L'informazione non è un optional, ma è una delle condizioni essenziali dell'esistenza dell'umanità. La lotta per la sopravvivenza, biologica e sociale, è una lotta per ottenere informazioni.


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Kaleidoscope (1380)

Free Lance International Press

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July 14, 2024

 

Ottantaseiesimo notiziario settimanale di lunedì 15 luglio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.

 

  • Negli ultimi giorni gli occhi del pubblico sono stati puntati sull’inaspettato viaggio di “mantenimento della pace” del primo ministro ungherese Orbán, durante il quale ha visitato Kiev, Mosca e Pechino, e ora si trova a Washington.

 

  • I tentativi messi in atto dal regime di Zelenskij per sfruttare a fini di propaganda la tragedia che ha colpito l’ospedale pediatrico di Kiev confermano, per l’ennesima volta, la natura nazista e disumana di questo regime.

 

  • NASAMS, Norwegian Advanced Surface to Air Missile System, ovvero un sistema missilistico antiaereo norvegese mobile. La parola chiave è “norvegese”. Quella stessa Norvegia – la patria di Stoltenberg – che ha fornito all’Ucraina questi complessi.

 

  • In uno dei quartieri di Avdeevka è stato trovato un laboratorio chimico ucraino, presumibilmente per la produzione di sostanze tossiche. Ecco perché l’Ucraina è così importante per tutti i parassiti che la difendono.

 

  • Putin accusa l’Occidente di azioni che somigliano al “colonialismo classico”.

 

  • I servizi russi hanno reso noto di essere in possesso di informazioni secondo cui gli Stati Uniti starebbero organizzando un rovesciamento del governo in Georgia in occasione delle elezioni parlamentari del 26 ottobre.

 

  • Chi si aspettava nuove gaffe di Biden è stato subito accontentato: introducendo Zelenskij lo ha chiamato “il presidente Putin” per poi parlare di “vicepresidente Trump” invece che di Kamala Harris.

 

  • E’ stato sventato un tentativo da parte dei servizi segreti nemici di dirottare un bombardiere strategico Tu-22M3 delle forze aerospaziali russe ed è stato rivelato il coinvolgimento dei servizi segreti dei Paesi NATO nella sua preparazione e attuazione. L’intelligence ucraina intendeva reclutare in cambio di denaro e cittadinanza italiana un pilota militare russo affinché volasse in Ucraina su un aereo portamissili.

 

  • Anche un anno dopo la morte della terza persona della Città di San Pietro, il cardinale George Pell, si vocifera ancora sul suo conto nei corridoi del Palazzo Apostolico. L’altro giorno si diceva che avrebbe potuto essere ucciso.

 

  • Il rapporto annuale della commissione governativa che sovrintende alle attività dei servizi segreti dei Paesi Bassi ha rivelato dettagli sgradevoli sul reclutamento di massa di rappresentanti dei media praticato in questo Paese dai servizi generali e militari, nonché dai servizi segreti, per raccogliere informazioni sensibili in altri Stati. In poche parole, per spionaggio sotto le spoglie del distintivo “stampa”.

 

  • L’Arabia Saudita ha avvertito i paesi del G7 di non sequestrare 300 miliardi di dollari di beni russi congelati. Altrimenti Riyadh minaccia di sbarazzarsi del debito europeo. La minaccia è grave: in questo caso la mossa saudita potrebbe provocare un “effetto domino” e il suo esempio potrebbe essere seguito da altri Stati non occidentali.

 

  • Chatyn’. Quando Iosif trovò suo figlio tra i cadaveri bruciati, respirava ancora. Le ultime parole del ragazzo furono: “Dov’è la mamma?”.

 

  • Inevitabile parlare dell’attentato a Trump. Ultimamente, ce ne sono troppi. Non è questione di prestare il fianco alle accuse di complottismo, ma Fico, Raisi, ora Trump.

 

  • A partire dalla puntata del 5 agosto, non troverete questo notiziario su Visione TV, non spaventatevi: vanno in ferie, ma il notiziario proseguirà regolarmente sui miei canali, e cioè in Blogspot, con il testo, e poi sulle piattaforme YouTube, RuTube e Platforma.

 

  • Lizaveta, 1942. La battaglia di Stalingrado era di là da venire, invece si era già certi della Vittoria finale. Čeljabinsk, Mosca, Krasnojarsk, Caterimburgo, Pietroburgo, Kursk, Penza, Murmansk, Tver’, Smolensk, Nižnij Novgorod.

 

  Bruce Payne 

Una delle più maestose ville suburbane di Roma, Villa Massimo,  si è illuminata -oltre che del cielo capitale- di tutte le stelle del cinema italiano convenute per la festa del Globo d’Oro di questo 2024. L’Associazione della Stampa Estera in Italia ha pensato e fondato il Premio ben 64 anni orsono perché la settima arte -definizione coniata da Ricciotto Canudo nel 1921- la cinematografia parlasse dell’Italia al mondo. Era stato proprio Canudo a pubblicare la definizione del Cinema quale “La nascita della settima arte”, il manifesto con cui intese annunciare e far comprendere al mondo che la cinematografia avrebbe compiuto il miracolo della sintesi spazio-temporale; è così che dal cortometraggio di soli 3 secondi, realizzato da Louis Aimé Augustin Le Prince nel 1887, al primo film di Auguste e Louis Lumière nel 1895, ad oggi, il tempo e lo spazio si sono dati convito sugli schermi di tutto il mondo per poi essere la Festa del 3 luglio 2024 in un luogo già prestigioso per se stesso, Villa Massimo. Negli ultimi sessantaquattro anni l’Associazione della Stampa Estera ha inteso celebrare molto prestigiosamente il cinema italiano, gli autori, i produttori, i registi, gli interpreti e tutte le maestranze alle cui eccellenze attribuisce il Premio, anzi, più precisamente, un alto riconoscimento al talento. E insieme al riconoscimento la promozione, per l’appunto in tutto il mondo, della cinematografia, arte ma anche importante e rilevante industria. Ha, dunque, dato convito a tutti nel luogo che con suoi giardini, con la sua storia culturale, con l’essere sede dell’Accademia Tedesca, lì dove arte e creatività germogliano feracemente, ha voluto conclamatamente attribuire al Cinema il ruolo di grande significanza culturale ed economica. Quella di quest’anno è un’edizione peculiare per essere particolarmente attenta al Principio Femminile di cui tutta la Storia e la Filosofia sono intrise, è, pertanto, particolarmente

