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Sport (274)

 

Rino R. Sortino

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La dodicesima giornata di Serie A si apre al Mapei Stadium   con un divertente pareggio 2-2 tra Sassuolo e Salernitana. E' stata una partita dai due volti con gli ospiti che, si aggiudicano grazie al pressing alto, la prima frazione di gioco. Nella ripresa Dionisi fa alcuni cambi e raggiunge il meritato pareggio che può stare stretto agli emiliani. Al contrario i campani allenati da Pippo Inzaghi dimostrano un evidente calo fisico e mantengono il pareggio grazie al portiere Ochoa, protagonista di una serie di parate spettacolari. La Salernitana va in vantaggio di due reti grazie a Ikwuemesi (5') e Dia, ma Thorstvedt tra la fine del primo tempo (36') e l'inizio ripresa (52') realizza la doppietta che evita il ko agli uomini di Dionisi. Ochoa è stato senza dubbio un portiere determinante, che ha dimostrato in diverse occasioni le sue doti acrobatiche. Sfuma la prima vittoria per la formazione di Pippo Inzaghi, che si porta a 5 punti. I neroverdi, invece, salgono in posizione più tranquilla, a quota 12.

La Juventus supera 2-1 il Cagliari in casa propria, all'Allianz Stadium. Il primo tempo è giocato a ritmi piacevoli senza esserci nessuna vera occasione da gol. Il match si accende al 60' con la squadra di Allegri che sblocca per prima il risultato. Bremer è abile a sfruttare una palla inattiva e realizza con un grande colpo di testa sul palo opposto dove non può arrivare Scuffet. Dieci minuti più tardi arriva il raddoppio: a seguito di un corner dalla destra di Kostic, Rugani è pronto, prima a colpire la traversa e poi a ribadire con il petto in rete. La gara sembra chiusa ma il Cagliari ritorna in partita e la riapre al 75': sul corner di Jankto, Dossena si innalza e di testa realizza per il 2-1. Lo stesso difensore centrale del Cagliari con lo stesso sistema sfiora il pareggio più tardi, ma Szczesny e il palo gli negano la gioia del gol. Con questa vittoria, la formazione di Massimiliano Allegri è sempre più concentrata nella corsa scudetto ed ha il grosso vantaggio di lavorare tutta la settimana per questo obiettivo.

Lecce- Milan 2-2. I rossoneri in vantaggio di due reti, si fanno rimontare dai salentini. Pioli, dopo soli 9' perde Leao, che è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Gara dai due volti quella del Via del Mare, con i rossoneri padroni del campo nel primo tempo e i salentini protagonisti nel secondo. Al 28  è Giroud a sbloccare il match con un colpo di petto su cross teso di Theo Hernandez. Passano 7' e Reijnders  realizza al termine di una grande azione. Al 38' l'olandese potrebbe raddoppiare, ma colpisce il palo. Prima della fine del primo tempo, Maignan compie una grande parata su Banda. Nella ripresa il Milan controlla al meglio la partita e va vicino al terzo gol in un paio d'occasioni, ma  poi accade l'imprevedibile. Al 66' il neo-entrato  Sansone accorcia  di testa, poi al 70' lo stesso attaccante serve l'assist a Banda che realizza,   L'ex Bologna in grande forma, colpisce anche un clamoroso palo all'84'. Al 94' Giroud protesta e viene espulso dall'arbitro Abisso. Al 96' Piccoli si gira e calcia improvvisamente dalla distanza beffando Maignan sul primo palo. Sarebbe il 3-2 del Lecce ma il Var richiama l'arbitro e la rete viene annullata per un pestone su Thiaw dello stesso attaccante giallorosso.

Al Maradona, l'Empoli batte il Napoli 1 a 0. Garcia mette in campo la sua squadra con un ampio turnover dopo le fatiche di Champions. I Partenopei iniziano bene nel primo tempo, creano parecchie occasioni per segnare, grazie alle incursioni sulle fasce di Elmas e Politano, ma non riescono a passare. Il Napoli rientra nello spogliatoio sullo 0-0 dimostrandosi poco incisivo. Nel secondo tempo neanche l'ingresso di Kvaratskhelia (inizialmente tenuto a riposo) riesce ad abbattere il muro alzato dalla difesa toscana e e da un super Berisha. Pur dominando sul piano del possesso e delle conclusioni, i campioni d'Italia non dimostrano di avere quella lucidità necessaria sotto porta. Il portiere dei toscani è super al 79' sul potente sinistro di Kvaratskhelia e soprattutto all'89' ancora su Kvara. Con il passare dei minuti la squadra di Andreazzoli inizia a spingersi in avanti e a diventare pericolosa. Quando il match sta per volgere al termine, in pieno recupero al 91', arriva la doccia gelata al "Maradona": gran discesa di Ebuehi sulla destra, palla all'indietro per Kovalenko che si inventa una conclusione stupenda, che beffa Gollini. Il Napoli va alla sosta travolto dai fischi del "Maradona" con Garcia ad un passo dall'esonero.

Dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria la Fiorentina che batte 2-1 il Bologna al Franchi al termine di una partita intensissima.  Parte meglio la Fiorentina, che pressa alto e attacca nella metà campo avversaria. I toscani passano in vantaggio al 17’ con Bonaventura che realizza un gol capolavoro. Il centrocampista pescato da Nzola in area, si gira su sé stesso e infila il pallone sotto l'incrocio. Il Bologna ha una grandissima reazione e pareggia il risultato con Zirkzee al 33’ minuto su calcio di rigore dopo un check al var. Nel finale di primo tempo c'è anche un goal annullato agli uomini di Thiago Motta ad Orsolini per fuorigioco. Nel secondo tempo i viola segnano subito con Nico Gonzalez su calcio di rigore, per una ingenuità di Kristiansens che trattiene un avversario in area di rigore.  il Bologna non si da per vinto, va alla ricerca del pareggio ma inutilmente. La Fiorentina ha una ulteriore conferma del valore di Bonaventura, calciatore di esperienza e qualità, soprattutto quando è supportato da una condizione fisica ottimale.

L’Inter batte il Frosinone 2 a 0 a San Siro. La squadra di Di Francesco gioca bene ed è ben disposta in campo. I nerazzurri trovano difficoltà nel passare in vantaggio e hanno bisogno al 46', di un'autentica magia di Dimarco, che dopo aver visto Turati fuori dai pali, lo sorprende con un pallonetto perfetto da centrocampo (circa 56 metri). E' probabilmente il gol più bello del campionato fino a questo momento. A inizio ripresa arriva il raddoppio dell’inter: Thuram entra in area, dribbla Marchizza e poi viene steso da Monterisi. L'arbitro Dionisi non ha dubbi e indica il dischetto. Calhanoglu spiazza Turati e si conferma infallibile come rigorista. Il Frosinone non si arrende e colpisce un palo con Cheddira a dimostrazione di essere una squadra di carattere. L' eurogol di Federico Dimarco è un gesto tecnico di alta scuola e vale da solo il prezzo del biglietto. L'esterno sinistro dell'Inter, un prodotto del florido vivaio nerazzurro è ormai considerato uno dei top d'Europa nel suo ruolo. Deve essere un esempio per i tanti giovani che crescono in Italia, le capacità prima o poi vengono fuori- 

Roma e Lazio pareggiano 0 a 0 nel derby capitolino. E' stata una brutta partita che ha regalato poche emozioni agli spettatori, caratterizzata da falli che hanno interessato entrambe le squadre. Nella prima frazione di gioco, le emozioni più forti: Luis Alberto colpisce la traversa, poi c'è un gol annullato a Cristante. Le squadre si sono praticamente annullate a vicenda, dando l’impressione di non voler rischiare e di preferire il pareggio piuttosto che rischiare la sconfitta.
Gli spettatori a fine match non hanno gradito l'atteggiamento rinunciatario di entrambe le squadre.

il Genoa batte un Verona sempre più in crisi, che dopo le due vittorie consecutive nelle prime giornate non è più riuscita a ripetersi. Per questa ragione la panchina del tecnico scaligero Baroni vacilla sempre più.

Questi i risultati della 12^ giornata di calcio di Serie A

SASSUOLO-SALERNITANA 2-2 GENOA-VERONA 1-0 LECCE-MILAN 2-2

JUVENTUS-CAGLIARI 2-1 MONZA-TORINO 1-1 NAPOLI-EMPOLI 0-1

FIORENTINA-BOLOGNA 2-1 UDINESE-ATALANTA 1-1 LAZIO-ROMA 0-0

INTER-FROSINONE 2-0

 

 

 

 

 

 


J

 

 

L’11a giornata di Serie A si apre  con la vittoria  del Bologna  che sconfigge  la Lazio per  1-0. I biancoazzurri  partono forte sul piano del palleggio e dell'intensità ed hanno le migliori occasioni  sui piedi di Castellanos e Luis Alberto.  Le azioni dei biancoazzurri  però mancano  di precisione negli ultimi 30 metri.  Ad inizio ripresa al 47' i rossoblù passano in vantaggio. Saelemaekers trova in orizzontale Zirkzee, il quale con un tocco delicato pesca Ferguson nel cuore dell'area che batte Provedel di destro all'altezza del dischetto.  Dopo il gol la partita si accende e si innervosisce, Sarri decide di far entrare  Immobile e Zaccagni  per dare maggior spinta al suo attacco. La Lazio invece nella ripresa cala di ritmo e non riesce più ad essere determinante nell'area di rigore avversaria. Il Bologna è la vera rivelazione di questo avvio di campionato e l'attuale è il  migliore degli ultimi 21 anni.  La Lazio prosegue nella sua alternanza di risultati che non le consente di emergere  nelle posizioni di vertice.

