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Roma - Gli ambientalisti contro la cementificazione di villa Pamphilj

By Virgilio Violo March 29, 2021 2483

Gli ambientalisti, e non solo i romani, protestano per il modo in cui il comune di Roma procede alla cura del verde nei parchi della capitale. A Villa Pamphilj, il più grande di Roma, vero e proprio polmone della città, hanno formato un comitato di nome "Zona Verde". E 'un movimento nato dal bisogno di custodire il territorio, soprattutto quello dei parchi cittadini, fondamentali, come tutti constatano, in tempi di pandemia.

 

La novella associazione è costituita da un nutrito gruppo di volenterosi uniti dal desiderio di ridare l'ossigeno che merita alla città.  "Grazie all'esperienza del 2020, abbiamo capito ancora meglio, come tutto sia con evidenza interconnesso, come l'entropia possa cambiare radicalmente la qualità della vita e come la salute psicofisica dipenda dal rispetto dell'ambiente e dell'ecosistema", dichiara Maria Elena Carosella, tra i coordinatori del gruppo di volenterosi, e ancora: “La creazione di Zona verde nasce dalla consapevolezza e dalla necessità di salvaguardare l'ambiente, il paesaggio, valorizzare il patrimonio arboreo e boschivo, migliorare la qualità dell'aria. Soprattutto dal prenderci cura dei beni comuni. Siamo cittadine e cittadini di Roma e in queste settimane, a partire dal 16 febbraio, abbiamo assistito con problemi ai lavori di riqualificazione di Villa Pamphilj. Con l'aiuto di agronomi, paesaggisti, architetti, giuristi, educatori, abbiamo approfondito e osservato attentamente lo stato dei lavori. Per allargare varie stradine, che sono cresciute di misura, dentro Villa Pamphilj è stato inserito molto cemento, addirittura a ridosso dei tronchi e sono stati buttati gli scarti sulle aiuole o nel sottobosco, accesi fuochi per eliminazione i rifiuti nel cantiere.

I lavori di manutenzione del verde, soprattutto nel 2021, dovrebbero tener conto dell'ecosistema e conciliare gli interessi delle pratiche umane (piccole manutenzioni, emergenze) con quelli della natura che è la vera protagonista dei parchi. "Continua Maria Elena Carosella:" Riqualificazione dovrebbe significare cura e attenzione per il paesaggio, per i beni comuni, nell'interesse della cittadinanza e delle generazioni future, non certo speculazione o incuria. un esempio per tutti: a volte basta cambiare il tracciato di una strada  di pochi metri per salvare un albero che ha impiegato anni per costruire la sua struttura e ci sostiene arricchendoci grazie alla produzione gratuita e costante di ossigeno e bellezza. In primo luogo per la diversa quantità di produzione dell'ossigeno che ci permette di vivere, in secondo luogo per la dimensione delle fronde che portano benefici visibili e invisibili e, visti i problemi climatici attuali, per la profondità delle radici, capaci di trovare acqua lontano dal tronco durante le estati torride delle città. Inoltre "continua:" le specie e le varietà storicamente presenti nei parchi oggi sono introvabili; portare nuovi alberi può significare portare nuovi problemi: introducendo nuove piante, spesso da altri continenti, abbiamo organismi alieni, che distruggono le siepi di bosso come la piralide o le palme come il punteruolo rosso.Il cambiamento climatico non permette di avere garanzie sul futuro: da ora è necessario prediligere lavori di piccola manutenzione alle "grandi opere". Abbattere un grande albero dovrebbe essere considerato un crimine verso l'umanità, perché sottrae alla collettività un patrimonio immenso che sarà difficile ricostruire. La Natura è già stata tanto aggredita e violata negli ultimi secoli. "R improvera al comune di non considerare il parco pubblico una" creatura vivente "che si, può tenere conto delle esigenze di tutti, ma l'ecosistema, che aveva dato forma ad angoli di paradiso, è stato violato e stravolto da scavi diffusi e ingiustificabili, per violenza e mancanza di cura. "realizzazione di spazi comuni all'aperto, possibilmente verdi, dove incontrarsi serenamente, respirando aria pulita, una migliore igiene ambientale anche in prospettiva degli anni a venire, per prevenire, in modo naturale, il ripetersi di quello che stiamo vivendo tutti. "Dichiara sempre la Carosella. " Ora abbiamo un motivo essenziale per difendere gli spazi verdi: c ontinuando a distruggere e saccheggiare la terra anche l'umanità rischia seriamente di estinguersi è i l momento di entrare in azione per il futuro di questo parco e - in prospettiva - del verde di tutta la città e del pianeta che ci ospita. ", conclude.

Zona Verde Villa Pamphilj

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Last modified on Monday, 29 March 2021 18:35
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