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Sostenibilità. Nasce la scuola per la PA italiana. Sfide e opportunità.

By Nunzio Ingiusto December 11, 2020 2994

Eccellenze e negligenze. In fatto di ambiente, green economy, energie, lo Stato italiano è diviso tra chi è preparato e chi no. Tra chi ha capacità e competenze specifiche e chi le deve acquisire. C’è bisogno di colmare lacune e aggiornarsi. Le speranze maggiori per la nuova Scuola per lo sviluppo sostenibile per le Regioni sono concentrate tutte sulla forza di insegnare e far progredire gli impiegati della Pubblica amministrazione. Una rivoluzione già tante volte annunciata, ma sempre rimasta al palo. Nemmeno l’attuale Ministra Fabiana Dadone è riuscita ad andare oltre buone promesse.

La scuola verrà inaugurata il 16 dicembre dal portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini e dal Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. Il primo obiettivo è di fornire a dirigenti e funzionari delle Regioni e delle province autonome gli strumenti per garantire la coerenza della programmazione e attuazione territoriale con gli Obiettivi dell’Agenda 2030. In mezzo ci sono politiche nazionali ed europee su cui bisogna essere preparati, come dimostrano le recenti vicende sul Recovery Fund. Ma la scuola dovrà fornire le conoscenze per definire traguardi, strumenti, priorità e azioni. Per non restare indietro rispetto agli altri Paesi, ma principalmente per dare risposte ai cittadini. Ai milioni di italiani preoccupati della qualità della vita , del clima, degli impatti ambientali , da molto prima del Covid 19. Sono al corrente che il loro Paese negli ultimi venti anni ha collezionato primati assai tristi in ritardi , soldi non spesi, sanzioni e multe ambientali.

Sono sempre stato convinto, ha detto Stefano Bonaccini, che la prospettiva dello sviluppo sostenibile, sia un percorso necessario per un’azione di governo efficace. Che sul passaggio ad un nuovo modello di sviluppo sostenibile si possa fare a meno delle articolazioni democratiche dello Stato è una convinzione astratta. Le istituzioni devono saper esprimere qualità per orientare i processi, a maggior ragione quando le iniziative sono sostenuti da fondi pubblici. D’altra parte sono evidenti i segni di certe élite al governo prive di cultura e saperi specifici. L’ASvis ,ovviamente , è un partner qualificato per incidere nella maturazione ecosostenibile della Pubblica amministrazione. Dovrà misurarsi con le capacità e la tensione organizzativa interna alle Regioni per far emergere una visione generale.

Da tempo sentiamo parlare di Stato imprenditore, senza registrarne ,purtroppo, un capacità autentica fattuale. Rimuovere stantie pratiche burocratiche da interi reparti degli enti territoriali sarà l’ostacolo più grande da superare. E la politica ? Ha il dovere di porre la pubblica amministrazione alla guida di questa ‘rivoluzione” di scenario ,dice Bonaccini. Non è azzardato pensare che dovrà essa stessa fare qualche passo indietro o di lato per non fagocitare le buone pratiche che i funzionari pubblici dovranno mettere in campo. Le tentazioni distorsive degli apparati politici sui temi dell’ambiente hanno finito con il favorire speculazioni e malaffare.

“La creazione di un percorso di formazione per chi sarà chiamato a prendere decisioni a livello territoriale è in linea con la missione dell’ASviS , ha spiegato Enrico Giovannini. Temiamo che Il cambiamento culturale , ancorché gerarchico, sarà l’ostacolo più grande. Forse l’unico – arrivati a questo punto - che potrà riscattare la dignità di istituzioni nate 50 anni fa per non sentire oltre il peso di uno Stato centralista. Più vicino a noi c’è la battaglia dei fondi del Recovery Fund. La PA è fuori dalla mischia ancora tutta interna ai partiti. Ma sarà coinvolta in tutto. Oggi è del tutto priva di una visione strategica sull’ambiente , su modelli sociali ed organizzativi avanzati. La recente analisi della School of Government della Luiss ha messo nero su bianco le cose da fare e con urgenza. Non aver paura di decidere,digitalizzazione spinta, dialogo con privati e imprese, rinnovamento generazionale sono i capitoli di un percorso di resilienza con una vision che stavolta non può essere lasciato negli archivi . Manco a dirlo, della PA.

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Last modified on Friday, 11 December 2020 22:11
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