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All'Olimpico l'Inter batte 4-2 la Roma. In una gara spettacolare i giallorossi partono forte, ma a passare in vantaggio al (17') sono i nerazzurri: su un corner, Lukaku libera il pallone dall'area di testa che va a finire nella zona di Acerbis e il suo colpo di testa a parabola, finisce in rete. La Roma reagisce immediatamente al (28'). Pellegrini batte una perfetta punizione sul secondo palo e Mancini è lesto a lanciarsi in area e a colpire di testa in rete. Al 44' i giallorossi raddoppiano con una azione in verticale: Pellegrini lancia El Shaarawy, il quale realizza di sinistro con la palla che colpisce prima il palo. Nel secondo tempo l'Inter con un atteggiamento più propositivo e differente, in sette minuti ribalta il match. L'artefice numero uno è Thuram, vera spina nel fianco della difesa giallorossa. Il bomber francese al (49') su cross di Darmian, anticipa Mancini e batte Rui Patricio con grande tempismo. Al 56' sul traversone di Mkhitaryan è lo lo stesso centravanti francese a buttarsi sul primo palo e a propiziare l'autogol di Angeliño. Nei minuti di recupero, nel momento di maggior forcing giallorosso, l'Inter sviluppa un contropiede con Arnautovic il quale dalla destra trova Bastoni al 93' che tutto solo realizza.
La coraggiosa Roma del primo tempo spreca il suo vantaggio e nel secondo tempo non riesce a fronteggiare al meglio la forte spinta interista. Il neo tecnico giallorosso De Rossi sta costruendo una squadra diversa da quella del precedente tecnico Mourinho, ma persiste lo stesso problema: il solito indolente Lukaku che nelle partite importanti non riesce ad incidere.
La Lazio batte 3-1 il Cagliari in trasferta all'Unipol Domus. I biancocelesti nel primo tempo cercano più la verticalizzazione, che il fraseggio stretto. Nei primi dieci minuti, Scuffet è decisivo con due interventi importanti. Il gol arriva al 28': su cross di Isaksen c’è il liscio di Azzi con la contemporanea involontaria deviazione di Deiola nella sua porta. Nella ripresa al 50' del st, la Lazio raddoppia: Anderson tira dal limite, Scuffet respinge e sulla ribattuta Immobile è pronto a realizzare. Per l’attaccante laziale è il 200° gol in Serie A. Il Cagliari al 51' con un gran tiro a giro da fuori area con Gaetano, riapre la partita. Il 3-1 arriva al 65’ grazie ad un contropiede da manuale orchestrato dai nuovi entrati Vecino e Castellanos, e rifinito da Felipe Anderson. Sulla sua conclusione c’è la determinante deviazione di Zappa. La Lazio, contro il Cagliari ha meritato la vittoria e rispetto alle ultime uscite, ha proposto un gioco più convincente e produttivo. I biancoazzurri grazie a questo successo, si rilanciano in zona Europa, mentre continua il momento no del Cagliari in piena zona retrocessione.
La Fiorentina travolge 5-1 il Frosinone. Gli ospiti partono meglio con un paio di occasioni, la Viola soffre nei primi 10', poi Fiorentina si sveglia e Beltran colpisce la traversa al 12' su angolo di Biraghi. Al 16’ Ikoné scatta sulla fascia laterale e dal fondo chiama alla deviazione Belotti che al volo insacca a rete. Al 19' lo stesso Ikonè realizza il secondo gol con un tiro dal limite deviato da Okoli. Prima dell'intervallo, la Fiorentina fa tris a seguito di un calcio d'angolo di Biraghi, e Martinez Quarta la mette in porta con un grande colpo di testa di testa, che colpisce prima la traversa. Di Francesco nel secondo tempo decide per un doppio cambio e fa entrare Lirola e Romagnoli. Grazie a queste sostituzioni, la squadra appare più equilibrata e coraggiosa, ma ogni sogno di rimonta è nuovamente spezzato da Nico Gonzalez, che al 53’con un destro al volo realizza il quarto gol. Il Frosinone dimezza lo svantaggio al 66’: a seguito di una punizione dal limite di Mazzitelli deviato dalla barriera. Il quinto gol per i toscani arriva a 5’ dal novantesimo: c'è un cross basso di Bonaventura e il tiro di Nzola è respinto da Turati. A quel punto con grande scelta di tempo irrompe Barak che realizza. La Fiorentina dopo un periodo negativo, riprende con questa vittoria la marcia verso l’Europa. La difesa del Frosinone si dimostra sempre più un colabrodo in questa Serie A: sono 49 i gol incassati, dei quali 18 soltanto nel 2024.
Il Milan batte 1-0 il Napoli. I rossoneri si presentano con la disposizione tattica del doppio regista, Adli e Bennacerin entrambi in campo. L’inizio del Napoli è convincente e porta i rossoneri a schierarsi in un sistema più accorto. Al 25' Giroud sempre lucidissimo serve sulla corsia sinistra Leao, il quale dopo aver visto l’inserimento di Theo Hernandez, gli serve un assist, che traduce in gol. Nella ripresa i partenopei con l’inserimento di Politano esercitano una forte pressione nel tentativo di pareggiare, ma la difesa del Milan regge fino alla fine. Il Napoli nonostante la sconfitta, ha disputato una buona partita, ha avuto diverse occasioni ma non è riuscita a concretizzarle. Gli azzurri non meritavano di perdere, ma intanto vedono diminuire le loro possibilità di risalire in classifica. I rossoneri sono ultimamente in una fase positiva e Pioli nonostante le tante critiche, si dimostra un tecnico avveduto, che sa far rendere al meglio una squadra non eccelsa.
Al Ferraris Genoa -Atalanta 1-4 . Al 24’ L'Atalanta passa in vantaggio: Pasalic trova il passaggio giusto per De Katelare al limite dell'area, il quale dopo aver controllato spalle alla porta, si gira e con un grande sinistro al volo realizza un gol-capolavoro. Al 51' il pareggio per i liguri dopo un bel assist di Badelj, l’ex Malinovskyi punisce con un gran sinistro la sua ex squadra. Uno a uno. Al 55' tornano in vantaggio i bergamaschi: Bani causa una punizione dal limite e Koopmeiners direttamente su calcio di punizione realizza con un gran tiro. Nei tredici minuti di recupero, l’Atalanta dilaga contro un avversario sbilanciato. Al 100' il portiere Martinez respinge la conclusione a botta sicura di Miranchuk, ma non può nulla sul successivo tiro di Zappacosta. Ma le emozioni non sono ancora terminate: dopo tre minuti c'è il cross di Miranchuk per il colpo di testa vincente di El Bilal Touré. Il Genoa esce pesantemente sconfitto, ma il punteggio sembra troppo severo per la squadra rossoblu, rimasta in partita fino al novantesimo.
La Juventus perde in casa sua a Torino contro l'Udinese per 0-1. Grande impresa dei friulani che capitalizzano al massimo una delle poche sortite in area di rigore avversaria. A dare un duro colpo alle ambizioni scudetto dei bianconeri è un altro Lautaro argentino di nome Giannetti. Al 25' sugli sviluppi di una palla inattiva, Giannetti, grazie all’assist involontario di Alex Sandro, batte Szczesny e gela l’Allianz Stadium. La Juventus lenta e prevedibile, trova difficoltà ad aggirare il muro alzato dall’Udinese. Inoltre nelle poche occasioni gol create, i bianconeri trovano sulla loro strada, un Okoye reattivo. La Juventus dimostra di trovarsi in un momento non felice e lo dimostra il fatto che recentemente ha raccolto il magro bottino di un punto in tre partite. La conclusione è che il Milan ora si trova a una sola lunghezza dai bianconeri.
Questi i risultati della 24.a giornata di calcio di Serie A:
SALERNITANA-EMPOLI 1-3 CAGLIARI-LAZIO 1-3 ROMA-INTER 2-4
SASSUOLO-TORINO 1-1 FIORENTINA-FROSINONE 5-1
BOLOGNA-LECCE 4-0 MONZA-VERONA 0-0 GENOA-ATALANTA 1-4
MILAN-NAPOLI 1-0 JUVENTUS-UDINESE 0-1
Allo Stirpe il Milan batte 3-2 il Frosinone. La squadra di Pioli soffre ma coglie un'importante vittoria in rimonta. Al 17' i rossoneri passano in vantaggio grazie ad un colpo di testa di Giroud su un cross pennellato di Leao. Il Frosinone trova il pareggio al 24': su cross di Gelli c'è un tocco di mano di Leao e Soulè pareggia su calcio di rigore. Il meglio arriva nel secondo tempo e il gioco si ravviva. Al 65' il Frosinone passa in vantaggio, Soulé vede il corridoio centrale per Mazzitelli, che taglia verticale e incrocia il destro per il 2-1. Al 72' arriva il pareggio: sugli sviluppi del corner, cross di Adli, sponda di Giroud per Gabbia che da solo in tuffo insacca per il 2-2. Pioli a quel punto fa entrare dalla panchina Jovic e proprio lui è decisivo nel ribaltare il match all'81': il serbo approfitta di un rimpallo tra Valeri e Romagnoli e batte Turati da pochi passi. I rossoneri nel match odierno soffrono, sbagliano ma hanno il merito di crederci fino alla fine. Il Frosinone nonostante la sconfitta ha giocato una buona partita, ma ha pagato a caro prezzo alcune indecisioni della difesa. Jovic ex Real Madrid sembra rinato dopo anni bui e quando entra dalla panchina negli ultimi tempi, segna sempre.
Il Bologna batte 4-2 il Sassuolo. I neroverdi partono forte e dopo un quarto d'ora vanno a segno. Al 13’ Skorupski sbaglia il disimpegno e consegna la palla a Thorstvedt che non sbaglia la facile realizzazione. Il Bologna a quel punto si sveglia, trascinato dal solito Zirkzee e dopo alcune occasioni è proprio l'olandese a realizzare il gol del pareggio con una spettacolare girata al volo, deviata da Viti. La partita è piacevole, le due squadre giocano a viso aperto e al 34’ Volpato con un gran sinistro riporta in vantaggio il Sassuolo. La ripresa inizia col Bologna che prova ad alzare il baricentro, manovrando con più uomini. In seguito il Bologna fa entrare due giocatori che si rivelano determinanti: Orsolini a destra e Saelemaekers a sinistra. I rossoblù raggiungono il pareggio al 73’ con Fabbian, abile a girare di testa un perfetto cross dalla sinistra di Kristiansen. Il gol carica la squadra di casa che così cerca di vincere l'incontro. Ferguson all’83’ con un gran diagonale porta nuovamente in vantaggio il Bologna. I rossoblu sulla scia del gol continuano ad attaccare, così all'86' Saelemaekers, con una grandissima giocata in area dall'esterno, si libera di Tressoldi e batte il portiere Consigli con una forte conclusione. Uomo copertina dell'incontro è Zirkzee: gioca da punta centrale, ma è il vero regista del Bologna. Fisico e tecnica al servizio della squadra ed è lo speciale punto di riferimento per i suoi compagni. Considerazione personale: non si capisce perchè nella maggior parte dei casi il portiere deve far ripartire il gioco dal basso, basta una leggera disattenzione del difensore che riceve palla e un pressing aggressivo da parte dell'attaccante e si può subire un gol che poi diventa un macigno. .
Il Derby d'Italia lo vince l'Inter, che batte 1-0 la Juventus a San Siro. Si gioca in uno stadio esaurito che mette i brividi. I padroni di casa iniziano a rendersi pericolosi con un paio di occasioni. La Juve ci prova in contropiede, ma Vlahovic spreca l'ottima percussione di McKennie facendosi anticipare da Pavard. Sarà proprio il francese ad essere determinante al 37' quando in area, con una rovesciata invia palla al centro dell'area, dove Gatti per provare ad anticipare Thuram colpisce la sfera di petto, realizzando uno sfortunato autogol. Nella ripresa la Juve nel tentativo di pareggiare, crea un paio di situazioni di pericolo. Le occasioni migliori in ogni caso le ha l’Inter che poi le spreca. Da annotare un gran tiro di Calhanoglu che colpisce il palo. Con questa vittoria nello scontro diretto l’Inter ribadisce di essere la principale candidata al titolo. Ora i nerazzurri hanno 4 punti di vantaggio e anche una partita da recuperare. Uomo copertina dell'incontro è Benjamin Pavard: Sta confermando le sue forti potenzialità ed è stato un ottimo investimento dei nerazzurri. Difende con la tranquillità dei grandi, riesce a sganciarsi in avanti ed essere determinante in fase offensiva.
In un Via del Mare il Lecce batte la Fiorentina per 3-2 Nel primo tempo sono i Salentini a fare la partita e a creare le più pericolose azioni per la difesa Viola. Al 17' minuto, la partita si accende: il Var revoca un rigore al Lecce e viene assegnata invece la punizione dal limite, batte Houdin che buca la barriera della Fiorentina. Il Lecce è scatenato e qualche minuto dopo colpisce anche un palo con Krstovic. La squadra di Italiano fatica a creare gioco, allora il tecnico dei toscani ad inizio ripresa, fa entrare tre calciatori dalla panchina. La mossa si rivela giusta perché uno di questi, Mandragora, pareggia dalla distanza con un gran tiro dal limite dell'area. Al 68’ la Viola passa in vantaggio grazie ad un errore del portiere salentino, che scambiando palla con Baschirotto regala a Beltran in pressione il pallone che deve solo sospingere in rete. Sembra finita, ma nel recupero succede l'incredibile: Nzola sbaglia su punizione e serve di testa Piccoli che con un gran colpo di testa realizza. A quel punto la squadra salentina tenta il tutto per tutto e ci riesce al 92: c'è un cross dalla destra per la girata di Krstovic parata da Terracciano, ma sulla respinta Dorgu la mette sotto l'incrocio di sinistro. La partita termina con il risultato di 3 a 2 e regala ai Salentini 3 punti fondamentali in chiave salvezza.
