L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.

Politics (380)

    Carlotta Caldonazzo

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June 27, 2023

Sia da quello che ha detto il Presidente Putin chiedendo un minuto di silenzio per i piloti russi morti nell'espletamento del loro dovere, sia dalla ammissione del Capo Wagner Prigozhin (che si dice rammaricato perche i suoi uomini hanno fatto fuoco contro l'Aviazione), si evince che il bilancio di sangue contenuto ma pur sempre costituito da vittime, della rivolta armata e tentato golpe del 24 giugno 2023, potrebbe essere il seguente:

* 6 elicotteri e 1 aereo russi abbattuti dalla colonna Wagner in rivolta, in marcia verso Mosca;

* 1 camion del convoglio Wagner/ incolonnato sulla autostrada M-4 che da Rostov sul Don conduce a Mosca, colpito e distrutto presso Voronezh;

Non si conosce il numero esatto di vittime Russe fra i piloti della Aviazione russa e dei soldati mercenari della Wagner colpiti in autostrada dal fuoco delle forze lealiste russe.

La città di Mosca attendeva la colonna Wagner in assetto di difesa e antiterrorismo, con luoghi aperti al pubblico già evacuati, posti di blocco allestiti in punti chiave delle strade e cecchini a difesa dei punti sensibili, soprattutto istituzionali.

Per quanto sembra impossibile e per quanto molti pensino si sia trattato di un bluff, a giudicare dalle reazioni di tanti personaggi istituzionali e non della Federazione russa, la crisi che si è fortunatamente chiusa senza una guerra civile fratricida, avrebbe potuto avere conseguenze devastanti dal punto di vista geopolitico e strategico, anche per la UE e il resto del mondo.

La gradualità con cui hanno agito i vertici russi che hanno usato la forza in punta di piedi - garantendo al contempo un ripensamento per le poche migliaia di soldati PMC Wagner che hanno aderito alla insurrezione armata (molto meno della metà dei membri aderenti  alla Wagner a quanto pare) - ha consentito quella soluzione politica e di mediazione che ha evitato un bagno di sangue tragico ma che era una possibilità reale, a tutto vantaggio non solo del Governo di Kiev in carica, ma soprattutto di certe forze atlantiste molto lontane da una visione di soluzione pacifica e diplomatica del conflitto in corso nel Donbass ucraino.

June 26, 2023

June 24, 2023

Mentre Mosca con le Forze speciali e i servizi segreti e di polizia si prepara a una durissima battaglia, non si può non evocare lo scenario più amaro ma possibile e che si aggiunge come terza ipotesi alle due già espresse da me nella concitata giornata del 24 giugno 2023.

Qualcuno potrebbe essere venuto a patti con il leader della PMC Wagner o addirittura averlo comprato, allettandolo con la promessa di ruoli politici di vertice o con il miraggio più o meno concreto di tanti Zeri.

Il capo della Wagner potrebbe così aver orchestrato una colossale messinscena con gli Ucraini o con il benestare o favore degli Americani o della stessa NATO.

Se ciò fosse vero, sarebbe inconcepibile dopo decine di migliaia di morti del suo gruppo paramilitare, che hanno dato la vita combattendo per la Russia e il Donbass.

Questa e' una variante della opzione 2) da me ipotizzata.

Ma siccome lanciare accuse e sospettare richiede prove, l'unica cosa che posso dire e' che affermare che il Donbass civile non veniva bombardato dagli Ucraini sin dal 2014, come ha affermato in queste ore il Capo della Wagner, e' una cosa destituita di fondamento (la stessa RAI faceva servizi in proposito) e dunque queste parole e gli eventi delle ultime ore gettano una lunga ombra sui Comandanti della Wagner che hanno partecipato a questa rivolta, soprattutto sul suo leader Prigozhin.

 

In ogni caso le prossime ore si preannunciano cruciali non sono per il conflitto fra Ucraina e Russia, ma per la stessa sopravvivenza dell'ordine Costituzionale Russo e del suo attuale Esecutivo.

L'esito di una defenestrazione dell'attuale Presidente russo e del suo Esecutivo e' tanto più probabile o improbabile a seconda di cosa faranno l'Esercito regolare e le forze federale, cioè in ragione della opposizione o meno al golpe.

Un Presidente fantoccio filo NATO e a favore della politica estera americana e' l'obiettivo di certe forze atlantiste, che così riuscirebbero dopo la Ucraina ad annientare la visione sociale ed economica del mondo propria della Russia, differente rispetto a quella che si sta consolidando a Ovest.

Riuscirebbero cioè così a implementare modelli di vita sociale ed economica che già stanni attecchendo in Occidente.

Una situazione fuori controllo, di contro,  potrebbe portare in extremis al vertice di Mosca anche un falco  e non un moderato come Putin.

