L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Politics (380)

    Carlotta Caldonazzo

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August 10, 2023

Da una quindicina d'anni a questa parte, alla cittadinanza italiana, ai turisti e soprattutto alla popolazione capitolina, è impedito passeggiare liberamente in Piazza Montecitorio e Piazza Colonna. Motivo di questo impedimento fisico? Transenne di ferro, anzi: orride strutture di ferro amovibili e vasi dozzinali di cemento divenuti contenitori di cicche di sigarette e lattine che oltre ad impedire a cittadini e turisti di passeggiare su suolo pubblico, cozzano tremendamente con la fastosità circostante. Un ripugnante quanto squallido abuso di potere ulteriore, venne messo in atto col governicchio messo in piedi sempre da Napolitano, uno dei tanti di allora; mi riferisco a quello compreso tra Monti e Renzi. Si disse che piazzare ostacoli fisici sarebbe stata una misura per contenere atti violenti come quella specie di sparatoria del 28 Aprile 2013 sulla quale - in certi ambienti - si avanzano sospetti sulle dinamiche e sul movente e che la vera motivazione dell'escalation di tensione si diceva fosse dovuta al fatto che "I POLITICI TIRANO TROPPO LA CORDA" come riportava il virgolettato de "Il fatto quotidiano". Elucubrazioni complottiste a parte, oggi, 2023, un pezzo del centro di Roma non può essere gustato a piedi e nemmeno con altri mezzi perché è stato relegato ad uso esclusivo dei parlamentari non eletti dal popolo ma dalle segreterie di partito: esattamente quelli che a seguito della chiusura dell'Ospedale San Giacomo di via Ripetta si sono fatti costruire una sala di rianimazione all'interno di Montecitorio, tanto per capirci o, se preferite, quelli che con meno di dieci euro s'ingozzano di prelibatezze nella splendida cornice del prestigioso ristorante “buvette” presso cui nessun plebeo è ammesso.

Nella città dell'immondizia a cielo aperto e del meretricio con le chiappe al sole, va bene anche questo...

August 07, 2023

Sulla luna non siamo mai andati, cioè gli amerikani non sono mai andati; la terra non è tonda (così come il quadro di Leporello); Barbra Streisand non è mai stata bella; Guccini è un grande cantante. Verità e menzogne che odorano o puzzano di verità che non sono platonicamente opinioni ma appunto essenze e per ciò stesso innate in quanto ben altra cosa dalle “cose del mondo” sensibile. E innate sono le colpe dei fascisti venute al mondo con loro stessi che com’è noto non hanno storia, innate quelle dei fascisti storici (che pur una ragion d’essere l’ebbero, tra crisi dello Stato liberale e misero fallimento dei socialismi), innate quelle dei neo-fascisti che tentarono di buttar giù uno Stato disarmato, con l’aiutino (“Mara un aiutino”) dei servizi segreti, di pochi militari e di una o più logge massoniche. Non ce la fecero. Guai ai vinti.

 

C’è una barzelletta che gira sui fascisti. La riassumo. Un domatore salva un bambino, in un circo, da morte sicura perché un leone sta per sbranarlo. Il giorno dopo si scopre che il domatore è “fascista” e allora tutti si schierano dalla parte del povero leone che quel disgraziato domatore voleva far morire di fame… Francesco Cossiga, cattolico e liberale, indicò per la strage di Bologna una pista palestinese, vari altri intellettuali e giornalisti di sinistra (oggi sulle pagine dei giornali) avanzano dubbi sulle certezze delle sentenze e sulla colpevolezza di Fioravanti, Mambro e Ciavardini. Se ne può discutere, se ne discusse. Quando Marcello de Angelis dirigeva “Area”, quel mensile pubblicò servizi e speciali “revisionando” gli esiti del processo, dubitando dunque della reale colpevolezza dei colpevoli. Perfino in quel caso se ne poteva discutere.

 

Ma oggi che il “fascismo” è di nuovo al potere (e la sinistra, di Schlein e Conte, è ancora più incapace), oggi che Carlo Ginzburg urla la sua preoccupazione sugli inganni della destra e sulla forza psicologica che essa mette in campo per imbrigliare e imbrogliare il povero elettorato, che de Angelis ripeta quel che ha sempre detto e che (da cittadino) avanzi dubbi sugli esiti processuali di quella dannatissima storia, oggi no!, oggi è tutto dannatamente pericoloso. Gli è che bisogna lottare con ogni energia per annullare il falso ordine democratico (la democrazia val sempre bene per noi non per gli altri) sul quale basa il proprio potere questa destra fascista o questo fascismo di destra.

