per chiunque.
Questi i risultati della 5^ giornata del campionato di Serie A :
SALERNITANA-FROSINONE 1-1 LECCE-GENOA 1-0 MILAN-VERONA 1-0
SASSUOLO-JUVENTUS 4-2 LAZIO-MONZA 1-1 EMPOLI-INTER 0-1
ATALANTA-CAGLIARI 2-0 UDINESE-FIORENTINA 0-2 BOLOGNA-NAPOLI 0-0
TORINO-ROMA 1-1
La Juventus supera la Lazio (3-1) all’AllianzStadium. Grande prestazione della squadra di Allegri che ha il grande merito di sbloccare subito la partita al 10.’ Locatelli produce un cross e Vlahovic insacca di prima intenzione. Al 26’ Chiesa in splendida forma, con un gran sinistro sul primo palo realizza il 2-0 La coppia Vlahovic-Chiesa funziona e i due sembrano intendersi a meraviglia, ma è l’impianto di gioco dei bianconeri a convincere. La ripresa si apre con la squadra di Allegri ancora in attacco, ma al 64esimo la Lazio riapre la partita. Kamada vince un contrasto con Cambiaso, la palla al limite dell’area arriva a Luis Alberto che di interno destro a giro la mette all’incrocio de pali. Al 67esimo la Juve realizza il 3-1 ed è una rete da manuale. McKennie lancia lungo e trova Vlahovic il quale in mezzo a tre difensori avversari, dopo un eccellente controllo di palla, si libera della marcatura di Casale e Marusic e con una gran tiro gonfia la rete di Provedel. Per la Lazio tre sconfitte in quattro partite sono indubbiamente un campanello d’allarme. Sarri ha tanto da lavorare, in quanto la sua squadra alterna buoni spunti offensivi (Luis Alberto e Kamada i migliori) ad evidenti fragilità difensive.
L’Inter stravince 5-1 il Derby contro un Milan, annichilito dallo strapotere dei cugini. I nerazzurri vanno subito in gol dopo cinque minuti: Thuram dopo aver vinto il duello fisico con Thiaw, lancia il pallone in mezzo all’area, per la deviazione vincente di Mkhitaryan. Al 38esimo c’è il gran gol di Marcus Thuram che si inventa un gran destro da lontano, che finisce all’incrocio dei pali della porta di Maignan. Nella ripresa al 57esimo i rossoneri dimezzano le distanze: Giroud serve con lancio preciso Leao, il quale entra in area e non sbaglia a tu per tu con Sommer. Il Milan fa un’enorme fatica a rendersi pericolosa in fase offensiva, così viene letteralmente travolto nel finale. Al (69′) Mkhitaryan realizza con un gran tiro (deviato), che supera il portiere rossonero. Con un Milan completamente sbilanciato in avanti (dentro anche Okafor e Jovic), l’Inter al 79′ prima realizza il rigore con Calhanoglu per fallo di Theo Hernandez su Martinez e in pieno recupero al 93′, arriva anche il quinto gol con il recente acquisto, Davide Frattesi.
ll Napoli esce da Marassi con un solo punto, 2-2 ma tira un sospiro di sollievo, in quanto riesce a pareggiare una partita in svantaggio di due reti. I Campioni d’Italia, hanno dimostrato in queste prime partite di campionato, di non essere più quelli della passata stagione, ma ormai di questo si ha un’ampia casistica. E’ difficile vincere ma è ancora più arduo riconfermarsi. Il Genoa realizza la prima rete al 40′ con Bani che segna su assist di testa di De Winter. Retegui centravanti italo argentino, trova il raddoppio al 56′ con una bella girata. La svolta per il Napoli arriva con l’entrata in campo di Politano e Raspadori. Con un Napoli ancora più offensivo, Gilardino ordina ai suoi di arretrare per ridurre gli spazi di manovra degli ospiti. Anche l’entrata in campo di Cajuste è una mossa davvero azzeccata, visto che è proprio il francese a scambiare al limite dell’area con Raspadori che realizza al 76′ con un sinistro di rara efficacia. All’84’Politano dimostra di aver superato le sue recenti problematiche muscolari, pareggiando l’incontro con uno splendido sinistro al volo, che finisce all’incrocio dei pali.