L’Atalanta batte la Lazio 3-1 al Gewiss Stadium. Il primo tempo è un monologo dei padroni di casa. Al 16' l'Atalanta passa in vantaggio: a seguito di un cross di De Ketelaere dalla sinistra, Scalvini di testa la rimette in mezzo dove Pasalic con un'acrobazia la gira in rete. Il 2-0 arriva al 43' grazie ad un rigore trasformato da De Ketelaere e concesso dall’arbitro Guida per un fallo di mano di Marusic. Al 76' De Ketelaere dopo un dribbling su un avversario conclude con un tiro secco sul primo palo che sorprende Provedel. ll triplo vantaggio spinge i padroni di casa a rallentare il ritmo e così nel finale la Lazio accorcia le distanze al 84’ su calcio di rigore, per un fallo di Kolasinac su Immobile. E' lo stesso bomber laziale che lo trasforma. La squadra bergamasca si trova in uno stato di particolare forma psico fisica: realizza tre reti e ne sfiora almeno altre quattro.
Il Napoli batte 2-1 l'Hellas Verona Primo tempo senza reti al Maradona, ma non mancano le emozioni: il protagonista del primo tempo è Kvaratskhelia, che per due volte non riesce a superare il portiere Montipò in grande forma. Al 72' gli ospiti passano inaspettatamente in vantaggio: a seguito di un calcio di punizione, è determinante la deviazione vincente di spalla di Coppola. Al 79' su assist di Lindstrøm, l'ex di turno Ngonge, conclude a rete e trova il tocco per l'autogoI di Dawidowicz. La rimonta si concretizza all'87' con il capolavoro di Kvaratskhelia, che di destro dal limite mette la palla sotto l'incrocio. E’ stata una partita molto aperta e combattuta sopratutto nel secondo tempo. C’è voluta una giocata da fuoriclasse di Kvaratskhelia per raggiungere una vittoria che sembrava ormai insperata.
Nel posticipo del lunedì, la Roma travolge il Cagliari per 4-0. E' stata grande la prestazione della Roma di Daniele De Rossi, che gioca la miglior partita della nuova gestione. I giallorossi sbloccano subito l'incontro con Pellegrini (2') e poi beneficiano della doppietta di Dybala (22' e 51'). Nel tabellino dei marcatori c'è anche Huijsen (58') che realizza con un grande colpo di testa. Il giovane classe 2005, recentemente arrivato alla corte di De Rossi in prestito dalla Juventus è alla sua prima rete in Serie A. Nel finale debutto anche per l’ex calciatore dell'Empoli Tommaso Baldanzi, giovane promessa del calcio italiano. Il 4-0 sui sardi vale la terza vittoria in tre partite per De Rossi, (da quando ha preso possesso della panchina giallorossa). Grazie alla vittoria contro il Cagliari, la Roma si riporta al quinto posto con 38 punti.
Tutte le partite della 23.a giornata di calcio di Serie A:
LECCE-FIORENTINA 3-2 EMPOLI-GENOA 0-0 UDINESE-MONZA 0-0
FROSINONE-MILAN 2-3 BOLOGNA-SASSUOLO 4-2
TORINO-SALERNITANA 0-0 NAPOLI-VERONA 2-1 ATALANTA-LAZIO 3-1
INTER-JUVENTUS 1-0 ROMA-CAGLIARI 4-0
Nella 22.ma giornata di Serie A, il Torino batte per 2-1 il Cagliari. I sardi avrebbero voluto onorare la memoria di Gigi Riva, nel modo migliore con una vittoria, ma si sono trovati di fronte una squadra ostica. ll Torino parte forte ed è aggressivo con il Cagliari che si schiaccia all’indietro. Nel primo tempo i sardi resistono per venti minuti, poi al (23′) i granata passano in vantaggio: a seguito di un triangolo con Vlasic, Bellanova dopo una grande azione sulla destra, crossa e Zapata realizza con grande coordinazione. Il secondo gol si sviluppa al (48′): Ricci dopo un lancio di Lazaro, salta un avversario, si accentra, elude l’intervento di Dossena e batte Scuffet. Nella ripresa i padroni di casa reagiscono e accorciano le distanze con una prodezza di Viola al (77′). Questi riceve direttamente da fallo laterale e dopo essersi liberato dell’intervento di Rodriguez, con un sinistro a giro firma una rete spettacolare. Nel finale i sardi non riescono a completare la rimonta nonostante il forcing finale. Con questa vittoria i granata agganciano momentaneamente il Napoli a quota 31 punti, a ridosso della zona valida per l’Europa.
L’Atalanta batte 2-0 l’Udinese. Al Gewiss Stadium nel primo tempo la Dea domina il gioco, con De Ketelaere che calamita tutti i palloni. Fino alla mezz’ora la gara resta in equilibrio, poi al 33’ l’Atalanta va in vantaggio: Ruggeri e De Ketelaere costruiscono una bella azione che parte dalla loro area di rigore, si sviluppa in fascia e Miranchuk è bravo a inserirsi e a realizzare di sinistro. La Dea raddoppia nel recupero: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Holm dopo aver ricevuto il pallone passa a De Ketelaere che dalla fascia incrocia sul palo opposto dove Scamacca batte Okoye con un potente rasoterra. L’Atalanta nella ripresa rischia perchè si abbassa troppo, sopra tutto nel finale, ma riesce a portare a termine il risultato. Per l’Udinese è una sconfitta, che lascia invariata la sua deficitaria classifica, in attesa degli scontri diretti alle porte, nel mese di febbraio. L’uomo copertina dell’incontro è De Ketelaere, autore di due assist e di una prestazione di alto livello. Se si pensa che il Milan non ha avuto fiducia in lui e lo ha ceduto all’Atalanta, questo per lui è l’anno della sua rivincita personale .
Finisce 2-2 a San Siro l’incontro tra il Milan e il Bologna. Emiliani in vantaggio al 29′: dopo una serie di passaggi in una fase d’attacco del Bologna, la palla arriva a Zirkzee che di piatto la infila in rete. Al 42′ è assegnato un calcio di rigore al Milan ma Giroud lo sbaglia. Il pareggio per il Milan arriva al 45’ a seguito di un cross basso e forte di Calabria, Loftus-Cheek insacca da due passi. A inizio ripresa crescono nuovamente i rossoneri. Rejnders colpisce la traversa , poi al 74′ il Milan spreca nuovamente un calcio di rigore dagli undici metri: Hernandez tira sul palo, poi tocca per primo la palla, che termina in rete dopo un rimpallo. L’arbitro Massa come da regolamento, annulla. All’83 ‘ i rossoneri passano nuovamente in vantaggio, Florenzi, cross morbido per il colpo di testa potente di Loftus-Cheek, che trova la doppietta. Sembra finita, ma il Bologna non molla e agguanta il pari al 92’. Terracciano, appena entrato, tira la maglia a Kristiansen e l’arbitro concede il calcio di rigore. Maignan intuisce, ma Orsolini realizza e questo risultato blocca i rossoneri dopo quattro vittorie di fila.
Allo Stadium finisce 1-1 tra Juventus e Empoli. La gara è pesantemente condizionata dall’ espulsione di Milik: che si fa espellere dopo 18 minuti per una entrata con piede a martello su Cerri. L’arbitro Marinelli prima ammonisce l’ex centravanti del Napoli e poi, dopo il controllo al Var, estrae il rosso. In inferiorità numerica la Juventus lascia l’iniziativa agli ospiti. I bianconeri al 50′ si portano in vantaggio a seguito di un calcio d’angolo. Vlahovic,è lesto a girare in rete il pallone vagante colpito di testa da Gatti. L’Empoli riprende poi il controllo del match e il neo tecnico emplese Nicola, inserisce Cancellieri e Baldanzi per provare a recuperare. Proprio con Baldanzi, l’Empoli trova la rete del pareggio al 25esimo della ripresa, con un velenoso e preciso rasoterra dal limite. Nel finale la squadra di Allegri cerca di spingersi in avanti, ma l’Empoli tiene bene e in contropiede tenta di fare nuovamente male alla vecchia signora. All’Empoli funziona bene la cura del nuovo tecnico Nicola: con lui i toscani hanno racimolato quattro punti in due partite. I bianconeri contro l’Empoli sono apparsi, al di là dell’inferiorità numerica, lenti e prevedibili.
L’Inter batte 1-0 la Fiorentina al Franchi. Inizia meglio la Fiorentina che tiene il pallone con l’Inter che si abbassa per ripartire. Al 15’pt l’Inter va in vantaggio: angolo di Asllani, Lautaro sul primo palo si libera di Parisi e segna di testa. Nella ripresa la Fiorentina alza il baricentro ma fa fatica a sfondare il muro nerazzurro. L’occasione più grossa arriva al 77′: Sommer con i pugni anticipa e colpisce Nzola. Aureliano richiamato al Var assegna il rigore. Sul dischetto va lo specialista Nico Gonzalez che calcia debolmente e Sommer para alla sua destra. Viste le molte assenze nel suo undici titolare non è stata la solita Inter spumeggiante, ma il gol del solito Lautaro Martinez è comunque bastato per avere la meglio su una Fiorentina volenterosa ma troppo imprecisa davanti alla porta. L’uomo-copertina è Sommer: il portiere svizzero è stato miracoloso su Bonaventura nel primo tempo, poi nella ripresa dopo aver provocato il calcio di rigore per fallo su Nzola in un intervento aereo, para un rigore a Nico Gonzalez. L’Inter approfitta del mezzo passo falso della Juventus, espugna il Franchi e tra una settimana affronterà la Juventus con in palio una bella fetta di scudetto.
La Roma batte all’Arechi 2-1 la Salernitana. Ad un primo tempo dove i giallorossi subiscono a lungo i granata, segue una ripresa più concreta dal punto di vista delle realizzazioni. Al 51′ Maggiore commette una ingenuità in quanto colpisce con il braccio largo, un colpo di testa innocuo di Cristante- L’arbitro decreta il calcio di rigore, che Dybala realizza. La Salernitana a quel punto alza il ritmo e il baricentro alla ricerca del pareggio, però finisce con essere punita in contropiede. Il raddoppio è firmato al 66′: c’è una giocata rifinita di tacco da Dybala che trova Karsdorp. Il conseguente cross del calciatore olandese, trova puntuale nell’inserimento sul secondo palo Pellegrini, che è lesto a metterla in rete. A quel punto Inzaghi decide di mandare dentro Kastanos, per aumentare il potenziale offensivo. La Salernitana al 70′ con il colpo di testa vincente di Kastanos dimezza lo svantaggio e nei 25 minuti tenta il tutto per tutto per scardinare la difesa giallorossa. Nel finale si devono annotare due parate importanti di Rui Patricio e due rigori richiesti vanamente dalla squadra campana. Prima del triplice fischio dell’arbitro, scoppia il finimondo, con tante proteste granate e l’arbitro è costretto ad estrarre una serie di cartellini.
Nelle gare della domenica prosegue il grande momento del Genoa che vince in rimonta sul Lecce e conquista il settimo risultato utile consecutivo. Finisce in parità lo scontro salvezza tra il Verona e il Frosinone e torna al successo il Monza che batte di misura il Sassuolo con una rete di Colpani. Brutta partita senza reti all’Olimpico tra Lazio e Napoli che lascia invariata la loro situazione nelle zone alte della classifica. Il prossimo turno prevede la grande sfida di San Siro Inter-Juventus che probabilmente potrà dare una prima indicazione nella corsa finale per lo scudetto.
Questi i risultati sulla 22.a giornata di calcio di Serie A:
CAGLIARI-TORINO 1-2 VERONA-FROSINONE 1-1 MONZA-SASSUOLO 1-0
LAZIO-NAPOLI 0-0 FIORENTINA-INTER 0-1 SALERNITANA-ROMA 1-2
ATALANTA-UDINESE 2-0 JUVENTUS-EMPOLI 1-1 MILAN-BOLOGNA 2-2
GENOA-LECCE 2-1
Nella 22.ma giornata di Serie A, il Torino batte per 2-1 il Cagliari. I sardi avrebbero voluto onorare la memoria di Gigi Riva, nel modo migliore con una vittoria, ma si sono trovati di fronte una squadra ostica. ll Torino parte forte ed è aggressivo con il Cagliari che si schiaccia all’indietro. Nel primo tempo i sardi resistono per venti minuti, poi al (23′) i granata passano in vantaggio: a seguito di un triangolo con Vlasic, Bellanova dopo una grande azione sulla destra, crossa e Zapata realizza con grande coordinazione. Il secondo gol si sviluppa al (48′): Ricci dopo un lancio di Lazaro, salta un avversario, si accentra, elude l’intervento di Dossena e batte Scuffet. Nella ripresa i padroni di casa reagiscono e accorciano le distanze con una prodezza di Viola al (77′). Questi riceve direttamente da fallo laterale e dopo essersi liberato dell’intervento di Rodriguez, con un sinistro a giro firma una rete spettacolare. Nel finale i sardi non riescono a completare la rimonta nonostante il forcing finale. Con questa vittoria i granata agganciano momentaneamente il Napoli a quota 31 punti, a ridosso della zona valida per l’Europa.
L’Atalanta batte 2-0 l’Udinese. Al Gewiss Stadium nel primo tempo la Dea domina il gioco, con De Ketelaere che calamita tutti i palloni. Fino alla mezz’ora la gara resta in equilibrio, poi al 33’ l’Atalanta va in vantaggio: Ruggeri e De Ketelaere costruiscono una bella azione che parte dalla loro area di rigore, si sviluppa in fascia e Miranchuk è bravo a inserirsi e a realizzare di sinistro. La Dea raddoppia nel recupero: sugli sviluppi di una rimessa laterale, Holm dopo aver ricevuto il pallone passa a De Ketelaere che dalla fascia incrocia sul palo opposto dove Scamacca batte Okoye con un potente rasoterra. L’Atalanta nella ripresa rischia perchè si abbassa troppo, sopra tutto nel finale, ma riesce a portare a termine il risultato. Per l’Udinese è una sconfitta, che lascia invariata la sua deficitaria classifica, in attesa degli scontri diretti alle porte, nel mese di febbraio. L’uomo copertina dell’incontro è De Ketelaere, autore di due assist e di una prestazione di alto livello. Se si pensa che il Milan non ha avuto fiducia in lui e lo ha ceduto all’Atalanta, questo per lui è l’anno della sua rivincita personale .