A quel punto, ogni scenario sarebbe possibile

La Federazione Russa e' una potenza nucleare e alle strette, userebbe ogni arma e risorsa in suo possesso per ripristinare il controllo

June 20, 2023

La missione africana, dove il Sudafrica sta giocando un ruolo speciale, riflette chiaramente l'interesse delle nazioni BRICS nel trovare una soluzione alla crisi tra Occidente e Russia. 

"[Il presidente sudafricano] Cyril Ramaphosa sta espandendo il fronte per la promozione della pace. La missione africana, nella quale il Sudafrica sta svolgendo un ruolo speciale, riflette chiaramente l'interesse delle nazioni BRICS nel trovare una soluzione alla crisi tra Occidente e Russia. Brasile, Indonesia , Turchia, Cina, così come la Città del Vaticano sperano nella più rapida risoluzione del conflitto ucraino e tutte stanno dando il proprio contributo, ognuna a suo modo e nei propri interessi nazionali, alla costituzione di un nuovo ordine mondiale multipolare ”, ha dichiarato Tiberio Graziani, Presidente di Vision & Global Trends, think tank internazionale. 

Secondo Graziani, la missione africana persegue un obiettivo più significativo. “Insieme all'allargamento di quello che può essere definito un fronte di pace, la visita del presidente sudafricano prima a Kiev e poi a San Pietroburgo è, di fatto, un messaggio all'Occidente. I membri della missione dimostrano che coloro che sono impegnati per la pace non temo sanzioni. Il ricatto con sanzioni in una situazione in cui sempre più paesi insistono sulla risoluzione più rapida del conflitto rischia di diventare un'arma controproducente. Washington e Londra, ma anche Bruxelles, Kiev e Varsavia dovranno cambiare strategia, la NATO lo sa bene. E vedremo se accadrà dopo il vertice [NATO] a Vilnius l'11 luglio", ha aggiunto.

La delegazione, composta dal presidente delle Comore Azali Assoumani, dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, dal presidente del Senegal Macky Sall, dal presidente dello Zambia Hakainde Hichilema, dal primo ministro egiziano Mostafa Madbouly, dall'inviato speciale del presidente della Repubblica del Congo Florent Nsiba e l'inviato del presidente dell'Uganda Ruhakana Rugunda, è arrivata nei giorni scorsi a Kiev in missione per promuovere la pace e, dopo l'incontro con Zelensky, si è diretta a San Pietroburgo per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. I colloqui con la parte russa hanno affrontato tutti gli aspetti chiave della crisi ucraina.

June 20, 2023

June 18, 2023

June 14, 2023

 

June 14, 2023
           VIDEO

Questo è il popolo e la nazione che la UE e gli USA e le forze atlantiste vorrebbero vedere soccombere nella guerra con la UCRAINA.

E la cui identità culturale di tradizione certe forze neonaziste vorrebbero cancellare...

Ciò è stato fatto seminando odio, rancore e risentimento fra il popolo ucraino e russo, in modo scientifico e pianificato da forze e potentati occulti che si muovono dietro le quinte, sobillando e ingannando. 

Giovani e meno giovani soldati ucraini muoiono combattendo valorosamente da oltre un anno contro i Russi, convinti che i Russi siano orchi e persuasi di combattere per la integrità della madrepatria.

E così giovani e meno giovani soldati Russi combattono altrettanto valorosamente, per difendere i confini dalla tenaglia NATO e per garantire sicurezza alle popolazioni del Donbass bombardate e perseguitate dal regime di Kiev sin dal 2014. 

A causa di chi ha voluto l'accerchiamento NATO di Mosca negli ultimi anni e di chi ha voluto questa guerra per procura fra Ucraina e Russia, e a causa di chi ha provocato sin dal 2014 la guerra civile nel Donbass e ha poi tradito gli accordi di Minsk in cui la Federazione russa aveva riposto la ultima speranza, la Ucraina e la sua regione russofona sono terre martoriate, bagnate di sangue e di lacrime. 

Solo uno sforzo diplomatico internazionale che riconosca la verità storica e geopolitica può fermare la guerra fraticida fra uomini e donne, divisi dalla lingua e dalle tradizioni, ma con gli stessi cuori che palpitano per amore o passione, e con le stesse lacrime e gli stessi occhi per i propri figli o genitori o amici. 

Siamo tutti fratelli e sorelle sulla Terra e solo la verità e il suo riconoscimento potrà restituire la pace e la giustizia a tutti noi, e scongiurare un conflitto su vasta scala che rischia di diventare uno scontro nucleare.

June 13, 2023

June 13, 2023

Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati. Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.
Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto (https://www.governo.it/it/articolo/bandiere-mezzasta-sugli-edifici-pubblici-e-lutto-nazionale-la-scomparsa-del-presidente) le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano.
Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università.
Col più cordiale saluto,

il Rettore   


Tomaso Montanari


Professore ordinario di Storia dell'arte moderna
Rettore dell'Università per Stranieri di Siena

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