La Roma di José Mourinho affonda per 7-0 un Empoli allo sbando. I giallorossi esibiscono nell’incontro una prestazione di alto livello sul piano del gioco, della personalità e delle individualità. La Roma va in vantaggio alla prima azione della partita, su calcio di rigore di Dybala. Poi all’ottavo minuto si ritrova già sul 2-0 grazie ad colpo di testa di Renato Sanches. Da quel momento l’ Empoli è come se avesse smesso di giocare ed è stata per i toscani una vera disfatta. Al 35′ la Roma realizza il terzo gol su un gran tiro di Cristante dopo una sponda di Lukaku. Nella ripresa Dybala al 55′ fa tutto da solo, riceve palla dribbla Luperto e poi batte Berisha. Al 58′ ancora la Joya stampa la palla sulla traversa su punizione. La Roma realizza il quinto gol con Cristante che da oltre 25 metri fa partire un gran tiro che si insacca all’incrocio dei pali. All’82’ Belotti con l’Empoli sbilanciato in avanti, lancia Lukaku, che di destro di piatto batte Berisha in uscita. C’è ancora spazio per il gol di Mancini: l’arcigno difensore giallorosso realizza con un gran colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Se la Roma riesce a recuperare il vero Renato Sanches diventerà uno dei centrocampisti più importanti in Italia.
La Fiorentina batte 3-2 l’Atalanta al termine di una partita divertente. I bergamaschi partono bene e vanno per primi in vantaggio: De Roon al 20′ trova Koopmeiners al limite e questi di prima intenzione colpisce di sinistro e infila Terracciano La reazione della Fiorentina non si fa attendere e in dieci minuti ribalta il risultato. A seguito di un calcio piazzato c’è la sponda di Gonzalez per Bonaventura e questi dopo essersi aggiustato il pallone, batte in rete al volo. La Fiorentina passa nuovamente in vantaggio con Martinez Quarta al 45’ con un grande colpo di testa su cross di Duncan. Nella ripresa al 53′ l’Atalanta riagguanta la parità: bel fraseggio a due con De Roon con l’ inserimento determinante di Lookman che con un destro realizza. Al 76′ in maniera un po’ fortunosa, la Fiorentina realizza la rete decisiva: un cross dalla sinistra è deviato maldestramente da Adopo. Nessuno dei difensori nerazzurri interviene così il neo entrato Kouame si allunga in scivolata e beffa Carnesecchi. Continua l’alternanza dei risultati dell’Atalanta tra le partite giocate fra le mura amiche e le trasferte (questa è la seconda sconfitta dopo quella di Frosinone).
Di seguito i risultati della 4’ giornata di campionato:
JUVENTUS-LAZIO 3-1 INTER-MILAN 5-1 GENOA-NAPOLI 2-2
CAGLIARI- UDINESE 0-0 FROSINONE- SASSUOLO 4-2 MONZA- LECCE 1-1
FIORENTINA- ATALANTA 3-2 ROMA- EMPOLI 7-0 SALERNITANA- TORINO 0-3
VERONA- BOLOGNA 0-0
Il Milan batte la Roma all’Olimpico per 2-1 grazie ad un primo tempo di assoluto predominio dove i giallorossi faticano a contenere i rossoneri. Al 5’ Loftus-Cheek dopo essere entrato in area è contrastato da Mancini e Rui Patricio, nel tentativo di opporsi, lo atterra. L’arbitro con l’ausilio del VAR decreta il calcio di rigore e Giroud spiazza il portiere. Il raddoppio dei rossoneri arriva ad inizio ripresa al 48' con il magnifico gol di Rafael Leao. Questi sul cross di Calabria insacca in acrobazia. e in precarie condizioni di equilibrio.
Al 60e i rossoneri restano in 10 per l’espulsione per doppia ammonizione di Tomori per fallo su Belotti. Al 70esimo fa l’esordio Lukaku con la maglia della Roma, tra il tripudio dei suoi sostenitori. Il bomber ex Inter cerca di dare il suo contributo, ma dimostra di essere in una condizione fisico atletica ancora non ottimale. La partita si riapre solo parzialmente al 92' con Spinazzola, che calcia da fuori area trovando la deviazione decisiva di Kalulu, che spiazza il portiere Maignan,
Prima sconfitta in campionato per il Napoli campione d'Italia, sconfitto “Al Maradona” dalla Lazio per 1-2. Nel primo tempo sono gli azzurri a fare il match, ma è la Lazio a passare in vantaggio: Al (30') Luis Alberto si invola palla al piede sulla fascia destra e con un assist trova Luis Alberto in area di rigore. Questi si inventa un colpo di tacco geniale che inganna Meret. La reazione degli azzurri è furiosa e due minuti dopo, Zielinski calcia dal limite e trova la deviazione decisiva per spiazzare Provedel.