Finisce 2-2 a San Siro l’incontro tra il Milan e il Bologna. Emiliani in vantaggio al 29′: dopo una serie di passaggi in una fase d’attacco del Bologna, la palla arriva a Zirkzee che di piatto la infila in rete. Al 42′ è assegnato un calcio di rigore al Milan ma Giroud lo sbaglia. Il pareggio per il Milan arriva al 45’ a seguito di un cross basso e forte di Calabria, Loftus-Cheek insacca da due passi. A inizio ripresa crescono nuovamente i rossoneri. Rejnders colpisce la traversa , poi al 74′ il Milan spreca nuovamente un calcio di rigore dagli undici metri: Hernandez tira sul palo, poi tocca per primo la palla, che termina in rete dopo un rimpallo. L’arbitro Massa come da regolamento, annulla. All’83 ‘ i rossoneri passano nuovamente in vantaggio, Florenzi, cross morbido per il colpo di testa potente di Loftus-Cheek, che trova la doppietta. Sembra finita, ma il Bologna non molla e agguanta il pari al 92’. Terracciano, appena entrato, tira la maglia a Kristiansen e l’arbitro concede il calcio di rigore. Maignan intuisce, ma Orsolini realizza e questo risultato blocca i rossoneri dopo quattro vittorie di fila.
Allo Stadium finisce 1-1 tra Juventus e Empoli. La gara è pesantemente condizionata dall’ espulsione di Milik: che si fa espellere dopo 18 minuti per una entrata con piede a martello su Cerri. L’arbitro Marinelli prima ammonisce l’ex centravanti del Napoli e poi, dopo il controllo al Var, estrae il rosso. In inferiorità numerica la Juventus lascia l’iniziativa agli ospiti. I bianconeri al 50′ si portano in vantaggio a seguito di un calcio d’angolo. Vlahovic,è lesto a girare in rete il pallone vagante colpito di testa da Gatti. L’Empoli riprende poi il controllo del match e il neo tecnico emplese Nicola, inserisce Cancellieri e Baldanzi per provare a recuperare. Proprio con Baldanzi, l’Empoli trova la rete del pareggio al 25esimo della ripresa, con un velenoso e preciso rasoterra dal limite. Nel finale la squadra di Allegri cerca di spingersi in avanti, ma l’Empoli tiene bene e in contropiede tenta di fare nuovamente male alla vecchia signora. All’Empoli funziona bene la cura del nuovo tecnico Nicola: con lui i toscani hanno racimolato quattro punti in due partite. I bianconeri contro l’Empoli sono apparsi, al di là dell’inferiorità numerica, lenti e prevedibili.
L’Inter batte 1-0 la Fiorentina al Franchi. Inizia meglio la Fiorentina che tiene il pallone con l’Inter che si abbassa per ripartire. Al 15’pt l’Inter va in vantaggio: angolo di Asllani, Lautaro sul primo palo si libera di Parisi e segna di testa. Nella ripresa la Fiorentina alza il baricentro ma fa fatica a sfondare il muro nerazzurro. L’occasione più grossa arriva al 77′: Sommer con i pugni anticipa e colpisce Nzola. Aureliano richiamato al Var assegna il rigore. Sul dischetto va lo specialista Nico Gonzalez che calcia debolmente e Sommer para alla sua destra. Viste le molte assenze nel suo undici titolare non è stata la solita Inter spumeggiante, ma il gol del solito Lautaro Martinez è comunque bastato per avere la meglio su una Fiorentina volenterosa ma troppo imprecisa davanti alla porta. L’uomo-copertina è Sommer: il portiere svizzero è stato miracoloso su Bonaventura nel primo tempo, poi nella ripresa dopo aver provocato il calcio di rigore per fallo su Nzola in un intervento aereo, para un rigore a Nico Gonzalez. L’Inter approfitta del mezzo passo falso della Juventus, espugna il Franchi e tra una settimana affronterà la Juventus con in palio una bella fetta di scudetto.
La Roma batte all’Arechi 2-1 la Salernitana. Ad un primo tempo dove i giallorossi subiscono a lungo i granata, segue una ripresa più concreta dal punto di vista delle realizzazioni. Al 51′ Maggiore commette una ingenuità in quanto colpisce con il braccio largo, un colpo di testa innocuo di Cristante- L’arbitro decreta il calcio di rigore, che Dybala realizza. La Salernitana a quel punto alza il ritmo e il baricentro alla ricerca del pareggio, però finisce con essere punita in contropiede. Il raddoppio è firmato al 66′: c’è una giocata rifinita di tacco da Dybala che trova Karsdorp. Il conseguente cross del calciatore olandese, trova puntuale nell’inserimento sul secondo palo Pellegrini, che è lesto a metterla in rete. A quel punto Inzaghi decide di mandare dentro Kastanos, per aumentare il potenziale offensivo. La Salernitana al 70′ con il colpo di testa vincente di Kastanos dimezza lo svantaggio e nei 25 minuti tenta il tutto per tutto per scardinare la difesa giallorossa. Nel finale si devono annotare due parate importanti di Rui Patricio e due rigori richiesti vanamente dalla squadra campana. Prima del triplice fischio dell’arbitro, scoppia il finimondo, con tante proteste granate e l’arbitro è costretto ad estrarre una serie di cartellini.
Nelle gare della domenica prosegue il grande momento del Genoa che vince in rimonta sul Lecce e conquista il settimo risultato utile consecutivo. Finisce in parità lo scontro salvezza tra il Verona e il Frosinone e torna al successo il Monza che batte di misura il Sassuolo con una rete di Colpani. Brutta partita senza reti all’Olimpico tra Lazio e Napoli che lascia invariata la loro situazione nelle zone alte della classifica. Il prossimo turno prevede la grande sfida di San Siro Inter-Juventus che probabilmente potrà dare una prima indicazione nella corsa finale per lo scudetto.
Questi i risultati sulla 22.a giornata di calcio di Serie A:
CAGLIARI-TORINO 1-2 VERONA-FROSINONE 1-1 MONZA-SASSUOLO 1-0
LAZIO-NAPOLI 0-0 FIORENTINA-INTER 0-1 SALERNITANA-ROMA 1-2
ATALANTA-UDINESE 2-0 JUVENTUS-EMPOLI 1-1 MILAN-BOLOGNA 2-2
GENOA-LECCE 2-1
Nel primo anticipo della 21a giornata di Serie A, i giallorossi battono 2-1 il Verona all’Olimpico. Un grande primo tempo e una ripresa in deficit d’ossigeno per l’esordio del nuovo mister giallorosso De Rossi. La Roma, nonostante il clima teso sugli spalti per via dell’esonero di Mourinho, si dimostra compatta e ordinata e può contare su un El Shaarawy davvero in grande forma. La Roma passa in vantaggio al 19′: El Shaarawy si invola verso Montipò, e nonostante sia contrastato dai difensori, veronesi riesce a servire Lukaku che di sinistro fulmina Montipò. Il raddoppio giallorosso al 25′ Lukaku crossa in area, Tchatchoua si fa anticipare dal “faraone”, il pallone arriva poi a Pellegrini che con un gran tiro di sinistro, scarica sotto la traversa. Tre minuti dopo Spinazzola infortunato lascia il campo in favore di Kristensen. Al 76′ il Verona trova il gol, con Folorunsho che da fuori area sorprende Rui Patricio. Nel finale la Roma si trova un po’ in difficoltà, ma al Verona manca il guizzo decisivo per arrivare al pareggio.
Il Milan vince contro l’Udinese 3 a 2. Milan in vantaggio al 31′ con Loftus-Cheeck, il quale su assist di Hernandez trova il rasoterra vincente. Poco dopo la partita viene interrotta per cinque minuti dall’arbitro Maresca per aver rilevato dei cori razzisti dalla curva dell’Udinese nei confronti del portiere del Milan Mike Maignan. Il giocatore insieme ai compagni decide di lasciare il campo per diversi minuti, prima di rientrare. Alla ripresa del gioco l’Udinese al 42 trova il pareggio: è un’azione personale di Samardzic, che dopo essersi liberato di Kjaer, realizza con un gran sinistro da fuori area. Il Milan è punito nuovamente al 62′: una incredibile disattenzione in difesa, spalanca la strada a Thauvin, che con un potente sinistro sotto la traversa, batte un sorpreso Maignan. Pioli a quel punto fa entrare Okafor e Jovic che si rivelano scelte giuste: all’83’ Giroud entra in area e il suo tiro viene deviato sulla traversa da Perez. Jovic è il più lesto ad avventarsi sul pallone e in tuffo trova il 2-2. Il Milan crede ancora nell’impresa e al 93’ realizza il 3-2 definitivo: a seguito del corner di Florenzi, Giroud di testa fa la sponda per Okafor che da due passi sigla il gol vittoria.
Il Frosinone torna al successo (3-1) contro il Cagliari, dopo cinque sconfitte consecutive. Al 26’ i sardi alla prima occasione seria passano in vantaggio: Azzi crossa in area, Okoli anticipa Petagna ma involontariamente serve Sulemana che di destro batte il portiere ciociaro Turati. II Cagliari incredibilmente dopo questa segnatura, perde la voglia di lottare e diventa rinunciatario. Il mister ciociaro DiFrancesco fa entrare forze fresche: Kaio Jorg e Harroui e con loro in campo gli effetti sono immediati. Al 64′, Harroui trova tutto solo in area Mazzitelli per il colpo di testa vincente. I ciociari continuano a spingere, mentre il Cagliari non c’è più in campo. Al 75′ Kaio Jorge si procura una punizione che Soulé colpisce sotto l’incrocio con il suo magico sinistro. Al 51’ l’ultimo sussulto in contropiede, con Ghedjemis che dopo una lunga corsa serve Kaio Jorge che realizza il 3-1. Solo nel finale il Cagliari si sveglia con i tentativi di Dossena e Pavoletti. Il Frosinone riesce a far sua la sfida salvezza e ritrova la vittoria dopo 5 sconfitte consecutive.
La Juve batte 3-0 il Lecce e sorpassa l’Inter approfittando dell’impegno in Supercoppa dei nerazzurri. ll Lecce per un’ora ha affrontato la blasonata avversaria a viso aperto ed è riuscito a tenere la gara in equilibrio, poi la maggiore caratura dei bianconeri ha preso il sopravvento. Al 59′ la Juve passa in vantaggio: Cambiaso crossa per Vlahovic che di sinistro la mette all’incrocio dei pali. Al 68′ i bianconeri centrano il raddoppio: Kostic cross in area per McKennie che da due passi colpisce di testa e Vlahovic in spaccata sulla linea, realizza la doppietta personale. All’86’ arriva il terzo gol: Iling Junior batte una punizione dalla fascia e Bremer con uno stacco imperioso di testa, supera Falcone. A Via Del Mare non è stato semplice per i bianconeri, ma la loro vittoria è pienamente meritata. E’ indubbio che l’impegno in Supercoppa falsa il campionato, purtroppo l’esigenza di far cassa nel calcio supera ogni lecita opportunità. L’Inter dovrà aspettare più di un mese per recuperare la partita contro la l’Atalanta. Oltre a questa partita sono state rinviate Sassuolo-Napoli Torino-Lazio e Bologna-Fiorentina.
Salernitana-Genoa 1-2. Il Genoa continua a giocare bene e a fare risultati. La squadra di Filippo Inzaghi parte forte e dopo un minuto e mezzo passa in vantaggio con Martegani. Il Grifone reagisce subito e al tredicesimo pareggia con Retegui centravanti argentino di origine italiana. A inizio ripresa, Orsato decreta un calcio di rigore trasformato da Gudmunsson. Le speranze della Salernitana si infrangono sulla traversa colpita da Candreva con una grande punizione. Da segnalare uno spiacevole episodio: dopo il gol di Retegui dalla curva della Salernitana piovono una quantità di oggetti. Per fortuna non c’è stato alcun contuso, ma il fatto è deprecabile. La Salernitana nonostante nelle partite non lesini l’impegno, resta in ultima posizione.
Empoli-Monza 3-0. All’Empoli il cambio dell’allenatore ha ridato fiducia a tutto l’ambiente e Davide Nicola probabilmente è l’uomo giusto in quanto ha già sollevato nel passato altre squadre. Il calciatore in vetrina nel match del “Castellani” è Szymon Zurkowski il quale dopo essere tornato in campo, ha segnato una tripletta. Ha sbloccato la gara al 13′, ha raddoppiato al 38′ e ha chiuso i conti al 74′. Il pomeriggio del Castellani ha regalato spettacolo e tante emozioni. L’Empoli ha giocato in maniera compatta e corta, pronta a colpire in maniera letale ad ogni ripartenza. I toscani hanno trovato con Cerri quella fisicità mancante e con Zurkowski, l’adeguata qualità e vivacità. L’Empoli con questo risultatosi si è rilanciato, ma si ritrova sempre al penultimo posto in classifica. Il Monza invece nonostante sia in una posizione di classifica tranquilla, da qualche tempo è in crisi di gioco e di risultati.
Di seguito i risultati della 21.a giornata di calcio di Serie A
ROMA-VERONA 2-1 UDINESE-MILAN 2-3 FROSINONE-CAGLIARI 3-1
EMPOLI-MONZA 3-0 SALERNITANA-GENOA 1-2
LECCE-JUVENTUS 0-3
BOLOGNA-FIORENTINA Rinviata al 14/02 ore 19:00
TORINO-LAZIO Rinviata al 22/02 ore 20:45
SASSUOLO-NAPOLI Rinviata al 28/02 ore 18:00
INTER-ATALANTA Rinviata al 28/02 ore 20:45
Sia Inter che il Napoli si sono qualificate per la finale di Riad vincendo 3-0 in semifinale. I nerazzurri sono i favoriti per la partita odierna, ma per i partenopei questa è una lecita occasione di rilancio. Mazzarri alla vigilia ha dichiarato “siamo ambiziosi e ce la giochiamo”. Nell’’Inter probabilmente saranno in campo i titolari, in quanto mister Inzaghi difficilmente ne fa a meno. Nel Napoli è probabile l’impiego per qualche minuto, del neo acquisto Ngonge. Appuntamento alle 20.00, ora italiana. In caso di parità al novantesimo, niente supplementari ma subito rigori.
Il Napoli batte 2-1 in rimonta la Salernitana e ritrova un po' di serenità dopo le ultime partite dagli esiti negativi. Tra infortuni squalifiche e calciatori impegnati in Coppa d'Africa, sono davvero poche le alternative ai titolari che Mazzarri può schierare. Nel primo tempo il Napoli soffre gli ospiti che passano in vantaggio al 29' con un gran un tiro a giro dal limite di Candreva che sorprende all'angolino il portiere Gollini. E’ l'ennesimo gol capolavoro della sua carriera. I padroni di casa reagiscono e trovano il pareggio su calcio di rigore nei minuti di recupero del primo tempo con Politano. Nella ripresa i Campioni d’Italia intensificano gli assalti e i loro sforzi sono premiati al 96' con il gol vittoria. Lo realizza il kosovaro Rrahmani che conclude in rete da pochi passi, una mischia propiziata da una serie di errori della difesa della Salernitana. E’ un raggio di sole e di fiducia dopo un lungo periodo di appannamento, in vista della partenza di lunedì per l'Arabia per giocare la Supercoppa.
