L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.


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Kaleidoscope (1291)

Free Lance International Press

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July 07, 2023

Elena Basile, ex diplomatica italiana, già ambasciatrice in Svezia e Belgio, ha iniziato una collaborazione con il Fatto Quotidiano. Prima con lo pseudonimo Ipazia (come ha ammesso lei stessa attraverso i suoi social) e poi firmando le sue analisi direttamente. Nei suoi articoli ha mantenuto una posizione approfondita, ragionata, critica rispetto al suicidio che l'Europa ha compiuto nel seguire gli Stati Uniti nel conflitto alla Russia attraverso l’Ucraina. Sempre con estrema moderazione nelle sue argomentazioni, ma con il torto, tuttavia, di uscire da quel tracciato imposto dalla propaganda bellica ufficiale della Nato. 

In Italia, semplicemente, da quel tracciato non si può uscire e così da ieri contro Elena Basile è iniziata una vera e propria caccia alle streghe da parte del fondamentalismo atlantista più estremo e pericoloso. A lei va la solidarietà totale della redazione de l'AntiDiplomatico ed un invito a proseguire nel suo egregio lavoro di informazione.

Del resto, come sottolinea a l'AD l'ex Ambasciatore a Teheran e Pechino, Alberto Bradanini, la posizione della Basile riprende una corrente sempre più consolidata di pensiero che sta prendendo corpo negli stessi Usa, soprattutto da accademici e pensatori della cosiddetta corrente realista, con capostipite il professor Mearsheimer. 

Di seguito l'intervista rilasciata a l'AntiDiplomatico dall'Ambasciatore Bradanini

Ambasciatore l’ha colpita il livello di attacchi che sta subendo l'ex diplomatica Elena Basile? Che segnale è per la libertà di espressione in Italia?

Reputo che siamo davanti a un ennesimo paradigma di capovolgimento di priorità. È quanto mai agevole sul palcoscenico politico italiano essere assaliti da contorcimenti su argomenti distrattivi, mettendo alla gogna un ex-funzionario diplomatico solo per aver trovato il coraggio di esprimere un pensiero critico e argomentato sul conflitto in corso. Scandalizzarsi perché Elena Basile lo ha fatto quando era ancora in servizio, poi, significa coprirsi le parti pudiche con l’antica foglia di fico. Da che mondo è mondo, il ricorso allo pseudonimo ha consentito a tanti di esprimersi quando le circostanze lo impedivano.

Nel caso in questione, d’altra parte, non pare proprio che questo abbia nuociuto alla cosiddetta politica estera italiana, che del resto è inesistente. Invece di centrare l’analisi sul merito, in un passaggio cruciale che rischia di travolgere l’Europa e il mondo, cercando di ragionare su cause e possibili uscite da questo conflitto - cercando semmai di sfatare l’evidenza che l’Italia, non essendo un paese sovrano, può solo obbedire ma non proporre soluzioni – i cosiddetti politici di professione s’industriano a biasimare il dissenso. Dubito che l’ex-diplomatica in parola sarebbe stata aggredita se avesse espresso riflessioni allineati alla narrativa dominante.

ll senatore Enrico Borghi (Azione-ItaliaViva e membro del Copasir) ha presentato un’interrogazione in commissione Esteri di Palazzo Madama sul caso. Come giudica questa iniziativa?

L’interrogazione del Sen. Enrico Borghi non sorprende. Si può arguire che essa serve di monito e per definire un possibile giro di vite, affinché in analoghe circostanze i diplomatici si tengano lontani dalla tentazione di esprimere un pensiero critico. Il nemico, dunque, non è la guerra, la sopraffazione, le ingiustizie nel mondo, no, il nemico è il libero pensiero, specie in un sistema angosciato dalla libertà d’espressione e dunque dall’arma dell’argomentazione!