Al 52' Felipe Anderson sviluppa un'ennesima azione sull’esterno e serve Luis Alberto. Questi con un velo fa scorrere la palla per l'accorrente Kamada che stoppa e calcia in diagonale, beffando Meret. Kamada lo si può considerare un grande affare per la Lazio, nella recente campagna acquisti cessioni il giapponese si è accordato con la società biancazzurra da svincolato e quindi a parametro zero. La Lazio nel match contro i Campioni d’Italia ritrova lo smalto dei tempi migliori, con buone trame di gioco. Il Napoli dopo il primo tempo giocato ad alti ritmi, crolla nella ripresa, mostrando una preoccupante fragilità difensiva.
L'Atalanta batte 3-0 il Monza nel derby lombardo. Passano in vantaggio i padroni di casa al 35’: De Ketelaere appoggia dietro a Ederson che di destro sigla l’1-0 per la Dea. Gli ospiti trovano difficoltà a fare gioco, vista la chiusura degli spazi da parte dei bergamaschi. Scamacca al 42’salta su un cross di Ruggeri e di testa insacca sotto la traversa con ottima scelta di tempo. Al 62’ una spettacolare trama offensiva dell’Atalanta termina con il gol. De Ketelaere serve Scamacca che a sua volta gira per Koopmeiners. La palla torna poi nuovamente al possente centravanti, che dal limite la stoppa e batte Di Gregorio con un diagonale rasoterra. Dopo essere stato prelevato nella recente campagna di trasferimenti dal West Ham, (e aver rifiutato anche il corteggiamento dell’Inter) Scamacca si presenta al suo nuovo pubblico nel migliore dei modi. Realizza due gol e si vede annullare il terzo. La sua grande forma potrebbe far comodo anche alla nuova nazionale di Spalletti.
L'Inter vince (4-0) contro la Fiorentina allo stadio Meazza. L'inizio del primo tempo è molto equilibrato, la Fiorentina palleggia bene e pressa molto alta gli avversari. A rompere l'equilibrio è Marcus Thuram, che realizza il primo gol in nerazzurro al 24' con un gran colpo di testa, su cross di Dimarco. Nel secondo tempo l'Inter accentua il gioco di attacco. Dopo un palo di Dumfries, Thuram dalla fascia fornisce un assist per Lautaro Martinez al 53,' che trafigge il portiere. Poco dopo lo stesso Thuram si procura il rigore e Calhanoglu realizzare la terza rete con una bella esecuzione. I nerazzurri non si fermano qui e al 73' Lautaro realizza la sua doppietta. Traversone di Cuadrado, (appena entrato), pallone sul primo palo e il Toro con un movimento da centravanti puro, anticipa i difensori della viola e realizza. Uomo match di questo incontro è Marcus Thuram con un gol, un assist ed è colui che causa il calcio di rigore per l’Inter. Marcus proveniente dal Borussia M’gladbach arrivato a scadenza di contratto e quindi a parametro zero è figlio di Lilian ex Juventus, tra i migliori difensori della storia del calcio..
La Juventus batte l'Empoli 2-0 e per i bianconeri è un importante e meritato ritorno al successo. Al 10' la Juventus segna con Danilo ma l'arbitro annulla per un precedente fallo del difensore brasiliano. Al 24' il gol del vantaggio sempre con il capitano Danilo, che infila Berisha dopo una serie di batti e ribatti nell'area di rigore empolese. La Juventus prima dell'intervallo spreca con Vlahovic il rigore e si fa parare il tiro da Berisha. All'82' arriva il raddoppio per i bianconeri. Il neo entrato Milik è bravo a girarsi e a servire Chiesa, che salta Berisha e dopo una prolungata azione, con le sue residue forze, realizza il raddoppio. Milik è protagonista anche nel recupero, quando centra in pieno la traversa con un bel colpo di testa. La Juventus dopo questo incontro, conferma un’opinione comune: sicuramente sarà protagonista per la lotta allo scudetto, considerato il fatto che non avrà le coppe europee da disputare.
Nelle altre partite c’è stato lo scontro salvezza Udinese-Frosinone, con il Var che è intervenuto diverse volte ed è stato il vero grande protagonista della gara. Vittoria del Bologna all’ultimo minuto contro il Cagliari dopo essersi trovato in svantaggio. Il Torino trova il gol vittoria all’ultimo secondo contro il Genoa e infine prosegue il momento magico del Lecce che batte anche la Salernitana e si porta a 7 punti dopo tre giornate.