L'Inter travolge il Monza in trasferta per 5-1. I nerazzurri dominano in lungo e in largo infliggendo una sonora sconfitta ai ragazzi di Palladino, mai in partita. Ai nerazzurri bastano due minuti, tra il 12' ed il 14' per indirizzare il match: una mano di Gagliardini concede il penalty che Calhanoglu trasforma. Due minuti dopo il raddoppio a seguito di un cross basso dalla sinistra di Dimarco sul quale si avventa Lautaro Martinez che realizza. Al 30' c’è una rete annullata al Monza di Pessina per fuorigioco. Nella ripresa ancora Calhanoglu al 60' inizia e finisce l'azione che trova il fondo della rete dopo uno splendido assist di Thuram. Il Monza accorcia le distanze su rigore battuto da Pessina concesso dall’arbitro per fallo di Darmian. Nel finale i nerazzurri dilagano: Lautaro realizza su rigore all'83 ed all'87' Thuram, dopo un’azione partita da un pallone recuperato a centrocampo da Mkhitaryan, conclude con successo a rete dopo aver scartato il difensore Caldirola. Quando l’Inter incontra squadre come il Monza che la lasciano giocare e non operano un pressing forsennato, diventa irresistibile.
Il Milan si impone 3-1 alla Roma. Nel big match di San Siro i rossoneri dominano una Roma senza mordente. Il Milan va in vantaggio al 10' con Adli il quale dopo una bella azione fino al limite dell'area avversaria, conclude con un gran tiro dopo aver dribblato Kristensen. Il raddoppio del Milan arriva al 10' della ripresa, con Giroud solo sul secondo palo, pronto a realizzare sugli sviluppi di un cross di Adli che trova la sponda in area di Kjaer . Per venticinque minuti c'è in campo una sola squadra il Milan, poi con il calcio di rigore decretato per i giallorossi, calciato da Paredes al 69', la Roma ritorna in partita. Ma il diavolo non è mai domo e con Hernandez all'84 trova la rete del 3-1 con un gran tiro, dopo un assist di tacco di Giroud. La vittoria garantisce il terzo posto alla squadra di Pioli, mentre continua il momento no dei capitolini, che non riescono più ad uscire dalla crisi. La società giallorossa dopo aver ben ponderato, nella giornata di martedì decide di esonerare Mourinho per sostituirlo con Daniele De Rossi .
Il Cagliari batte 2-1 il Bologna. Gli ospiti passano in vantaggio al 24': lancio di Posch, Orsolini controlla (con la palla che resta in campo per questione di centimetri) e in area piccola, dopo essere sfuggito ad un contatto con Augello, supera con un pallonetto delizioso Schuffet sul suo palo di competenza. Il vantaggio felsineo dura solo 8 minuti, perchè su lancio lungo di Dossena direttamente su Petagna, questi sull’uscita di Skorupski, al 32', appoggia comodamente il pallone a porta vuota. Il Cagliari inizia la ripresa in avanti esattamente come aveva chiuso il primo tempo. La rete che decide il match si verifica al 69': sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il cross di Wieteska viene involontariamente deviato in porta da Calafiori. I Sardi salgono così fuori dalla zona retrocessione mentre gli emiliani privi del gioiello Zirkzee, dimostrano di essere una squadra più arrendevole.
La Lazio batte 1-0 il Lecce. Dopo un primo tempo con poche emozioni, dove gli ospiti giocano meglio, i biancocelesti trovano il gol vittoria al 58' grazie a Felipe Anderson, che su assist di Luis Alberto, trafigge il portiere Falcone. L'allenatore D'Aversa nel tentativo di pareggiare fa entrare in campo Strefezza e Piccoli, schierando un Lecce ultra offensivo. I salentini riescono a costruire un paio di occasioni, ma le sprecano malamente. Nota negativa del match per la Lazio le ammonizioni di Zaccagni e Immobile, che per squalifica salteranno la prossima di campionato con il Napoli. Questa vittoria sicuramente aiuterà i biancoazzurri a preparare nel migliore dei modi il match di venerdì prossimo di Supercoppa, contro l' Inter.
Pareggio ricco di emozioni tra Fiorentina ed Udinese, 2-2. Al Franchi il primo tempo è tutto un dominio dell'Udinese: dopo dieci minuti Lovric è bravo ad avviare e a chiudere un contropiede in tandem con Lucca. In seguito il portiere Terracciano si dimostra in forma e riesce a sventare altre occasioni friulane con Lucca, Pereyra e Samardzic. Nella ripresa al 56' Beltran pareggia di testa su assist di Faraoni, ma l'Udinese sempre determinata e grintosa va nuovamente a rete al 73' con Thauvin. Questi è bravo a deviare in rete dopo un grande inserimento di Lovric. All'87 il braccio largo di Ferreira sul tiro di Beltrán causa il calcio di rigore che Nzola batte con successo. Fiorentina e Udinese si devono così accontentare di muovere la classifica con un punto ciascuno.
Nell'ultimo posticipo della 20esima giornata di serie A la Juventus vince per 3 a 0 contro il Sassuolo e si riporta a -2 dai nerazzurri. Davvero un duello incredibile quello tra le due storiche avversarie. Con un reparto difensivo compatto e organizzato, diventa difficile segnarle pertanto continua il sogno Scudetto dei bianconeri. Vlahovich con il suo istinto di vero centravanti di razza, ha letteralmente trascinato la sua squadra alla vittoria. Chiesa anche in questa partita, entrato dalla panchina, si rivela determinante e realizza una rete importante. Da sottolineare inoltre la prestazione del portiere Szczesny una vera saracinesca, che con due parate decisive evita il ritorno in partita degli emiliani. Nel prossimo turno le gare che affronteranno Inter, Lazio, Fiorentina e Napoli saranno rinviate, dal momento che queste squadre giocheranno in Arabia Saudita per gli impegni nella Supercoppa Italiana.
Questi i risultati della 20esima giornata di serie A:
GENOA-TORINO 0-0 NAPOLI-SALERNITANA 2-1
VERONA-EMPOLI 2-1 MONZA-INTER 1-5
LAZIO-LECCE 1-0 CAGLIARI-BOLOGNA 2-1
FIORENTINA-UDINESE 2-2 MILAN-ROMA 3-1
ATALANTA-FROSINONE 5-0 JUVENTUS-SASSUOLO 3-0
L'Inter vince contro l'Hellas Verona 2-1 a San Siro si e si consacra campione d'inverno. E' stata una partita incredibile che si è conclusa con un finale pieno di emozioni. L'Inter passa in vantaggio con una rapida azione manovrata al 12'. Barella passa a Mkhitaryan, che serve prontamente Lautaro e questi batte Montipò con un gran rasoterra d'esterno. All'Inter però manca, come verificatosi recentemente contro il Genoa, il colpo del ko. Nella ripresa i nerazzurri sfiorano per due volte il raddoppio, ma l'Hellas resta in gara e al 75 ' pareggia. A seguito di una palla persa a metà campo da Arnautovic, Duda prende palla e serve un assist per Henry che col ginocchio anticipa Acerbi e trova il pareggio. A quel punto i nerazzurri si gettano in avanti alla ricerca del vantaggio, ma Arnautovic per due volte non trova il gol clamorosamente da pochi passi. Nel recupero succede di tutto. Al 93' Bastoni colpisce la traversa, l'azione prosegue e Barella con un gran tiro trova Montipò che respinge malamente proprio nei pressi di Frattesi che realizza. La rete fa nascere vibranti proteste perché nello sviluppo dell'azione, Duda finisce a terra per una gomitata di Bastoni e l'arbitro non interviene. Ne rimane coinvolto Lazovic che persegue nelle proteste e viene espulso. ll Verona non ci sta e tenta il tutto per tutto. In uno degli assalti finali a seguito di una grande mischia in area, Darmian colpisce Magnani e questa volta il Var interviene. Dal dischetto si presenta Henry che centra il palo, facendo esultare tutta San Siro. Nonostante la vittoria, l'Inter dimostra di trovarsi in una fase involutiva con tanti errori, poca determinazione e una difesa che inizia a mettere in mostra più di qualche lacuna.
Frosinone-Monza 2-3 al Benito Stirpe. Il primo gol per i brianzoli arriva al 18': a seguito di un corner, Valentin Carboni serve Dany Mota che è bravo a battere Turati da pochi passi. Al 45’ c'è il raddoppio del Monza in contropiede: Mota restituisce il favore e mette lo stesso Carboni in condizioni di realizzare con il suo mancino sul secondo palo. Nella ripresa la formazione lombarda aumenta ancora il bottino al 55’ grazie all'autorete di Soulé, che nel tentativo di intercettare un passaggio filtrante di Carboni, insacca la palla nella propria porta. Un minuto dopo il Frosinone realizza la sua rete con Harroui bravo a calciare in rete da posizione defilata sul primo palo. Al 29’ la Signora arbitro Ferrieri Caputi non ha esitazione a fischiare un calcio di rigore al Frosinone. Pessina perde palla a metà campo, così Mazzitelli verticalizza per Caso e D'Ambrosio lo travolge in area. Soulé al 76’ realizza il rigore del 3-2. Per il Frosinone è un periodo no in quanto non riesce più ad uscire dal periodo negativo: ormai è alla quarta sconfitta di fila, con un solo punto in sei partite.
Il Sassuolo vince 1-0 contro la Fiorentina. Al Mapei Stadium nel primo tempo è la Viola ad esercitare il possesso palla, ma sono i padroni di casa a sbloccare la gara al 9': Pedersen passa in area a Pinamonti che di piatto trafigge Terracciano. Il gol infonde fiducia ai neroverdi che diventano sempre più propositivi con Matheus Henrique che dirige il gioco a centrocampo. Nel secondo tempo a Thorstvedt viene annullato un gol al Var, per fuorigioco di Henrique. Al 63' Milenkovic colpisce di testa da corner e Ferrari tocca il pallone con il braccio sinistro largo. L'arbitro decreta il rigore per la Viola, ma dal dischetto Consigli indovina l’angolo calciato da Bonaventura e riesce a respingere. In seguito c'è una traversa di Duncan, poi Martinez Quarta pareggia in mischia, ma Nzola è in fuorigioco e l'arbitro annulla ancora una volta un gol. Vince pertanto il Sassuolo contro una Fiorentina dai due volti: sterile nel primo tempo e decisamente arrembante nella ripresa, quando esercita una intensa pressione nel tentativo di pareggiare.
Al Castellani il Milan batte 3-0 l'Empoli. il Milan parte forte però L’Empoli non sembra affatto soffrire di timori reverenziali. I rossoneri sbloccano la gara all '11': Leao è protagonista di una gran giocata sulla fascia e dopo il suo cross Loftus-Cheek piazza un gran destro dove il portiere Caprile non può arrivare. I rossoneri raddoppiano su rigore al 30’: su una rovesciata in piena area di Loftus-Cheek, Maleh interviene con il braccio alto, sfiorando con la punta delle dita la sfera. La deviazione è minima e l’arbitro dopo essere andato al monitor, indica il dischetto. Dagli undici metri Olivier Giroud si dimostra ancora una volta un cecchino infallibile. Nella ripresa l’Empoli ci mette tanta intensità e gli ultimi minuti si giocano praticamente ad una porta sola. Per questa ragione si aprono gli spazi al contropiede, così Christian Pulisic nel finale all’88' mette il nuovo entrato Traoré da solo davanti a Caprile. Il giovane al suo primo gol in Serie A deposita con freddezza il pallone in fondo al sacco. Nonostante i tanti infortuni il Milan continua a tenere il passo delle prime della classe e contro l’Empoli lo ha fatto con una prestazione altamente convincente.
La Lazio vince 2-1 in trasferta contro l'Udinese. Nella prima parte della gara i biancocelesti sono molto attivi soprattutto sulla destra, con Guendouzi e Isaksen. La squadra di Sarri passa in vantaggio al 12' del primo tempo quando Il danese Isaksen si conquista una punizione dal limite dell'area. Si incarica della battuta Pellegrini e il suo mancino inganna Okoye e finisce in rete. L’ex laterale di Juventus e Roma è al primo gol nella massima serie. Nella ripresa l'Udinese mette in campo un’intensità maggiore e al 59’ riesce a pareggiare: Ebosele imprendibile sulla destra viene steso da Pellegrini. Lovric calcia forte in mezzo e trova la deviazione vincente di Walace. La Lazio torna in vantaggio al 76’: lancio lungo di Patric, Castellanos fa da sponda per Felipe Anderson che vede l'inserimento di Vecino. Questi dopo aver stoppato il pallone, trova il diagonale perfetto dal limite dell’area per battere il portiere friulano. Nel finale Cioffi inserisce Success e Thauvin per tentare disperatamente il pareggio, che però non arriva. La Lazio vince con merito e a darle il successo sono stati i due subentrati, Felipe Anderson e Vecino. Ancora una volta la panchina lunga ha giovato per una vittoria.
La Juventus batte 2-1 la Salernitana in trasferta. L'azione del vantaggio granata si verifica al 39': a seguito di un lancio lungo di Gyomber, Tchaouna controlla la palla e la lascia a Maggiore. Il centrocampista ex Spezia da fuori area con un bel sinistro batte il portiere della Juventus. Al 53' Maggiore affronta fallosamente al limite dell'area Rabiot, riceve il secondo giallo e viene espulso. Al 65' la Juventus inizia ad attaccare con maggiore intensità e trova il pareggio: Milik controlla il pallone e lo serve in area a Weah che la mette tesa in mezzo per Vlahovic. Il bomber non riesce ad arrivarci, ma alle sue spalle c'è Iling jr che controlla e di sinistro fulmina Costil. I bianconeri trovano il gol vittoria al 91' a conferma del grande carattere che sempre li contraddistingue: Vlahovic svetta perfettamente su un cross di Danilo e con un gran colpo di testa, trafigge il portiere Costil. La disamina della partita è questa: Allegri ha capito che era meglio cambiare due calciatori ammoniti nella ripresa Gatti e Kostic per inserire al loro posto Rugani e Iling Jr per prevenire possibili situazioni da espulsione. Ipotesi non presa in considerazione da Pippo Inzaghi sull'altra panchina, quando il secondo giallo di Maggiore ha lasciato la Salernitana in inferiorità numerica. E a quel punto i campani hanno perso la partita.