Considerando anche la sua esperienza diretta, quanti diplomatici all’interno della Farnesina hanno idee lontane da quelle imposte da Nato e Unione Europea ma hanno timore ad uscire allo scoperto? E che cosa si potrebbe fare perché le voci critiche della Farnesina possano emergere?

Ovunque, le voci critiche sono in minoranza. Ovunque, i più sono allineati, per disinteresse, quieto vivere e conformismo. È così anche alla Farnesina, dove pure non mancano menti illuminate, che tuttavia non sono solite nutrirsi di carne di leone. Onore, dunque, a Elena Basile che, con coraggio e approfondimento, ha osato esprimersi in termini disallineati, ma ragionati, in un passaggio tragico come la guerra in corso. Il suo giudizio, tutt’altro che estremista, è del resto condiviso da un’ampia schiera di analisti e studiosi (occidentali, anzi americani), tra i quali, per citarne alcuni, J. Mearsheimer, J. Sachs, S. Ritter. R. McGovern. H. Schlanger (tutti Usa) e sotto diversi aspetti H. Kissinger, G. Kennan, S. Romano (I), F. Asselineau (F) e J. Baud (CH) e persino W. Burns (quando era ambasciatore Usa a Mosca).

Quanto all’esigenza che il pubblico italiano possa ascoltare voci critiche di diplomatici colti e preparati su temi complessi, essa non è semplice da soddisfare. Tutti i funzionari pubblici sono tenuti a obbedire ai governi in carica, anche contro i loro convincimenti. Per evitare ogni imbarazzo, oltre che per correttezza istituzionale, s’impone dunque anche al pensiero espresso discrezione e accortezza. Una strada potrebbe essere quella di consentire ai diplomatici privi d’incarico, ma con ampia esperienza alle spalle, di tenere pubbliche udienze nelle università italiane, senza impegnare le posizioni del governo beninteso, illustrando anche i diversi, confliggenti punti di vista. Alla luce della tradizione conservatrice della Farnesina, è di tutta evidenza che con questo pensiero si entra nel reparto dei libri di fantascienza. Per tornare al caso in parola, mi pare che i criteri di discrezione e accortezza siano stati da Elena Basile - nei fatti - sostanzialmente rispettati.

 

Da L"Antidiplomatico"

 

 Il soggiorno estivo al mare negli anni ‘20 diventò una consuetudine, andavamo completamente vestiti, con cuffiette e cappellini. Le spiagge ora si riempiono di ombrelloni. Negli anni precedenti   la moda ufficiale proponeva il costume intero con il gonnellino. Mentre per molti anni il costume intero nero fu considerato solo per donne di una certa età, oggi è il più chic tra le più giovani. Lo si nota sulle passerelle dell'alta moda, presso le catene dei grandi magazzini, nei mercatini e nelle boutique.

L' elegante costume nero sarà presente negli anni con i vari modelli: sgambato, spalline sottili, scollo a V e tessuti tecnici. A cominciare degli anni che vanno Dal 1946 al 1960 viene proposto il bikini, fu grande scandalo. Ci vorranno anni prima che questo entri a far parte  dell’abbigliamento comune in spiaggia.

 

Dal ‘61 fino ai nostri giorni fanno comparsa sulle spiagge bikini con ricami, fiori, stampe, tessuti uncinetto, e tutti rigorosamente abbinati a borse a telo da mare……ma il costume nero non si discute, è sempre pronto nel cassetto per poterlo indossare in ogni occasione. Per le donne che amano e indossano solo il bikini dopo gli anni ‘70 c’è la moda Hippy, e il costume allora si stringe, c’è il glamour, lo stile osé, “ Hot “: fanno il loro ingresso il perizoma e il costume brasiliano. Per naturale evoluzione oggi siamo arrivati al costume da bagno che diventa un top abbinato a una gonna e a un pantalone, pronti per un cocktail.