Questi i risultati della 3^ giornata del campionato di Serie A
SASSUOLO-VERONA 3-1 ROMA-MILAN 1-2 BOLOGNA-CAGLIARI 2-1
UDINESE-FROSINONE 0-0 ATALANTA-MONZA 3-0 NAPOLI-LAZIO 1-2
INTER-FIORENTINA 4-0 TORINO-GENOA 1-0 EMPOLI-JUVENTUS 0-2
LECCE-SALERNITANA 2-0
Ora l’attenzione si sposta sulla Nazionale azzurra e sul nuovo C,T. Luciano Spalletti. I calciatori sono da oggi al lavoro per preparare due importanti partite di qualificazioni europee: sabato in trasferta a Skopije contro la Macedonia del Nord ( allontanando i ricordi dello spareggio mondiale perso a Palermo) e il 12 settembre a San Siro con l’Ucraina. Con l’Inghilterra già saldamente al comando del girone, bisogna centrare almeno il secondo posto. Raggiungere la qualificazione per gli Europei è meno complicato rispetto ai Mondiali, perché passano due squadre per girone, ma è necessario in ogni incontro porre concentrazione e consapevolezza. Purtroppo gli allenatori cambiano, ma le difficoltà restano intatte: come si fa ad allestire una forte squadra, quando l’ossatura della maggior parte delle squadre italiane è composta da stranieri?
Il Milan vince convince e si impone per 4-1 a San Siro contro il Torino. Protagonista tra i rossoneri ancora una volta Pulisic al secondo gol in due presenze in campionato, Giroud freddo cannoniere due volte dal dischetto ed Hernandez che con Leao sulla sinistra hanno surclassato gli avversari. Il Match si sblocca al 33′ con Pulisic che realizza dopo un assist perfetto di Loftus-Cheek. il Torino reagisce e trova il pareggio pochi minuti dopo, con una girata di Schuurs che insacca dopo un tiro dalla distanza di Ricci. Al 43′ il cross di Leao è deviato con la mano da Buongiorno e dopo il controllo del Var, viene concesso il calcio di rigore che Giroud realizza. Al 48′ lo stesso Leao confeziona il terzo gol mandando in rete Theo Hernandez che realizza con un leggero pallonetto. Nella ripresa al (65′) un’altra grande azione di Leao porta a un pestone di Schuurs in area ai suoi danni. Secondo rigore per il Milan e seconda realizzazione perfetta per Giroud. E’ un grande Milan a punteggio pieno.
La Roma perde per 2-1 a Verona con tanta sfortuna (due traverse colpite) ma anche tanta imprecisione da parte dei suoi attaccanti. La squadra di Mourinho, sbaglia l’approccio alla partita e va subito sotto al 4′ grazie ad una indecisione del portiere Rui Patricio che respinge male un destro potente di Terracciano. Sul pallone si avventa Duda, che anticipa tutti e realizza a porta vuota. I giallorossi provano a reagire ma a parte una traversa di Cristante non riescono a creare grandi occasioni. Nel recupero del primo tempo la Roma incassa il raddoppio in contropiede con Ngonge, che dopo essere partito dalla propria area e saltato con una finta Smalling, di sinistro regala ai suoi il doppio vantaggio. Al (56′) la Roma riduce le distanze: c’è un tiro dalla distanza di Pellegrini, con la palla che s’impenna per via di una deviazione. Belotti di testa fa una sponda per Aouar che deposita la palla in rete. A pochi minuti dalla fine. i padroni di casa restano in 10 per il rosso a Hien, ma nonostante il lungo assedio finale, il risultato non cambia
Finisce 1-1 Juventus-Bologna con i bianconeri che si imbattono in una squadra ben organizzata, sotto la guida tecnica di Thiago Motta. I bianconeri soffrono molto nel primo tempo e vanno sotto al 24′ con Ferguson. Questi, ben innescato da Zirkzee batte con freddezza Perin. Nei primi 45′ si osserva al gioco lento e privo di idee, con qualche incertezza difensiva di troppo. Nel secondo tempo viene fuori l’orgoglio della squadra torinese che permette di rimettere parzialmente a posto le cose All’80’ c’è il gol del pareggio di Vlahovic che svetta di testa su cross perfetto di Iling jr e fulmina Skorupski. E’ un gol da manuale del calcio. Al termine della gara esplode la rabbia della società emiliana per un rigore gigantesco non concesso al Bologna quando stava vincendo 1-0. In ogni caso Il pareggio per 1-1 è il risultato più giusto per quanto visto in campo nell’arco dei quasi 100 minuti di gioco disputati.