Risultati dopo la 19a giornata (Ultima di andata)
BOLOGNA-GENOA 1-1 INTER-VERONA 2-1 FROSINONE-MONZA 2-3
LECCE-CAGLIARI 1-1 SASSUOLO-FIORENTINA 1- EMPOLI-MILAN 0-3
TORINO-NAPOLI 3-0 UDINESE-LAZIO 1-2SALERNITANA-JUVENTUS 1-2
ROMA-ATALANTA 1-1
La Lazio batte il Frosinone 3-1 all’Olimpico con una prestazione convincente. I biancocelesti partono aggressivi e si rendono più volte pericolosi nell’area avversaria nei primi minuti, senza riuscire a impensierire realmente il portiere ciociaro. Nella ripresa il match è più vivo e si sblocca al 58′. L’intervento di mani di Guendouzi consegna il rigore agli ospiti e Matias Soulé lo trasforma dal dischetto . Gli uomini di Sarri rimangono storditi, poi ribaltano la partita in due minuti. Al 70′ la Lazio trova il pareggio: a seguito di un cross di Isaksen, Castellanos realizza con un colpo di testa in torsione che trova l’incrocio dei pali. Nemmeno il tempo di esultare e la formazione di Sarri va nuovamente in gol, a chiusura di un’azione nata da uno sciagurato passaggio all’indietro di Garritano. Questa volta è Castellanos a servire Isaksen e il sinistro preciso del danese, si insacca all’angolino. All’84’ arriva il terzo gol: sugli sviluppi di un corner di Zaccagni. Patric si fa trovare pronto sul secondo palo e da pochi passi realizza. Da segnalare la prestazione di Isaksen che dopo essere entrato, cambia la partita, prima con il bellissimo cross del pareggio e poi con il gol decisivo.
L’Inter frena al Ferraris e pareggia 1-1 con il Genoa. I nerazzurri per lunghi tratti della partita si trovano in difficoltà contro un Genoa molto determinato. Al 15′ la partita è sospesa dall’arbitro Doveri per scarsa visibilità dovuta al fitto lancio di fumogeni dagli spalti e l’incontro riprende dopo circa 7 minuti. Nel finale del primo tempo al 42′ l’Inter passa in vantaggio: a seguito di una lunga rimessa laterale, la palla è respinta dalla difesa genoana, poi Barella con un gran destro trova il palo e sulla ribattuta Arnautovic insacca la sua prima rete in serie A. Al settimo minuto di recupero i padroni di casa pareggiano: Gudmundsson batte un calcio d’angolo e Dragusin con un grande colpo di testa insacca in rete. Il match termina con il risultato di parità e il Genoa di Gilardino ancora una volta con una prestazione ad alta intensità, dimostra di essere una delle migliori realtà di questa Serie A. La formazione di Simone Inzaghi suo malgrado rimanda l’appuntamento per il titolo di campione d’inverno. E’ apparsa stanca e abulica come nelle peggiori giornate. L’assenza di alcuni titolari tra i quali il capocannoniere del campionato Lautaro Martinez non giustificano una prestazione del genere.
Il Milan batte il Sassuolo 1-0 a San Siro e rafforza il terzo posto . Nel primo tempo i rossoneri non riescono ad essere efficaci e creano poche palle gol a parte i due gol annullati a Bennacer e Leao, entrambi per fuorigioco. Nella ripresa il Sassuolo prova ad alzare il baricentro e questo atteggiamento apre un po’ gli spazi e allunga le squadre. La partita ha la sua svolta al 59′ con Christian Pulisic che dopo aver ricevuto l’assist da Bennacer e a tu per tu con Consigli mette in rete. Il gol modifica l’ atteggiamento tattico in campo e innesca una serie di sostituzioni in entrambe le squadre. Il Milan non fa niente di trascendentale si difende con ordine e porta a casa un successo meritato. Bravo Maignan su Berardi nell’unica vera grande occasione creata dal Sassuolo. Bennacer è sempre più un calciatore fondamentale, perchè è l’unico a dare qualità alla manovra rossonera. Dal suo sinistro sono arrivate le azioni migliori del Milan e anche l’assist perfetto per Pulisic.
L’Udinese ferma la corsa del Bologna con un netto 3-0. Al 22′ l’Udinese passa in vantaggio con Pereyra che raccoglie la respinta di Skorupski che aveva parato precedentemente il gran tiro di Payero. Il Bologna reagisce solo al 38′ con un tiro alto di Zirkzee. Nella ripresa l’Udinese entra in campo con l’intenzione di chiudere la partita e nel giro di 4 minuti tra il 48′ e il 52′ la chiude: Lucca è lesto a ribadire in rete un tiro di Lovric, che era destinato fuori. Al 52′ Payero colpisce al volo con un gran destro che non lascia scampo a Skorupski per il 3-0. Gli emiliani rischiano di affondare ancora con Lucca che sigla il 4-0, ma l’azione è annullata per offside. Il Bologna è incappato nella classica giornata storta al cospetto di una Udinese che ha dimostrato di essere nel confronto diretto, superiore. La stagione del Bologna resta comunque bellissima.
La Salernitana batte il Verona al “Bentegodi” per 1-0 e torna ad essere protagonista nella lotta salvezza. Gli ospiti partono forte ed aggrediscono il Verona che con il passare del tempo a sua volta cresce, con questi ingredienti la gara diventa intensa e ben giocata. Nell’incontro sono tanti gli errori commessi e in campo si è probabilmente sentito il peso specifico della posta in gioco. La Salernitana passa al 48’ a seguito di un calcio d’angolo del Verona dove si scontrano Costil con Dawidowicz, si sviluppa subito un contropiede veloce degli ospiti, poi Kastanos serve il francese Tchaouna e questi dal limite fa partire un gran tiro che termina a fil di palo, dove il portiere Montipò non può arrivare. Mister Baroni a quel punto alza il baricentro della sua squadra e sfiora il pari con il suo miglior calciatore Ngonge, che calcia fuori di pochissimo, da buona posizione. Nonostante la vittoria, i campani sono ancora ultimi, ma a soli due punti dal quartultimo posto, presidiato proprio dall’Hellas.
Il governo ha stabilito la fine del Decreto Crescita. Già a partire dal prossimo mercato, che avrà inizio il 2 gennaio, le conseguenze dell’annullamento degli sgravi fiscali per i calciatori in arrivo dall’estero saranno immediate. L’impatto ci sarà anche sui rinnovi di contratto: solo quelli che verranno ufficializzati entro il 31 dicembre 2023 potranno usufruire dei benefici. Sicuramente in questo modo il nostro campionato perderà di competitività in quanto negli anni passati l’avere avuto sconti fiscali è stato un vantaggio non indifferente. Senza il Decreto Crescita inoltre sicuramente si abbasserà l’ingaggio netto che qualsiasi club di Serie A potrà offrire ai singoli calciatori e questa circostanza li porterà a scegliere altre destinazioni. Noi non eravamo i soli ad usufruire di queste agevolazioni sui calciatori: in diversi paesi europei erano e sono presenti dei benefici: fiscali (tra cui Francia, Olanda e Belgio), per rendere più competitivo il calcio di quel paese.
Questi i risultati della 18^ giornata del campionato di Serie A:
FIORENTINA-TORINO 1-0 NAPOLI-MONZA 0-0 GENOA-INTER 1-1
LAZIO-FROSINONE 3-1 ATALANTA-LECCE 1-0 CAGLIARI-EMPOLI 0-0
UDINESE-BOLOGNA 3-0 VERONA-SALERNITANA 0-1
MILAN-SASSUOLO 1-0 JUVENTUS-ROMA 1-0.
Salernitana Milan 2-2. I rossoneri passano in vantaggio al 16′: sugli sviluppi di una punizione, Leao crossa la palla al centro che risulta difficile per la difesa granata e alla fine Tomori di testa la mette in rete. La Salernitana reagisce e Maignan è decisivo in due parate. Il pari è nell’aria e arriva al 41′: sul corner di Candreva il difensore granata Fazio salta con tempismo e realizza con un deciso colpo di testa. I campani trovano il vantaggio al 63′ : Candreva avanza indisturbato, calcia dal limite e Maignan, di solito perfetto, questa volta si fa beffare sul suo palo. Pioli prova a sistemare meglio la sua squadra con l’inserimento di Chukwueze e Jovic per un più offensivo 4-2-4. Con questa disposizione arrivano maggiori opportunità per i rossoneri: Costil salva su Jovic all’81’, ma non può nulla quando dopo un cross dalla destra, Giroud fa da e sponda aerea per Jovic che di sinistro al 90′ batte al volo Costil. Il pareggio non serve a nessuna delle due squadre, ma gli spettatori hanno apprezzato la partita dell’Arechi che è stata intensa, nervosa, con diverse occasioni da rete da ambo le parti.
La Lazio si impone per 2-0 in casa dell’Empoli in una gara molto combattuta. I biancoazzurri passano in vantaggio al 9’: Luis Alberto dialoga in area con Zaccagni che lascia partire un gran tiro che Luperto stoppa sulla linea. Sulla seguente ribattuta, Guendouzi di sinistro batte l’estremo difensore dei toscani. Il buon momento della Lazio è offuscato dagli infortuni muscolari di Immobile e Luis Alberto che nel giro di 4 minuti sono costretti ad uscire. La formazione di Sarri deve quindi fare a meno dei due pilastri di attacco e centrocampo, ma rimane ugualmente in partita. Nel secondo tempo la Lazio soffre e Provedel portiere di grande valore, riesce a mantenere intatta la sua porta grazie a degli interventi prodigiosi. Gli uomini di Sarri non demordono e hanno la capacità di realizzare ancora al 67′. Guendouzi recupera palla su un avversario e avvia il contropiede allargando per Zaccagni, questi converge verso il centro, calcia ma trova la respinta di Caprile. La palla ritorna allo stesso Zaccagni, il portiere dell’Empoli compie un altro grande intervento, ma nulla può sul terzo tiro dello stesso calciatore laziale.
Il Bologna al Dall’Ara, si aggiudica per 1-0 lo scontro d’alta classifica contro l’Atalanta e si conferma la vera rivelazione di questo campionato. Nel primo tempo i bergamaschi creano importanti occasioni per sbloccare il risultato, ma il Bologna si difende bene e mantiene inviolata la sua porta. Nella ripresa l’Atalanta continua a proporsi in attacco con lanci lunghi e crea delle vere occasioni da rete. L’azione che porta al gol all’86’, nasce direttamente da calcio d’angolo di Orsolini e Ferguson con un gran colpo di testa realizza approfittando di un’uscita a metà di Carnesecchi. Nel match l’Atalanta dimostra di riuscire a muoversi con maggior disinvoltura, ma il Bologna è più concreto e continua a vivere il suo momento magico. Zirkzee centravanti olandese del Bologna è sempre più uomo squadra dai piedi buoni e nel corso del match mette alcune volte in condizione i compagni di segnare.
L’Inter batte 2-0 il Lecce. I nerazzurri privi di Lautaro, Di Marco. e Dumfries, hanno saputo reagire alla recente eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Bologna. Nel primo tempo l’Inter ha dominato l’incontro e fallito alcune chiare occasioni da gol. La svolta è nel finale della prima frazione, con Bisseck grande protagonista: il gigante tedesco prima colpisce in pieno la traversa con un destro al volo dopo un corner di Calhanoglu (40′), poi al 43′ sblocca il match a seguito di un calcio di punizione battuto da Calhanoglu. Bisseck con gran scelta di tempo corregge di testa in rete, la palla del centrocampista turco calciata in maniera magistrale. Il raddoppio di Barella si sviluppa al 77esimo dopo un delizioso assist di tacco di Arnautovic. Il successo dell’Inter sul Lecce è meritato perchè si è reso protagonista di una gara intensa, determinata e ricca di fitte giocate. I salentini non hanno demeritato, specie nel secondo tempo con un paio di occasioni non concretizzate. Con il Lecce rimasto in dieci per l’espulsione di Banda, l’Inter nel finale ha più volte sfiorato il terzo gol. Bisseck dopo una prima parte di stagione nell’anonimato, si sta rivelando un elemento molto interessante. L’Inter ha collezionato la quattordicesima vittoria su diciassette giornate, 41 reti realizzate e solo 7 subite. Sono dati che rendono merito al migliore attacco e alla miglior difesa della Serie A.
La Juventus vince in trasferta contro il Frosinone 3-1. I bianconeri partono con grande determinazione e dopo 12′ sono già in vantaggio: tutto nasce da un rinvio sbagliato di Turati, il pallone da Kostic finisce a Kenan Yildiz e il gioiellino turco schierato da Allegri al posto di Chiesa, (di 18 anni e 233 giorni) passa in mezzo a tre avversari con una serie di dribbling e poi batte il portiere gialloblù con un destro potente sul primo palo. E al suo primo gol in Serie A. Nel secondo tempo Il Frosinone parte all’attacco e schiaccia la Juve nella propria metà campo nel tentativo di pareggiare. Dopo appena 6′ c’è un lancio perfetta di Monterisi per Baez, che sorprende alle spalle Kostic e batte Szczesny in uscita. A quel punto sale in cattedra l’americano McKennie e i bianconeri vanno vicini al vantaggio. Rabiot crossa in mezzo, la palla si impenna per la deviazione di Romagnoli e finisce sui piedi di McKennie che con una grande sforbiciata al volo colpisce la traversa. È il preludio al gol. All’81’ dopo un cross di McKennie, Vlahovic è bravissimo a girare di testa e a battere Turati per il gol che vale l’1-2. E’ la stoffa del bomber con il fiuto del gol.