 

Ma le novità non finiscono qui: si crea “il costume adatto al proprio fisico “, reggiseno a fascia per chi ha poco seno, reggiseno a triangolo - adatto a chi ha seno medio importante - , reggiseno con coppa imbottita - adatto a chi vuole sostenere o valorizzare il seno -, e ci si industria anche saper scegliere il  modello di slip: super sgambato, a vita alta per nascondere qualche chiletto in più e  slanciare  la figura, slip a vita   bassa etc…

 

Ma, nonostante le creatività e lo sbizzarrirsi degli stilisti per i vari colori, vediamo sempre le grandi dive del cinema e dello spettacolo scegliere per uno scatto in copertina per un importate rivista il costume nero.  E, si, l' intramontabile costume nero è una garanzia per tutti: per il commercio all’ ingrosso, per i commercianti dei tessuti, per i negozianti e le proprie clienti. Un colore senza tempo, intramontabile, sempre presente negli nostri armadi.

 

 

 

 

                                                                                                   Nadia  Ludovici

 

                                          Maison Pommery

Rivoluzione regionale che dobbiamo, geograficamente, conoscere.

In modo particolare noi appassionati di Vino che spesso visitiamo la Francia e dopo, in veste di comunicatori, ne parliamo.

Dove si trova la Champagne? Ci sono due Côte d’Or? E il Bordeaux in quale Regione si trova? E la Languedoc-Roussillon è sempre la stessa? Che fine hanno fatto l’Alsazia, il Jura, la Savoia, la Côte du Rhone?

Dal 1° gennaio 2016 in Francia c’è stata una vera e propria “rivoluzione geograficaregionale”. Oggi  è costituita da 18 regioni di cui 13 in Francia metropolitana e 5 in Oltremare.

Ecco quelle della Francia metropolitana:

  • Alta Francia (Hauts-de-France) – Capoluogo: Lilla (Lille)
  • Alvernia-Rodano-Alpi (Auvergne-Rhône-Alpes) – Capoluogo: Lione (Lyon)
  • Borgogna-Franca Contea (Bourgogne- Franche-Comté) – Capoluogo: Digione (Dijon) – Sede della regione: Besançon
  • Bretagna (Bretagne) – Capoluogo: Rennes
  • Centro-Valle della Loira (Centre – Val de la Loire) – Capoluogo: Orléans
  • Corsica (Corse) – Capoluogo: Ajaccio (la Corsica è una comunità territoriale e funziona un pò diversamente dalle altre regioni francesi)
  • Grand e Est (Grand-Est) che comprende la Champagne– Capoluogo: Strasburgo (Strasbourg)
  • Isola di Francia (Île-de-France) – Capoluogo: Parigi (Paris)
  • Normandia (Normandie) – Capoluogo: Rouen
  • Nuova Aquitania (Nouvelle-Aquitaine) – Capoluogo: Bordeaux
  • Occitania (Occitanie) – Capoluogo: Tolosa (Toulouse)
  • Paesi della Loira (Pays-de-la-Loire) – Capoluogo: Nantes
  • Provenza-Alpi-Costa Azzurra (Provence – Alpes – Côte d’Azur) – Capoluogo: Marsiglia

Le regioni metropolitane sono a loro volta suddivise in almeno 2 dipartimenti  arrivando in totale a 96.

Tralascio la descrizione dei territori d’Oltremare soffermandomi in particolare sulle zone vitivinicole.

 

La Borgogna-Franca Contea (in francese Bourgogne-Franche-Comté)è il risultato dell’accorpamento  delle precedenti regioni Borgogna (il cui capoluogo era Digione) e Franca Contea (il cui capoluogo era Besançon), Il suo capoluogo è Digione, mentre Besançon è sede del Consiglio Regionale.

È composta da otto dipartimenti: Côte-d'Or (21), Doubs (25), Giura (39), Nièvre (58), Alta Saona (70), Saona e Loira (71), Yonne (89) e Territorio di Belfort (90). Sono inclusi nella regione 152 cantoni e 3 702.