Napoli Sassuolo 2-0. Gli azzurri partono subito aggressivi e dopo 56 secondi. Raspadori al volo di destro centra il palo della porta difesa da Consigli. Il Napoli passa in vantaggio al 16’ per un fallo di Boloca entrato in maniera molto ruvida su Politano. Osimhen realizza spiazzando Consigli per l’1-0. Nella ripresa gli emiliani rimangono in 10 dal 50’:.per l’espulsione di Maxime Lopez, così la differenza tra le due squadre In campo è sempre più evidente. Raspadori spreca il secondo rigore della giornata, calciando sulla traversa. Al (64’) campani raddoppiano: il georgiano Kvaratskhelia entrato da un paio di minuti. inventa un passaggio delizioso per Di Lorenzo che batte Consigli con un destro perentorio. Ottimo Napoli al suo esordio in casa, Dionisi del Sassuolo dovrà sistemare entro breve alcune lacune nella sua squadra e sperare nel recupero al più presto del suo miglior calciatore: Berardi.
Impresa del Genoa, che espugna l’Olimpico: 1-0 sulla Lazio:. Gudmundsson crossa verso il centro con palla allontanata da Casale, la sfera arriva poi a Frendrup che calcia in porta trovando la risposta di Provedel. Sulla ribattuta c’è Retegui in agguato, che di testa mette in rete. La Lazio prova a reagire senza mai mostrare la fluidità di gioco dello scorso anno. Solo nella seconda frazione di gioco al 65’ i biancocelesti vanno vicini al pareggio. Zaccagni da sinistra crossa e Dragusin non respinge bene. Immobile coglie l’attimo ma la sua conclusione colpisce la traversa.. Per la Lazio la sconfitta è difficile da digerire, anche perchè alla prossima c’è il Napoli. Tra i biancazzurri sono diversi i giocatori non in condizioni ideali di forma.
L’Inter batte 2-0 il Cagliari in una partita dove si dimostra solida, tranquilla e consapevole dei propri mezzi. La prima occasione per i nerazzurri è al 14’. Lautaro colpisce al volo col sinistro un pallone spiovente e centra in pieno il palo. Al 21’ Thuram recupera palla ad un avversario e realizza l’assist per Dumfries che si sovrappone e realizza con un grande tiro. Il raddoppio arriva nove minuti più tardi: a seguito dello scambio Thuram-Dimarco, questi serve Lautaro che supera in dribbling Dossena e insacca la rete del 0-2. Nella ripresa i ragazzi di Inzaghi gestiscono il vantaggio senza troppi affanni e portano a casa un successo mai in discussione. A fine gara il mister del Cagliari Claudio Ranieri uomo molto stimato nell’ambiente, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.” Il primo tempo è stato nettamente nelle loro mani. Noi abbiamo provato a fare qualcosa nella ripresa e abbiamo avuto qualche fiammata. Io non posso dire nulla ai miei giocatori, quando giochi contro una squadra molto più forte della tua. Bisogna saperlo riconoscere. La mia carriera da allenatore di club si chiuderà a Cagliari. Se poi dovesse arrivare la nazionale giusta, che mi stuzzica… Ci penserei. Claudio Ranieri con la sincerità che lo contraddistingue ha anche indirizzato una frecciata all’ex ct della Nazionale, Roberto Mancini: ” Quella araba è già occupata? Francamente non ci sarei andato. Ho ancora stimoli diversi rispetto a quelli dei soldi”.
Nella seconda giornata di Serie A non sono mancate le sorprese a partire dal Frosinone che batte l’Atalanta. Il Verona sconfiggendo la Roma conquista la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta a Empoli. Secondo ko consecutivo per l’Empoli sconfitto a Monza da una doppietta di Colpani. Il Lecce rimonta a Firenze dallo 0-2 al 2-2 finale a seguito di una bella prestazione.
Questi i risultati e la classifica di Serie A:
FROSINONE-ATALANTA 2-1 MONZA-EMPOLI 2-0 VERONA-ROMA 2-1
MILAN-TORINO 4-1 FIORENTINA-LECCE 2-2 JUVENTUS-BOLOGNA 1-1
LAZIO-GENOA 0-1 NAPOLI-SASSUOLO 2-0 SALERNITANA-UDINESE 1-1
CAGLIARI-INTER 0-2
Caro Mister ci mancherai troppo, ci mancherà tutto di te, i tuoi insegnamenti tecnici, la tua ironia , i garbati disappunti coloriti di romanesco sincero e verace, la tua professionalità , anche quando dovevi provare a battere la tua Roma “è mio dovere , ma è come uccidere la propria madre”, la tua fede, non solo romanista. Mai ti ho sentito proferire una un’espressione blasfema, anche quando avevi ragione sul campo.