La Roma batte 2-0 il Napoli e lo supera in classifica. Nel primo tempo nonostante sono i partenopei ad avere maggior possesso palla è la Roma ad avere le occasioni più importanti. L’arbitro è costretto a sventolare parecchi cartellini gialli per mantenere sotto controllo una partita che rischia di degenerare. Nel secondo tempo la partita fino a quel momento sul filo dell’equilibrio, cambia fisionomia a seguito di un’innocua azione a centrocampo, tra Zalewski e Politano. Il giovane italo-polacco prende per la maglia il nazionale azzurro, che reagisce con un calcio. L’arbitro pertanto è costretto ad espellere il calciatore napoletano per il suo fallo di reazione: Mourinho capisce che è il momento di provare a vincere la partita e inserisce dei giocatori freschi: uno di loro, Lorenzo Pellegrini, in seguito, mette in rete con una bella girata poco dopo la mezz’ora. Il Napoli ha il merito di crederci ancora ma, alla fine, è tradito da Osimhen che commette fallo nel provare a riprendersi un pallone su El Shaarawy. Il bomber nigeriano rimedia il secondo giallo ed è espulso. Con il Napoli riversato in avanti alla ricerca del pareggio, all’ultimo secondo Lukaku in contropiede sigla il 2-0. Con questa vittoria Mourinho mette ancora di più nei guai il suo collega Walter Mazzarri, che ancora non riesce a far fare il salto di qualità sua squadra, dopo averla rilevata dal precedente allenatore francese Garcia.
Questi i risultati e la classifica della 17^ giornata del campionato di Serie A:
EMPOLI-LAZIO 0-2 SASSUOLO-GENOA 1-2 MONZA-FIORENTINA 0-1
SALERNITANA-MILAN 2-2 FROSINONE-JUVENTUS 1-2
TORINO-UDINESE 1-1 VERONA-CAGLIARI 2-0 INTER-LECCE 2-0
ROMA-NAPOLI 2-0 BOLOGNA-ATALANTA 1-0
Nell'anticipo che apre la 16a giornata di Serie A, la Juventus pareggia 1-1 in casa del Genoa. In una partita molto equilibrata, con la solita Juventus attendista, la svolta arriva al 26’. Badelj, in confusione regala il pallone a Vlahovic che poi lo scambia con Chiesa al limite dell'area e sulla sua incursione offensiva, il portiere genoano Martinez atterra l'attaccante bianconero. L'arbitro Massa indica il calcio di rigore e dagli undici metri Chiesa realizza. I tiri di Vasquez, l'occasione mancata da Gudmundsson e qualche buona triangolazione sulla trequarti, lasciano intravedere segnali positivi da parte dei padroni di casa. Nel secondo tempo mister Gilardino decide di lasciare fuori Vasquez, per dare spazio ad Ekuban e proprio questi si rivela determinante nell'ottenere il pareggio. Da un' azione un po’ confusa al limite dell’area tutta a un tocco da parte di Frendrup, Badelj, Ekuban, quest'ultimo riesce a passare la sfera all’accorrente Gudmundsson che in in spaccata, al 48’ riesce a trovare la deviazione giusta per battere Szczesny. Il Genoa, dopo il pareggio, sfiora più volte il 2-1 nel secondo tempo. Ma l'occasione più ghiotta per segnare capita all’87’: sull’angolo Bremer devia il pallone in porta con la coscia, ma il portiere genoano Josep Martinez con un riflesso istintivo riesce a deviarlo sopra la traversa.
Il Napoli batte 2-1 il Cagliari. l partenopei dimostrano di avere in mano il pallino del gioco, con il Cagliari costretto in difesa che tenta qualche ripartenza. La squadra azzurra al (29') con Rrahmani di testa, colpisce il palo. Succede tutto nel secondo tempo. Tra gli azzurri c'è il positivo ritorno in campo di Mario Rui e proprio il portoghese effettua un cross al bacio per Osimhen che al 69' di testa, realizza. Il Napoli dimostra di avere una difesa fragile e poco aggressiva, così Luvumbo appena entrato, crossa basso per Pavoletti che in anticipo su Juan Jesus segna il pareggio al 71'. A tornare in vantaggio ci pensa ancora una volta quel grande giocatore che è Osimhen: difende benissimo la palla attorniato da quattro difensori e da terra riesce a spingere il pallone al lato opposto dove Kvaratskhelia al 75' tutto solo realizza. I campioni d'Italia in carica sono riusciti a ritornare alla vittoria, dopo due sconfitte consecutive.
Il Milan batte 3-0 il Monza. Al Meazza nel primo tempo i rossoneri partono aggressivi e sbloccano il match al (3'). Reijnders: con una serpentina si libera di volta in volta di Gagliardini, Pessina e Caldirola, entra in area e sblocca di punta anticipando Di Gregorio. Al 23’ Pobega esce per un problema muscolare e al suo posto entra il diciottenne della primavera rossonera Jan-Carlo Simic, centrale serbo nato in Germania. La sua entrata in campo sarà determinante. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, nasce il secondo gol del Milan: Leao evita un avversario crossa al centro e Simic spedisce il pallone in rete al suo esordio in campionato. Il primo tempo, si chiude con i padroni di casa ancora in avanti che colpiscono una clamorosa traversa con Pulisic. Nella ripresa il Milan, tranquillo del risultato, concede più spazio al Monza che crea un paio di occasioni pericolose sventate entrambe da Maignan. Gli uomini di Pioli si difendono, ripartono e vanno ancora a segno al (76’). A seguito di una bella azione avviata da Reijnders, Okafor sfrutta l’ottima sponda di destro di Giroud e batte il portiere Di Gregorio.
L’Inter batte 2 a 0 la Lazio all’Olimpico e conquista 3 punti pesantissimi che le consente di allungare in classifica + 4 sulla Juventus. L'avvio è equilibrato, i nerazzurri sono contratti per la forte posta in palio, dove le statistiche rammentano che non vincono all'Olimpico da cinque anni. L’Inter sblocca la partita al 40esimo minuto con il bomber argentino Lautaro Martinez, il quale (sfruttando un retropassaggio sbagliato di Marusic), si avventa sul al portiere, salta Provedel e a porta vuota deposita la palla in rete. La Lazio ad inizio secondo tempo si procura un paio di occasioni nel tentativo di pareggiare, però è l'Inter con il cinismo da grande squadra a mettere il sigillo sulla vittoria. Barella vede con la coda dell'occhio Thuram, lo serve e il francese con un gran sinistro rasoterra al 66esimo finalizza in rete. La Lazio conclude il match in 10 a causa dell’espulsione di Lazzari che perde la testa e manda esplicitamente a quel paese l’arbitro. La partita a tratti è stata equilibrata, poi i dettagli e la precisione sotto porta hanno fatto la differenza. Lautaro è sempre più determinante: in questo campionato ha già realizzato 15 gol in 16 gare di Serie A, 29 gol nell'anno solare 2023.
Il Bologna batte 2-0 la Roma. Prima dell'incontro al dall'Ara, c'è stato la triste commemorazione per Sinisa Mihajlovic, ex allenatore rossoblù a un anno dallo sua scomparsa. Nella fase iniziale il match è contrassegnato da scintille nei contrasti. Contro una Roma priva dei big Lukaku e Dybala, la squadra di Thiago Motta sblocca il match al 37'. A seguito di un'azione velocissima e tutta in verticale da Posch, a Freuler infine a Ndoye, questi crossa in mezzo all’area, dove Moro firma il vantaggio. Il Bologna colpisce ancora a inizio ripresa: Al 4' Zirkzee lancia sulla destra Ferguson che crossa a un metro dalla linea di porta, dov'è appostato Ndoye e Kristensen involontariamente a seguito di un rimpallo, infila il proprio portiere Rui Patricio. In tribuna stampa dopo il match, Mourinho ha espresso la sua intenzione di continuare a guidare la squadra giallorossa l'anno prossimo, se la dirigenza sarà d'accordo.
La sedicesima giornata di Serie A si chiude con la vittoria dell'Atalanta,che batte 4-1 in rimonta la Salernitana. I granata passano in vantaggio al 10' con il colpo di testa di Pirola su calcio di punizione battuto da Candreva, Gli ospiti sprecano alcune buone ripartenze, per realizzare la seconda marcatura dal momento che i bergamaschi giocano sotto ritmo. Nella ripresa la Dea entra in campo con un piglio diverso e pareggia al secondo minuto: da calcio d'angolo, la palla arriva al limite dell'area, dove Muriel fa partire un meraviglioso tiro di destro che finisce all'incrocio dei pali. Al 7’ si completa la rimonta: da destra, la palla arriva per Lookman che serve Pasalic e il croato realizza con un destro all'angolino basso: La Salernitana non smette comunque di lottare, crea un’altra occasione e un palo clamoroso colpito da Dia. La partita si chiude tra l'83' e l'89': De Ketelaere: realizza il gol del 3-1, procura l' assist per il gol di Miranchuk ed in questo modo, incornicia definitivamente la sua super partita
Di seguito i risultati sulla 16^ giornata del campionato di Serie A
GENOA-JUVENTUS 1-1 LECCE-FROSINONE 2-1 NAPOLI-CAGLIARI 2-1
TORINO-EMPOLI 1-0 MILAN-MONZA 3-0 FIORENTINA-VERONA 1-0
UDINESE-SASSUOLO 2-2 BOLOGNA-ROMA 2-0 LAZIO-INTER 0-2
ATALANTA-SALERNITANA 4-1
Nell’anticipo che apre la 15.ma giornata di Serie A, la Juve batte 1-0 il Napoli. Il tema tattico del match appare chiaro fin dai primi minuti: Napoli a fare la partita e Juve chiusa dietro e pronta a ripartire. Poco prima della mezz’ora, l’occasione più importante ce l’ha Kvaratskelya solo davanti a Szczęsny, ma il georgiano spreca e manda alto. Alla fine dei primi 45 minuti, il Napoli con il 68% del possesso palla, dimostra le buone attitudini, ma non si vincono le partite con soli dati. La squadra di Mazzarri ben messa in campo, cerca rapidamente la verticalità. L’episodio decisivo arriva cinque minuti dopo l’inizio della ripresa: cross perfetto di Cambiaso, stacco imperioso di Gatti e pallone in rete. A caccia del pari, il Napoli alza il baricentro e attacca con tanti uomini, ma la fase difensiva dei bianconeri è consistente. La serata finisce con la festa della Juve e i rimpianti del Napoli. Federico Gatti, sempre più decisivo nei suoi imperiosi colpi di testa, è già al suo secondo gol determinante, che ha dato il successo ai bianconeri in entrambe le partite. La vittoria conferma il cinismo del gruppo bianconero, sempre poco brillante nella manovra e nel gioco, ma comunque efficace nelle marcature e nel gioco aereo in area avversaria. I partenopei che non sono più quelli dell’anno scorso, hanno comunque fornito una buona prestazione, senza essere gratificati dal risultato. Il Napoli è alla terza sconfitta consecutiva, ma entrando nello specifico, bisogna dire che ultimamente ha incontrato tutte avversarie di alto livello, non semplici da affrontare.
Il match fra Verona e Lazio finisce 1-1. Al 23’ passa in vantaggio la Lazio: Felipe Anderson fraseggia con Lazzari sulla corsia di destra e quasi dal fondo traversa sul primo palo a mezza altezza per l’ex Zaccagni che sbuca alle spalle della difesa scaligera e di tacco trafigge Montipò. La Lazio è in pieno controllo, ma commette l’errore di non realizzare il secondo gol. Al 70′ invece il Verona pareggia: Ngonge scende sulla sinistra e vedendo Provedel fuori dai pali, dai venticinque metri indirizza il pallone all’incrocio dei pali. Il portiere biancoceleste interviene come può, la palla finisce sui piedi di Suslov che la mette in mezzo ed Henry realizza a porta vuota. Duda al 77′ riceve il secondo giallo e il Verona resta in 10. Nel finale c’è l’assalto della Lazio con le ultime occasioni di Luis Alberto e Vecino, ma la difesa scaligera resiste fino al termine.
L’Inter travolge 4-0 l’Udinese a San Siro. Avvio impressionante da parte dei nerazzurri che mettono in mostra un gioco spumeggiante e chiudono la gara con tre gol negli ultimi otto minuti del primo tempo. Pronti e via i milanesi vanno vicinissimi al vantaggio con Lautaro, che di testa colpisce il palo, poi con un’azione di Dimarco. La partita si sblocca al 33′ a seguito di un rigore siglato da Hakan Calhanoglu, concesso per atterramento di Lautaro. In seguito i nerazzurri si scatenano e trovano il raddoppio al 42′, prima con Federico Dimarco, su assist di Calhanoglu e poi con Marcus Thuram al 45′ su servizio delizioso di Mkhitaryan. Nella ripresa i ritmi calano e l’Inter frena, anche pensando alla sfida di Champions League di martedì contro la Real Sociedad, decisiva per il primo posto nel girone. Ma all’84’ c’è l’ultimo gol della partita: Payero si fa rubare palla da Lautaro, il quale dopo una rincorsa, realizza con un destro angolato che non lascia scampo a Silvestri. Per l’argentino in grande forma e sempre più uomo squadra è la rete numero 28 in quest’anno solare. Tra i più positivi del match, nonostante sia sempre stato poco utilizzato nell’undici titolare da Inzaghi si rivela il giovane tedesco Bisseck. Dotato di un fisico imponente, oltre a difendere con efficacia si rende partecipe di opportuni inserimenti fin dentro l’area avversaria.
L’Atalanta batte 3-2 il Milan in pieno recupero e spegne al meno per il momento, le speranze rossonere di rimanere attaccati alla corsa scudetto. Atalanta in vantaggio al 38′: Lookman effettua un gran tiro di destro che trova la deviazione di Tomori in porta. Al 48′ in pieno recupero, con un preciso colpo di testa, Giroud trova il pareggio. Al 55′ grande azione della Dea con l’ex De Ketelaere che la mette tesa in mezzo e Lookman chiude con un gran tiro sotto la traversa. All’80’: Pulisic crossa in mezzo e Jovic di sinistro batte Musso. È solo un breve momento di sollievo per il Milan, perché nei minuti di recupero la squadra di Pioli commette degli errori imperdonabili: prima c’è il doppio giallo a Calabria per un ingenuo fallo su Miranchuk, poi al 95′ l’Atalanta ritorna definitivamente in vantaggio: Miranchuk lancia bene bene per Muriel che di tacco batte ancora Maignan e con questa realizzazione, si chiude la partita. La fragilità della difesa è un grande problema di questa stagione del Milan, perché 18 gol subiti in 15 partite sono davvero troppi per una squadra che ambisce a lottare per il titolo. Da segnalare nell’Atalanta la prestazione di Scalvini giovane azzurro di Spalletti: riesce a riscattarsi dopo qualche partita sottotono e contro il Milan gioca una partita straordinaria per intensità difensiva e per personalità, quando si tratta di sganciarsi in avanti.