La Côte d'Or non identifica più l’insieme della Côte de Nuit e la Côte de Beaune ma adesso rappresenta un vasto dipartimento che confina con quelli dell'Aube a nord, dell'Alta Marna a nord-est, dell'Alta Saona a est, del Giura a sud-est, della Saona e Loira a sud, della Nièvre a ovest e della Yonne a nord-ovest. Oggi quando si parla di Côte d’Or vitivinicola ci dobbiamo riferire a quattro aree: Côte de Nuit, Cote de Beaune, Chatillon e Haute-Côtes. È rimasto il dipartimento dello Yonne con lo Chablis e i vigneti dell’Auxerrois.

            Le nuove regioni della Francia

L'Alvernia-Rodano-Alpi (in francese Auvergne Rhône-Alpes) è il risultato dell’accorpamento di regioni che oggi sono dipartimenti. Ne fanno parte l’Ain con il Bugey, l’Ardèche, l’Alta Loira (dove nasce il fiume), la foresta di Allier e la Côte du Rhone.

Il Centro-Valle della Loira (in francese Centre-Val de Loire) è, in questo caso, uno smembramento della Valle della Loira intesa precedentemente. Occupa la parte Est della “vecchia valle della Loira”. Ne fanno parte Sancerre e Pouilly-sur-Loire, Orléans, Touraine, Chinon.

Paesi della Loira (Pays-de-la-Loire) – Capoluogo: Nantes. La parte Ovest della “vecchia valle della Loira”. Ne fanno parte Samour, Anjou, Savennières (Chenin blanc) Coteaux-du-Layon, Muscadet e Muscadet Sevre-et-Maine.

Grand e Est (Grand-Est) che comprende la Champagne. Capoluogo: Strasburgo (Strasbourg) Dalla sola Regione Champagne si passò a Champagne-Ardenne ed adesso sono state aggiunte l’Alsazzia e la Lorena. Per gli amanti della vinoviticoltura quindi, la nuova Regione mette assieme l’Alsazia e la Champagne. Il capoluogo regionale non è più Reims ma Strasburgo. È composta dai dipartimenti: Ardenne (08), Aube (10), Marna (51), Alta Marna (52), Meurthe e Mosella (54), Mosa (55), Mosella (57), Basso Reno (67), Alto Reno (68) e Vosgi (88).

La Nuova Aquitania (in francese Nouvelle-Aquitaine; Oggi la Regione più estesa francese. Accorpamento di regioni come l’Aquitania (storica che identificava il bacino del Bordeaux), la Charantes, il Limosino e Poitou. Oltre al bacino viticolo del Bordeaux comprende quello della Charantes, del Cognac, dell’Armagnac del Madiran, del Bergerac, Jurançon.

Occitania (Occitanie) – Capoluogo: Tolosa (Toulouse). Questo accorpamento ha sconvolto completamente il mondo vitivinicolo. Comprende tutta la Linguadoca da Nimes a Narbonne, il Rossiglione (Roussillon) fino al confine con la Spagna, l’area di Limoux, Carcassonne, Gaillac e Cahors. Ricordiamo i tredici dipartimenti:  Ariège (09), Aude (11), Aveyron (12), Gard (30), Alta Garonna (31), Gers (32), Hérault (34), Lot (46), Lozère (48), Alti Pirenei (65), Pirenei Orientali (66), Tarn (81) e Tarn e Garonna (82). Sono inclusi nella regione 269 cantoni e 4565 comuni.

Bretagna, Normandia, L’ile-de-France, Provence e Corsica sono rimaste Regioni con i confini conosciuti da sempre.

Morale: dimentichiamoci quanto studiato fino ad oggi, memorizziamo i confini delle nuove regioni e cerchiamo, nella comunicazione, di non cadere in romanticismi geograficinon più esistenti.

La vedo molto dura e certi “refusi”, ne sono convinto, continueranno ad essere evocati ancora per molto tempo.