In un mondo di “mercenari del calcio”, dove difendere i propri colori, anche quelli per cui si è pagati in quel momento, non significa venir meno a quei sani principi di lealtà e sportività, tu sei stato un esempio.
Alzarsi dalla panchina per tirare la gamba ad uno dei tuoi pupilli in preda a crampi, in quel momento tuo avversario, anticipando ogni collaboratore o massaggiatore presente. Cose di altri tempi Mister, che racchiudono in un solo gesto tutto ciò che ci lasci.
Averti conosciuto è stato per me un privilegio, sentirmi dire, riferendosi alla mia professione, “te sì che fai ‘na cosa importante, no noi che ce divertimo” oppure a Cagliari, a pranzo insieme, “magnate sti ricci che a Roma nun ce stanno”, oggi anche al tuo saluto, in una chiesa gremita di affetto e di gente vera, non hai fatto sentire la mancanza dei campioni a cui tu hai dato la luce. Con la tristezza nel cuore e le lacrime di chi sa amare, ho visto in tutti un sorriso , quello di chi era fiero di essere lì con te per l’ultimo saluto, ben sapendo che quel momento toccherà a tutti, ma che tu lo avevi raggiunto nel migliore dei modi, preparando tutti, come facevi meticolosamente per le tue gare, di più non potevi fare.
La tristezza, ma allo stesso tempo la fierezza dei tuoi nipoti ne sono stata l’espressione. Mancherai soprattutto a loro, ma come hanno detto loro stessi dal pulpito della basilica, lasci loro “un pieno e non un vuoto”!
Per cui silenzio, come indica una sua immagine in campo rivolta ad un suo giocatore, giù il cappello e meditiamo!
Grazie Mister Mazzone per quello che hai dato a noi addetti ai lavori, con la speranza che anche il mondo in cui viviamo sappia di riflesso prenderti come esempio di cultura e legalità e lo sport torni ad essere un momento di aggregazione e di sana competizione.
P.S.
Diploma Allenatore UEFA B e giornalista Free lance
Nell’anticipo della 1a giornata di Serie A della stagione calcistica 2023/24, il Napoli Campione d’Italia in carica guidata dal neo tecnico Garcia, batte 3-1 il neopromosso Frosinone . I ciociari vanno in vantaggio dopo appena 7′ grazie al rigore trasformato da Harroui, a seguito di un fallo in area del neoacquisto Jens Cajuste. La reazione del Napoli è immediata e ci pensa Matteo Politano con un gran sinistro a trovare il pareggio al 24′ al termine di un’azione ben orchestrata. Il match è vivo e nel complesso equilibrato, con i campioni d’Italia che fanno la partita e i ciociari spesso pericolosi in contropiede. Il raddoppio dei Campioni d’Italia porta la firma di Osimhen al 41esimo a seguito di una grande azione di Di Lorenzo, palla arretrata per Osimhen, che con un gran destro fulmina il portiere ciociaro Turati. A inizio ripresa il Napoli si butta in avanti con l’intento di chiudere il risultato e al 79′ ci riesce. Verticalizzazione di Rrahmani, tocco smarcante di Di Lorenzo a liberare il nigeriano, che di fronte al portiere del Frosinone non sbaglia. Decisivo ai fini del risultato il grande potenziale offensivo degli azzurri, mentre alcuni meccanismi, soprattutto in difesa, sono ancora da migliorare.
L’Inter di Simone Inzaghi inizia con il piede giusto la stagione, con una convincente vittoria di 2-0 contro un coriaceo Monza . All’ottavo minuto si registra la prima rete dopo una grande giocata di Barella che serve in profondità Dumfries. Questi con un cross rasoterra pesca Lautaro che mette in porta con un grande anticipo. Il raddoppio arriva al 76′ su assist del nuovo acquisto Arnautovic, il quale dopo aver effettuato un doppio passo, di sinistro, la mette in mezzo per il capitano argentino, che realizza la doppietta. Quest’ultimo sta diventando sempre più leader e giocatore fondamentale di questa squadra. L’Inter nella recente campagna di compravendite, ha perso giocatori importanti come Lukaku, Onana, Skriniar e Brozovic, anche per problematiche legate al deficit finanziario della società. I dirigenti nerazzurri hanno dovuto fronteggiare una situazione non certo facile e hanno comunque effettuato un buon mercato, portando giocatori importanti alla corte di Simone Inzaghi.. Come sempre sarà il campo nel proseguo del campionato, a dare il responso definitivo.