L’Inter  vince 2-1  al Gewiss Stadium contro l’Atalanta al termine di una partita combattuta fino alla fine.  Sotto una pioggia battente i nerazzurri  ottengono tre punti pesanti sul campo di una squadra imbattuta che non aveva ancora subito gol. A  seguito di  un contrasto aereo Pavard si fa male  al ginocchio ed è costretto ad uscire. Il suo sostituto Darmian è subito protagonista perché Calhanoglu lo lancia in profondità,  l’esterno  anticipa il portiere Musso che in uscita lo atterra.  Calhanoglu  al 39’  dal  dischetto realizza. La capolista non si ferma e il secondo tempo vede gli ospiti più propositivi.  Lautaro  dopo essersi visto annullare un gol per fuorigioco, segna  al 57’  da posizione  defilata con un gran tiro a giro di  destro sul secondo palo. La reazione bergamasca è immediata: Lookman ruba palla a un ingenuo Dimarco e serve Scamacca che al 60’  tutto solo accorcia le distanze. Nel finale  i bergamaschi  sfiorano anche il pareggio, con il portiere dell’Inter Sommer che è decisivo in alcune parate. L’Inter  resiste e porta  a casa un successo importante (il  quinto su cinque gare in trasferta)  al cospetto di una Atalanta, che nonostante la sconfitta non  ha demeritato .

Il Milan perde clamorosamente a S. Siro 0-1 contro l'Udinese, al  suo primo successo stagionale in campionato. A decidere il match un calcio di rigore calciato da Roberto Pereyra, al 63'  concesso per un ingenuo pestone di Adli sul piede di Ebosele.  Grande merito  dell'Udinese è stato quello  di annullare  la fase offensiva della squadra di Pioli e poi  ripartire  per  sfiorare più volte il vantaggio.  La nuova Udinese di Cioffi  ha disputato  una partita ordinata, attenta e ha meritato la vittoria. Il Milan è apparso senza idee ed  energie, incapace di reagire dopo lo svantaggio, ed ha continuato a recitare un copione lento e prevedibile, fatto di cross improbabili dalla trequarti sempre preda  dei centrali dell’Udinese. Soltanto nel finale di gara il Milan prova a cercare la rete del pareggio, ma il portiere Silvestri in grande forma, le nega la gioia del gol in almeno tre occasioni. I rossoneri sono reduci da un periodo negativo  con un solo punto nelle ultime tre giornate. Pioli appare sfiduciato dalla squadra e la società intende richiamare Ibrahimovich non si sa con quali mansioni. Forse per affiancarlo?

Il  Napoli passa 2-0 all'Arechi contro una Salernitana sempre più in crisi.  Ancora senza Osimhen, Garcia conferma Raspadori al centro dell'attacco. All'Arechi  fin dalle prime  battute  i campioni d'Italia dimostrano determinazione e creano due occasioni da gol in dieci minuti con Kvaratskhelia e Raspadori. Gli attaccanti di Garcia  sono veloci nello scambiare palla e sfruttano con continuità le sovrapposizioni sulla fasce di Olivera e Di Lorenzo. Al 13' c’è  il vantaggio  del Napoli. La difesa della Salernitana nel suo possesso palla tarda a  ripartire e ciò consente a Lobotka di contrastare l'avversario con efficacia. Lo slovacco serve Raspadori, liberatosi sulla destra,  che realizza  con un  gran tiro in diagonale.  Nella ripresa i padroni di casa provano a reagire, ma è il Napoli  all’82' a trovare il raddoppio, dopo  aver sfiorato  due volte il gol. Elmas si libera sulla sinistra, entra in area di rigore e conclude con un destro a giro che trafigge Ochoa. La Salernitana dopo questa sconfitta  resta in fondo alla classifica, ma per Filippo Inzaghi,  arrivano delle indicazioni positive  relative all'atteggiamento  mentale della sua squadra.  Il Napoli sta assimilando sempre più i nuovi schemi di Garcia e  si conferma  in ripresa  nel proseguire  la  sua rincorsa in classifica.

La Juventus vince al Franchi contro la Fiorentina per 1-0 e raggiunge il secondo posto in solitaria a due punti dall’Inter capolista. L’inizio della partita vede il lungo applauso dello stadio viola con le due formazioni abbracciate a centrocampo per sostenere la Toscana in questo momento di difficoltà.  La Juventus  passa in vantaggio al primo  e unico tiro in porta del primo tempo. Al   9’ Kostic   dribbla alcuni avversari sulla fascia sinistra e crossa rasoterra all'interno dell'area viola. Martinez non riesce ad intervenire, così il tocco di Miretti è determinante per realizzare.  La Fiorentina   reagisce  ed è abile fino all’area di rigore, ma si imbatte contro la coriacea difesa juventina.  I toscani avrebbero meritato il pareggio,  ma non sempre nel calcio vince chi gioca meglio.  E’ stata una Juve poco tonica,  ma  cinica e con una grande organizzazione difensiva. Anche così si vincono i campionati.

Nelle gare della domenica colpo esterno del Monza che va a vincere a Verona grazie a una doppietta di Colombo e a una rete di Caldirola. Per Baroni c'è aria di esonero dopo due punti conquistati nelle ultime nove gare. Il Cagliari continua nella sua striscia di risultati positivi e batte di misura il Genoa, ancora una volta grazie alla grande esperienza del proprio allenatore Claudio Ranieri che effettua delle giuste sostituzioni e cambia volto alla partita. Il Frosinone dà spettacolo nel secondo tempo e anche se rischia nel finale, batte 2-1 l'Empoli grazie a due bellissimi gol. L’undicesima giornata di Serie A si chiude con il 2-1 del Torino al Sassuolo. Granata subito in vantaggio al 5' con Sanabria, ma al 18' Thorstvedt pareggia su assist di Berardi. A decidere la sfida è  Vlasic  che segna a metà ripresa e regala i tre punti e la seconda vittoria consecutiva a Juric. 

Di seguito  i risultati della 11^ giornata di  campionato

BOLOGNA-LAZIO 1-0  SALERNITANA-NAPOLI 0-2   ATALANTA-INTER 1-2

MILAN-UDINESE 0-1  VERONA-MONZA 1-3     CAGLIARI-GENOA 2-1

ROMA-LECCE 2-1  FIORENTINA-JUVENTUS 0-1 

FROSINONE-EMPOLI  2-1 TORINO-SASSUOLO 2-1

 

 

 

      

La 10a giornata di Serie A si è aperta venerdì con la vittoria di misura del Genoa sulla Salernitana, con quest’ultima squadra ancora a secco di vittorie nonostante da poco sia subentrato nella sua panchina Filippo Inzaghi.

L'Inter  sconfigge 1-0 la Roma dopo aver dominato gli avversari  nel gioco e nelle occasioni create. I nerazzurri partono forte e si procurano subito tre grandi occasioni nel primo quarto d’ora, tra le quali  una traversa di Cahlanoglu. I giallorossi soffrono le assenze  di alcuni titolari, faticano a palleggiare,  così ricorrono spesso ai lanci lunghi per Lukaku sotto l'occhio attento di Mourinho,  seduto  in tribuna stampa. Nei secondi quarantacinque minuti al 65'si registra l’unica  vera occasione della Roma di tutta la partita: cross dalla sinistra, testa di Cristante e super-parata di Sommer. Il gol vittoria  arriva all'80' e lo realizza Thuram  dopo un perfetto cross rasoterra di Dimarco.  La Roma non riesce a  reagire, anzi è  l’Inter ad andare vicina al raddoppio con la traversa colpita da Carlos Augusto. Termina l’incontro con la vittoria meritata dei nerazzurri  che consente loro di rimanere da soli in testa alla classifica.  Nello sport come nella vita non tutti i mali vengono per nuocere, perché Marcus Thuram, l’attaccante che è arrivato quest’anno in nerazzurro  al posto di Lukaku, (già al quarto gol in campionato), sta rendendo meglio del predecessore. Tutti possono decidere di cambiare squadra, ma che necessità aveva Lukaku di nascondere la verità ai dirigenti nerazzurri che lo stavano trattando e ai suoi compagni? Il belga a San Siro nel match contro la sua ex squadra, ha trovato un ambiente ostile, tutti pronti a fischiarlo a ogni tocco palla.

La Juventus batte 1-0 il Verona al 97'  e torna a sorridere. Sembrava una serata no per i bianconeri, che si erano visti annullare due gol dal Var entrambi a Moise Kean: uno per fuorigioco e uno per un fallo su Marco Faraoni in avvio di azione. Dopo un primo tempo inconcludente, la Juve domina la seconda frazione di gioco, creando tante occasioni da rete con gli ingressi in campo di Cambiaso, Chiesa e  Milik . Quando l’incontro sta per volgere al termine,  il Verona si distende e   in pieno recupero sfiora il vantaggio con un sinistro al volo di Bonazzoli che Szczesny riesce a  respingere. Al 97' la Juventus trova il gol all'ultima azione di gioco: cross da destra, con Milik che salta di testa e colpisce il palo, il portiere Montipò riesce a respingere e Cambiaso  è lesto  a  ribadire il pallone  in rete.  La Juve ha meritato la vittoria  arrivata all'ultimo respiro e Kean ha confermato di essere il più in forma degli attaccanti bianconeri. Il centravanti polacco  Milik con la sua fisicità si è rivelato determinante negli sviluppi dell’azione finale.