Un’ultima riflessione: mi chiedo, se fosse stato proposto in Italia una cambiamento del genere ?

 

 

 

 

 

 

July 01, 2023

June 29, 2023

E come potrebbe non essere, questa serata in compagnia della strepitosa Paola Minaccioni, se non bellissima? Credo di aver visto, se non tutti, una gran parte dei film in cui appare. Anche nelle piccole parti o apparizioni riesce sempre a lasciare il segno, grazie alla sua grande personalità.

Un'attrice esuberante, divertente ma anche profonda, che con il suo modo di porsi riesce a piacere ad un pubblico eterogeneo. Stasera, infatti, l’arena del Teatro Tor Bella Monaca è sold out; bambini, ragazzi, anziani… c’è davvero di tutto in sala. Una platea ansiosa di assistere a questo monologo in cui Paola ha inserito alcuni suoi personaggi, presentati in TV o alla radio, attraverso i quali affronterà alcuni temi che assillano la nostra società, come le nevrosi e le problematiche personali, utilizzando una chiave comica e al contempo surreale.

Adoro quest' attrice, che finora non avevo mai visto esibirsi dal vivo, a briglia sciolta in uno spettacolo tutto per travolgerci con capacità istrioniche, bravura e grande simpatia…

Irrompe nella platea prendendo subito di petto il pubblico in maniera molto confidenziale, scioccando gli spettatori, divertiti perché non si aspettavano questo insolito inizio di serata.

Così, Paola rompe subito gli imbarazzi, infrange la quarta parete, la conquista immediatamente e si mostra per quello che è: semplice, diretta, spontanea, vicina al suo pubblico. Scevra da qualsiasi altezzosità da star che potrebbe permettersi ma che non la sfiora, prende per mano il suo pubblico immergendosi nel calore che gli dimostra la sala, già bella carica di voglia di divertirsi con lei.

Le tematiche trattate sono quelle che affliggono un po’ tutti: l’insonnia e le improbabili tisane che concilierebbero il sonno, lo stress, i vaccini usati durante la pandemia e le loro particolari e fantasiose reazioni che ognuno ha creduto di provare dopo l’inoculazione. Ma c’è spazio anche per le confidenze sulla vita sentimentale dell’attrice, ricche di aneddoti descritti in maniera molto simpatica e accompagnati con le esilaranti poesie che ha composto durante la sua buia solitudine sentimentale. Vulcaniche le reminiscenze sulla terminata relazione e le invettive contro il suo ex, con conseguente divertentissimo sfogo. Ma pare che ci siano problemi anche nel rapportarsi con i suoi strampalati e singolari fans quando li incontra per strada… 

Divertente anche la descrizione degli strani ed inutili oggetti che tutti, bene o male, abbiamo acquistato nei negozi “Tiger”, che lei ha collezionato nella vana speranza di mitigare il suo stress e i suoi vuoti emotivi; dunque, perché non tentare la via della meditazione attraverso una forma di yoga interpretata tutto a modo suo?

Una breve incursione nell’estremo uso dei trattamenti estetici per rallentare ed esorcizzare la vecchiaia, e approda poi ad un argomento sempre attuale: l’influenza negativa di una madre in un rapporto sentimentale. Si presenta, allora, nei panni di una irrefrenabile ed esilarante mamma siciliana davvero irresistibile che candidamente svela tutti i suoi espedienti per non perdere il figlio ormai sposato. Poi, abbandonate queste vesti e il dialetto della trinacria, la ritroviamo nei panni di una molesta inveterata operatrice telefonica rumena, che in modo assai discutibile presta la sua assistenza tecnica telefonicamente, mentre contemporaneamente essendo in smart working, assolve il compito di badante ad un anziano signore! Fantastica poi la telefonata con il suo nuovo toy boy, con cui intreccia una improbabile relazione amorosa. 