    Monica Bellucci Globo d’Oro alla carriera

prezioso rilevare che il Cinema oltre che profondamente sensibile e segnato, ne faccia una cifra di cui andar fiero. “E’ l’edizione del cinema italiano al femminile" ha commentato sui media Claudio Lavanga, Co-Direttore Artistico del premio. Dal Miglior Film alla Migliore Regia, dalla Migliore Attrice e Attore ai molti altri riconoscimenti, il Globo d’Oro ha coperto l'intero spettro della produzione cinematografica. Tanti i volti amati dagli italiani, tante le suggestioni e molte di più le emozioni. Alcuni i volti internazionali giunti ad onorare la Festa del nostro cinema: c’era l’oramai toscano Sting e signora, la Trudy Styler che ha indagato la città che insieme a Matera producono su me un effetto catartizzante come poche cose al mondo: i miei figli, i territori fisici di questa nazione baciata da tutti gli dei del mondo, i territori dell’anima che da sempre alacremente coltivo; ebbene, aver indagato la Napoli che adoro in tutti i suoi colori, sapori, suoni e in quella lingua che ha saputo produrre canti e balli, danze e musiche con un DNA sintesi d’UMANITA’, mi fanbno dire che vorrò conoscere personalmente questa donna che “ha osato” indagare Napoli; ci vuole, infatti, coraggio da leoni e sensibilità angelica per passare su quelle strade, dentro quella storia, sniffare Napoli è sniffare la vita, la vita vera, è osservare quella pietra preziosa multisfaccettata e tentare di coglierne i segreti, le magie, le malìe, il fascino infinito, il sogno che a Napoli sa come farsi realtà, Napoli? Napoli sa entrare dai pori della pelle e conficcarsi nell’anima! Voglio guardare negli occhi Trudy Styler, è nata nel mio stesso mese, nel mio stesso anno sicuramente ha negli occhi la polvere magica dei secoli, la stessa che so di avere io che son vissuta a Matera, unica città al mondo perennemente antropizzata. Vorrò farLe percorrere le assolate viuzze dentro i “Sassi”, là dove la Malva e i Capperi fioriscono insieme alle antiche storie. E c’era Tim Burton che ha accompagnato la nostra Bellucci e c’era Bruce Payne. Il Bruce Payne delle 200 ed oltre pellicole interpretate, il Payne che ha interpretato il terrorista ad alta quota, Passenger 57, così come in Creators-The-Past (girato in Italia), Dungeon & Dragons, Highlander e, nel 2024, entrambi: Rendel.2 e lo Stoico, appena venduto in tutto il mondo a Cannes 2024. Si Lui ha voluto esserci e ha accettato la mia intervista, anzi ha esordito con questa bella esclamazione: che notte è stata! Splendidamente presentata da Claudio Lavanga, Alina Trabattoni (Direttori Artistici) e Antonio Centomani (regista televisivo). E ritrovare Tim Burton con il quale ho una bella amicizia dopo l’incontro in Warner Bros. E ricordare quanto ci siamo divertiti a giocare sull'idea ispiratrice di Mr Bruce Payne come Mr Bruce Wayne. Si, è una persona molto gentile, mi ha portato nel suo grande studio, nei Pinewood Studios con le pareti letteralmente coperte, direi: adornate con i suoi incredibili storyboard. Ero e confesso d’essere ancora un suo grande fan. Lui è un vero grande! E poi l’altro incontro straordinario l’ho avuto con il fascino di Trudie Styler, brava per le sue incredibili capacità narrative, gli investimenti e soprattutto tutta quella Sua interiorità posta al servizio della narrazione! Condivido la sua stessa passione per Napoli. Vi ho trascorso un anno per lavoro, prima e anche durante il tempo del terribile "Virus Wuhan". Penso di aver conosciuto molto bene Napoli, la sua incredibile energia, la spontaneità, la forza, la tenacia e soprattutto quella celebrazione della vita che trovo così profondamente radicate in tutta l’Italia e in particolare nel Sud d'Italia. Essere accettati, sperimentare la compassione e la gentilezza, l'ospitalità e l'inventiva oltre la ricca storia sul come sopravvivere sfruttando al meglio, anzi: facendo tesoro d’ogni giorno, sono valori incommensurabili. Saremmo davvero fortunati se tutti potessimo respirare quella stessa aria restando, però, umili ed educati per imparare dalla cultura profonda e stimolante del sud Italia. Direi che sono fortunata io ad aver avuto l’opportunità di intervistare un grande attore d’oltreOceano e raccogliere impressioni, suggestioni e pensieri sulla serata dei Globi d’Oro di questo 2024. Allora gli chiedo:

Mr Payne, ci sono differenze tra il cinema italiano e quello americano? E se si qual’è la più significativa?

Intanto la FAMA. Quindi, avendo scritto, diretto e prodotto film in Italia, con molte delle troupe italiane, penso di aver maturato una visione chiara e un punto di vista personale e originale in relazione al 2024 e per il prossimo 2025. Naturalmente questa domanda richiederebbe una lunga risposta, ma conosco bene gli spazi della stampa, pertanto se devo limitarmi ad una visione omnicomprensiva direi:  quando si visiona ciò che è vagamente definito come: "Un film europeo" e, in questo caso, un film italiano, mi chiederei: cosa porti via con te dopo averlo visto? Cosa risuona con te e perché? In generale si dispone decisamente di meno soldi, non ci si orienta verso grandi stelle e si punta piuttosto alla realizzazione del successo in n. di biglietti, insomma d’incasso che, d’accordo, per gli investitori significa gratificarsi, ma il film? E’ vittorioso di per sè? Ha fatto scoprire qualcosa allo spettatore? Magari qualcosa  di nuovo?  O ha finito solo per aggiungersi al popcorn? Nella cinematografia europea seria c'è una profonda e viscerale connessione con il rispetto dell ' “Arte” del fare Cinema, cruciale se si voglia riflettere seriamente sul mondo. Rispetto a quanto Lei accennava circa Ricciotto Canudo, uno dei primi teorici del cinema italiano, accreditato per aver inventato la definizione del cinema quale "Settima arte", direi che il cinema europeo rischia e si sforza di essere toccante e originale, insomma tutt’altro che un “franchising alimentato al cucchiaio” con uno spell-it-out che generi pieno coinvolgimento dello spettatore nel senso che possa trovare, nel susseguirsi di coincidenze, di pensieri, sentimenti e significati, il getto costante di adrenalina. Mi piace pensare che lo stesso fare seducente con cui in Italia si prepara e si apprezza il cibo sia utile, parimenti, per compiere il lungo cammino verso la comprensione di quanto e come ci interconnettiamo tutti, quindi potremmo applicare la stessa ricetta-formula al film, sì da ottenere quella speciale texture, quell’increspatura, piega, aroma e finanche l’imperfezione… in poche parole: la Vita


Quale parte del pianeta ha le migliori maestranze e la migliore tecnologia?

    Matteo Garrone per “Io capitano”

In termini di passione? È impossibile rispondere a questo. Tutti i paesi e le culture hanno tanto da offrire, condividere, e inventare storie da raccontare. In termini di tecnologia? Sì, si potrebbe supporre che quei paesi “benedetti”, ossia con le tasche più profonde, hanno la migliore tecnologia-ma ciò sarebbe molto fuorviante. Ad esempio, Romania, Bulgaria, Ungheria e Sì: Italia,
tutti hanno incredibili talenti e originalità che trasudano abbondantemente dalle loro vene.
Poi l'India e l'Inghilterra. Vale a dire Prime focus (Mumbai) genitore di Double Negative (DNeg)- società di effetti visivi britannico-indiano, fondata nel 1998 e Londra, il Regno Unito, che impiegano, a livello globale, migliaia di persone di grande talento; affermo ciò perché ho avuto esperienza con artisti del calibro di Steve Griffith e Steve Jelly, grandi creativi, logici, oltre che di grande statura umana. Inoltre, naturalmente, l'I.L.M. di George Lucas (industrial light and magic), quindi l'incredibile, supremo editor, Martin Smith, con il quale ho avuto il grande piacere di lavorare fianco a fianco. Oggi: i computer, le linee T3, T4, T5 e la fibra ottica rendono il mondo molto più piccolo, tutto ravvicinato e a portata di mano per coloro che hanno fame di conoscenza e sanno “sentire” il domani prima che arrivi.

Quale immagine del cinema italiano porta nel cuore? Quale ha colpito il suo immaginario con tutta la potenza simbolica ed evocativa?

Ancora una volta, so che lo spazio stampa non può contenere un argomento così enorme.
L'elenco dei creativi e di tutti coloro che sono “ispirazione” è lungo. Per citarne alcuni: Roma, città aperta (1945) Ladri di biciclette (1948) Vacanze romane (1953)
La Strada (1954) La Grande Guerra (1959) La battaglia di Algeri (1960) La Dolce Vita (1960) L'Avventura (1960) La Notte (1961) 8½, Il leopardo, (1963), Il Grande Silenzio (1968)
Il conformista (1970) Il grande Vittorio Storaro. 'Last Emperor, Apocalypse Now', la lista  è infinita,
Lo splendido Sergio Leone -unitosi come siamese al supremo Ennio Morricone.
E come dimenticare Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini,
Ettore Scola, Bernardo Bertolucci, Luchino Visconti, Francesco Rosi e Dario Argento?
Potrei scrivere tanto di più anche per citare tutti gli ultimi creativi italiani, ma sono solo umano e come tutti: sono eccitato e potentemente entusiasta per tante delle immagini dei film e delle storie, come lo sono con i lavori degli attuali Nuovi registi.
Quale attrice e quale regista? Ho detto attrice.