Sassuolo e Bologna pareggiano 1-1 il derby emiliano al Mapei Stadium. In avvio dopo tre soli minuti,  il Bologna trova il gol  del vantaggio con Zirkzee  il quale dopo aver ricevuto palla  da un lancio di Aebischer dribbla con facilità il portiere Consigli e  appoggia a porta vuota. Al 44' arriva il pareggio del Sassuolo;  Viña crossa dalla sinistra e  la palla  viene raccolta da Toljan che  serve un liberissimo Boloca. Questi  con una grandissima conclusione dai venti metri non lascia scampo al portiere  Skorupski. Nella   ripresa  il portiere del Bologna salva  la sua squadra con due importanti interventi su Berardi e Volpato, ma nel finale anche i rossoblù rischiano di vincerla con due occasioni nitide capitate sui piedi di Orsolini e Zirkzee. E’ stato un pareggio giusto tra due squadre che non hanno saputo superarsi.  Joshua Zirkzee  attaccante olandese del Bologna un misto tra potenza, eleganza e tecnica è stato il vero protagonista dell’incontro.

Termina in parità 2-2  il  big match tra Napoli e Milan ricco di colpi di scena.  Le due squadre  hanno dominato  per un tempo a testa: i rossoneri nei primi quarantacinque minuti  e nella  ripresa  si è assistito alla rimonta partenopea.  Al 22'  Pulisic   crossa  in area avversaria e trova Giroud   che con preciso colpo di testa batte il portiere Meret.  Al 31' Calabria effettua un  altro traversone dalla corsia destra e sempre  Giroud    ancora di testa conclude con successo in porta. Garcia  dopo l’intervallo stravolge  il suo Napoli e lo rende  più offensivo con l’inserimento  di Olivera, Østigård e Simeone.  Al quinto minuto Politano  dopo aver saltato  Pellegrino col sombrero e Theo col dribbling, infila Maignan con un potente tiro a  giro. Al 63'  il meritato pareggio partenopeo.  Romero stende Zielinski al limite dell'area e direttamente su  punizione Raspadori dai venti metri  con un gran tiro, trova l'angolo che sorprende Maignan. Nel finale con il Napoli  rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Natan, ci sono occasioni per entrambe le squadre con  Calabria e Kvara.  Il fischio finale sancisce il pareggio ed è giusto così. Il Milan ha sprecato l’occasione di vincere l’incontro, il Napoli ha dimostrato grande capacità di reazione.

La Lazio  supera  la Fiorentina  per 1-0 all'Olimpico al 95', grazie al calcio di rigore realizzato da Ciro Immobile, la 199ª rete della sua carriera in biancoceleste. Nella prima frazione sono i viola a fare la partita e a rendersi pericolosi con l'attaccante argentino Lucas Beltran, che prima  realizza il gol  che viene annullato per un controllo di mano, poi colpisce il palo con un colpo di testa. Nella ripresa  giocano meglio i biancocelesti che sprecano due ottime occasioni con Felipe Anderson. Quando la partita volge al termine, Milenkovic  istintivamente colpisce di mano in area e  l'arbitro concede il rigore. Dal dischetto Immobile, che era entrato da poco dalla panchina, spiazza Terracciano e regala la vittoria alla sua Lazio E’ stato un match dove le due squadre si sono esibite in maniera aggressiva e veloce, anche se ci sono  stati pochi tiri in porta.

Alla Domus Arena, Cagliari-Frosinone 3-2 ha offerto emozioni forti con un finale a sorpresa.  Gli ospiti si erano portati in vantaggio di due gol all’intervallo con la doppietta di Soule, poi  in avvio di ripresa addirittura realizzavano  il terzo gol con Brescianini. Sembrava finita, con i sardi molto sfortunati  con pali, traverse, salvataggi sulla linea, un rigore sbagliato e uno tolto dal Var. Poi il Cagliari nel giro di quattro minuti ha riaperto i discorsi con i gol di Oristanio e Makoumbou tra il 72esimo e il 76esimo. Al  termine del tempo regolamentare  i ciociari, erano ancora  in vantaggio, ma  nel recupero c’è stata l’incredibile doppietta di Leonardo Pavoletti, in rete al 94esimo e al 96esimo.  Leonardo Pavoletti, 35 anni il 26 novembre, l’autore degli ultimi due gol  è l’anima del Cagliari e autore di rimonte pazzesche. Il  12 giugno scorso contro il Bari  si giocava la finalissima playoff per la A e ai pugliesi bastava un pari per tornare nella massima serie. Era già pronta la festa nella città di San Nicola, fino a quando  è entrato Pavoletti al minuto 89 che ha segnato l’1-0 al 94’ guidando il Cagliari al ritorno in Serie A.

Scamacca  trascina l’Atalanta in casa dell'Empoli che vince per 3 a 0 nell'altro posticipo. L'ex West Ham segna due gol, uno per tempo, il primo addirittura di tacco e serve l'assist per il terzo di Koopmeiners, mentre due legni gli negano altri due gol.

Di seguito i risultati della 10a giornata di Serie A:

GENOA-SALERNITANA 1-0     SASSUOLO-BOLOGNA 1-1    LECCE-TORINO 0-1

JUVENTUS-VERONA 1-0     CAGLIARI-FROSINONE 4-3   MONZA-UDINESE 1-1

INTER-ROMA 1-0   NAPOLI-MILAN 2-2   EMPOLI-ATALANTA 0-3

LAZIO-FIORENTINA 1-0

 

Nelle altre gare, la Roma ottiene i tre punti (solo al  novantesimo minuto), con El Shaarawy contro un Monza molto determinato, nonostante fosse rimasto in dieci uomini dal 41′ del primo tempo. La Roma   ha  fatto del suo meglio e ha anche colpito due pali, ma ha giocato senza la giusta convinzione.  La prima  rete  in questa stagione di  El Shaarawy  (che in settimana aveva  ricevuto le accuse di Fabrizio Corona sul calcioscommesse, poi rivelatesi false) ha portato alla Roma tre punti importanti per rimpinguare la sua classifica. Josè Mourinho nei minuti di recupero si è fatto espellere per un battibecco con la panchina dei brianzoli. Le mala lingue dicono che l’abbia fatto apposta per non essere presente in panchina nel prossimo match contro la sua Inter, ma sembra una tesi campata per aria.

Il Bologna  batte anche il Frosinone e si porta a ridosso della zona Europa.  I rossoblù devono sudare fino alla fine per avere la meglio su un coriaceo Frosinone. La partita  ha  il suo momento determinante  nei  tre minuti a metà del primo tempo: al diciannovesimo  minuto  c’è il gol di Ferguson, di ginocchio, al termine di una insistente azione dei bolognesi,  al ventiduesimo si assiste al  raddoppio degli emiliani con  De Silvestri, che realizza con un incredibile  gol di testa da fuori area.  Al diciottesimo minuto della ripresa, il VAR  rileva  un rigore per il Frosinone, trasformato da Soulè. I ciociari insistono nel loro forcing e vanno  vicini al pareggio, ma anche i felsinei hanno l’occasione del 3-1 con Orsolini.

Nello scontro diretto tra Salernitana e Cagliari,  i sardi si portano in vantaggio per due volte e già pregustavano la vittoria, ma grazie ai gol di  Dia, la Salernitana riesce ad evitare la sconfitta. Pippo Inzaghi riesce così ad esordire positivamente sulla panchina dei campani. Nel derby toscano, la Fiorentina perde clamorosamente in casa contro l’Empoli. La squadra azzurra realizza i suoi gol con Caputo nel primo tempo e Gyasi a fine ripresa. La Fiorentina in questo incontro è apparsa la brutta copia della squadra spumeggiante  di questa prima parte di stagione.

Ecco i risultati della 9^ giornata del campionato di Serie A

VERONA-NAPOLI 1-3     TORINO-INTER 0-3    SASSUOLO-LAZIO 0-2

ROMA-MONZA 1-0     BOLOGNA-FROSINONE 2-1    SALERNITANA-CAGLIARI 2-2

ATALANTA-GENOA 2-0     MILAN-JUVENTUS 0-1    UDINESE-LECCE 1-1

FIORENTINA-EMPOLI 0-2

Il Napoli supera (3-1) l’Hellas Verona al Bentegodi. Parte meglio il Verona con Meret che respinge i tentativi di Dawidowicz e Magnani su due angoli nel giro di un minuto, poi I partenopei  ritrovano gioco e convinzione.  Al 27′ del primo tempo  il Napoli si porta in vantaggio: Raspadori pennella un cross sul secondo palo per un liberissimo Politano che deposita la palla in rete. Con il passare dei minuti gli azzurri prendono campo, mentre il Verona arretra il baricentro e si chiude. Al 44′ il raddoppio a seguito di un contropiede perfetto. Politano serve Kvara che  entra in area e dopo essersi liberato di un difensore  punisce il portiere Montipò sul primo palo. Nel secondo tempo al 55′ il Napoli va ancora in gol.  Su un capovolgimento di fronte  Kvara (ancora su assist di Politano)  con la palla al piede, si dirige verso l’area veneta, dribbla Magnani e mette a segno la sua doppietta personale. Passano pochi minuti e l’Hellas accorcia le distanze. con un bolide di Lazovic, che batte Meret. Con questa vittoria Garcia rinsalda la sua panchina, che era stata messa in discussione dopo le due sconfitte consecutive. Per nessun allenatore sarebbe stato facile subentrare dopo una grande stagione come quella passata.