Roma e Fiorentina pareggiano 1-1. All’Olimpico nel primo tempo i giallorossi sbloccano subito il match con Lukaku (5′) che realizza di testa su su un delizioso cross d’esterno di Dybala. Poco dopo l’argentino spreca l’occasione per il raddoppio, poi al 20esimo deve uscire per l’ennesimo infortunio. Grande giocatore Dybala ma troppo fragile fisicamente. Senza l’argentino in campo, la Roma perde qualità e si abbassa nel tentativo di contenere gli assalti della Fiorentina. Entrato al posto di Dybala, anche Azmoun si infortuna e lascia il posto a El Shaarawy. La Viola aumenta il ritmo, fa girare bene il pallone e spinge nel tentativo di pareggiare l’incontro. Un sinistro di Bonaventura si stampa sulla traversa, poi i giallorossi restano in 10 per l’espulsione di Zalewski e la Fiorentina al (66′) con Martinez Quarta realizza con un bel colpo di di testa. A caccia del raddoppio, la squadra di Italiano attacca a testa bassa, con la Roma che si difende con tutti gli effettivi. Lukaku entra duro su Kouamè e l’arbitro lo espelle facendo infuriare Mourinho. I giallorossi rimangono in nove negli ultimi dieci minuti, dimostrano di saper soffrire e portano a casa il pareggio. Rui Patricio riesce a respingere tutti i tentativi d’assalto della Fiorentina alla quale si può rimproverare un po’ troppa frenesia in area di rigore.
Nel match che chiude la quindicesima giornata di Serie A, il Cagliari batte 2-1 in rimonta il Sassuolo. Una vittoria che vale doppio, perché conquistata contro una diretta concorrente che lotta per salvarsi. Quello che è incredibile di questa partita è che al 93′, la formazione di Ranieri stava perdendo per 1-0. Il Sassuolo parte forte e al 7’ realizza da calcio d’angolo, con il gran colpo di testa di Erlic. Nella ripresa le decisioni più importanti: Ranieri al 59′ inserisce Pavoletti e Luvumbo, che cambiano la partita. Pochi minuti dopo, Tressoldi, già ammonito, interviene malamente su Lapadula, rimedia il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Il Sassuolo pertanto é costretto a giocare in 10 per oltre mezz’ora. ln pieno recupero al 94′, Lapadula realizza dopo una mischia in area, calciando da distanza ravvicinata. Di seguito al 99′, a tempo praticamente scaduto, Pavoletti trova una clamorosa rovesciata che vale il definitivo 2-1. il Cagliari ha meritato la vittoria con un finale di grande temperamento. Probabilmente mister Ranieri riesce a motivare al meglio i suoi uomini e Pavoletti nei minuti finali è spesso decisivo.
Di seguito la classifica della15^ giornata del campionato di Serie A:
JUVENTUS-NAPOLI 1-0 VERONA-LAZIO 1-1 ATALANTA-MILAN 3-2
INTER-UDINESE 4-0 FROSINONE-TORINO 0-0 MONZA-GENOA 1-0
SALERNITANA-BOLOGNA 1-2 ROMA-FIORENTINA 1-1
EMPOLI-LECCE 1-1 CAGLIARI-SASSUOLO 2-
J
La Juve vince a Monza 2-1 in extremis e all’ultimo respiro. Nessuno era mai riuscito a portarsi via i tre punti in Brianza. Nella prima parte del match la Juve è ordinata e cerca di verticalizzare alla ricerca dei suoi attaccanti. La partita scorre senza grandi emozioni, poi l’arbitro al 10' concede un calcio di rigore alla Juve per una trattenuta a Cambiaso. Di Gregorio para il rigore di Vlahovic e si ripete sulla seconda conclusione ravvicinata del serbo. Di Gregorio in grande forma al 12' si deve però arrendere a un colpo di testa di Rabiot sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A quel punto il tema tattico della gara cambia. con il Monza che diventa più aggressivo e attacca con più uomini. Nel finale gli allenatori operano alcuni cambi: dentro Valentin Carboni, Kean e Locatelli, ed escono Colpani, Chiesa e Cambiaso.. La partita si ravviva e nei minuti di recupero succede di tutto: Al 91' Valentin Carboni dalla trequarti effettua un tiro in area di sinistro, Mota Carvalho non tocca il pallone, che si infila in rete per il pari. La Juve però non molla e al 94' Rabiot dalla linea di fondo crossa e sotto porta trova Gatti, la prima deviazione la liscia ma la palla gli resta lì e la calcia definitivamente in porta. Di certo Il gioco di Allegri non piacerà agli esteti del calcio, ma intanto la sua Juventus dimostra di avere un grande carattere ed è in piena corsa per la conquista del titolo.
La Lazio supera 1-0 il Cagliari. I padroni di casa iniziano bene e dopo 8 minuti passano in vantaggio. Lazzari ruba palla a Hatzidiakos senza commettere fallo e serve l'accorrente Pedro, che inseritosi alla perfezione da dietro, batte Scuffet. La squadra di Ranieri non riesce a reagire, sbanda più volte e al 27' resta in dieci per l'espulsione di Makoumbou, che trattiene Guendouzi lanciato a rete. Nella ripresa il Cagliari prova a riequilibrare la partita ma trova difficoltà a causa dell'inferiorità numerica. Al 12' Sarri perde Luis Alberto per un problema fisico e a uno spento Ciro Immobile subentra Isaksen. Nella ripresa si abbassano i ritmi, entrano anche Felipe Anderson e Castellanos e la manovra biancoceleste ne risente positivamente, perché la squadra crea diverse occasioni da gol. I biancocelesti però non riescono a chiudere la partita e nel finale c’è un brivido per i biancocelesti, perché sul colpo di testa di Pavoletti, Provedel salva il risultato.
Il Milan batte 3-1 il Frosinone a San Siro. L'emergenza in difesa costringe Pioli a schierare come centrale Theo Hernandez al fianco di Tomori, con Florenzi sulla sinistra. Nel primo tempo il Frosinone riesce ad essere pericoloso e Maignan è decisivo su Cuni . Gol mangiato, gol subito: al 43' i rossoneri se ne vanno in contropiede con Chukwueze e sul suo cross Jovic al volo di controbalzo batte Turati. Nella ripresa al 50' Maignan lancia lungo e con precisione Pulisic che dopo aver saltato due avversari, realizza con tempestività. Al 74' il 3-0 del Milan: lancio di Theo Hernandez, sponda di Jovic e deviazione sotto porta di Tomori. A risultato acquisito, entra in campo Bennacer, che torna in campo dopo l'infortunio nella semifinale di Champions del 10 maggio, oltre sei mesi. Il Frosinone accorcia le distanze all'82' con la punizione tagliata di Brescianini che attraversa tutta l'area ed entra in porta.
L'Inter supera 3-0 il Napoli al "Maradona", con una prova di grande solidità e sostanza. I nerazzurri in maglia arancione. giocano una partita perfetta, sapendo soffrire e colpire al momento giusto. A inizio partita c’è stato l’infortunio per De Vrij, al suo posto si è adattato come difensore centrale, Carlos Augusto. Al 44' l'Inter passa in vantaggio: la sponda di Dumfries è per Barella, con il centrocampista bravo a lasciar scorrere il pallone verso Calhanoglu, e questi con un gran tiro dal limite, batte Meret. La ripresa parte sugli stessi ritmi dei primi 45' e le emozioni non mancano: il Napoli sbanda nelle retrovie e l'Inter trova il raddoppio al 62’: Lautaro Martinez dopo aver sviluppato un’azione sulla sinistra, crossa basso per Barella e questi sullo slancio dopo essersi liberato di Ostigard e Natan, batte Meret per lo 0-2. All’84’ il terzo gol nerazzurro: Cuadrado completamente libero sulla destra crossa in mezzo e Thuram da due passi realizza.. I partenopei hanno disputato una buona partita e non meritavano un passivo così pesante. Tra i migliori del match si deve segnalare la prestazione di Sommer, autore di due/tre parate decisive, Barella un calciatore presente in ogni zona del campo e Politano del Napoli, in possesso di una grande corsa, che ha colpito una traversa. Ma è tutta l’Inter nel suo complesso che gioca ormai a memoria con un centrocampo di grande valore che impone il suo gioco agli avversari.
Sassuolo–Roma 1-2 . I neroverdi di Dionisi partono ordinati ma è la Roma a fare la partita. Consigli per ben due volte riesce ad opporsi a Dybala, poi al 26’ gli emiliani inaspettatamente vanno in vantaggio: il tiro sbagliato di Berardi diventa un assist per Matheus Enrique, che sul secondo palo, appoggia facile in rete. Al 62’ Boloca entra con il piede a martello sullo stinco di Paredes e viene giustamente espulso. Mourinho opera alcuni cambi e nel giro di sei minuti ribalta la partita. il rigore lo ottiene Kristensen, steso da Erlic, e Dybala lo trasforma al 76'. Kristensen, subentrato nell'intervallo con Azmoun, è l'uomo della vittoria: all'83' un suo tiro senza pretese è reso imparabile dalla deviazione di Tressoldi che beffa Consigli. Il Sassuolo è stato sfortunato negli episodi, ma la vittoria della Roma è legittima. - Nel dopopartita Mourinho conferma la sua caratteristica di originale personaggio mediatico, dal momento che ha voluto rispondere solo in portoghese alle domande di stampa e tv.
ll Torino batte l’Atalanta per 3-0 all'Olimpico-Grande Torino.Il primo tempo è combattuto e un po’ nervoso (3 ammoniti) I granata si portano in vantaggio al 22’. L’azione si sviluppa sulla sinistra, Vlasic mette in mezzo per l’attaccante granata il quale a due passi dalla porta si gira e batte Musso. L’Atalanta sfiora il pari con De Ketelaere. Nella ripresa i nerazzurri provano a costruire il gioco ma è il Torino che raddoppia.. A seguito di un contatto tra Scalvini e Buongiorno in area al 54' viene concesso agli uomini di Juric un calcio di rigore, dopo un consulto al Var,. A batterlo dal dischetto si presenta Sanabria, che batte Musso. l’Atalanta si lancia in attacco ma non riesce a trovare il gol che aprirebbe la gara. In pieno recupero è ancora il Toro a realizzare: da una incursione di Vlasic che riesce a trovare Zapata. Questi stoppa la palla in area e di destro supera ancora Musso per il 3-0 finale. Zapata è stato il grande protagonista della serata. Ha vinto ogni singolo duello contro gli avversari, è riuscito ad alzare il baricentro del Torino, ha dialogato con i compagni e segnato due reti. E’ stato il modo migliore per farsi rimpiangere dalla sua ex squadra.
Nelle altre partite della 14a giornata di Serie A: finisce in parità la gara tra Genoa e Empoli. Pari a Lecce con il Bologna che difende il gol di vantaggio, poi al 97 l’arbitro fischia un calcio di rigore per il Lecce guadagnato dal portiere Falcone, in attacco alla ricerca del gol del pareggio. Rigore realizzato da Piccoli al 100′. Fiorentina travolgente al Franchi per 3-0 contro la Salernitana. In vantaggio già dopo sei minuti con il rigore trasformato da Beltran, la Fiorentina annienta gli avversari con l’eccellente raddoppio di Sottil con un tiro a giro al diciottesimo. Bonaventura al 56esimo da pochi realizza il definitivo 3-0. E’ un 3-3 spettacolo la gara tra Udinese e Verona. I padroni di casa, si erano portati in vantaggio sul 2-0 dopo mezzora con i gol segnati da Kabasele e di Lucca. Il rigore trasformato da Djuric prima dell’intervallo riapre la partita e nella ripresa arriva il pareggio del Verona con un gol bellissimo di Ngonge. Lucca porta nuovamente in vantaggio i friulani ma Thomas Henry trova la forza di pareggiare all’ultimo secondo del match.
Di seguito i risultati della 14^ giornata del campionato di Serie A:
MONZA-JUVENTUS 1-2 GENOA-EMPOLI 1-1 NAPOLI-INTER 0-3 TORINO-ATALANTA 3-0
LAZIO-CAGLIARI 1-0 MILAN-FROSINONE 3-1 LECCE-BOLOGNA 1-1
FIORENTINA-SALERNITANA 3-0 UDINESE-VERONA 3-3 SASSUOLO-ROMA 1-2
La tredicesima giornata di Serie A si è aperta con la vittoria in rimonta all’Arechi della Salernitana sulla Lazio. Gli ospiti passano in vantaggio al 41’: Gyomber dopo essersi fatto scavalcare dal pallone trattiene in area Immobile e provoca il rigore. E’ lo stesso Ciro che lo realizza con un destro a incrociare spiazzando Costil. La squadra di Inzaghi reagisce nella ripresa e al 55′ trova il pareggio. Kastanos allarga sulla destra per Mazzocchi che crossa e Candreva colpisce con una torsione di testa. Provedel respinge non in modo perfetto e Kastanos è lesto a ribadire la palla in rete. A decidere la sfida è il classico gol dell’ex. Candreva realizza il gol decisivo al 66′ ed è un eurogol. Punizione dai trenta metri, Kastanos di tacco tocca per Candreva che dopo essersi sistemato la sfera, fa partire un bolide centrale ma potentissimo che trafigge Provedel. La palla cambia direzione e prende una traiettoria che spiazza il suo portiere, che dimostra di essere in una di quelle giornate no. Da parte della Salernitana è un uno-due micidiale perchè in undici minuti è riuscita nell’intento di ribaltare il match La Salernitana ritorna a sorridere perché i tre punti le mancavano dal 27 maggio 2022 dalla sfida con l’Udinese.
A Bergamo il Napoli si impone per 2-1 contro l’Atalanta. Comincia con una vittoria la seconda avventura di Walter Mazzarri al Napoli che recentemente ha sostituito il francese Garcia. Il Napoli inizia bene l’incontro, fronteggia l’Atalanta e riparte in contropiede. Al 34′ Rahmani di testa batte Carnesecchi, ma il Var annulla la rete perché il difensore del Napoli è in posizione di fuorigioco sul cross di Raspadori. La più brutta notizia della serata si ha al 36′ quando Olivera si fa male da solo al ginocchio. L’uruguaiano esce in barella e in lacrime con le mani sul volto. La rete del vantaggio arriva poco dopo al 44′ con Kvaratskhelia che realizza di testa su cross di Di Lorenzo e batte Carnesecchi. Nel secondo tempo si assiste ad un’Atalanta molto più determinata che pareggia al 53′:su cross di Hateboer, Lookman di testa batte Gollini per l’1-1. Al 65′ c’è il ritorno in campo di Osimhen, a diverse giornate dall’infortunio e il bomber contribuisce immediatamente alla vittoria della sua squadra. Al 79′ c’è un rinvio sbagliato di Carnesecchi, la palla arriva ad Osimhen che in spaccata serve Elmas che tutto solo realizza. La squadra campione d’Italia riparte con una vittoria sofferta ma cinica e ottiene il vantaggio, proprio nel momento di maggior pressione dell’Atalanta.