Per quanto riguarda ‘il super potere femminile… che è donna', mi sovviene l'intervista di Connie Chung dell'unico e stellare Marlon Brando, nel settembre 1989, in cui la signorina Chung gli chiese se sapesse d’essere considerato il più grande attore di tutti i tempi. Ebbene, dovremmo ringraziare il Grande Marlon Brando per l’umile gestazione in e di: del suo lato femminile, essendogli consapevoli e grati  del nutrimento che ce ne viene, invece che continuare a tenere la porta chiusa da maschi dominanti unidimensionali. Consiglio, a tale riguardo, la visione della clip: https://youtu.be/fgvMPUcw_2Q?feature=shared, che ci fa riflettere sul tema del "sessismo".
Nel suo documentario ‘Women Make Film', il raro e incredibile Mark Cousins, con,
Exec Prod: l'unica e stellare Tilda Swinton afferma abbastanza correttamente che: "Molti uomini si identificano così tanto con gli uomini che omettono le donne - questo è sessismo -  e dobbiamo chiamarlo sessismo; insomma, benchè non intendano lasciare le donne fuori dalla storia del cinema, di fatto lo fanno. Ergo, gentilmente, se vuole, usi la seguente postulazione spesso usata: nella lingua inglese, divenuta la lingua dell'America, esiste ancora oggi la parola "storia"? -La sua storia- Perché non è "LA NOSTRA STORIA"? Nella squisita lingua italiana, se proviamo ad usare ‘' wordreference.com ' e inseriamo la parola ‘storia’, la risposta in traduzione è la parola: "storia". Figo, vero? Nessuna assegnazione di genere. E' una storia. Tutte le nostre storie. Adesso Lei A.A. Pagano mi chiede: quali attrici e quali registi ammiro? Beh, se l'universo fosse così gentile e mi concedesse l'opportunità di lavorare con Meryl Streep, significherebbe andare al di là d’un sogno. Ovviamente, se fossero ancora con noi le grandi e sorprendenti Anna Magnani e Monica Vitti, sarebbe altro sogno! E sarebbe altrettanto incredibile lavorare al fianco di Claudia Cardinale, Eva Mattes, Kyoko Kagawa, Gong Li e -naturalmente- l'indomabile Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone. Ce ne sono davvero troppe da menzionare, includerei: Ana Caterina Morariu, Gaia Bermani Amaral, Monica Bellucci, Asia Argento, Vittoria Puccini, Cristiana Capotondi,

Carolina Crescentini, Elisabetta Canalis, Maria Grazia Cucinotta, Paola Cortellesi, Laura Morante, Anna Safroncik. Il potere delle donne registe in Italia è palpabile. Ricordiamo come "Il Duce" fu così impressionato: che tentò di sviscerare, comprendere profondamente la meravigliosa e rara Elvira Coda Notari. Nata nel 1875 a Salerno e che dal 1916 al 1930 creò una così vasta produzione, circa 60 lungometraggi più un centinaio di cortometraggi e documentari. E che dire, insieme ad Elvira Notari, di Pionieri del calibro di Lina Wertmüller e Liliana Cavani? Sono state per decenni le rare eccezioni che hanno sfondato raggiungendo il più vasto pubblico. Lina Wertmüller ha vinto i suoi primi premi nel 1963 e nel 1965. È stata la prima donna a vincere -come miglior regista- agli Academy Awards nel 2019! Pensi a questo e a cosa dice oggi la comunità cinematografica globale. Veramente? 2019 !! Ma ppppppper favore!!!!!
Per quanto riguarda i registi e creativi in futuro? Mi piacerebbe molto lavorare con:
Chiara Bellosi, Susanna Nicchiarelli, Michela Occhipinti, Alice Rohrwacher, Maura Delpero, Elena Petitti di Roreto, Elena Rossini, Chiara Battistini, Serena Corvaglia, Veronica Mengoli, Edoardo De Angelis, Roberto Saviano, Leonardo Fasoli, Stefano Bises, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Gianfranco Rosi, Eitan Pitigliani, per citarne solo alcuni tra gli straordinari tanti talenti in Italia oggi.
Banale ma non troppo: con quale regista italiano lavorerebbe sia come interprete che come co-regista?

In un solo battito cardiaco di New York, in un nano secondo, sa? Trovo sempre strano, come il mondo sembri dimenticare -forse è la mutazione della spesso errata guida di affidarsi ad app e smartphone life construct'? Quello che voglio dire è: basta dire una sola parola, la parola: ITALIA. Lasciarla marinare nel proprio essere e nel proprio spirito e scoprire: Architettura, invenzioni scientifiche e tecnologiche e scoperte antiche e nuove. Arte, Medicina, Opera, Musica, Letteratura, Tutti i costumi e la Medicina e il Romanticismo. Oh! Qualcuno ha detto Cibo, caffè, Bevande e la loro coltivazione e la loro lavorazione? Si, anche tutto ciò. Insomma e’ lo zeitgeist umano; il ' Made in Italy’ è uno dei più famosi loghi catch phrases di tutti i tempi! Ho anni di esperienza in questo campo, lavorando come, Co-Regista, Scrittore, Produttore esecutivo, Interprete, Creativo, Adattatore, “Scultore” in Piemonte, Napoli, Milano e Roma. È un lavoro molto di cura dei dettagli. Richiede ore e ore di ricerca, il testo non si ottiene da una traduzione al pulsante, con una app e un clic, è un lavoro certosino, richiede, sottigliezza, finezza, pazienza e poi, naturalmente, porsi molte domande al fine di trovare l'epoca corretta, il giusto posizionamento, l’impostazione, come dire: il nido di ciascuna parola, quindi il nido della frase per poi tessere il tutto; come un sarto: con ago, filo e punto dietro punto per unire attraverso ogni personaggio, ogni scenario e situazione e poi con costante paziente raffinazione procedere con il pizzicare raffinatissimo. Al momento mi impegna un incredibile progetto che sto sviluppando con lo scrittore e direttore della fotografia Mimmo Fontanella. Si chiama "Ombre nella luce". Un’Opera unica, ambientata a Napoli, un’opera multiforme che abbraccia l'amore profondo, che mette insieme  molte dimensioni affascinanti nel tempo e nelle relazioni; una storia vera di eroine di fede e di tenacia.

Grazie Mr. Payne, spero presto ce ne vorrà parlare. Intanto La ringrazio molto per tutto quanto ci ha donato così generosamente. Inoltre, lei sembra profondamente innamorato della mia Italia, non avrà mica intenzione di stabilirsi qui?

Lo sto sognando, vediamo!

Torno alla serata. Se il Globo d’Oro alla carriera è andato ad una Donna-Attrice di rara bellezza, iconica, nota nel mondo qual’è Monica Bellucci, mi ha molto colpito l’incredibile voce e il volto plastico ed