La Lazio si impone a Reggio Emilia contro il Sassuolo per 2-0 al termine  di una prova convincente. Si decide tutto nei primi 45 minuti di gioco, con i biancocelesti che schiacciano il Sassuolo nella propria metà campo. La squadra di casa  commette  una  serie di errori difensivi e da uno di questi  al 28’ concede la rete ai biancazzurri: Castellanos   crea un assist  per Felipe Anderson che in corsa  batte Consigli. Poco  più tardi  al 35′ a seguito dell’ennesimo svarione in area del Sassuolo,  Tressoldi rinvia malissimo, Castellanos aggancia e serve Felipe Anderson. Questi dalla destra crossa in mezzo e Luis Alberto è lesto a battere Consigli sull’uscita. Nella ripresa il risultato non cambia,  nonostante i due pali della Lazio, colpiti uno  con Cataldi e uno con Zaccagni.  La Lazio con questa vittoria ottenuta  in soli sette minuti nel primo tempo, dimostra  di aver appreso alla perfezione, le idee tattiche di mister Sarri.

L’Inter vince sul campo del Torino per 3-0.  All’Olimpico nel primo tempo sono i granata a creare  le azioni più pericolose. Nel secondo tempo Schuurs lascia il campo in lacrime ed in barella, per un problema al ginocchio. L’infortunio è determinante in quanto  Schuurs aveva giocato benissimo, proprio su Thuram, pulito, puntuale e concentrato, l’esatto opposto di Sazanov, che lo ha sostituito. Il secondo tempo inizia con il  Torino ancora in pressione,  a quel punto Inzaghi decide di sostituire Barella, Pavard e Dimarco e fa entrare Dumfries, Frattesi, e Carlos Augusto.  I cambi si rivelano  all’altezza della  situazione e appena  in campo, Dumfries al 59′  serve  Thuram in mezzo all’area,  che batte il portiere Milinkovic.  I granata accusano il colpo  e al 67′  sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva  il raddoppio:  Acerbi tocca sul primo palo  per Lautaro  che realizza di testa- Al 94′  l’Inter è ancora in gol: accelerazione  di Mkhitaryan  con il conseguente  fallo di Ilic in area.  Sul dischetto  Calhanoglu trova l’angolino basso e realizza il 3-0  definitivo.  Per Lautaro Martinez è il suo 11esimo gol in campionato e il  32esimo nel  2023, le statistiche dicono che solo Haaland  centravanti del Manchester City  ha fatto meglio di lui in Europa nell’anno in corso.

La Juventus  sconfigge 1-0 il Milan a San Siro. I rossoneri  iniziano con grande aggressività e al 14esimo  a seguito di  una grande azione di Leão sulla sinistra, la palla  arriva a Giroud,  che effettua   un gran tiro  parato  da Szczesny  Con il passare dei minuti la partita si fa più equilibrata e al 39’ si verifica l’episodio che cambia la partita: su scatto di Kean, interviene Thiaw  e  il suo anticipo, errato,  fa cadere l’attaccante juventino  a terra. Dal momento che  è chiara occasione da gol, l’arbitro  Mariani  espelle Thiaw. La  Juventus  riesce a sfruttare la superiorità numerica solo  al 63′ con un gran tiro dalla lunga distanza di Locatelli che (colpendo  involontariamente Krunic),  spiazza l’incolpevole  portiere Mirante. Nel finale sono ancora  i piemontesi a sfiorare in tre occasioni il raddoppio.  La Juventus  dopo questo successo, lancia la sua candidatura alla vittoria finale di questo campionato.  Il Milan nonostante la sconfitta, non esce ridimensionato: la squadra ha tenuto bene il campo e anche in 10 non si è mai fatta schiacciare.

 L’Atalanta batte 2-0 il Genoa e si conferma insuperabile in casa dove  nessuna squadra è ancora riuscita a segnarle . Nel primo tempo  I bergamaschi  costruiscono  una serie di azioni pericolose,  ma le parate del portiere genoano  Leali contribuiscono a tenere inviolata la porta rossoblù. Al 68′   Lookman  controlla  il pallone in scivolata al limite dell’area piccola, poi da terra la mette in rete. L’arbitro Marinelli in un primo momento   annulla il gol, poi il  Var lo  convalida.  Una volta in svantaggio,  il Genoa  cerca di  reagire e in pieno recupero c’è la grande occasione  con  Puscas,  ma  il portiere Carnesecchi   riesce ad opporsi.  Sul ribaltamento di fronte in contropiede,  Pasalic serve Ederson che con un preciso diagonale  di destro trova l’angolino. La vittoria dell’Atalanta è meritata, nonostante il  Genoa abbia  lottato fino alla fine per fare la sua partita.  

 

 

«La Barcolana per il sociale è una delle manifestazioni più belle del palinsesto di Barcolana - afferma il presidente della Svbg Mitja Gialuz –. Il mare è libertà e solidarietà, e con questo evento celebriamo la passione per il mare e la vela in grado di abbattere ogni barriera».

Dedicata alla vela solidale e alle iniziative sociali e organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano in partnership con la Società Triestina della Vela, Barcolana per il sociale ha avuto come protagoniste le associazioni di volontariato e le realtà territoriali che operano per l’integrazione sociale delle persone diversamente abili, impegnate in una serie di regate in mare e in premiazioni ed eventi a terra.

Si è svolta nel Golfo la ventesima edizione del Trofeo Fuorivento, "una Match race, una regata in cui due barche monotipo si sfidano in più fasi in un percorso piuttosto semplice e breve, fino alla gara finale», ha spiegato Paolo Pinelli, presidente dell’associazione sportiva Overwind sailing team, organizzatrice di questo trofeo che si occupa di attività di vela per l’integrazione sociale. Gli iscritti erano una sessantina, divisi in squadre da cinque persone, che si sono sfidate nello specchio di mare antistante la Vecchia Diga.

"Il nostro grazie va alla Società velica Barcola Grignano, che ha reso tutto questo possibile, e all’unione sportiva Acli, che ci ha supportato mettendo a disposizione mezzi e volontari per gestire tutta la parte a terra delle attività", ha dichiarato Paolo Pinelli, "la vela è uno sport di squadra, che stimola la collaborazione reciproca. Offre numerosi benefici ai nostri adulti e ragazzi, che così possono stare all’aria aperta, in mezzo alla natura, e hanno l’opportunità di vivere momenti che esulano dalle consuetudini di situazioni istituzionalizzate".

A seguire è partita la regata a bastone denominata "Le Vele di Calicanto", che ha avuto come protagonisti undici equipaggi misti, composti da quattro o cinque persone, che hanno gareggiato a bordo di imbarcazioni storiche, molto performanti e sicure, dell’associazione Mitico Arpege.

"E’ stata la regata conclusiva della nostra stagione di vela integrata, durante la quale ragazzi abili e disabili vanno per mare insieme", racconta Elena Gianello, presidente di Calicanto, associazione che opera dalla nascita della vela integrata e da oltre 20 anni sul territorio.

Nella sede della Società triestina della Vela, nella cornice della Sacchetta che ospita i diversi circoli velici cittadini, si sono svolte le premiazioni dei vincitori di queste due regate. Il pomeriggio è stato di festa e condivisione e il folto pubblico presente è stato allietato dal concerto della Calicanto Band, che da più di otto anni unisce musicisti abili e disabili di diverse età, diretti dal maestro Fabio Clary, tra musica e canti moderni con qualche scenetta di rappresentazione scherzosa dei testi esibiti che ha inevitabilmente strappato ulteriori applausi verso i bravi musicisti e cantanti e il loro appassionato maestro, da parte del pubblico entusiasta con l'immancabile presenza del presidente di Barcolana, Mitja Gialuz.

"L’inclusione è parte della nostra scelta di vita: lo sport e la musica sono mezzi preziosi per allenare l’autonomia dei ragazzi disabili e insegnare ai ragazzi abili ad aprirsi a questo mondo, consentendo a tutti di crescere insieme", così le parole della presidente Elena Gianello. La giornata si è conclusa con la presentazione degli equipaggi e dell’abbinamento delle Onlus con le Ufo che gareggeranno in notturna sabato 7 ottobre, in una regata che ogni anno si trasforma in un grande spettacolo per le migliaia di persone che si riuniscono lungo i moli durante la vigilia della Barcolana.

 

ll Milan batte 1-0 il Genoa a Marassi e conquista la vetta solitaria della Serie A. Nel primo tempo  sono tre le occasioni da gol per i rossoneri  e una sola opportunità per il Genoa.  Le scelte di Pioli all'intervallo, modificano l’assetto tattico della sua squadra: sostituisce Chukwueze e Okafor con  Pulisic e Leao. Il gol vittoria è realizzato all'87' dal subentrante Pulisic: questi dopo essere stato servito da Musah, stoppa al centro area,  si gira e insacca di sinistro, il gol del vantaggio rossonero. Nei minuti di recupero Maignan commette un fallo da rosso diretto e il Milan, non avendo più cambi, schiera in porta il suo centravanti. Giroud.  A quel punto la partita diventa avvincente e incredibile. Il genoano  Gudmundsson colpisce la traversa su punizione e all'ultimo secondo del quindicesimo minuto di recupero, l'attaccante francese. portiere improvvisato,  salva incredibilmente il Milan in due circostanze. Poco prima del triplice fischio, viene espulso anche il portiere genoano Martinez. In questo  Milan,  Pulisic è sempre più  un calciatore  fondamentale e sta diventando il vero trascinatore della squadra, con quattro gol in otto presenze in Serie A.