Il Genoa nel giorno del suo ritorno in Serie A è travolto per 4-1 da una Fiorentina già in ottima condizione. Al Ferraris inizia subito male per il Grifone e i suoi 27.777 abbonati, nonostante il clima festante per il ritorno in Serie A. Al (4′) i viola passano in vantaggio con Biraghi, che dopo essere entrato in area incontrastato, di destro batte il portiere Martinez. Al (12′) il raddoppio degli ospiti con una conclusione di Gonzalez respinta sul palo dal portiere del Genoa: Bonaventura è il più veloce a ribadire in gol. Al (41′)il terzo gol viola che manda tutti al riposo sul 3-0: Nico Gonzalez, stacca di testa e batte Martinez su un angolo di Biraghi. Nella ripresa Bonaventura libera Mandragora davanti a Martinez e il centrocampista non sbaglia e realizza il quarto gol viola. Italiano l’avveduto tecnico della Fiorentina è riuscito nell’impresa di inserire al meglio gli acquisti estivi Nzola, Arthur fino a Beltran, (che ha esordito nella ripresa), che si sono rivelati subito fondamentali.
Roma-Salernitana 2-2. Due doppiette di Belotti per i giallorossi e di Candreva per gli ospiti fissano sul 2-2 la sfida dell’Olimpico tra Roma e Salernitana. A passare in vantaggio è la Roma con un gol dell’ex Torino al 16esimo che segna agganciando al volo un tiro. Prima il Var aveva annullato un altro gol del giocatore che era a secco dal maggio 2022, per un fuorigioco. La Salernitana trova il pareggio alla prima azione, al 35esimo con l’ex laziale Candreva. Questi dopo un dribbling in area conclude a rete il pallone dell’ l’1-1. Lo stesso giocatore salernitano che sta vivendo una seconda giovinezza dall’alto dei suoi 36 anni, riusciva a portare in vantaggio la Salernitana al 49esimo. L’assalto della Roma si concretizza all’80esimo ancora con Belotti che di testa spinge in rete un corner di Paredes. Ma il 2-2 è un risultato che soddisfa solo gli spettatori non tifosi. .
La Juventus grazie a un rotondo 3-0 affonda l’Udinese alla Dacia Arena. Ai bianconeri bastano i primi 45′ per aver ragione dei friulani. Dopo un minuto e 48 secondi Chiesa sblocca il match con un preciso destro nell’angolino, poi al 20′ il raddoppio di Vlahovic su rigore. L’Udinese prova a reagire ma non riesce ad andare oltre a qualche tiro dalla distanza. Nel lungo recupero, (48′) Cambiaso, uno dei migliori, recupera palla e crossa, Silvestri sbaglia l’uscita e Rabiot ne approfitta realizzando. Il francese si sta rivelando sempre più prezioso nelle due fasi, a contenere e offendere. Nel secondo tempo i padroni di casa tentano il tutto per tutto per trovare almeno il gol della bandiera, ma Szczesny è insuperabile. I bianconeri esordiscono dunque in campionato con un’ottima prestazione, trascinati da un Chiesa ritornato ai suoi massimi livelli e un giovane e sorprendente Cambiaso.
A Bologna il Milan inizia il suo campionato nel migliore dei modi, con una vittoria per 2-0, nell’arco di un primo tempo di qualità e quantità. Il Bologna nei primi minuti parte forte e per poco non trova il vantaggio su un gran tiro di Lykogiannis, che colpisce in pieno la traversa. Il Milan scampato il pericolo, prende subito in mano le redini del match, trascinato da uno straordinario Pulisic: all’11 l’americano pesca sul secondo palo Reijnders, che crossa a centro area dove trova Giroud tutto solo che batte Skorupski. Al (21′) lo stesso Pulisic scambia con Giroud e con un gran tiro di destro da lontano nell’angolino, fa secco il portiere Skorupski. Nella ripresa l’undici di Pioli va in difficoltà e il Bologna sale di livello. La pressione dei padroni di casa produce tre nitide occasioni da gol e nel giro di un minuto, tra il 60′ e il 61′ i felsinei sono pericolosi. Il Milan riesce però a resistere al forcing dei rossoblu e a portare a casa i tre punti.
I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA
Bologna-Milan 0-2 Empoli-Verona 0-1 Frosinone-Napoli 1-3
Genoa-Fiorentina 1-4 Inter-Monza 2-0 Lecce-Lazio 2-1
Roma-Salernitana 2-2 Sassuolo-Atalanta 0-2 Torino-Cagliari 0-0
Udinese-Juve 0-3
Carletto Mazzone |
La scomparsa di Carletto Mazzone ha unito il mondo del calcio. Tutti, ma proprio tutti, si sono stretti al dolore dei familiari per ricordare un grande e genuino protagonista del pallone, allenatore di squadre importanti come Roma, Fiorentina, Napoli, Cagliari, Bologna, Brescia, Ascoli e altre ancora.