Sparisce poi dal palco, per riapparire vestita come un’anziana ma energica ottantenne, apparendo inaspettatamente tra il pubblico. Impicciona e invadente, importuna simpaticamente le coppie presenti, facendo domande sulla loro vita matrimoniale e dare così sfogo alla sua pruriginosa curiosità.

Qui Paola dimostra tutta la sua preparazione e schiettezza attraverso la sua improvvisazione, che diverte e sorprende moltissimo il pubblico.

Le movenze con cui dà vita ai suoi personaggi, gli atteggiamenti, l’espressività, l’impostazione delle voci che utilizza sono fantastici. Si rivela una grande intrattenitrice che sa benissimo come sfruttare le pause, per creare una particolare suspense comica molto efficace.

Con battute semplici, provocatorie, pungenti e sempre divertenti, si conferma accattivante, coinvolgente, creativa, esuberante, divertendo i presenti attraverso quegli argomenti citati in cui lo spettatore si ritrova e si riconosce. Ben riuscite le imitazioni della Bertè, della Ferilli e della Meloni.

Alla fine, la serata si rivela come il titolo dello spettacolo: il pubblico dimostra non solo di divertirsi, ma anche di essere molto coinvolto dalle brillanti e frizzanti trovate di Paola, e lo dimostra esternando tutto il suo affetto attraverso calorosi applausi e tante risate.

June 27, 2023

Sia da quello che ha detto il Presidente Putin chiedendo un minuto di silenzio per i piloti russi morti nell'espletamento del loro dovere, sia dalla ammissione del Capo Wagner Prigozhin (che si dice rammaricato perche i suoi uomini hanno fatto fuoco contro l'Aviazione), si evince che il bilancio di sangue contenuto ma pur sempre costituito da vittime, della rivolta armata e tentato golpe del 24 giugno 2023, potrebbe essere il seguente:

* 6 elicotteri e 1 aereo russi abbattuti dalla colonna Wagner in rivolta, in marcia verso Mosca;

* 1 camion del convoglio Wagner/ incolonnato sulla autostrada M-4 che da Rostov sul Don conduce a Mosca, colpito e distrutto presso Voronezh;

Non si conosce il numero esatto di vittime Russe fra i piloti della Aviazione russa e dei soldati mercenari della Wagner colpiti in autostrada dal fuoco delle forze lealiste russe.

La città di Mosca attendeva la colonna Wagner in assetto di difesa e antiterrorismo, con luoghi aperti al pubblico già evacuati, posti di blocco allestiti in punti chiave delle strade e cecchini a difesa dei punti sensibili, soprattutto istituzionali.

Per quanto sembra impossibile e per quanto molti pensino si sia trattato di un bluff, a giudicare dalle reazioni di tanti personaggi istituzionali e non della Federazione russa, la crisi che si è fortunatamente chiusa senza una guerra civile fratricida, avrebbe potuto avere conseguenze devastanti dal punto di vista geopolitico e strategico, anche per la UE e il resto del mondo.

La gradualità con cui hanno agito i vertici russi che hanno usato la forza in punta di piedi - garantendo al contempo un ripensamento per le poche migliaia di soldati PMC Wagner che hanno aderito alla insurrezione armata (molto meno della metà dei membri aderenti  alla Wagner a quanto pare) - ha consentito quella soluzione politica e di mediazione che ha evitato un bagno di sangue tragico ma che era una possibilità reale, a tutto vantaggio non solo del Governo di Kiev in carica, ma soprattutto di certe forze atlantiste molto lontane da una visione di soluzione pacifica e diplomatica del conflitto in corso nel Donbass ucraino.

June 26, 2023

June 24, 2023

Mentre Mosca con le Forze speciali e i servizi segreti e di polizia si prepara a una durissima battaglia, non si può non evocare lo scenario più amaro ma possibile e che si aggiunge come terza ipotesi alle due già espresse da me nella concitata giornata del 24 giugno 2023.