La Juventus si aggiudica il  derby della Mole all'Allianz Stadium  per 2-0. I bianconeri  partono forte e al 6' passano in vantaggio con Kean, ma l'attaccante bianconero si  fa trovare  in fuorigioco. Con il passare dei minuti, i  bianconeri prendono  sempre più il possesso palla, senza  rendersi troppo pericolosi in area avversaria. In avvio di ripresa al 47'   la Juventus   passa  in vantaggio: sugli sviluppi di un corner, Kean effettua una semi-rovesciata e Gatti insacca dopo una mischia in area. L’arbitro  Massa  inizialmente annulla per fuorigioco, ma dopo un lungo check  del  Var  di quattro minuti, la rete del difensore bianconero è convalidata. Il raddoppio juventino  arriva al 62' e sempre su corner di Kostic: Milik subentrato nel secondo tempo,  salta di testa e realizza comodamente  la rete del 2-0. Al 67' la Vecchia Signora sfiora il terzo gol e sempre da calcio d'angolo con il  portiere granata  ancora una volta indeciso. La vittoria della Vecchia Signora è meritata in quanto  ha effettuato una partita compatta, grintosa e cinica.  Il Torino che negli ultimi campionati fa sempre molta fatica contro la Juventus, non ha mostrato nel derby   lo stesso spirito agonistico che da sempre la contraddistingue. 

 L’incontro tra l’Inter ed il Bologna finisce 2-2.  I nerazzurri  partono forte,  all'11 Çalhanoğlu  effettua  un calcio d’angolo tecnicamente perfetto  e  Acerbi è bravo a girarsi e a colpire di testa  battendo senza scampo Skorupski. Dopo nemmeno due minuti, Lautaro Martínez fa una magia e segna,  con un bolide di destro dai venticinque metri. E’ un  eurogol  ed è il decimo  gol  stagionale in otto partite. Sembra una partita  in discesa per l'Inter, invece il Bologna reagisce con grande personalità.  A seguito di palla inattiva, dopo un calcio d’angolo battuto rasoterra, Lautaro al 19' trattiene Ferguson in area. L’arbitro Guida lascia correre, ma  il  Var interrompe il gioco e concede il rigore che Orsolini trasforma. La rete rimette in discussione il match e la formazione di Motta ci prova. Al 52'.  Ferguson lancia  con precisione Zirkzee , che dopo un gran controllo di palla, si sistema il pallone sul destro e batte Sommer di precisione e freddezza.  E’  il 2-2 finale. Col senno del poi si può discutere sulle scelte iniziali di Inzaghi. Perché ha  fatto scendere in campo  gli stessi titolari senza sostituirne alcuni, dopo il recente match di Champions   vinto  dall’Inter  contro il Benfica?  A che serve la panchina lunga se poi non la si utilizza?

ll Napoli  perde in casa  (1-3) al Maradona contro una Fiorentina  galvanizzata e in splendida prova. Nel primo tempo la squadra di Italiano va subito in vantaggio al 7' grazie al gol di Josip Brekalo, lesto a ribadire in rete  un diagonale finito  sul palo di Martinez Quarta. Nell'ultimo dei quattro minuti di recupero, l'arbitro La Penna fischia  rigore per il Napoli  per l’atterramento del portiere Terracciano su Osimhen. Dal dischetto il bomber nigeriano non sbaglia. Al 63'  Bonaventura  realizza dopo un’azione centrale del compagno di squadra Duncan. Il Napoli subisce il colpo e non riesce a reagire se non con  azioni inefficaci. Nei minuti di recupero, con il Napoli tutto all'attacco alla ricerca del pareggio, si sviluppa  il terzo gol.  Parisi  parte in contropiede  e dalla fascia,  effettua un cross  raccolto dal neoentrato Nico Gonzalez che è   lesto a  realizzare  di  destro. I viola hanno  meritato la vittoria, in quanto sono stati determinanti in attacco. Il Napoli probabilmente  ancora in  fase di transizione, pare che non riesca ancora ad assimilare i temi tattici del neo mister Garcia, subentrato  in questa  stagione a Spalletti.

La Lazio ritrova la vittoria in campionato battendo 3-2 l'Atalanta. Partenza a razzo dei padroni di casa che mettono subito sotto un’Atalanta abulica. I biancoazzurri passano in vantaggio grazie ad una autorete di De Ketelaere, che devia nella sua porta un angolo di Luis Alberto.  A seguito di  contropiede, la Lazio raddoppia  con  Castellanos, al primo gol in Italia. Nell’ambito del primo tempo,  la Lazio colpisce anche una traversa e costringe Musso a una grande parata. Dopo aver rischiato il tracollo, i bergamaschi si rifanno sotto  e al 33' dopo un cross di  Ruggeri,  Ederson lasciato colpevolmente solo, schiaccia il pallone in rete per il  2-1. Ma l'Atalanta è più viva che mai e trova il gol del pareggio al 63’: angolo battuto corto da Ruggeri per Koopmeiners, il cui cross sul palo lontano trova la deviazione di testa di Kolasinac.  All’ 83’ un passaggio innocuo della difesa bergamasca  fa arrivare la palla a Castellanos  che la restituisce a Vecino  che mette in rete con una  esplosiva girata al volo. L’undici di Sarri ha avuto sia il merito  di fronteggiare gli orobici  quando sembravano sul punto di avere la meglio, che  la pazienza di approfittare di un raro errore della retroguardia lombarda, per sconfiggerla.

 La Roma  sconfigge perentoriamente 4-1 il Cagliari. I giallorossi approfittano  della disattenzione della retroguardia sarda, per ipotecare il match con due gol tra il 19' e il 20'. Nella  prima realizzazione,  Spinazzola  trova Aouar che tutto solo in area batte  Scuffet,  nella seconda  Karsdorp crossa  in area e il solito Lukaku  di petto deposita in rete. Nella ripresa  Belotti (subentrato a Dybala), realizza il terzo gol  al 51', poi Lukaku al 59' va in gol nuovamente  con un preciso sinistro su assist di Paredes. Nel finale Cristante colpisce con il braccio un cross in area, così l’arbitro Sozza  richiamato dal Var, assegna il rigore che Nandez non sbaglia (87'). Precedentemente l’esordiente Prati si era visto annullare per fuorigioco la sua prima  rete in serie A. La partita è stata senza storia, in quanto il Cagliari si è rivelato  squadra alquanto fragile.  Lukaku  è il solito trascinatore e quando sta bene è una forza della natura difficile da contenere. Il largo successo della Roma,  è  offuscato dall'infortunio a Dybala che nel finale del primo tempo, si è accasciato  al suolo dopo un contatto con Prati. A seguito di questo infortunio,  l'argentino è costretto a lasciare il campo per un problema al ginocchio sinistro.  il Cagliari di Claudio Ranieri, che fino a questo momento ha incontrato tutte squadre di alta classifica, avrà altre opportunità per lasciare l’ ultima posizione in classifica.

Di seguito i risultati della 8^ giornata del campionato di Serie A

EMPOLI-UDINESE 0-0   LECCE-SASSUOLO 1-1    INTER-BOLOGNA 2-2

JUVENTUS-TORINO 2-0   GENOA-MILAN 0-1   MONZA-SALERNITANA 3-0

FROSINONE-VERONA 2-1    LAZIO-ATALANTA 3-2   CAGLIARI-ROMA 1-4

NAPOLI-FIORENTINA 1-3

 

 

 Il presidente di Barcolana, Mitja Gialuz con Calicanto Band

Barcolana è partecipazione, emozioni, eventi ed è diventata storia con i suoi 55 anni di presenza nello splendido Golfo triestino. L'inizio della ormai mitica settimana che precede la Regata Barcolana, ha portato in terra e mare di Trieste diversi eventi che meriterebbero ognuno maggiore spazio indubbiamente.

Organizzata da Società Velica di Barcola e Grignano con Fondazione CRTrieste, Murphy&Nye, Dolomia, Fondazione Aquileia e Coop Italia, la Barcolana Young apre ufficialmente le regate di Barcolana a Trieste, e porta in acqua i più giovani, dai piccolissimi che hanno appena terminato il primo corso di vela ai più esperti, quest'anno 212 giovani velisti provenienti dall'Italia, Slovenia, Croazia e dall'Ucraina, in due divisioni, la A con 149 al via in due batterie e la B con i più piccoli iscrittisi in 63. E sono state due giornate di Bora leggera e facile che ha fatto divertire tutti.

Più di 300 i partecipanti della nona edizione di Barcolana Nuota, dedicata al pallanuotista triestino Luca Giustolisi, una delle anime dell’evento, scomparso poche settimane fa. Luca aveva animato e colto il perfetto spirito della “barcolana dei nuotatori”, che ogni anno la Società Velica di Barcola e Grignano organizza assieme alla US Triestina Nuoto: essere parte di una grande famiglia, andare in acqua insieme, agonisti e nuotatori per passione, con la gioia di condividere l’amore per il nuoto e il nostro mare.

Barcolana Nuota in acque libere si è realizzata dal Molo IV, lungo un chilometro, fino alla Scala Reale e poi, nuotando lungo il Molo Audace con il supporto del pubblico a terra, ritorno al Molo IV,l’arrivo. Numerosi i big presenti in acqua, in un mix di appassionati e professionisti: un gruppo di nuotatori per passione è arrivato da Catania e all’evento ha partecipato anche una delegazione del Gruppo Sportivo Paralimpico del Ministero della Difesa formata da atleti militari con disabilità conseguenti ad eventi traumatici verificatisi in servizio. A guidarli, l’ex comandante della Capitaneria di porto di Trieste, Contrammiraglio Luca Sancilio. Ancora, due gli olimpionici in acqua: Franco del Campo (Città del Messico, 1968) e Piero Codia (Rio de Janeiro, 2016) il primo ha nuotato a dorso, a fianco della nipote Alice, il secondo ha chiuso in 14.a posizione.