Chi scrive ha avuto modo di conoscere personalmente Carletto Mazzone e di pranzare insieme a lui. Dove? A Lecce. Vi racconto meglio qui di seguito.
Premessa: seguivo il Pisa in ogni parte della penisola, dormendo anche nelle sale di aspetto delle stazioni (non me ne vergogno, ho fatto pazzie per i miei colori!).
Poiché il pullman del Pisa partiva vuoto, solo con i bagagli dei calciatori, per poi andare a prelevare la squadra nei vari aeroporti dove faceva scalo, alcuni giocatori del periodo mi dicevano: Schiaccia, chiedi al Presidente se ti fa salire sul pullman della squadra, tanto viaggia vuoto, almeno non dormi nelle sale d’aspetto” vagando “strasci’oni” con le “pesche all’occhi” per le cittá. Ma io non avevo il coraggio di chiedere nulla, sennonché il 28 ottobre 1988 (non ero ancora entrato a lavorare per il Pisa come dipendente) mio padre Agostino prese il telefono e chiamò la sede nerazzurra chiedendo di poter parlare con Romeo Anconetani. Quando glielo passarono gli disse: “Presidente, sono il babbo di Schiaccia, senta, il mio figliolo vorrebbe venire a Lecce, ma non ha il coraggio di chiederle un passaggio con il pullman, poi è anche una questione di scaramanzia…”. Suspense di qualche attimo e Romeo risponde a mio padre: “Gli dica che è un bischero!” E poi: “Lo faccia venire in sede, che oggi parte con l’autista e con “Formaggino” (il compianto Alessandro Zanobetti, uomo fedelissimo di Romeo)”.
Subito nel pomeriggio partii per Lecce con il pullman, arrivando il giorno dopo, sabato 29, all’albergo dove era alloggiato il Pisa, che si trovava all’uscita della superstrada Brindisi-Lecce. Poco più in là c’era invece l’hotel Tiziano, dove si trovava il Lecce. Io mi ero sentito giorni prima con un ex giocatore nerazzurro mio amico, Ricardo Paciocco, poi trasferitosi nel Lecce. Eravamo rimasti d’accordo di vederci per un saluto. Bene, arrivo davanti all’albergo e, dopo esserci salutati, Ricardo mi fa: “Schiaccia, ma hai mangiato? Io devo entrare in albergo per il pranzo con la squadra”. Ed io: “No, Ricky, ho dei panini!”. Al ché lui prende la busta dei panini e mi fa: “Macché panini e panini, vieni dentro con me!”. “Ma che fai Ricky, sei impazzito? C’è la squadra, c’è il mister”. Quel mister era proprio Carletto Mazzone… mi fece accomodare addirittura al tavolo con lui e con quelli dello staff tecnico del Lecce.
Vi rendete conto? Io, tifoso sfegatato del Pisa, a mangiare con gli avversari! Mazzone mi mise subito a mio agio, persona aperta e generosa, sembrava ci fossimo conosciuti da sempre, e fra una portata e l’altra parlavamo del più e del meno. Mi raccontò che ogni tanto veniva a fare qualche gabbionata a Livorno, ai bagni Fiume, con Mauro Lessi ed altri compagni del suo tempo. Mi ricordo inoltre un vino rosè del Salento che bevvi con gusto, pareva leggero ma quando mi alzai mi girava un pochino la testa. Poi ci salutammo con cordialità.
Al ritorno il Lecce, quando venne a giocare a Pisa, era in ritiro a Forte dei Marmi. Io andai a salutare Paciocco e Mazzone al “Necchi Balloni”, dove facevano la rifinitura, ma siccome la partita con il Pisa era importante anche per loro, Mazzone era un po’ teso: fu gentile, per carità, ma un po’ burbero. Mi disse: “Salutiamoci qui, non venire all’albergo, ok?”.
Di lui conservo il ricordo di una persona autentica, schietta e generosa, un passionale in ogni senso. A distanza di tanti anni in questo momento triste legato alla sua scomparsa ho voluto raccontare questo mio piccolo ricordo che conservo nel cuore. Riposa in pace, mister, che la terra ti sia lieve. Alla famiglia le mie più sentite condoglianze.
Per gentile concessione de l’ Arno.it