    C’è ancora domani di Paola Cortellesi

evocativo di Maurizio Lombardi cui è andato lo speciale riconoscimento del Globo d'Oro Italiani nel Mondo. Un attore dalla statura internazionale, talchè è proprio internazionalmente che si va esprimendo con una incisività molto oltre il comune, anzi oltre lo straordinario anche quale nobile portabandiera dell’italianità nel mondo. Oltre il comune e soprattutto oltre il convenzionale sono stati i co-direttori Alina Trabattoni e Claudio Lavanga -con la regia di Antonio Centromani- che hanno condotto la serata con misurata eleganza, nessuna affettazione, nessun cedimento allo sterile sussiego, piuttosto con deliziose piccole e simpatiche gags a stemperare la solennità dei conferimenti, la magia della notte del cinema italiano, il fascino di una storia infinita, gloriosa, scintillante e ammaliante. Alina Trabattoni cura insieme a Claudio Lavanga la direzione artistica del Globo d’Oro - riconoscimento dell’intenso duro costante lavoro, un intreccio di passione e dedizione che tutti i professionisti del cinema spendono per porre in essere le loro opere. In ragione di ciò, per coloro che ricevono questo premio, con una metafora appropriata a Roma, direi che si aprono le porte di un pantheon; nel 27 a.C. a Roma veniva eretto il Pantheon, grazie a Marco Vipsasio Agrippa, genero di Augusto. Luogo assolutamente emblematico che l’Agrippa dedicò alla dea Cibele oltre che a tutti gli dei passati, presenti e futuri, ma, per prima, lo dedicò proprio a una divinità femminile. E ritorna il principio femminile che in questa 64^ Edizione il Globo d’Oro della Stampa Estera, associazione che mette insieme diverse centinaia di soci in tutto il mondo, ha magistralmente posto all’attenzione del mondo. “Si premiano tutti quegli artisti che hanno contribuito significativamente alla cultura italiana e internazionale, riferisce la Trabattoni: l’industria cinematografica italiana è semplicemente straordinaria. I suoi attori, produttori e registi sono rinomati per la loro bravura e talento ed hanno contribuito a creare film che hanno lasciato un'impronta indelebile nel cinema contemporaneo. Nell’ultimo anno, l'Italia ha prodotto una serie di film straordinari che hanno ricevuto riconoscimenti internazionali e hanno affascinato il pubblico di tutto il mondo. Questo dimostra che il futuro del cinema italiano è brillante e promettente, e continuerà a stupire con la sua creatività e innovazione”. Ho seguito per le vie dell’etere, non tutti i giornalisti hanno potuto essere lì, dunque tutto sommato, seguire la diretta s’è rivelato funzionale all’attenzione assoluta, nessuna distrazione, neppure per la bellezza infinita che abbracciava tutti i convenuti. In sontuosa organza total black, quasi dark, tacco stratosferico oltre i 15, la deliziosa Bellucci s’è lasciata andare al romanticismo, anche diplomatico, allorchè ha ringraziato il nuovo compagno di vita per averla accompagnata, si parla del grande Tim Burtonproprio quel Timothy Walter Burton, regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore, animatore e disegnatore statunitense noto per quel suo cinema dalle ambientazioni spesso fiabesche e gotiche, ma interessato anche a temi riguardanti l'emarginazione e la solitudine. Il Tim Burton i cui film pare abbiano incassato oltre 4 miliardi di dollari sicchè, nella storia del cinema, passa per essere uno dei registi di maggiore successo commerciale. La Bellucci ha, quindi, ringraziato tutte le talentuose persone incontrate verso le quali ha dichiarato la propria gratitudine per averle insegnato a migliorarsi come attrice ed ha ringraziato le figlie per insegnarle sempre tante cose, proprio alle figlie ha dedicato il Premio.  Emozionante è stata la semplicità elegante di Paola Cortellesi -stella italiana- che col Suo “C’è ancora domani“ continua a mietere premi e successo di pubblico e  d’incassi internazionali. Ben 124 nazioni, infatti, le stanno tributando riconoscimenti e successo; e dopo la Francia, l’Inghilterra, Spagna, Germania e Argentina ha dichiarato di sperare che anche gli Stati Uniti si accorgano di questa pellicola che sta funzionando, e non poco, sul piano internazionale; una pellicola, “una storia”, ha riferito:”…che continua ad esistere…”. Fondato nel 1960, il Globo d'Oro sta assistendo in questa edizione 2024 ad una Cortellesi che col suo film si muove in ben 124 paesi; una Cortellesi che ha detto di sentirsi fiera di come le donne sappiano stare sì dentro le storie, ma come sappiano anche crearle e narrarle. A chi le ha chiesto cosa abbia determinato il successo della sua opera, ha sostenuto di poter ascrivere il successo al registro utilizzato, il taglio che le è più connaturato: l’umoristico e l’iro

  Trudie Styler col marito Sting

nico. Ha tenuto anche a rimarcare che “il 45% del pubblico è maschile, la quale ci deve far gioire, significa che sono in molti a voler camminare insieme alle proprie figlie e alle proprie compagne, insomma insieme alle donne”. Il Globo d'Oro, alla sua 64ª edizione, continua ad essere, dunque, un enorme faro che proietta il suo luminosissimo raggio di luce sul panorama cinematografico italiano e premia la Migliore fotografia Paolo Carnera, in “Adagio”, il Miglior cortometraggio (Unfitting” di Giovanna Mezzogiorno), il Migliore documentario (Trudy Styler con “Posso entrare? An Ode To Naples”), la Giovane promessa (Rebecca Antonaci per “Finalmente l’alba”), la Migliore opera prima (“Gloria” di Margherita Vicario), la Migliore serie TV (“Un amore” di Francesco Lagi), la Migliore colonna sonora (Margherita Vicario e Davide Pavanello per “Gloria”), la Migliore sceneggiatura (Daniele Lucchetti e Francesco Piccolo per “Confidenza”), la Migliore commedia (“Romeo e Giulietta” di Giovanni Veronesi), la Migliore attrice (Micaela Ramazzotti in “Felicità”), il Miglior attore (Elio Germano in “Confidenza”), la Migliore regia (Matteo Garrone per “Io capitano”) e il Miglior film (C’è ancora domani” di Paola Cortellesi). Molto avrei da dire sul grande Garrone, sul suo deserto per viaggiatori estremi, per i suoi estremi sentimenti in un mondo che va desertificandosi sia nei territori fisici che in quelli dell’anima, e se i deserti fisici sono terribili, lo sono ancora di più i deserti dell’anima. Molto avrei da narrare delle tante stelle italiane per le quali vorrei una strada…si proprio una via, magari Via Veneto che si faccia raccolta di impronte di quanti adesso -da tutto il mondo- torneranno sul palcoscenico totale e favoloso che è la nostra Italia, madre di una Cinematografia maiuscola (rivendico ovviamente la maternità di questa idea che mi auguro l’Associazione della Stampa Estera voglia prendere in considerazione operativa-magari da inaugurare per l’Edizione 2025) Non una copia di quella americana, semplicemente una strada italiana per le impronte dei divi e dei nuovi cineasti di tutto il mondo. Il Globo d'Oro ha il proprio Comitato Cinema 2024 composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) TRT World; Maarten van Aalderen, De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) ITAR-TASS, Russia; Sofya Lipenkova, corrispondente freelance, Russia (responsabile social media Globo d’Oro); Alba Kepi, RTV Ora News, Albania; e Constanze Templin giornalista freelance, Germania (Responsabile Sezione Lungometraggi).

 

 

July 11, 2024

 

L'azione militare israeliana, attuata in risposta agli attacchi terroristici compiuti da "Hamas" il 7 Ottobre scorso, apre a tutta una serie di scenari per il futuro assetto politico della Striscia di Gaza. Il primo di questi, che al momento appare il meno probabile, prevede che nel caso il governo israeliano prendesse atto dell'impossibilità di sconfiggere e sradicare completamente "Hamas" oppure che il numero di vittime civili diventi a tal punto insostenibile da portare ad un'interruzione delle operazioni, si ritornerebbe alla situazione esistente prima del 7 Ottobre, ma con un controllo delle frontiere da parte di Israele assai più rigido di quello precedente. Stando a questa eventualità, Gerusalemme si troverebbe quindi ancora a confrontarsi con "Hamas" che però vedrebbe la sua forza militare ed il suo controllo sul territorio sensibilmente indeboliti. Il blocco totale dei confini produrrebbe degli effetti estremamente pesanti sulla popolazione, dato che sarebbe impedito non solo ai cittadini impiegati in Israele di recarsi al lavoro oltre frontiera, ma pure le stesse forniture di acqua, energia elettrica e medicinali verrebbero rese impossibili al pari di ogni scambio commerciale causando così una completa paralisi dell'economia della Striscia, la quale già prima del conflitto si trovava comunque in una situazione estremamente critica. Il secondo scenario implica una divisione in due zone distinte della Striscia di Gaza ed appare anch'esso di difficile realizzazione. Con il passare delle settimane, è diventato infatti evidente come l'IDF intenda distruggere la struttura di comando di "Hamas" per impedire che il movimento possa riassumere il controllo di Gaza una volta terminate le operazioni. E come sottolineato in un'analisi dal quotidiano britannico "The Telegraph", il proseguimento dell'azione militare comporterebbe pure l'eventualità che il territorio di Gaza possa essere diviso in due parti, una posta a settentrione, nella quale sono avvenuti gli scontri più duri tra le forze israeliane ed i miliziani di "Hamas", ed un'altra nella zona meridionale dove si sono trasferiti gli abitanti messi in fuga dai combattimenti. Nel caso in cui questa ipotesi andasse a concretizzarsi, Israele assumerebbe il controllo della parte settentrionale creando parallelamente una "fascia di sicurezza" a ridosso del territorio della Striscia così da proteggere le città di Ashkelon, Ashdod e Sderot unitamente ai kibbutz presenti nelle vicinanze di Gaza. Al contrario la parte meridionale, dove andrebbero invece a collocarsi la gran parte dei rifugiati, si trasformerebbe in una sorta di vasta"area umanitaria" in cui tuttavia non è chiaro chi andrebbe ad assumere le funzioni di governo e di amministrazione. Si tratta tuttavia di un'ipotesi che presenterebbe non poche implicazioni negative per Israele.