Bora all’alba, luna ancora in cielo, e Barcolana FUN ha avuto inizio: alle 6,30 wing, kitesurf e windsurf sono scesi in acqua per la nuova edizione dell’evento dedicato alle discipline foil e più innovative in Barcolana. “Barcolana FUN è un evento che permette di coinvolgere tutti gli appassionati che in Golfo vivono la vela come una personale sfida contro il vento - ha spiegato il direttore sportivo Dean Bassi - uscire alla luce della luna mette sempre emozione, e le prime tracce inviate sul sistema di controllo dell’evento promettono bene in quanto a performance. La Bora questa settimana tornerà probabilmente giovedì, quindi la sfida è appena iniziata”.

Barcolana Sea Summit coinvolgerà oltre 700 studenti delle scuole superiore del FVG, ma anche i più piccoli dei ricercatori, che nel corso delle passate settimane hanno preparato una installazione per sensibilizzare sul tema della sostenibilità, che verrà esposta da mercoledì al TCC. I temi principali di questa edizione sono la salvaguardia e gestione del Mediterraneo con la lectio di Jeremy Rifkin, il grande lavoro dell’INCE sul governo dell’Alto Adriatico e la gestione delle emergenze, e la gestione degli investimenti da parte di Invitalia, la tecnologia per la sostenibilità, con il ruolo di vigilanza sull'ambiente dei satelliti, gli investimenti sulla produzione di idrogeno, il lavoro dei Carabinieri Forestali.

Barcolana e Pallacanestro Trieste in un'unica crew. Quella tra Pallacanestro Trieste e Barcolana è una partnership che lega due delle realtà sportive più importanti, che hanno deciso di “fare quadrato” nelle grandi sfide della stagione, sul parquet e in mare, sottolineando l'importanza di un legame che unisce due eccellenze sportive locali, dando la possibilità ai colori biancorossi di essere presenti fisicamente nel cuore della regata più grande del mondo.

Ma Barcolana è anche racconti, storie di mare e di uomini. Per le storie di Barcolana, il Magazzino delle Idee ha ospitato un incontro con uno dei giornalisti-protagonisti della vela italiana: Gennaro Coretti, che assieme al collega Carlo Morandini ha presentato in una conferenza pubblica a ingresso gratuito “Le metamorfosi dello Jancris”. Lo Jancris è una barca - che sarà iscritta quest’anno in Barcolana, e a cui sarà dedicato un ulteriore incontro nell’ambito della rassegna “Un Mare di Racconti” - nota in Friuli Venezia Giulia per essere stata protagonista di una traversata fino in Australia, dove ha portato le insegne del Friuli Venezia Giulia. Al timone all’andata lo skipper Francesco Battiston, e al ritorno il capitano Luciano Premoso, entrambi lignanesi. Gennaro Coretti, conosce tutta l’avventura per averla narrata nel libro “L’odissea dello Jancris” (Nutrimenti).

   Tutta Calicanto Onlus con gli equipaggi

“FOLLOW ME” - Gli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico hanno partecipato a una lezione tenuta nell’Auditorium del Museo Revoltella da Paolo Rizzi, il navigatore che trent’anni fa è naufragato con Vento Fresco. Oltre che protagonista di una bellissima conferenza aperta al pubblico e dell’inaugurazione della mostra REWIND nella Galleria comunale d’arte di Piazza Unità, Rizzi ha raccontato quanto accaduto agli studenti. Gli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico di Trieste saranno impegnati fino a domenica, giorno della Regata Barcolana 55, a disposizione per le attività di “Follow me”, ormeggio dei regatanti.
Toccherà altresì, agli studenti in alternanza scuola-lavoro di mettersi alla prova nel Barcolana Sea Summit in svolgimento. Altri circa 700 studenti delle scuole superiori, invece, saranno i destinatari delle mattinate al Barcolana Sea Summit Siram Veolia è tornato in Barcolana con un progetto dedicato alle nuove generazioni e alla sostenibilità ambientale.
Sensibilizzare e formare le nuove generazioni sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030, sul ruolo dell’efficienza energetica e delle rinnovabili per costruire un futuro in cui coesistano crescita economica, sociale e sostenibilità ambientale. È questo l’obiettivo del progetto dedicato ai bambini delle scuole primarie che Siram Veolia propone quest’anno nell’ambito delle iniziative della Barcolana. Si tratta di una vera e propria rivisitazione del classico “Gioco dell’Oca”, che vede 11 scuole primarie di Trieste sfidarsi, tra turni preliminari e finali, coinvolgendo circa 300 studenti.
L’installazione, posizionata in Piazza Verdi, è composta da 36 caselle personalizzate che guideranno i ragazzi in un viaggio coinvolgente attraverso gli obiettivi dell'Agenda ONU 2030 e le soluzioni sostenibili per accelerare la trasformazione ecologica.

Mentre si svolgono i diversi eventi a terra ma anche in mare, arrivano i regatanti con le splendide barche. La prima ospite ad arrivare a Trieste, poco dopo le sette del mattino, è stata Nave Palinuro, che elegantemente si è ormeggiata al Molo IV, pronta a festeggiare i cent’anni della Capitaneria di Porto di Trieste. La goletta è una delle navi scuola della Marina Militare, e armata con il motto “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”, assolve a uno dei propri compiti, ovvero quello di promuovere l’immagine della Marina Militare. Il suo compito principale è quello di formazione degli Allievi Sottufficiali di Mariscuola Taranto. Partita da Venezia, dove si è svolto il cambio di comando ai vertici della nave, Nave Palinuro si affaccia in Golfo all’alba, dove resterà - ospitando numerose attività - fino a domenica, quando uscirà in rada per seguire la regata.

 

Il  Milan batte 2-0  la Lazio con Leao uomo assist in entrambe le reti. Primo tempo di grande intensità con la Lazio che preferisce colpire in contropiede grazie alla velocità e alla tecnica di Zaccagni sulla sinistra. I padroni di casa si rendono  pericolosi con azioni manovrate e qualche cross. Ma è il Milan ad andare più vicina al gol nel finale prima  con  Giroud  e poi con Reijnder.  Nella ripresa la Lazio arretra davanti  agli assalti dei rossoneri, che riescono a trovare il vantaggio  al 59’. Grande pallone riconquistato a centrocampo da  Reijnders  che apre a sinistra su Leao,  pronto a crossare  al centro per la girata vincente con il sinistro di Pulisic.  Il Milan spinge ancora, e trova il raddoppio all’88: Leao semina Marusic, si porta sul fondo e mette un pallone indietro per il liberissimo Okafor  che deposita la palla in rete. L’ex Salisburgo  riesce  così a ripetersi dopo l’ottima prestazione di Cagliari. Nonostante la sconfitta  si è vista una Lazio ordinata e coriacea ma troppo fragile in difesa.  Il Milan al contrario è una squadra cinica dalle grandi potenzialità, che probabilmente lotterà fino alla fine per la vittoria del campionato.

Il Napoli  vince 4-0 in casa dell’ostico Lecce. Dopo i ritmi blandi in avvio di gara, il Napoli passa in vantaggio al 16′ con un colpo di testa vincente di Ostigard su una punizione pennellata da Zielinski. Osimhen  (rimasto in panchina per tutto il primo tempo  per rifiatare in vista dell’ impegnativo match di   Champions contro il Real Madrid),  subentrato nell’intervallo a Simeone, impiega non più di cinque minuti per confermarsi  irresistibile uomo gol. Al 51′ il neo-entrato realizza  di testa lo splendido cross  di Kvaratskhelia.  Il terzo gol  arriva all’89’, con un potente destro da fuori di Gaetano  che finisce sotto la traversa. In pieno recupero lo stesso Gaetano è steso in area da Ramadani  e per l’arbitro Pairetto non ci sono dubbi, è rigore firmato da Politano. Contro il Lecce è stata un’altra prestazione convincente degli azzurri. Dopo un difficile avvio  di campionato, molti critici avevano messo in dubbio la permanenza in panchina del mister francese Garcia. Si deve considerare che non sarebbe stato facile per qualsiasi allenatore raccogliere la difficile eredità di Luciano Spalletti, protagonista indiscusso dell’ultimo scudetto. Con questa vittoria, gli azzurri partenopei,  ritrovano quella fiducia nelle proprie capacità, occorrenti per affrontare nella miglior forma psico atletica martedì  “ il grande”  Real Madrid.

L’Inter  batte 4-0 la Salernitana. All’Arechi. Nel primo tempo i nerazzurri partono meglio e creano un paio di ghiotte occasioni  da gol da parte di Sanchez.  Più ordinata nel palleggio, la Salernitana lentamente guadagna metri e non dimostra alcun timore reverenziale.  Nella ripresa al 57′ Inzaghi inserisce Lautaro per Sanchez  e  questa è la mossa che decide la partita. Al 62’ l’Inter  passa in vantaggio: Thuram  avanza sulla fascia sinistra e lancia in area un assist delizioso  per il bomber argentino  che realizza con un tocco delizioso.  I due attaccanti dell’Inter dimostrano di essere una coppia affiatata e di ritrovarsi alla perfezione.  Al 66′ il gol del possibile pareggio di Legowski viene annullato per fuorigioco.  Lo scampato percolo  è come una sveglia per l’Inter che negli ultimi venti minuti chiude la pratica, grazie ad altri tre gol di Lautaro. Il primo al 77′ lo firma con precisione su assist di Barella, il secondo  è lo stesso argentino a realizzarlo all’85’ su rigore decretato per atterramento di Thuram.  Lautaro conclude la sua straordinaria giornata all’89’, deviando in rete un cross di Carlos Augusto.  Il  passivo di quattro reti  (tutte realizzate dal bomber argentino),  può apparire eccessivo  per quello che si è visto in campo. Il capitano dell’Inter Lautaro  lascia  una firma importante nella storia calcistica italiana, poiché è  il primo giocatore a realizzare quattro reti da subentrante, dalla panchina. La Salernitana invece deve ripartire dalla grande mole di gioco espressa nei primi sessanta minuti della gara,  per costruire la sua missione salvezza.