Il Milan ritrova il successo e batte la Fiorentina per 1-0. I rossoneri vanno a rete nel recupero del primo tempo: Parisi colpisce in area Hernandez ed è calcio di rigore, dal dischetto lo stesso francese tira e spiazza Carnesecchi. Nella ripresa i viola spingono alla ricerca del pari ma i suoi attaccanti sono privi di precisione. Al 75′ i rossoneri hanno la grande occasione con Theo Hernandez che serve Jovic in area, ma l’attaccante tutto solo davanti a Terracciano non gli riesce meglio che tirargli addosso. Al minuto 83’ Pioli toglie Jovic ed inserisce Camarda, 15 anni ed 8 mesi, e questi diventa il più giovane calciatore nella storia della Serie A. Il baby calciatore purtroppo ha pochissimo spazio per mettersi in mostra, perché negli ultimi minuti la Fiorentina esercita un pressante forcing alla ricerca del pareggio. Ma è significativo il fatto che a volte può rendere più un giovanissimo di un supposto campione. Al 96′ i viola vanno molto vicino al gol su una conclusione da distanza ravvicinata di Mandragora, ma Maignan è strepitoso nel suo tentativo e riesce respingere di faccia sulla linea di porta. A volte serve anche la buona sorte per vincere le partite. Per Pioli si tratta di un successo preziosissimo, in attesa della decisiva sfida di martedì contro il Borussia Dortmund.
Il confronto di vertice Juventus-Inter finisce 1-1. al termine di una partita intensa nel primo tempo e di pochi sussulti nella ripresa. All’Allianz Stadium al 27′ del primo tempo passa la Juve: Chiesa dopo aver ricevuto il passaggio da Vlahovich rimette il pallone in mezzo e il serbo che segue l’azione conclude di piatto in rete. Il vantaggio dura molto poco perché soltanto sei minuti dopo al 33′ ci pensa l’affiatata coppia nerazzurra Thuram-Lautaro a rimettere tutto in equilibrio: Il francese se ne va sulla fascia, dribbla Bremer e crossa per Martinez che è abile ad anticipare Gatti e di destro batte Szczesny. Nel corso della gara l’Inter dimostra di pressare maggiormente i bianconeri, ma la fase difensiva della Juve si conferma molto efficace. Nel secondo tempo prevale la voglia di non rischiare. ed entrambe le squadre dimostrano di accontentarsi del pareggio. Lautaro è sempre più simbolo della sua squadra e lo dimostrano i dati: con quello alla Juve sono 13 gol realizzati in 13 partite di campionato e nell’anno solare 2023 sono 27 reti in Serie A. Thuram il suo partner nell’attacco nell’Inter, arrivato solo questa estate. si è integrato in fretta, è ormai arrivato a sei assist e dimostra di essere sempre più pedina fondamentale nella formazione milanese. Tra i due attaccanti nerazzurri c’è perfetta sintonia di affiatamento e di gioco e ne beneficia tutta la squadra.
All’Olimpico la Roma sconfigge l’Udinese per 3-1. ll primo tempo è di grande sofferenza per i friulani che hanno difficoltà a contenere il forcing dei giallorossi. I padroni di casa passano in vantaggio al 20′: Dybala batte un calcio di punizione e il difensore Mancini con un grande colpo di testa realizza. Nella ripresa i friulani esercitano una forte pressione e il pareggio arriva al 57: il cross di Payero trova sul secondo palo Thauvin, che insacca di testa. Proprio quando l’Udinese sta per prendere il sopravvento sull’avversario, ecco che si sviluppa un contropiede perfetto sull’asse Bove-Lukaku. Il belga con un perfetto assist serve l’accorrente Dybala, che all’80’ trafigge il portiere Silvestri. A chiudere la partita è una ripartenza micidiale della Roma: Lukaku passa a Bove che è bravo a ritornare la sfera a Stephan El Shaaraw e questi con un gran tiro a giro, sigilla il risultato finale.
Partita spettacolare con sette reti totali al Castellani, con il Sassuolo che torna al successo grazie al rocambolesco 4-3 sul campo dell’Empoli. Il gol partita in pieno recupero è realizzato da Berardi, che già prima aveva trasformato un rigore. Per gli emiliani a segno anche Pinamonti ed Henrique. I gol di Caputo Fazzini e Kovalenko non evitano la sconfitta ai toscani. Sale in classifica il Frosinone grazie al 2-1 stavolta ai danni del Genoa, Suolè porta in vantaggio i padroni di casa, Malinovskyi pareggia ma decide Monterisi nel finale della partita. Nei posticipi del lunedì partita ricca di gol a Verona con il Lecce che si porta per due volte in vantaggio, ma la squadra di Baroni riesce a raggiungere il pari. 1-1 tra Cagliari e Monza: con padroni di casa avanti con Dossena e la replica brianzola con Maric. Nell’ultimo match il Bologna batte il Torino e si porta in piena zona Europa.
Questi i risultati della 13^ giornata del campionato di Serie A:
SALERNITANA-LAZIO 2-1 ATALANTA-NAPOLI 1-2 MILAN-FIORENTINA 1-0
CAGLIARI-MONZA 1-1 JUVENTUS-INTER 1-1 VERONA-LECCE 2-2
EMPOLI-SASSUOLO 3-4 FROSINONE-GENOA 2-1 ROMA-UDINESE 3-1
BOLOGNA-TORINO 2-0
La dodicesima giornata di Serie A si apre al Mapei Stadium con un divertente pareggio 2-2 tra Sassuolo e Salernitana. E' stata una partita dai due volti con gli ospiti che, si aggiudicano grazie al pressing alto, la prima frazione di gioco. Nella ripresa Dionisi fa alcuni cambi e raggiunge il meritato pareggio che può stare stretto agli emiliani. Al contrario i campani allenati da Pippo Inzaghi dimostrano un evidente calo fisico e mantengono il pareggio grazie al portiere Ochoa, protagonista di una serie di parate spettacolari. La Salernitana va in vantaggio di due reti grazie a Ikwuemesi (5') e Dia, ma Thorstvedt tra la fine del primo tempo (36') e l'inizio ripresa (52') realizza la doppietta che evita il ko agli uomini di Dionisi. Ochoa è stato senza dubbio un portiere determinante, che ha dimostrato in diverse occasioni le sue doti acrobatiche. Sfuma la prima vittoria per la formazione di Pippo Inzaghi, che si porta a 5 punti. I neroverdi, invece, salgono in posizione più tranquilla, a quota 12.
La Juventus supera 2-1 il Cagliari in casa propria, all'Allianz Stadium. Il primo tempo è giocato a ritmi piacevoli senza esserci nessuna vera occasione da gol. Il match si accende al 60' con la squadra di Allegri che sblocca per prima il risultato. Bremer è abile a sfruttare una palla inattiva e realizza con un grande colpo di testa sul palo opposto dove non può arrivare Scuffet. Dieci minuti più tardi arriva il raddoppio: a seguito di un corner dalla destra di Kostic, Rugani è pronto, prima a colpire la traversa e poi a ribadire con il petto in rete. La gara sembra chiusa ma il Cagliari ritorna in partita e la riapre al 75': sul corner di Jankto, Dossena si innalza e di testa realizza per il 2-1. Lo stesso difensore centrale del Cagliari con lo stesso sistema sfiora il pareggio più tardi, ma Szczesny e il palo gli negano la gioia del gol. Con questa vittoria, la formazione di Massimiliano Allegri è sempre più concentrata nella corsa scudetto ed ha il grosso vantaggio di lavorare tutta la settimana per questo obiettivo.
Lecce- Milan 2-2. I rossoneri in vantaggio di due reti, si fanno rimontare dai salentini. Pioli, dopo soli 9' perde Leao, che è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare. Gara dai due volti quella del Via del Mare, con i rossoneri padroni del campo nel primo tempo e i salentini protagonisti nel secondo. Al 28 è Giroud a sbloccare il match con un colpo di petto su cross teso di Theo Hernandez. Passano 7' e Reijnders realizza al termine di una grande azione. Al 38' l'olandese potrebbe raddoppiare, ma colpisce il palo. Prima della fine del primo tempo, Maignan compie una grande parata su Banda. Nella ripresa il Milan controlla al meglio la partita e va vicino al terzo gol in un paio d'occasioni, ma poi accade l'imprevedibile. Al 66' il neo-entrato Sansone accorcia di testa, poi al 70' lo stesso attaccante serve l'assist a Banda che realizza, L'ex Bologna in grande forma, colpisce anche un clamoroso palo all'84'. Al 94' Giroud protesta e viene espulso dall'arbitro Abisso. Al 96' Piccoli si gira e calcia improvvisamente dalla distanza beffando Maignan sul primo palo. Sarebbe il 3-2 del Lecce ma il Var richiama l'arbitro e la rete viene annullata per un pestone su Thiaw dello stesso attaccante giallorosso.
Al Maradona, l'Empoli batte il Napoli 1 a 0. Garcia mette in campo la sua squadra con un ampio turnover dopo le fatiche di Champions. I Partenopei iniziano bene nel primo tempo, creano parecchie occasioni per segnare, grazie alle incursioni sulle fasce di Elmas e Politano, ma non riescono a passare. Il Napoli rientra nello spogliatoio sullo 0-0 dimostrandosi poco incisivo. Nel secondo tempo neanche l'ingresso di Kvaratskhelia (inizialmente tenuto a riposo) riesce ad abbattere il muro alzato dalla difesa toscana e e da un super Berisha. Pur dominando sul piano del possesso e delle conclusioni, i campioni d'Italia non dimostrano di avere quella lucidità necessaria sotto porta. Il portiere dei toscani è super al 79' sul potente sinistro di Kvaratskhelia e soprattutto all'89' ancora su Kvara. Con il passare dei minuti la squadra di Andreazzoli inizia a spingersi in avanti e a diventare pericolosa. Quando il match sta per volgere al termine, in pieno recupero al 91', arriva la doccia gelata al "Maradona": gran discesa di Ebuehi sulla destra, palla all'indietro per Kovalenko che si inventa una conclusione stupenda, che beffa Gollini. Il Napoli va alla sosta travolto dai fischi del "Maradona" con Garcia ad un passo dall'esonero.
Dopo tre sconfitte consecutive torna alla vittoria la Fiorentina che batte 2-1 il Bologna al Franchi al termine di una partita intensissima. Parte meglio la Fiorentina, che pressa alto e attacca nella metà campo avversaria. I toscani passano in vantaggio al 17’ con Bonaventura che realizza un gol capolavoro. Il centrocampista pescato da Nzola in area, si gira su sé stesso e infila il pallone sotto l'incrocio. Il Bologna ha una grandissima reazione e pareggia il risultato con Zirkzee al 33’ minuto su calcio di rigore dopo un check al var. Nel finale di primo tempo c'è anche un goal annullato agli uomini di Thiago Motta ad Orsolini per fuorigioco. Nel secondo tempo i viola segnano subito con Nico Gonzalez su calcio di rigore, per una ingenuità di Kristiansens che trattiene un avversario in area di rigore. il Bologna non si da per vinto, va alla ricerca del pareggio ma inutilmente. La Fiorentina ha una ulteriore conferma del valore di Bonaventura, calciatore di esperienza e qualità, soprattutto quando è supportato da una condizione fisica ottimale.
L’Inter batte il Frosinone 2 a 0 a San Siro. La squadra di Di Francesco gioca bene ed è ben disposta in campo. I nerazzurri trovano difficoltà nel passare in vantaggio e hanno bisogno al 46', di un'autentica magia di Dimarco, che dopo aver visto Turati fuori dai pali, lo sorprende con un pallonetto perfetto da centrocampo (circa 56 metri). E' probabilmente il gol più bello del campionato fino a questo momento. A inizio ripresa arriva il raddoppio dell’inter: Thuram entra in area, dribbla Marchizza e poi viene steso da Monterisi. L'arbitro Dionisi non ha dubbi e indica il dischetto. Calhanoglu spiazza Turati e si conferma infallibile come rigorista. Il Frosinone non si arrende e colpisce un palo con Cheddira a dimostrazione di essere una squadra di carattere. L' eurogol di Federico Dimarco è un gesto tecnico di alta scuola e vale da solo il prezzo del biglietto. L'esterno sinistro dell'Inter, un prodotto del florido vivaio nerazzurro è ormai considerato uno dei top d'Europa nel suo ruolo. Deve essere un esempio per i tanti giovani che crescono in Italia, le capacità prima o poi vengono fuori-
Roma e Lazio pareggiano 0 a 0 nel derby capitolino. E' stata una brutta partita che ha regalato poche emozioni agli spettatori, caratterizzata da falli che hanno interessato entrambe le squadre. Nella prima frazione di gioco, le emozioni più forti: Luis Alberto colpisce la traversa, poi c'è un gol annullato a Cristante. Le squadre si sono praticamente annullate a vicenda, dando l’impressione di non voler rischiare e di preferire il pareggio piuttosto che rischiare la sconfitta.
Gli spettatori a fine match non hanno gradito l'atteggiamento rinunciatario di entrambe le squadre.
il Genoa batte un Verona sempre più in crisi, che dopo le due vittorie consecutive nelle prime giornate non è più riuscita a ripetersi. Per questa ragione la panchina del tecnico scaligero Baroni vacilla sempre più.
Questi i risultati della 12^ giornata di calcio di Serie A
SASSUOLO-SALERNITANA 2-2 GENOA-VERONA 1-0 LECCE-MILAN 2-2
JUVENTUS-CAGLIARI 2-1 MONZA-TORINO 1-1 NAPOLI-EMPOLI 0-1
FIORENTINA-BOLOGNA 2-1 UDINESE-ATALANTA 1-1 LAZIO-ROMA 0-0
INTER-FROSINONE 2-0
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