Strano paese il nostro. Cattolico, campanilista e tradizionalista ma proprio non va l’idea di voler negare il progresso per affidarsi alla conservazione, a Panfilo Gentile, a Giovanni Gentile, a Giuseppe Prezzolini. E guai se hai il potere per scrivere finanche due righe. Prezzolini disse che l’Italia era un’invenzione letteraria ma se tornasse si rimangerebbe ogni parola perché la letteratura è morta e “quelle” invenzioni sono state derubricate a noie…

 

Per gentile concessione  delle “Jene sicule”

August 05, 2023

August 03, 2023

July 31, 2023

July 24, 2023

July 21, 2023

La presenza militare statunitense in Italia ebbe inizio nel 1943 con l’invasione del paese, alleato della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, e la sua liberazione dal nazifascismo; divenne in seguito permanente dal 1951 a seguito della sottoscrizione di un accordo di collaborazione militare.

Quante basi militari NATO e americane ci sono in Italia?

Le basi presenti sul Nostro territorio sono circa 120, sono dislocate sul nostro territorio nazionale, di quanti soldati parliamo e a chi spettano le decisioni al loro interno.

Si sospetta, però, che siano in totale 140, 20 sarebbero coperte da segreto.

Il nostro Paese ospita 13.000 soldati americani.

L’Italia è un membro dell’alleanza Atlantica, pertanto risulta molto complicato dividere le basi Nato dalle basi Usa, da basi italiane, dove operano anche militari della Nato.

Gli Stati Uniti sono chiaramente i leader dell’Alleanza Atlantica.

Sono 4 i maggiori centri Nato in Italia; il centro di ricerche Nato della Spezia, 

l defense college di Roma, Il Comando Nato di Napoli e infine la base Navale di Taranto.

 Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) italiano, che ha sede a Roma, nel quartiere di Centocelle: si tratta di un organismo alle dirette dipendenze del capo di stato maggiore della difesa che esercita la pianificazione, il coordinamento e la direzione delle operazioni militari delle forze armate italiane, soprattutto in relazione alle attività Nato. 

Non tutte hanno una funzione operativa, alcune si occupano di intelligence, di formazione ed hanno funzioni di logistica.

Solbiate Olona, in provincia di Varese in Lombardia: qui ha sede il Nato Rapid deployable corps (il Corpo di armata di reazione rapida), un contingente multinazionale pronto ad entrare rapidamente in azione dove ce ne fosse bisogno.

L’Italia fornisce il 75 per cento del personale, mentre il rimanente 25 per cento è costituito da militari provenienti da altre nazioni.

Esistono poi centri di telecomunicazioni, centri di rifornimento, poligoni di tiro, etc ..

In caso di guerra tutte queste installazioni fungerebbero da basi Nato, è chiaro.

Alcune di queste basi naturalmente sono segrete, altre sono molto piccole, anche se molto importanti strategicamente.

Nel Nostro paese si trovano circa 13.000 militari statunitensi, come potete osservare nella cartina in basso.

Lo Stato italiano paga ogni anno il trentasette per cento dei costi delle basi (Aviano, La Maddalena, Sigonella e altre) e delle truppe americane di stanza nel nostro paese: risulta dai documenti ufficiali di bilancio delle forze armate Usa, del Dipartimento della difesa e del Congresso (il Parlamento) degli Stati Uniti.

La base aerea più grande (per superficie) d’Europa è l’aeroporto di Amendola, in Puglia.

La comunità militare americana (soldati più famiglie) in Italia è concentrata per la maggior parte nelle basi di Aviano e Vicenza.

Base di Aviano (Friuli): aeronautica USA, con presenza di armi atomiche. 

Base di Ghedi (Lombardia): tecnicamente italiana, ma con forte presidio americano in quanto ospita delle armi atomiche. 

Base di Camp Ederle (Veneto): esercito USA. 

Base di Camp Darby (Toscana): esercito USA (anche se tecnicamente italiana).

In Sicilia si contano ben 16 basi Nato.

Famosa la base militare americana di Sigonella, nella piana di Catania, a due passi da Lentini.

E’ una delle basi aeree della Nato più importanti per la sua posizione e gli equipaggiamenti custoditi. Da Sigonella partono le missioni di ricognizione aerea dei cinque droni Global Hawk, usati anche per la guerra in Ucraina.

A Sigonella ha sede lAlliance ground surveillance (la Sorveglianza al suolo dell’alleanza) della Nato che permette di monitorare in tempo reale con determinati strumenti (tra cui i droni Global Hawk) la situazione in terra, mare e cielo. 

 

 

 per gentile concessione di Giornalesera.com   

 

July 20, 2023

July 16, 2023

July 14, 2023

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