Qualcuno potrebbe essere venuto a patti con il leader della PMC Wagner o addirittura averlo comprato, allettandolo con la promessa di ruoli politici di vertice o con il miraggio più o meno concreto di tanti Zeri.

Il capo della Wagner potrebbe così aver orchestrato una colossale messinscena con gli Ucraini o con il benestare o favore degli Americani o della stessa NATO.

Se ciò fosse vero, sarebbe inconcepibile dopo decine di migliaia di morti del suo gruppo paramilitare, che hanno dato la vita combattendo per la Russia e il Donbass.

Questa e' una variante della opzione 2) da me ipotizzata.

Ma siccome lanciare accuse e sospettare richiede prove, l'unica cosa che posso dire e' che affermare che il Donbass civile non veniva bombardato dagli Ucraini sin dal 2014, come ha affermato in queste ore il Capo della Wagner, e' una cosa destituita di fondamento (la stessa RAI faceva servizi in proposito) e dunque queste parole e gli eventi delle ultime ore gettano una lunga ombra sui Comandanti della Wagner che hanno partecipato a questa rivolta, soprattutto sul suo leader Prigozhin.

 

In ogni caso le prossime ore si preannunciano cruciali non sono per il conflitto fra Ucraina e Russia, ma per la stessa sopravvivenza dell'ordine Costituzionale Russo e del suo attuale Esecutivo.

L'esito di una defenestrazione dell'attuale Presidente russo e del suo Esecutivo e' tanto più probabile o improbabile a seconda di cosa faranno l'Esercito regolare e le forze federale, cioè in ragione della opposizione o meno al golpe.

Un Presidente fantoccio filo NATO e a favore della politica estera americana e' l'obiettivo di certe forze atlantiste, che così riuscirebbero dopo la Ucraina ad annientare la visione sociale ed economica del mondo propria della Russia, differente rispetto a quella che si sta consolidando a Ovest.

Riuscirebbero cioè così a implementare modelli di vita sociale ed economica che già stanni attecchendo in Occidente.

Una situazione fuori controllo, di contro,  potrebbe portare in extremis al vertice di Mosca anche un falco  e non un moderato come Putin.

A quel punto, ogni scenario sarebbe possibile

La Federazione Russa e' una potenza nucleare e alle strette, userebbe ogni arma e risorsa in suo possesso per ripristinare il controllo

                                       

I fiori d'arancio sono dei fiori bianchi che hanno proprietà benefiche ed usi cosmetici. Sono usualmente associati al giorno delle nozze, un vero simbolo per il matrimonio. Con la bella stagione i matrimoni sono molto richiesti, meno nei mesi invernali. Organizzarli è molto impegnativo cosicché per la loro preparazione s’inizia ad organizzarli molto tempo prima. Molte coppie si rivolgono ad agenzie specializzate (Wedding  Planner) che curano con attenzione i dettagli e li adattano al gusto dei propri clienti. Ogni anno cambia la moda dell'abito e non solo, cambiano anche i colori. Ma il tradizionale abito bianco non passa mai di moda, anche negli anni precedenti si è sempre confermato colore di tendenza. La tendenza della moda 2023 sarà quella degli abiti da sposa minimal, scollature e corpetti, colore bianco e nero, maniche particolari, tessuti leggerissimi, trasparenze, ricami floreali, con scollo a V, gonne staccabili due pezzi e  il  cut-out. Per le spose che scelgono di osare ci saranno abiti da sposa corti e il tailleur,  per l' uomo un total – white. Di solito questa pur faticosa avventura la coppia decide di farla da sole, altre volte con i propri familiari e, perché no?,  anche con  i propri amici. Ogni anno in tutta Italia si organizzano importanti fiere per chi vuole convolare a nozze: si propone moda e tendenza per un matrimonio al passo con i tempi e dal tocco personale.