L’Udinese con  il 2-2 raggiunto nel finale contro il Genoa, evita di uscire con una sconfitta, dal suo impianto” BluEnergy Stadium”. I rossoblù passano al 14′:  Frendrup serve Gudmundsson che con il  suo sinistro conclude con un bolide sotto la traversa. I bianconeri pareggiano  al 23′: Lucca è bravo ad approfittare del rimpallo involontario di Haps, si gira e scarica un destro violentissimo in rete.  Il Grifone  segna  nuovamente  con Gudmundsson, ma  la rete è annullata per  fuorigioco. La doppietta  è solo rinviata e lo stesso calciatore la realizza al 41′: Retegui  lancia  l’islandese, che batte Silvestri anche grazie alla deviazione di Bijo. Il secondo tempo della squadra di Sottil,  è tutta indirizzata al gol del pareggio. La rete del 2-2 arriva in extremis  al 91′  con il neoentrato calciatore genoano Matturro. Qesti intercetta e devia nella propria porta, l’angolo battuto da Samardzic e la partita  termina con  un pareggio che serve  poco ad entrambe . Gudmunson  l’attaccante islandese  del  Genoa, tutto dribbling e velocità,  dopo  aver contribuito alla sconfitta della Roma, si rivela determinante anche  a Udine.

La Roma batte 2-0 il Frosinone  dell’ex allenatore Di Francesco.  I giallorossi partono bene ma la prima vera occasione è del Frosinone con Cuni  che dopo aver dribblato anche il portiere giallorosso, conclude fuori di poco.  Uno dei più noti proverbi calcistici  recita: “gol fallito, gol subito”; ed è esattamente quello che  è successo all’Olimpico. La Roma  al 22′ passa in vantaggio grazie a  Paulo Dybala che  fornisce  l’assist a Lukaku.  Questi dribbla un avversario  e scarica un sinistro potente alle spalle di Turati.  Uomo determinante di questa Roma è Dybala che  tra un dribbling e un assist, fornisce sempre occasioni da rete per i compagni. Lo stesso argentino all’83’ batte il  calcio di punizione determinante: la palla finisce sul secondo palo e  Pellegrini è lesto a colpire di destro al volo e realizza. José Mourinho alla vigilia del match era stato chiaro: quella contro il Frosinone era una partita dalle mille insidie, ma al tempo stesso da vincere a qualsiasi costo. Il Frosinone si è reso  protagonista di un’ottima prestazione, condizionata  da una scarsa precisione negli ultimi metri di campo.

Brutta sconfitta dell’Empoli a Bologna con Orsolini, in giornata di grazia che realizza una tripletta. Riccardo Orsolini un calciatore che riesce a saltare l’avversario con una facilità disarmante, è ormai  il leader carismatico  del Bologna. L’attaccante bolognese si candida  per essere uno dei titolari dell’attacco azzurro di Spalletti. In parità senza reti il big match tra Atalanta e Juve.  La Juventus non gioca bene e ha fatto solo una gara solida contro la coriacea squadra bergamasca: nel finale è salvata  da Szczesny e dalla traversa. Un punto contro l’Atalanta è comunque un buon risultato. Nei posticipi del lunedì, grande impresa del Monza che espugna Reggio Emilia contro il Sassuolo, con una rete dell’attaccante Colombo.  La Fiorentina batte il Cagliari per 3-0 dopo una prestazione convincente e sale ai piani alti della classifica. E’ stato tutto facile per la squadra viola che ha costruito la vittoria nel primo tempo con la rete in apertura del solito Nico Gonzalez e poco dopo con l’autogol di Dossena su tiro di Kayode. Il terzo gol arriva all’ultimo minuto di recupero con Nzola, al suo primo gol in maglia viola. Per la formazione sarda è un’altra sconfitta in un campionato dove non riesce ad ottenere risultati confortanti. Per il momento è ultima con 2 punti.

Questi i risultati della 7^ giornata del campionato di Serie A::

LECCE-NAPOLI 0-4     MILAN-LAZIO 2-0    SALERNITANA-INTER 0-4

BOLOGNA-EMPOLI 3-0  UDINESE-GENOA 2-2   ATALANTA-JUVENTUS 0-0

ROMA-FROSINONE 2-0  SASSUOLO-MONZA 0-1  TORINO-VERONA 0-0

FIORENTINA-CAGLIARI 3-0

 

 

L’Inter batte l’Empoli con il minimo scarto: 1-0. La vittoria dei  nerazzurri è meritata, ma il risultato è rimasto in bilico fino alla fine nonostante la squadra abbia tirato in porta 23 volte. Nel primo tempo c’è stato il salvataggio sulla linea di Ismajli su colpo di testa di Darmian e il gol annullato a Thuram per fuorigioco. Dagli sviluppi di un corner, Dimarco realizza il gol partita al 51′ con un  gran sinistro che termina all’incrocio dei pali. L’Empoli effettua il suo primo tiro in porta al 66′ con Ranocchia direttamente su calcio di punizione e Sommer  sventa la minaccia. Nel secondo tempo l’Empoli  alza il baricentro e tenta il tutto per tutto per pareggiare. Nel  convulso finale, è determinante l’infortunio di Arnautovic, (un infortunio muscolare probabilmente di seria entità) che lascia l’Inter in dieci, e il solo Sanchez  in avanti. Dopo questo risultato, per i nerazzurri i dati sono:  cinque partite, cinque vittorie, 14 gol fatti, 1 subito  che valgono il primo posto in classifica.  Dimarco è uno degli uomini fondamentali di questa squadra, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter e grandissimo tifoso. E’ un esempio per tutte le squadre che devono credere nei loro giovani.

 Il Milan ritrova  la vittoria per 1-0 allo stadio Meazza contro l’Hellas Verona a seguito di una prestazione convincente.  Nella prima mezz’ora  i rossoneri  sfruttano  bene gli spazi lasciati dai gialloblù. All’8′ palla persa in uscita da Folorunsho, così Pulisic serve subito Giroud  il quale  lancia in verticale Leao. Il portoghese in uno dei suoi classici assoli, si invola verso la porta avversaria e  batte Montipò  con un diagonale rasoterra. Sembra una  partita in discesa per i rossoneri, che invece rallentano il ritmo e lasciano spazio al ritorno del Verona. Al 20′ grandissima parata di Sportiello, che para d’istinto  e devia un colpo di testa di Folorunsho. Nella ripresa l’Hellas comanda il possesso del gioco, senza però essere realmente pericoloso.

La Juventus al Mapei Stadium.  perde la sua prima partita in questo campionato per  4-2 contro il Sassuolo. Al 12′, Laurienté conclude da posizione centrale, ma Szczesny  perde incredibilmente il pallone sulla trattenuta e favorisce  il vantaggio dei  neroverdi. La Juventus pareggia   dopo soli 9 minuti: cross dalla sinistra di Kostic e Viña, nel tentativo di anticipare McKennie, batte Cragno. Al 41′ il Sassuolo torna in vantaggio con il sinistro dal limite di Berardi, che centra l’angolino con un gran diagonale dal limite. Nella ripresa al 78′ Chiesa  conclude a rete  un appoggio di Fagioli e pareggia.  Il 2-2 dura quattro minuti, perché poi Szczesny, ancora non perfetto, respinge malamente  e centrale il tiro di Laurienté.  Pinamonti  appostato segna di testa. Nel lungo recupero, c’è spazio anche per la traversa di Defrel,  ma soprattutto per l’incredibile autogol al 95′ di Gatti, che con Szczesny ampiamente fuori dalla porta,  infila con un maldestro retropassaggio nella  rete sguarnita. Una prestazione da incubo quella dei bianconeri, dove oltre agli errori individuali (dovuti probabilmente a  deconcentrazione), si sono manifestate le seguenti lacune: fragilità difensiva, una mediocrità evidente del centrocampo e l’inconsistenza dell’attacco (due soli tiri nello specchio). Berardi calciatore simbolo e  bandiera  del Sassuolo, con i suoi 12 anni di militanza è un esempio per tutti coloro che pensano che il calcio sia ancora poesia e non soltanto business. Domenico ha giocato una partita perfetta sotto tutti i punti di vista contro la squadra, la Juventus, che lo avrebbe voluto nelle sue file.

La Lazio pareggia 1-1 contro il Monza. La squadra di Palladino gioca un grandissimo primo tempo e nella ripresa resiste al ritorno della Lazio senza mai rinunciare ad attaccare. I brianzoli con più concretezza in area di rigore, avrebbero potuto conquistare l’intera posta in palio. I  biancocelesti passano per  primi  in vantaggio  al 13′: Zaccagni  si invola verso l’area, Ciurria lo stende e l’arbitro Abisso concede il rigore. Sul dischetto si presenta Immobile che festeggia,  nella  sua 300ª presenza in biancoceleste.  Il pareggio degli ospiti arriva al 36′: l’azione parte come sempre dal piede di Ciurria che salta Hysaj e mette in area dove Gagliardini è lesto con un gran   sinistro a realizzare. Ciurria l’attaccante duttile del Monza è stato l’autentica spina nel fianco della difesa biancazzurra. La Lazio esce dall’Olimpico tra i fischi e le sue uniche note positive sono le prestazioni dei soliti Provedel e Zaccagni.