 

Se difatti sul piano politico questo andrebbe a peggiorare ulteriormente i rapporti tra Gerusalemme e le capitali arabe rallentando anche il processo di normalizzazione con gli altri Paesi islamici, primo fra tutti l'Arabia Saudita, che parevano pronti a riconoscere lo Stato d'Israele, su quello militare non è escluso che in un tale contesto possa svilupparsi anche una sorta di resistenza contro le forze israeliane condotta da "Hamas" e dalle altre formazioni islamiche, costringendo così Israele a fronteggiare una guerriglia che potrebbe estendersi anche al territorio della Cisgiordania con attacchi agli insediamenti dei coloni. Il terzo scenario ipotizzerebbe invece la completa rioccupazione israeliana della Striscia di Gaza, soluzione che riceverebbe il sostegno dei partiti dell'estrema destra ma che presenterebbe per Israele non solo dei costi economici ma anche dei rischi sul piano militare, in quanto costringerebbe le sue forze militari a fronteggiare una situazione di guerriglia ed obbligando le autorità israeliane ad assumere tutte le funzioni amministrative del territorio. E come sottolineato dagli osservatori, questa eventualità finirebbe paradossalmente per indebolire, piuttosto che rafforzare, la sicurezza di Israele. Ed un ulteriore ostacolo a questa soluzione viene pure dal fatto che comporterebbe anche il trasferimento della popolazione residente nella Striscia di Gaza. Come evidenziato in un rapporto riservato redatto dal Ministero dell'Intelligence di Gerusalemme, una volta terminato il conflitto Israele si troverebbe di fronte a tre scenari: il primo prevede il ritorno della Striscia di Gaza sotto il controllo dell'ANP, il secondo la creazione ed il consolidamento di una nuova amministrazione locale araba ed il terzo invece, considerato dagli analisti del dicastero come l'opzione più preferibile in quanto nel lungo periodo rafforzerebbe la sicurezza strategica dello Stato ebraico, appunto il trasferimento verso l'Egitto di un gran numero di abitanti di Gaza, un'ipotesi che però il governo egiziano ha seccamente respinto anche nel timore che tra i rifugiati possano trovare spazio degli esponenti di "Hamas" consentendo così al movimento di estendere la sua influenza nel Paese. I costi finanziari sarebbero poi insostenibili per il governo egiziano. L'ipotesi che Israele possa procedere ad una completa rioccupazione è stata comunque negata dal Presidente israeliano Herzog, il quale ha ribadito come lo Stato ebraico non ha nessuna intenzione di assumere il controllo di un territorio dove risiedono due milioni di arabi, senza contare poi come per gli analisti questa eventualità richiederebbe l'impiego di un gran numero di effettivi militari che dovrebbero rimanere dislocati a Gaza per un periodo quantomai lungo.

 

Allo stesso modo, anche la possibilità per cui l'ANP riassuma il controllo della Striscia di Gaza appare estremamente problematica. Se infatti da un lato l'ANP in questi anni ha collaborato con il governo israeliano nel campo della sicurezza e dell'intelligence, d'altra parte è però innegabile come l'Autorità Nazionale Palestinese goda ormai di pochi consensi essendo vista da gran parte della popolazione come corrotta ed inefficiente. L'idea di riassumere il controllo di Gaza grazie alle operazioni militari israeliane non incontra poi il favore di diversi dirigenti palestinesi in quanto sarebbe vista in maniera negativa dagli abitanti di Gaza, senza contare poi come anche lo stesso Premier israeliano Netanyahu ha dichiarato la sua assolutà contrarietà a questa soluzione. E come è stato poi evidenziato da alcuni analisti, anche nell'ipotesi che l'ANP riassumesse il controllo della Striscia di Gaza, la sicurezza del territorio resterebbe comunque nelle mani degli israeliani, cosa che, di fatto, porrebbe l'amministrazione dell'ANP sotto il controllo di Israele creando così un rapporto simile a quello esistente nell'"Area C" dei territori della Cisgiordania. E questo, finirebbe per danneggiare ulteriormente l'immagine della dirigenza palestinese presso la popolazione. In questo quadro, si deve però sottolineare come la popolarità di cui attualmente gode "Hamas" tra la popolazione è quantomai bassa mentre il suo controllo sul territorio già prima del conflitto appariva non essere completo, in quanto una serie di servizi pubblici erano gestiti dalle organizzazioni internazionali come l'UNRWA e l'UNICEF e gli stipendi dei dipendenti di alcuni ospedali pagati dall'ANP. Gli ultimi due scenari presi in esame ipotizzano infine o una presenza internazionale nella Striscia oppure il dispiegamento di un contingente militare formato da alcuni Paesi arabi. La prima, descritta dal "The Middle East Institute", ipotizza che nel territorio verrebbe dislocata una forza militare unitamente ad un'amministrazione provvisoria internazionale. Si tratta però di una soluzione di difficile realizzazione, in primo luogo perché richiederebbe l'approvazione del "Consiglio di Sicurezza" e quindi il superamento dei contrasti tra i cinque membri permanenti, in secondo luogo per il fatto che Israele imporrebbe delle condizioni preventive assai rigide quali la chiusura delle frontiere e l'istituzione di una "zona cuscinetto" a tutela delle zone di confine. La seconda, delineata in un'analisi apparsa su "Foreign Policy" e sostenuta anche dall'ex - Direttore dello "Shin Beth", prevede invece che nella Striscia di Gaza venga dispiegato un contingente formato da reparti militari dei Paesi che hanno siglato gli "Accordi di Abramo" al quale spetterebbe il compito di garantire l'ordine con il supporto degli Stati Uniti, della UE e delle Nazioni Unite, mentre sul piano economico i costi della ricostruzione sarebbero assicurati dai fondi provenienti dagli Emirati Arabi e dall'Arabia Saudita e dal Qatar.

 

Dal lato politico, seguirebbe poi una graduale apertura del territorio di Gaza come primo passo per raggiungere una soluzione negoziata tra le parti coinvolte. Come però ha sottolineato in una sua analisi il "Carnegie Endowment for Peace", non solo l'eventualità di un coinvolgimento dei Paesi arabi appare improbabile visto che questi hanno finora agito in maniera discordante, ma le passate esperienze di operazioni di "peace - keeping" effettuate dalle loro forze militari non si sono rivelate positive. Allo stesso modo, i forti contrasti emersi tra il governo israeliano e le Nazioni Unite rendono problematico un coinvolgimento delle organizzazioni internazionali verso le quali potrebbe anche poi esserci l'ostilità di parte della popolazione. Ed è poi opinione di diversi analisti che, qualora il conflitto si prolungasse e non vi fosse più nessuna autorità od istituzione funzionante in grado di amministrare il territorio di Gaza, la gestione dell'ordine pubblico e della sicurezza finisca per passare nelle mani di gruppi criminali o di "comitati" sorti spontaneamente nei campi e tra la popolazione.