                                              Questa l’agenda per una lista completa di cose da fare

 

  • Stabilire la data di nozze
  • Stabilire un budget totale
  • Scegliere la location e stabilire il menù
  • Prenotare la chiesa o la sala del comune
  • lista degli invitati
  • Iniziare la preparazione dei documenti per il matrimonio
  • Scegliere i testimoni, paggetti e damigelle
  • Scegliere la casa futura
  • Individuare il negozio in cui depositare la lista di nozze e scegliere gli articoli
  • Iniziare a scegliere l'abito desiderato
  • Andare in tipografia per scegliere le partecipazioni
  • Individuare negozio per le bomboniere
  • Cercare un fotografo
  • Scegliere un musicista
  • Individuare il fiorista per gli addobbi
  • Noleggiare l'auto, (per chi non la possiede)
  • Iniziare a programmare il viaggio di nozze
  • Scegliere parrucchiere per l'acconciatura e trucco
  • Acquistare le fedi nuziali.

 

Dato quindi per scontato che ogni anno ci saranno sempre nuove tendenze, ognuno individuerà quella  più idonea alle proprie esigenze. Per la cronaca: ci saranno anche coppie che decideranno di evolvere in beneficenza il ricavato dei regali, magari a favore di associazioni come  Save the Children, telefono azzurro, la lega del filo d' oro, etc.…..., tutto è lasciato alla decisione della coppia.

E' una grande festa che regala emozioni, una occasione per condividere l’affetto con i propri cari e i propri parenti, compresi quelli che, alle volte non graditi,  è impossibile depennare dalla lista degli invitati,  i colleghi di lavoro e i cari amici.

 

 

                                                                                              

June 20, 2023

La missione africana, dove il Sudafrica sta giocando un ruolo speciale, riflette chiaramente l'interesse delle nazioni BRICS nel trovare una soluzione alla crisi tra Occidente e Russia. 

"[Il presidente sudafricano] Cyril Ramaphosa sta espandendo il fronte per la promozione della pace. La missione africana, nella quale il Sudafrica sta svolgendo un ruolo speciale, riflette chiaramente l'interesse delle nazioni BRICS nel trovare una soluzione alla crisi tra Occidente e Russia. Brasile, Indonesia , Turchia, Cina, così come la Città del Vaticano sperano nella più rapida risoluzione del conflitto ucraino e tutte stanno dando il proprio contributo, ognuna a suo modo e nei propri interessi nazionali, alla costituzione di un nuovo ordine mondiale multipolare ”, ha dichiarato Tiberio Graziani, Presidente di Vision & Global Trends, think tank internazionale. 

Secondo Graziani, la missione africana persegue un obiettivo più significativo. “Insieme all'allargamento di quello che può essere definito un fronte di pace, la visita del presidente sudafricano prima a Kiev e poi a San Pietroburgo è, di fatto, un messaggio all'Occidente. I membri della missione dimostrano che coloro che sono impegnati per la pace non temo sanzioni. Il ricatto con sanzioni in una situazione in cui sempre più paesi insistono sulla risoluzione più rapida del conflitto rischia di diventare un'arma controproducente. Washington e Londra, ma anche Bruxelles, Kiev e Varsavia dovranno cambiare strategia, la NATO lo sa bene. E vedremo se accadrà dopo il vertice [NATO] a Vilnius l'11 luglio", ha aggiunto.

La delegazione, composta dal presidente delle Comore Azali Assoumani, dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, dal presidente del Senegal Macky Sall, dal presidente dello Zambia Hakainde Hichilema, dal primo ministro egiziano Mostafa Madbouly, dall'inviato speciale del presidente della Repubblica del Congo Florent Nsiba e l'inviato del presidente dell'Uganda Ruhakana Rugunda, è arrivata nei giorni scorsi a Kiev in missione per promuovere la pace e, dopo l'incontro con Zelensky, si è diretta a San Pietroburgo per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. I colloqui con la parte russa hanno affrontato tutti gli aspetti chiave della crisi ucraina.

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