La Roma pareggia 1-1  all’Olimpico Grande Torino. Primo tempo con entrambe le  squadre  piuttosto contratte e una Roma quasi rinunciataria, che chiude i primi 45 minuti senza  effettuare un solo tiro in porta. Il toro  più propositivo,  si rende pericoloso con due colpi di testa di Zapata. Nel secondo tempo,  la Roma prova ad essere più incisiva e al 68esimo riesce a passare in vantaggio. Dybala  passa a Kristensen  che ha la prontezza di allungarla verso Lukaku e questi si libera di Buongiorno e scarica velocemente a rete.  Tra campionato ed Europa League è il terzo gol di fila per l’attaccante ex Inter  che conferma di essere un attaccante potente  e difficile da marcare.  Il Torino a quel punto si getta in avanti e  trova il pari all’85esimo grazie ad una punizione di Ilic corretta in tuffo da Zapata,  attaccante vicinissimo alla Roma in estate.  Romelu Lukaku e Duvan Zapata uomini mercato della recente campagna acquisti, erano gli attaccanti più attesi di questa sfida e  sono stati loro a deciderla.  Il pareggio tutto sommato è giusto, tra due squadre che non hanno saputo superarsi.

Atalanta Cagliari 2-0. Durante il primo tempo l’Atalanta  è  padrona del campo  e colpisce anche una traversa con  Lookman e un palo con Zappacosta. I due attaccanti Lookman-De Katelaere  dimostrano di essere in grande forma e di avere una grande intesa fra loro. Al 33′ del pt Lookman realizza proprio su assist delizioso di De Ketelaere.  Nel secondo tempo  i bergamaschi  riescono a  controllare  la partita, con il Cagliari quasi mai pericoloso se non alla fine con Oristanio.  l’Atalanta ha risorse tecniche decisamente superiori e lo dimostra con Mario Pasalic che appena entrato in campo dalla panchina, realizza al 31′ il raddoppio,  dopo uno scambio delizioso con Muriel. L’Atalanta ha confermato, che quando entra in campo con la mentalità giusta è una squadra difficile da affrontare per chiunque.

Questi i risultati della 5^ giornata del campionato di Serie A :

SALERNITANA-FROSINONE 1-1  LECCE-GENOA 1-0   MILAN-VERONA 1-0

SASSUOLO-JUVENTUS 4-2   LAZIO-MONZA 1-1   EMPOLI-INTER 0-1

ATALANTA-CAGLIARI 2-0   UDINESE-FIORENTINA 0-2  BOLOGNA-NAPOLI 0-0

TORINO-ROMA 1-1

 

La Juventus supera la Lazio (3-1) all’AllianzStadium. Grande prestazione della squadra di Allegri che ha il grande merito di sbloccare subito la partita al 10.’ Locatelli   produce un cross e Vlahovic  insacca di prima intenzione. Al 26’ Chiesa  in splendida forma, con un gran  sinistro sul primo palo realizza il  2-0 La coppia Vlahovic-Chiesa funziona e  i due sembrano intendersi a meraviglia, ma è l’impianto di gioco dei bianconeri a convincere. La ripresa si apre con la squadra di Allegri ancora in attacco, ma al 64esimo la Lazio riapre la partita.  Kamada vince un contrasto con Cambiaso,  la palla al limite dell’area arriva a Luis Alberto che di interno destro a giro la mette all’incrocio de pali. Al 67esimo la Juve realizza il 3-1 ed è una rete da manuale. McKennie  lancia lungo e trova Vlahovic  il quale in mezzo a tre difensori avversari, dopo un eccellente controllo di palla, si libera della marcatura di Casale e Marusic e con una gran tiro gonfia la rete di Provedel. Per la Lazio tre sconfitte in quattro partite sono indubbiamente un campanello d’allarme. Sarri ha tanto da lavorare, in quanto la sua squadra  alterna  buoni spunti   offensivi (Luis Alberto e Kamada i migliori) ad evidenti  fragilità difensive.

L’Inter  stravince 5-1 il Derby contro un Milan, annichilito dallo strapotere dei cugini.  I nerazzurri vanno subito in gol dopo cinque minuti: Thuram dopo aver vinto  il duello fisico con Thiaw, lancia il pallone in mezzo all’area, per la deviazione vincente di Mkhitaryan. Al 38esimo c’è il  gran gol di Marcus Thuram che  si inventa un gran destro  da lontano, che finisce all’incrocio dei pali della porta di Maignan.  Nella ripresa  al 57esimo i rossoneri dimezzano  le distanze: Giroud serve con lancio preciso Leao, il quale entra in area  e non sbaglia a tu per tu con Sommer. Il Milan fa un’enorme fatica a  rendersi pericolosa  in fase offensiva, così viene letteralmente travolto nel finale. Al (69′) Mkhitaryan realizza con un gran tiro (deviato), che supera il portiere rossonero.  Con un Milan completamente sbilanciato in avanti (dentro anche Okafor e Jovic), l’Inter al 79′ prima realizza  il rigore con Calhanoglu per fallo di Theo Hernandez su Martinez e in pieno recupero al 93′, arriva anche  il quinto gol con il recente acquisto, Davide Frattesi.

ll Napoli esce da Marassi con  un solo punto, 2-2  ma  tira un sospiro di sollievo, in quanto riesce a pareggiare una partita in svantaggio di due reti. I Campioni d’Italia,  hanno dimostrato  in queste prime partite di campionato,  di non essere più  quelli della passata stagione, ma ormai di questo si ha un’ampia casistica. E’ difficile vincere ma è ancora più arduo riconfermarsi.  Il Genoa realizza la prima rete  al 40′  con Bani che segna su assist di testa di De Winter.   Retegui centravanti italo argentino,  trova il raddoppio al 56′ con una bella girata. La svolta per il Napoli arriva con l’entrata in campo di Politano e Raspadori.  Con un Napoli ancora più offensivo, Gilardino ordina ai suoi di arretrare per ridurre gli spazi di manovra degli ospiti. Anche l’entrata in campo di  Cajuste è  una mossa davvero azzeccata, visto che è proprio il francese a scambiare al limite dell’area con Raspadori che realizza al 76′ con un sinistro di rara efficacia. All’84’Politano dimostra di aver superato le sue recenti problematiche muscolari, pareggiando  l’incontro con uno splendido sinistro al volo, che finisce all’incrocio dei pali. 

La Roma di José Mourinho affonda  per 7-0 un Empoli  allo sbando.  I giallorossi esibiscono nell’incontro una prestazione di alto livello sul piano del gioco, della personalità e delle individualità. La Roma  va in vantaggio alla prima azione della partita, su calcio di rigore di Dybala. Poi  all’ottavo minuto si ritrova già sul 2-0 grazie ad colpo di testa di Renato Sanches. Da quel momento l’ Empoli è come se avesse smesso di giocare ed è stata per i toscani una vera disfatta. Al 35′ la Roma  realizza il terzo  gol su un gran tiro di Cristante dopo una sponda di Lukaku.  Nella ripresa Dybala  al 55′ fa tutto da solo, riceve palla dribbla Luperto e poi batte Berisha. Al 58′ ancora la Joya stampa la palla sulla traversa su punizione.  La Roma realizza il quinto gol con Cristante  che da oltre 25 metri fa partire un gran tiro che si  insacca all’incrocio dei pali. All’82’ Belotti  con l’Empoli sbilanciato in avanti, lancia Lukaku, che di destro di piatto batte Berisha in uscita.  C’è ancora spazio per il gol di Mancini: l’arcigno difensore giallorosso realizza con un gran colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Se la Roma riesce a recuperare il vero Renato Sanches diventerà uno dei centrocampisti più importanti in Italia.

La Fiorentina batte 3-2 l’Atalanta  al termine di una partita  divertente.  I bergamaschi partono  bene e vanno  per primi in vantaggio: De Roon al 20′ trova Koopmeiners  al  limite e questi di prima intenzione colpisce di sinistro  e infila Terracciano  La reazione della Fiorentina non si fa attendere e in dieci minuti ribalta il risultato. A seguito di un calcio piazzato  c’è la sponda di Gonzalez per Bonaventura e questi  dopo essersi aggiustato  il pallone,  batte in rete  al volo. La Fiorentina  passa  nuovamente in  vantaggio con Martinez Quarta  al 45’ con un grande colpo di testa   su cross  di Duncan. Nella ripresa al 53′ l’Atalanta riagguanta la parità: bel  fraseggio a due con De Roon con  l’ inserimento determinante di Lookman che con un  destro realizza. Al 76′ in maniera un po’ fortunosa,  la Fiorentina  realizza la rete decisiva:  un cross  dalla sinistra è deviato maldestramente da Adopo. Nessuno dei difensori nerazzurri interviene così il neo entrato Kouame si allunga in scivolata e beffa Carnesecchi. Continua l’alternanza dei risultati dell’Atalanta tra le partite giocate fra le mura amiche e le trasferte (questa è la seconda sconfitta dopo quella di Frosinone).

Di seguito i risultati della 4’ giornata di campionato:

JUVENTUS-LAZIO 3-1        INTER-MILAN 5-1        GENOA-NAPOLI 2-2

CAGLIARI- UDINESE 0-0     FROSINONE- SASSUOLO 4-2    MONZA- LECCE 1-1

FIORENTINA- ATALANTA 3-2     ROMA- EMPOLI 7-0     SALERNITANA- TORINO 0-3

VERONA- BOLOGNA 0-0

 

 

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