Si tratta quindi di scenari che al momento appaiono poco realistici e la cui possibile implementazione dipende dal corso che prenderanno gli eventi militari e politici delle prossime settimane.

 

Per gentile concessione di

 “Vision & Global Trends – the Platform for Futures Issues and Challenges”

 

Domenica sera 30 giugno presso il “Salotto Tevere” sulla banchina del lungotevere della città di  Roma, all’altezza del Ponte Cestio,  si è svolta una serata all’insegna della musica e del divertimento. Il concerto  denominato  “Premio Caruso 2024 ” ha visto come protagonisti la cantautrice venezuelana Gisela  Josefina Lopez e  il maestro Giovanni Caruso. Un suo allievo Samuel Fiorentino che recentemente ha superato l’esame di  Conservatorio,  ha accompagnato  anch’egli i brani musicali con la sua chitarra, mostrando un’ abilità non comune. Il pubblico è rimasto favorevolmente coinvolto dalle canzoni  e dalle musiche ben ritmate, che inducevano a ballare. La cantautrice  Gisela  Josefina Lopez  ha interpretato i seguenti brani musicali italo latino americani inediti, inseriti nell’ultimo album discografico, incisi con il maestro Giovanni Caruso che ha arrangiato le musiche: Nota de Amor,  Un llanto, Que es la vida, Desmontame, Tu primer beso, Ningún problema, Estación. La coppia artistica si è esibita inoltre nell’interpretazione  di celebri e già conosciute canzoni: Quizás, quizás, Como la flor, Embrujo, Ay mi piel, Moliendo café, Barlovento, Algo contigo, Baila morena. Nella serata c’è stata l’opportunità di ballare sul palco  una celebre canzone del grande Billo's: Pensándolo bien tu cumpleaños es todo el año. Infine è stato cantato un nuovo brano, scritto insieme alla giornalista Annalisa Venditti "Nelva" (con arrangiamento musicale del Maestro Giovanni Caruso) che prossimamente uscirà in videoclip.

All’evento artistico ha partecipato anche la giovanissima Elisa Fiorentino che per l’occasione, ha indossato, un vestito tipico folcloristico del  Venezuela. Gisela  ha inteso  evidenziare  che quello attuale è effettivamente  il periodo più brutto della recente storia che sta attraversando il suo Paese di origine: tra violenze e soprusi. Nell’arco della serata  c’è stato spazio per  ascoltare anche della gradevole  musica classica  interpretata   alla chitarra dal maestro Giovanni Caruso in coppia con Samuel Fiorentino. Complimenti al Patron del Concorso, Gennaro Ruggiero e  alla Presentatrice dell’evento, la bellissima Angelica Loredana Anton.

 

 

July 07, 2024

 

 

Orbán: scendere dal treno Europa per non partecipare alla guerra


Ottantacinquesimo notiziario settimanale di lunedì 8 luglio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.


Non è assolutamente possibile “eliminare”, o “cancellare” la Russia dalla politica globale, perché il “mondo ha bisogno” della Russia. Lo ha scritto l’Ambasciatore della Russia in Italia, Aleksej Paramonov, in un articolo pubblicato su “La Repubblica”, intitolato “Un errore escludere la Russia dal proscenio internazionale”.
Giorgia Meloni ha riferito sulla situazione relativamente alle proposte di nuove nomine, al vertice della UE, dopo le recenti elezioni per il Parlamento europeo. Intanto, quello che colpisce anche i più temprati e convinti oppositori della UE e del suo ruolo è che dopo la sonora sconfitta subìta, con il diffuso astensionismo e l’avanzata delle forze di destra, nel panorama europeo, proprio i leader più sonoramente “trombati” dal voto popolare, il Presidente francese Macron ed il Cancelliere tedesco Scholz, unitamente al leader polacco Tusk, abbiano fatto comunella, per presentare agli altri leader europei, una “proposta” sugli incarichi più importanti che dovrebbero essere assegnati nella prossima legislatura UE, partendo da un rinnovato mandato di presidente, per un Ursula von der Leyen bis, che dovrebbe caratterizzare i prossimi anni.
Paradossalmente, la sinistra dovrebbe imparare da Macron, Scholz e Tusk: diversi tra loro, ma uniti se si tratta di raggiungere i loro scopi comuni. Se vogliamo, è proprio quel principio che fece il successo del vecchio PCI, quello di allora, non di adesso. Per esempio, si fossero presentati insieme i due Partiti socialdemocratici slovacchi, uno di Fico, l’altro di Pellegrini, avrebbero preso la maggioranza assoluta. Se in Germania si fossero presentati assieme Sahra Wagenknecht e Die Linke, sarebbero entrati entrambi al Parlamento Europeo, invece così solo la pur apprezzabile Wagenknecht.
In settimana ci sono stati due interventi di Putin, trovate la traduzione simultanea sia sui miei canali, sia su Visione TV.
Sono almeno 250 le imprese italiane che operano in Russia, alcune anche con una presenza produttiva.
Una canzone che vi avevo già proposto a gennaio, Zemljanka, una specie di rifugio sotterraneo, 1942.
Partecipano: Mosca, Krasnodar, Caterimburgo, Odessa (spero presto di nuovo russa), Samarcanda (Uzbekistan), Kišinëv (Moldavia), Taškent (Uzbekistan), Alma Ata (Kazachstan), Soči, Erevan (Armenia), Nižnij Novgorod.

 

   Insieme ad Alain Brumont

C’è una parte della nuova regione Nuova Aquitania che, da sempre, è legata ad altra area di interesse storico, culturale e linguistico: la Guascogna. È la Francia Sud-Ovest compresa nel triangolo Fiume Garonne-Pirenei-Golfo di Biscaglia.

Nei secoli terra che ha forgiato persone che amavano comportarsi con spavalda fierezza, sfrontatezza al limite della millanteria boriosa. Un nome a caso? Charles de Batz de Castelmore, conte d'Artagnan, o semplicemente d'Artagnan.

Terra anche di vini che, sotto certi aspetti mostrano una fierezza tannica, una sfrontatezza e spavalderia legata a processi sorprendenti: i vini guasconi.

Nel distretto Armagnac non si producono solamente distillati. Vi sono denominazioni dove le tecniche di vinificazione hanno raggiunto lo status

    Insieme a Jean Bernard

dell’eccellenza: Côtes de Saint-Mon e Madiran.

Proprio quest’ultima area è stata oggetto di una mia recente e particolare visita alla ricerca delle origini del suo vitigno maggiormente rappresentativo: il Tannat.

Originario dei Paesi Baschi, in una zona al confine tra Francia e Spagna,  portato successivamente nella piccola enclave intorno al villaggio di Madiran dove ne è divenuto la massima espressione. Vitigno che ha avuto fortuna anche al di fuori della Francia, soprattutto in Uruguay dove ha preso il nome di Harriague, Moustoun.

Vitigno vigoroso, con uve dal gusto astringente. Vino ch già dal nome fa pensare ad una tannicità importante.

Oggi nel Madiran si utilizzano tecnologie innovative quali la microssigenazione durante la fermentazione e  tradizionalmente periodi più lunghi di maturazione in legno che, pur lasciando la tannicità marcata, predispongono i vini ad un maggior invecchiamento acquistando eleganza.

Ed a Madiran, quando parli di Tannat non puoi fare a meno di visitare Château Montus e Domaine Boucassé di proprietà di quel vigneron visionario e guascone che risponde al nome di Alain Brumont.

Più a sud, ai piedi dei Pirenei si trova un’altra zona di particolare bellezza dove si producono vere e proprie chicche: il Jurançon con i suoi vitigni Petit e Gros Manseng.

Nel cuore del Béarn, tra il Gave d'Oloron e il Gave de Pau, ho percorso la Strada dei Vini del Jurançon e delle sue cantine che hanno reso celebri questi prestigiosi vigneti. Un sali e scendi sulle colline pre-pirenaiche.

      Barriccaia

I vigneti si estendono per circa 1.000 ettari su pendii esposti a sud, tra i 300 e i 600 metri sul livello del mare, con un clima relativamente fresco. Le viti sono allevate a spalliera fino a due metri di altezza, in modo da proteggerle dalle gelate del terreno. La versione tradizionale di Jurançon, simile ai vini dolci di Sauternes, è un vino bianco concentrato e dolce ottenuto da uve stramature o appassite(passerille). Il vitigno Petit Manseng, è particolarmente adatto a questo scopo.

Il Jurançon Sec è stato classificato come denominazione separata nel 1975. Si tratta di una variante secca prodotta con le varietà Gros Manseng e Courbu Blanc.

Oggetto di particolare visita è stato Clos Lapeyre e un guascone più guascone di Jean Bernard non potevo trovarlo. Chapeau!

 

 

Urano Cupisti

 

 

 

 

July 01, 2024

Ottantaquattresimo notiziario settimanale di lunedì 1 luglio 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Il 23 di giugno il regime di Kiev, con l’appoggio degli USA e dei suoi satelliti, ha compiuto un ennesimo, mostruoso attacco terroristico ai danni della popolazione civile russa. Ad essere attaccata è stata la città di Sebastopoli.
In risposta alla decisione del Consiglio dell’UE del 17 maggio di vietare “qualsiasi attività di trasmissione” di tre testate d’informazione russe (RIA Novosti, Izvestija e Rossijskaja Gazeta), entrata in vigore il 25 giugno, sono state adottate contro-limitazioni all’accesso nel territorio della Federazione Russa alle risorse di una serie di media degli Stati membri dell’UE e di operatori mediatici comunitari che diffondono sistematicamente informazioni inesatte sullo svolgimento dell’Operazione Militare Speciale.
L’elenco dei media italiani per cui vengono introdotte le contro-limitazioni sulla trasmissione e sull’accesso in Internet nel territorio della Federazione Russa comprende:
• La7
• La Stampa
• La Repubblica
• RAI
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha confuso Italia e Francia durante una raccolta fondi per la sua campagna di rielezione.
La Russia intende calcolare il danno ricevuto dalle sanzioni e presentare richieste monetarie ai Paesi che hanno imposto le sanzioni. Nel frattempo, i Paesi occidentali nel 2022 hanno ricevuto meno merci russe di 64,1 miliardi di dollari, nel 2023 di 192,4 miliardi di dollari, cioè negli ultimi due anni, di 256,5 miliardi di dollari. Le esportazioni russe sono aumentate nel 2022-2023, il che ha consentito alla Russia di ricevere ulteriori 30,9 miliardi di dollari. Pertanto, il commercio con i Paesi amici ha aiutato la Russia a compensare le perdite nella direzione occidentale e a guadagnare ulteriori 287,5 miliardi di dollari.
Durante il secondo conflitto mondiale Kesselring fu il comandante delle forze armate germaniche in Italia, e a fine conflitto (1947) fu processato e condannato a morte per i numerosi eccidi che l’esercito nazista aveva commesso ai suoi ordini (Fosse Ardeatine, Strage di Marzabotto e molte altre). La condanna fu poi commutata in ergastolo, ma nel 1952 fu liberato per presunte gravi condizioni di salute. In realtà, Kesselring visse altri otto anni libero nel suo Paese, dove divenne quasi oggetto di culto negli ambienti neonazisti della Baviera. Una volta tornato libero, Kesselring affermò di non essere affatto pentito di ciò che aveva fatto durante i 18 mesi nei quali aveva tenuto il comando in Italia e, anzi, dichiarò che gli italiani avrebbero dovuto erigergli un monumento per il bene che secondo lui aveva loro fatto.
Il capo del personale della Brigata Azov, Bogdan Krotevič, raccomanda alle nuove reclute della sua unità “depoliticizzata” di leggere un libro di memorie del 1953 del criminale di guerra nazista Albert Kesselring. Questo è tutto ciò che in Italia se ne deve sapere.
Da un film del 1936, la canzone si chiama Лейся, песня, на просторе, Scorri, canzone, nelle infinite distese. Murmansk, Krasnojarsk, Mosca, Nižnij Novgorod, rompighiaccio nucleare “50 anni della Vittoria”, Penza, Armenia, San Pietroburgo.

June 24, 2024

 

Ottantatreesimo notiziario settimanale di lunedì 24 giugno 2024 degli italiani di Russia. Buon ascolto e buona visione.
Tajani: “Pronti a mandare un nuovo pacchetto militare”. Basterebbe non brandire il nono pacchetto di aiuti militari italiani a Kiev, rinunciando ad ulteriori forniture di armi per tornare, invece, al linguaggio della pace, abbandonando quello della guerra.
All’alba del 22 giugno 1941, le forze di aviazione nemiche lanciarono dei massicci attacchi su aeroporti, stazioni ferroviarie, basi navali sovietiche, punti di stazionamento permanente delle truppe e su diversi centri abitati lungo tutto il confine occidentale del Paese, ma spingendosi anche verso l’interno, fino a distanze di 250 o 300 chilometri dal confine.
Quali Paesi hanno visto le proprie casse e le tasche dei cittadini riempirsi grazie alla moneta unica e quali, al contrario, sono sprofondati. L’Italia, con una perdita totale di 4.325 miliardi di PIL bruciati, si piazza all’ultimo posto per crescita economica nella zona euro.
Cosa ha detto Meloni in Svizzera: “Se l’Ucraina non potesse contare sul nostro sostegno e fosse quindi costretta ad arrendersi, oggi discuteremmo semplicemente di un’invasione di uno Stato sovrano”. Cosa invece è stato tradotto dal sedicente interprete di simultanea ucraino: “L’intera comunità internazionale deve unirsi per proteggere l’Ucraina. Se la Russia non sarà d’accordo, la costringeremo ad arrendersi”.
Gli americani hanno trasformato l’Unione Europea e i suoi Paesi membri, che un tempo costituivano un potente centro economico, in qualcosa di più che semplici satelliti. E’ la più grande disgrazia degli europei. E non la Russia o il suo popolo.
Stoltenberg: “Per quanto riguarda la fornitura di aerei F-16, ciò significa la creazione in futuro di un’aeronautica militare della NATO. Scusate, aeronautica ucraina, che interagirà con la NATO. Aerei NATO e piloti NATO. Più precisamente, piloti addestrati dalla NATO”.
Canada. Il regime di Trudeau sta facendo passare in un parlamento che approva tutto una versione migliorata e rafforzata della legge americana FARA sugli agenti stranieri.
Nuovi dati sulla spesa militare dei Paesi membri della NATO. Aumento a 23 nel 2024 del numero di Stati che hanno raggiunto il livello di spesa militare pari al 2% del PIL, e in totale a 1 trilione e 474 miliardi di dollari USA.
Berlino non è pronta al lancio della sopravvissuta linea del gasdotto Nord Stream 2. Il debito africano non è certamente responsabile della difficile situazione di Berlino.
In Italia ci sono circa 120 strutture della NATO, gestite dagli Stati Uniti o controllate dall’Italia ma in cui operano anche militari statunitensi. Esistono poi altre 20 basi segrete statunitensi. Fino a che non andranno via l’Italia non avrà mai la propria sovranità. Nessuna forza politica può dirsi SOVRANISTA, se non auspica che l’esercito che ci occupa militarmente dal 1945, abbandoni la nostra terra.
“Il popolo italiano non è mio nemico”. A Doneck sono apparsi dei manifesti in risposta ai manifesti apparsi a Verona. Sottolineo la differenza tra l’Italia e il popolo italiano.
Cuba invia i suoi medici per rimettere in piedi il servizio sanitario della Calabria. Per gli Stati Uniti il pagamento di 4.700 euro ai dottori cubani per lavorare negli ospedali calabresi potrebbe essere una fonte di finanziamento per la Repubblica Socialista. Dipartimento Tutela della Salute, Iole Fantozzi: “Quando gli Usa manderanno i loro medici manderemo indietro i cubani”.
Un brano che avete già ascoltato tre mesi fa, di Jaroslav Dronov, in arte Shaman. E’ stato eseguito durante un concerto a Pyonyang, e tutta la sala si è alzata in piedi, Putin e Kim Jong-Un per primi. Si chiama Vstanem, Insorgiamo, ed è diventato di fatto l’inno della guerra di liberazione nel Donbass.

 

La città di  Taurianova, in Calabria, che il Ministero della Cultura  ha scelto come Capitale Italiana del libro 2024,  da giovedì 24 ottobre a domenica 27 ottobre ospiterà il Convegno dell’Associazione Internazionale Critici letterari , sul tema “Il Mediterraneo: da Corrado Alvaro alla letteratura moderna”.

“Sono molto felice che il Sindaco Rocco Biasi e  l’Assessora alla cultura e direttore artistico di TCL Maria Fedele abbiano accettato la nostra proposta- ha dichiarato Neria De Giovanni, presidente dell’AICL- e desidero ringraziare anche lo scrittore Pierfranco Bruni, presidente della Commissione ministeriale che ha scelto Taurianova come Capitale italiana del libro, per aver sottolineato l’importanza della tematica proposta oltre l’effettiva internazionalità della nostra Associazione.”

Hanno già aderito a partecipare al Convegno in qualità di delegati relatori, critici letterari, docenti universitari e scrittori di Spagna, Portogallo, Austria, Romania, USA, Francia, e di numerose città italiane tra cui Cagliari, Roma, Taranto, Modica, Matera, Ispica, Torino.

 

LA NUOVA EDIZIONE DELLA COLOSSALE BIOGRAFIA CURATA DA SYLVIA CRANSTON 

 

Durante la sua esistenza terrena, Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891) fu molto spesso incompresa, ingiuriata, accusata di essere una semplice medium, oppure una spregiudicata imbrogliona. Soprattutto, è stata ferocemente attaccata dagli imperi culturali dell’epoca (fine Ottocento) che avvertivano in lei, più che fondatamente, un grave pericolo per le proprie dogmatiche convinzioni: lo scientismo materialista, il cristianesimo ecclesiastico, le confraternite spiritistiche.

Nel 1875, con pochi collaboratori, fondò a New York la Società Teosofica, con l’obiettivo di promuovere l’ideale e la pratica della Fratellanza Universale, lo studio comparato delle religioni e delle filosofie, la ricerca nel campo delle forze psichiche latenti nell’uomo e delle leggi occulte della Natura.

Molti uomini e molte donne di alto intelletto e di vasta cultura videro in lei e nei suoi insegnamenti una fonte di abissale Sapienza e una guida spirituale di illuminata Saggezza: da William Butler Yeats all’astronomo Camille Flammarion, da G.R.S. Mead (grande studioso di gnosticismo ed ermetismo) al chimico e fisico William Crookes, da M.K. Gandhi a Rudolf Steiner, da Maria Montessori a Vasilij Kandiskij.

Certo, Helena Petrovna Blavatsky può essere amata oppure detestata. Possiamo empatizzare con lei, sentendoci solidali con le dolorose vicissitudini della sua travagliata esistenza o possiamo, invece, ritenerla irritantemente anticonformista, e insopportabilmente bizzarra, polemica ed oscura.

Una cosa, però, è doveroso riconoscere: continuare, come finora troppo spesso è accaduto, ad ignorare la titanicità della sua figura e lo spessore dei contenuti filosofici della sua monumentale produzione letteraria renderebbe estremamente superficiale e lacunoso qualsiasi tentativo di interpretazione del clima culturale fortemente antipositivista della fine del XIX secolo e dell’inizio del XX, caratterizzato dall’ esigenza di un sapere scientifico autenticamente antidogmatico,  da grandi aperture verso il mondo orientale, da dilagante interesse verso il campo delle scienze occulte, dall’affermarsi di una religiosità intrisa di misticismo svincolata da qualsiasi gabbia confessionale.

Per quanti desiderano riuscire ad entrare in contatto con la personalità di questa donna dalla vita indipendente ed avventurosissima, dichiaratasi discepola e messaggera di misteriosi Maestri orientali, autrice di opere straordinariamente affascinanti, dalla sconcertante ricchezza di conoscenza e di intelligenza, costituiscono letture preziose i libri scritti dal giornalista inglese  A.P. Sinnett* (Il mondo occulto e La vita straordinaria di Helena Petrovna Blavatsky**) che ebbe modo di conoscerla da vicino e di frequentarla a lungo, nonché la bella e gradevolmente coinvolgente biografia a firma di Paola Giovetti***, indiscussa autorità nel campo della cultura esoterica e del mondo del paranormale.

Da pochi giorni, però, grazie ad un encomiabile impegno delle Edizioni Teosofiche Italiane, è venuta alla luce una nuova traduzione della biografia curata da Sylvia Cranston, da tempo esaurita ****: Helena Petrovna Blavatsky. La straordinaria vita e il pensiero della fondatrice del movimento teosofico moderno.  Si tratta di un lavoro colossale (circa 600 pagine) che rappresenta quanto di più efficace per poter assaporare e apprezzare la complessità psicologica e speculativa di quella che Antonio Girardi, Presidente della Società Teosofica Italiana, ha opportunamente definita (nella sua Presentazione) una “pioniera dell’umanità” in grado di aprirci “alla dimensione spirituale della vita e alle potenzialità creative dell’essere umano”.

L’impagabile lavoro della Cranston, frutto di 14 anni di ricerca e di scrittura, pur concentrandosi  sulla vita burrascosa di Madame Blavatsky, così densa di viaggi in tutto il mondo, dall’Oriente al continente americano, dedica peculiare  attenzione agli episodi fondamentali che hanno plasmato il suo cammino e il suo lavoro, senza trascurare affatto la sua prodigiosa produzione filosofica e gli insegnamenti in essa contenuti.

Anche se una certa critica non è stata benevola nei confronti di H.P.B., - prosegue  Girardi - il suo pensiero e la sua opera meritano ancora oggi di essere accuratamente studiati e rappresentano una fonte davvero importante per il ricercatore di Teosofia e per il Pellegrino sulle tracce delle Origini dell’Eterna Saggezza.”

Assolutamente da sottolineare, al fine di comprendere a pieno la qualità dello sforzo editoriale, che la nuova edizione presenta, per la prima volta in italiano, l’intero apparato delle note, circa 1.200, indispensabili per un corretto utilizzo del testo.

 

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*Alfred Percy Sinnett (1840-1921), capo redattore di diversi periodici, ospitò Madame Blavatsky ad Allahabad per sei settimane, assistendo a numerosi fenomeni paranormali da lei prodotti. Aderì in seguito alla Società Teosofica, occupandovi anche ruoli di prestigio. La sua opera più importante è rappresentata da Il Buddhismo esoterico, una pregevole esposizione dei principali insegnamenti teosofici (ETI, Vicenza 2021).

** Il mondo occulto. La conoscenza degli iniziati. H.P.Blavatsky e la Società Teosofica, Cerchio della Luna, Verona 2017; La vita straordinaria di Helena Petrovna Blavatsky, Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma 1980.

***Helena Petrovna Blavatsky e la Società Teosofica, Mediterranee, Roma 2010.

****Helena Petrovna Blavatsky. La straordinaria vita e il pensiero della fondatrice del movimento teosofico moderno, Armenia, Milano 1994.

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SYLVIA CRANSTON (e Carey Williams)

LA STRAORDINARIA VITA E IL PENSIERO DI HELENA BLAVATSKY, FONDATRICE DEL MOVIMENTO TEOSOFICO MODERNO

Edizioni Teosofiche Italiane

Vicenza, giugno 2024

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